La
questione sulla preesistenza di Yahushua Ha'Mashyah è attualmente
divisa in due parti. Da un lato c’è la questione della
preesistenza come e con Eloah, prima dell’inizio della creazione.
In altre parole si pensava che egli fosse esistito prima della
creazione spirituale. Dall’altro, il fatto che Yahushua fosse
esistito come essere spirituale prima di diventare umano. In questo
documento si tratta la posizione secondo cui egli era preesistito
prima della creazione fisica e spirituale, ma non era affatto l’unico vero
Eloah.
La
Bibbia afferma chiaramente l’esistenza di un unico Vero Eloah che
mandò sulla terra Yahushua Ha'Mashyah (Gv. 17:13). La Bibbia
sostiene anche che nessun uomo Lo ha mai visto o potrà mai vederlo
poiché egli risiede in una luce inavvicinabile. Solo Lui è
immortale (1Tm. 6:16). Questo aspetto viene esaminato ulteriormente
in seguito. Quindi Ha'Mashyah non ha una preesistenza uguale
all’esistenza di Eloah. Eloah nella sua costante perpetuità era
solo. Tuttavia la Bibbia specifica anche che Ha'Mashyah era esistito
come essere spirituale, prima che la terra fosse fondata.
L’apostolo
Giovanni dichiarò, in forma narrativa, la preesistenza di
Ha'Mashyah. Giovanni 1:1 è presentato dai Trinitari come:
Giovanni
1:1 - “In principio era la Parola, la
Parola era presso Eloah e la Parola era Eloah”. (KJV)
Sappiamo
che questa è una traduzione errata tratta dal Peshitta ed era il
modo in cui venivano anticamente interpretati i testi. Il Peshitta
mostra che le cose stanno in questo modo, anche se la traduzione di
Lamsa, che tenta di conformarsi alla posizione Trinitaria, presenta
il testo così:
In
principio era la Parola, e quella stessa Parola era presso Eloah e la
Parola era Eloah.
Questo
mostra la differente strutturazione delle parole dell’ultima
proposizione. Il Concordant Literal New Testament mostra
il vero significato letterale delle parole e la loro struttura dal
greco. Le parole autentiche sono in grassetto, le parole aggiunte per
il testo in inglese sono scritte normalmente.
In the beginning
was the word, and the word was a God, and God was the word. This was
in the beginning toward God.
(In
principio era la Parola, la Parola era presso Eloah e la Parola era
un Elohim. Egli era in principio presso Eloah).
Il
testo parla del rapporto e dell’orientamento della devozione di
Yahushua Ha'Mashyah verso Eloah. Continua in Giovanni 1:2.
All
came into being through it, and apart
from it not even one thing came into being which
has come into being.
(tutto
è stato fatto per mezzo di lui, e senza di lui niente è stato fatto
di tutto ciò che esiste.)
Dunque
in questo caso il primo testo parla del logos come
della parola. Nel periodo biblico la chiamavano Memra;
infatti logos era il termine Greco e memra il
termine ebraico per la parola di Eloah secondo l’Antico Testamento.
Gli
Unitari Radicali, i.e. coloro che negano l’esistenza di Ha'Mashyah
prima di Maria, affermano che non si trattava di Ha'Mashyah ma di una
forma immaginaria del potere di Eloah come Sua espressione divina.
Giovanni,
nel capitolo 1, spiega questo punto di vista in modo molto più
dettagliato ostacolando questa interpretazione.
Giovanni
parla di Giovanni Battista (riferendosi nuovamente al Concordant
Literal New Testament) nei versi 1:6-14.
There came to be a man,
commissioned by God. His name was John.
This one came for a testimony,
that he should be testifying concerning the light, that all should
be believing through it. Not he was the light, but he
came that he should be testifying concerning the light. It
was the true light - which is enlightening every man - coming
into the world.
In
the world, He was, and the world came into being through
Him, and the world knew Him not. To His own He
came, and those who are His own
accepted Him not. Yet whoever obtained Him, to them He
gives the right to become children of God, to those
who are believing in His name, who were begotten, not of
bloods, neither of the will of the flesh,
neither of the will of a man, but of God.
And
the Word became flesh and tabernacles among us, and we gaze at His
glory, a glory as of an only-begotten
from the Father, full of grace and truth.
(Venne
un uomo mandato da Eloah e il suo nome era Giovanni. Egli venne come
testimone per rendere testimonianza alla luce, perché tutti
credessero per mezzo di lui. Egli non era la luce, ma doveva render
testimonianza alla luce. Veniva nel mondo la luce vera, quella che
illumina ogni uomo. Egli era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo
di lui, eppure il mondo non lo riconobbe. Venne fra la sua gente, ma
i suoi non l'hanno accolto. A quanti però l'hanno accolto, ha dato
potere di diventare figli di Eloah: a quelli che credono nel suo
nome, i quali non da sangue, né da volere di carne, né da volere di
uomo, ma da Eloah sono stati generati. E la Parola si fece carne e
venne ad abitare in mezzo a noi; e noi vedemmo la sua gloria, gloria
come di unigenito dal Padre, pieno di grazia e di verità.)
E
il logos si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi. Esamineremo
questo argomento più avanti.
In
greco non esiste l’articolo indeterminativo (i.e. a =
un) quindi deve essere dedotto ed inserito. Molti traduttori pensano
che deve essere inserito in Giovanni 1:1 e tradotto nel seguente
modo: and the word was a God. (la
parola era un Eloah). Questo punto di vista ha un valore
come vedremo in Giovanni 1:18 ed in altri testi. In ogni caso,
il verso 1:1 in Giovanni così come lo leggiamo normalmente è
incorretto. Anche se l’ordine delle parole viene mantenuto,
la corretta traduzione comprende il concetto di towards
(verso) e non il concetto di with (con) come
pensano i Trinitari.
Le
lettere maiuscole per Him (Lui), etc. sono state
aggiunte da A.E. Knoch, poiché le scritture onciali erano tutte con
la lettera maiuscola e non è possibile quindi fare una distinzione.
Il testo è mantenuto così com’egli lo ha tradotto.
Gli
Unitari Radicali tentano di affermare questo testo come esempio del
potere immaginario di Eloah che diventa carne, al posto dell’essere
preesistente che diventa carne. Questo argomento è al centro del
loro errore.
Giovanni
Battista afferma che Yahushua Ha'Mashyah è esistito prima di lui.
C’è un’altra alterazione degli antichi testi in
Greco, Receptus o Testi Adottati della
Riforma, e dunque nella versione di King James (KJV) come vediamo da
questi versi.
Giovanni
1:15-18 _ “Giovanni gli rende
testimonianza e grida: "Ecco l'uomo di cui io dissi: Colui che
viene dopo di me mi è passato avanti, perché era prima di me".
Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto e grazia su grazia.
Perché la legge fu data per mezzo di Mosè, la grazia
e la verità vennero per mezzo di Yahushua Ha'Mashyah. Eloah
nessuno l'ha mai visto: proprio il Figlio unigenito, che è nel seno
del Padre, lui lo ha rivelato”. (KJV)
Giovanni
afferma chiaramente che Ha'Mashyah è esistito prima di lui. Sappiamo
che Giovanni era sei mesi più vecchio di Yahushua Ha'Mashyah ed era
dunque impossibile che Ha'Mashyah fosse esistito fisicamente prima di
lui. Perciò Giovanni parla di una preesistenza. Secondo i testi
antichi si trattava di una preesistenza come
Eloah, elohim o theoi, che fu
alterata nel Receptus. Il Concordant Literal presenta
il testo in questo modo:
John
is testifying concerning Him and has cried, saying, "This
was He of Whom I said, 'He Who is coming
after me, has come to be in front of me,' for He
was first, before me," for of that
which fills Him we all obtained, and grace for grace. For
the law through Moses was given; grace and truth came through Jesus
Christ. God no one has ever seen. The only-begotten God, Who is
in the bosom of the Father, He unfolds Him.
(Giovanni
gli rende testimonianza e grida: "Ecco l'uomo di cui io dissi:
Colui che viene dopo di me mi è passato avanti, perché era prima di
me". Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto e grazia su
grazia. Perché la legge fu data per mezzo di Mosè, la grazia e la
verità vennero per mezzo di Yahushua Ha'Mashyah. Eloah nessuno
l'ha mai visto: proprio il Figlio unigenito, che è nel seno del
Padre, lui lo ha rivelato.)
Qui
viene mostrata la struttura del testo in cui Giovanni affermava che
Ha'Mashyah fosse esistito prima di lui. Nel testo in Giovanni 1:18 in
realtà si parla di monogenes theos che
significa Eloah Unigenito, ciò è dimostrato
dal Greek English Interlinear di Marshall (è anche
visto dal Peshitta in Aramaico). Dr. Hort scrisse un noto trattato
sull’utilizzo del termine monogenes theos (On
Monogenes Theos in Scripture and Tradition). Ci sono molte prove
sulla correttezza del termine. Esse sono semplicemente ignorate dalla
Cristianità tradizionale e dai Binitari che cercano di negare le
implicazioni del testo.
Efesini
3:9 può essere usato per discutere della preesistenza.
Efesini
3:9 - “e di far risplendere agli occhi di tutti
qual è l'adempimento del mistero nascosto da secoli nella mente di
Eloah, creatore dell'universo, tramite Yahushua Ha'Mashyah”:
(KJV)
Tuttavia,
le parole tramite Yahushua Ha'Mashyah non
esistono nei testi antichi e sono state inserite nella KJV dal
Receptus e non compaiono nelle altre Bibbie (vedere la nota al v.9
nella Companion Bible).
Infatti
nella traduzione della Nuova Diodati è così recitato più
correttamente:
Efesini
3:9 -
“e
di manifestare a tutti la partecipazione del mistero che dalle più
antiche età è stato nascosto in Eloah, il
quale ha creato tutte le cose per [mezzo di]
Yahushua Ha'Mashyah;
”
Esattamente
come Ebrei 1:1 fa notare che la creazione del mondo avvenne tramite
Ha'Mashyah.
Ebrei
1:1-2 - “Eloah, che aveva gia parlato
nei tempi antichi molte volte e in diversi modi ai padri per mezzo
dei profeti, ultimamente, in questi giorni, ha parlato a noi per
mezzo del Figlio, che ha costituito erede di tutte le cose e
per mezzo del quale ha fatto anche i mondi” (KJV)
In
un certo senso, anche questo testo è stato tradotto in modo
sbagliato, poiché la parola è aion e
significa epoca, non mondi come
l’Inglese di KJV cerca di suggerire (cfr. Companion
Bible nota il v.2). Ha'Mashyah venne posto in un livello più
basso rispetto a quello degli angeli quando divenne uomo, ma non era
stato sempre così. Ebrei 2:17 mostra che egli fu fatto come i suoi
fratelli per essere un sommo sacerdote fedele e misericordioso.
Il
Messia dichiarò la sua preesistenza anche in alcuni testi.
In
Giovanni 5:37 vediamo che il Padre mandò Ha'Mashyah e Lui
stesso afferma che nessun uomo ha mai visto Eloah o udito al sua
voce. Così, i due testimoni di Giovanni affermano che nessuno ha
visto Eloah, tuttavia il termine elohim è usato
dall’essere che parlò ai patriarchi ed ai profeti dell’Antico
Testamento. Se quest’essere non era l’unico vero Eloah, chi era?
Vedremo
che poteva solo essere stato Ha'Mashyah, ma in tutto l’Antico
Testamento viene continuamente è chiaramente chiamato Angelo di
Yahuveh. Troveremo le prove di questo uso terminologico anche nel
Nuovo Testamento.
C’è
un altro aspetto che riguarda l’essere mandato, che
bisogna esaminare.
Giovanni
13:3 - “Yahushua
sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che era
venuto da Eloah e a Eloah ritornava”, (KJV).
Per
gli Unitari Radicali la terminologia era venuto da
Eloah significa semplicemente che fu generato come zigote
nel grembo di Maria. I Binitari, al contrario, affermavano che c’era
una forma di separazione tra lui e l’unico vero Eloah. Questo
punto di vista entrò originalmente nella Chiesa Cristiana con il
nome di Modalismo, derivante dall’adorazione pagana del dio
Attis. I seguaci che adoravano Attis consideravano il Padre ed il
Figlio come funzione dell’unica divinità. Questa dottrina, fu adottata
a Roma come Modalismo ma divenne Binitarismo dopo il Consiglio di
Nicea nel 325 d.C. e quindi Trinitarismo nel 381 d.C. da
Costantinopoli. Nel terzo e nel quarto secolo i sacerdoti di Attis
a Roma si lamentavano che la Cristianità aveva rubato le loro
dottrine.
Giovanni
12:44 mostra che Ha'Mashyah venne mandato da Eloah.
Giovanni
12:44 - “Yahushua allora gridò a gran
voce: "Chi crede in me, non crede in me, ma in colui che mi ha
mandato.” (KJV)
Questo
sottintende un messaggio. Gli Unitari Radicali insistono che "dal
grembo" era inteso in senso immaginario. Altri cambiano il
rapporto cercando, di adeguare la nozione di unico vero Eloah, ma di
mantenere l’ovvia problematica del concetto di due esseri, l’uno
subordinato all’altro. Tuttavia, Giovanni 3:17 mostra che egli fu
mandato sulla terra dal Padre dimostrando dunque la preesistenza.
Giovanni
3:17 - “Eloah non ha mandato il Figlio
nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo si salvi per
mezzo di lui”. (KJV)
Qui,
la nozione ha mandato, deve essere esaminata in
Greco. La parola è apostello e
significa riservare o mandare in missione.
Il concetto di messaggio viene contemplato anche nel Concordant
Literal New Testament. La parola (SGD 3992) pempo ha
anche il significato di inviare nei testi. Dal
concetto dell’uso e della forma si comunica il concetto di Inviare
con movimenti ordinati degli incarichi temporanei.
Questo
è il concetto utilizzato per esprimere le azioni di Eloah nei
confronti dell’uomo. La venuta di Ha'Mashyah fu un incarico
temporaneo dato da Eloah nel corso della salvezza.
Tuttavia,
ci sono alcuni testi importanti che dichiarano la preesistenza di
Ha'Mashyah e spiegano il rapporto con Eloah. Un significativo esempio
ci viene dato da Filippesi 2:5-7. La traduzione in KJV è offuscata
in malo modo per motivi Trinitari, ma la RSV sembra essere più
onesta come versione.
Filippesi
2:5-10 - “Abbiate in voi gli stessi
sentimenti che furono in Ha'Mashyah Yahushua, il quale, pur
essendo di natura divina, non considerò un tesoro geloso la sua
uguaglianza con Eloah; ma
spogliò se stesso, assumendo la condizione di servo e divenendo
simile agli uomini; apparso in forma umana, umiliò
se stesso facendosi obbediente fino alla morte e alla morte auk
palo. Per questo Eloah l'ha esaltato e
gli ha dato il nome che è al di sopra di ogni altro nome; perché
nel nome di Yahushua ogni ginocchio si pieghi nei cieli,
sulla terra e sotto terra” (RSV)
Il
testo ha un significato chiaro in ebraico. Afferma in modo evidente
che Ha'Mashyah era nella forma o morphe di Eloah, ma
non bisognava pensare di eguagliarlo o dividerlo con la forza, come
tentò di fare Satana. (cfr. Is. 14:12-14 e Ez. 28:6-15). Ha'Mashyah
umiliò (o svuotò) se stesso, divenne umano, e soffrì
la morte su un palo. Questo documento afferma in modo evidente la
preesistenza di Ha'Mashyah. Un altro testo che spiega bene
quest’argomento è Giovanni 17:5.
Giovanni
17:5 - “E ora, Padre, glorificami davanti a
te, con quella gloria che avevo presso di te prima che il mondo
fosse”. (KJV)
Dunque,
Ha'Mashyah sostiene la preesistenza in gloria prima dell’esistenza
del mondo. Egli afferma una preesistenza uguale a quella dei figli di
Eloah nella creazione, come vediamo da Giobbe 38.4-7.
Giobbe
38:4-7 - “Dov'eri tu quand'io ponevo le
fondamenta della terra? Dillo, se hai tanta intelligenza! Chi
ha fissato le sue dimensioni, se lo sai, o chi ha teso su di essa la
misura? Dove sono fissate le sue basi o chi ha posto la sua
pietra angolare, mentre gioivano in
coro le stelle del mattino e plaudivano tutti i figli di Eloah?”
(KJV)
Sappiamo
che Satana è il portatore di Luce o la Stella Mattutina del pianeta
Venere e sappiamo che Ha'Mashyah gli è succeduto come vera Stella
Mattutina. I testi indicano che egli afferma una preesistenza a certi
livelli con questi esseri.
Ha'Mashyah
disse anche: ho visto cadere Satana come una folgore dal Cielo (Lc.
10:18). Egli lo vide o non lo vide cadere? A quel tempo non era
ancora salito in cielo poiché non era ancora morto. Isaia ed
Ezechiele riportano la caduta nei loro scritti. Dunque se Ha'Mashyah
non era preesistito non poteva aver visto questa caduta. Si poteva
sostenere che fosse successo durante il viaggio nel deserto ma i
testi dell’ AT parlano della caduta usando il passato (cfr. Is.
14:12). Questo potrebbe portare alla fantasiosa conclusione che
Ha'Mashyah non ebbe una preesistenza. Il fatto che ciò sia legato al
Re di Babilonia come uomo, come alcuni apologeti affermano, rende
triviale il potere della profezia.
Ha'Mashyah
è anche identificato come Signore del Shabat. La sostanza di questo
testo sta è che egli ci diede la Legge.
Da
questi testi, notiamo le allusioni alla preesistenza ed alla
conoscenza del Padre.
Matteo
11:27 - “Tutto mi è stato dato dal Padre
mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il
Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia
rivelare”. (KJV)
Questa
conoscenza sottintende anche una preesistenza come vediamo da
Giovanni 17:24.
Nel
nuovo Testamento Ha'Mashyah viene posto allo stesso livello delle
Stelle Mattutine dell’Esercito degli angeli come vediamo da Atti.
In Atti 7, vediamo che un Angelo del Adonay parlava con Mosè e
stava con lui nel deserto (Atti 7:30, 35-39).
In
questi versi Stefano identifica Ha'Mashyah come l’Angelo del Adonay sul Sinai e con l'assemblea nel deserto.
Quando
in Esodo 15:6 si parla della destra del Adonay viene spiegato il
fatto che Ha'Mashyah nelle sue azioni, è l’Angelo di Yahuveh
dell’Antico Testamento. Infatti Ha'Mashyah siede alla destra di
Eloah.
La
versione dell’Antico Testamento dei settanta di Isaia 9:6 afferma
che egli era l’Angelo del Grande Consiglio ed il
Nuovo Testamento utilizza questo termine per Ha'Mashyah.
Paolo
afferma di essere accolto come un angelo di Eloah ed addirittura come
Yahushua Ha'Mashyah (Gal. 4:14).
In
esodo, egli afferma che Ha'Mashyah era nel deserto con Israele.
1Corinzi
10:1-4 - “Non voglio infatti che ignoriate,
o fratelli, che i nostri padri furono tutti sotto la nuvola, tutti
attraversarono il mare, tutti furono
battezzati in rapporto a Mosè nella nuvola e nel mare, tutti
mangiarono lo stesso cibo spirituale, tutti bevvero la stessa
bevanda spirituale: bevevano infatti da una roccia spirituale che li
accompagnava, e quella roccia era il Ha'Mashyah”. (KJV)
Sostenere
che Ha'Mashyah era solamente un’idea nella mente di Eloah, che
nessuno ha visto, rende triviale l’uso della lingua e delle
metafore nella Bibbia.
Giobbe
33:23-26 si riferisce all’Angelo dei Mille che riscattò
l’uomo dall’abisso.
Giobbe
33:23-26 - “Ma se vi è un angelo
presso di lui, un protettore solo fra mille,
per mostrare all'uomo il suo dovere, abbia pietà di lui e
dica: "Scampalo dallo scendere nella fossa, ho trovato il
riscatto", allora la sua carne sarà più fresca che in
gioventù, tornerà ai giorni della sua adolescenza: supplicherà
Eloah e questi gli userà benevolenza, gli mostrerà il suo volto in
giubilo, e renderà all'uomo la sua giustizia”. (KJV)
Ancora
una volta, la KJV è stata alterata nel suo significato, infatti solo
Ha'Mashyah è il mediatore ed il riscatto. La RSV è più coerente.
Giobbe
33:23-26 - “Ma se vi è un angelo per lui,
un mediatore uno dei mille, per mostrare
all'uomo cosa è giusto per lui, abbia pietà di lui e dica:
"Scampalo dallo scendere nella fossa, ho trovato il
riscatto", lascia che la sua carne sia più fresca che in
gioventù, lascia che torni ai giorni della suo vigore
giovanile: supplicherà Eloah e questi gli userà benevolenza,
si mostrerà a lui in giubilo, e riferisce all'uomo la salvezza”.
(RSV)
Genesi
48:15-16 mostra anche che l’elohim o Eloah di Giacobbe era
l’Angelo della Redenzione.
Genesi
48:15-16 - “E così benedisse Giuseppe: "Il
Eloah, davanti al quale hanno camminato i miei padri Abramo e
Isacco, il Eloah che è stato il mio pastore da quando esisto fino
ad oggi, l'angelo che mi ha liberato da ogni male, benedica
questi giovinetti! Sia ricordato in essi il mio nome e il nome dei
miei padri Abramo e Isacco e si moltiplichino in gran numero in
mezzo alla terra!”. (KJV)
La
Redenzione è una prerogativa di Ha'Mashyah. Il Messia è il
candidato stabilito per questa funzione. Il Messia sarebbe dunque
preesistito come Angelo della Redenzione ed elohim di Giacobbe o
Israele (cfr. Sal. 45:6-7 ed Eb. 1:8-9). Chiunque fosse questo elohim
non era Eloah Altissimo.
Genesi
7:1-16, vediamo che è l’elohim a dare ordini a Mosè. Yahuveh
chiuse anche Noè e la sua famiglia nell’arca e fu lo stesso
Yahuveh elohim a parlare con Adamo in Genesi 3:8.
Deuteronomio
32:8-9 mostra che Israele fu assegnata dal Eloah Altissimo a Yahuveh
come sua regione. Questo testo fu alterato poco dopo il primo secolo
dal Giudaismo rabbinico nel Testo Masoretico. Il cambiamento si nota
nella KJV:
Deuteronomio
32:8-9 - “Quando l'Altissimo divideva i
popoli, quando disperdeva i figli di Adamo, egli stabilì i confini
delle genti secondo il numero *degli Israeliti (errata
traduzione rabbinica). Perché porzione del SIGNORE
è il suo popolo, Giacobbe è sua eredità”. (KJV)
La versione
del Vecchio Testamento dei Settanta (LXX), I
Manoscritti del Mar Morto (MMM) e la Prima Epistola
di Clemente mostra che originalmente era conforme ai figli
di Eloah, tradotti Angeli di Eloah in Greco. La RSV
traduce il testo in base agli antichi manoscritti:
Deuteronomio
32:8-9 - “Quando l'Altissimo diede ai
popoli l’eredità, quando disperdeva i figli dell'uomo, egli
stabilì i confini delle genti secondo il numero *dei
figli di Eloah (i figli celesti elohim). Perché
porzione del SIGNORE è il suo popolo, Giacobbe è sua eredità”.
(RSV)
Il SIGNORE secondo
l’Ebraico è [Yahuveh] a cui fu assegnata Israele come sua regione
dal Eloah Altissimo.
Abbiamo
dunque stabilito, al di là di ogni dubbio, che il Nuovo Testamento,
dalle parole di Ha'Mashyah, degli apostoli e di Giovanni Battista in
poi, sostiene che Ha'Mashyah era preesistente. In realtà, egli disse
(Gv. 8:58) prima che Abramo fosse, Io Sono. Questa era
una dichiarazione della sua preesistenza ma viene anche considerata
come una dichiarazione della sua divinità. Egli era un Eloah, era un
angelo o era tutte e due le cose? La risposta, come vedremo, è che
egli è tutte e due le cose. Com’è possibile che egli sia tutte e
due le cose?
Il
problema come vedremo risiede nell’Inglese, non nella lingua ebrea.
Per Eloah l’Inglese ha una sola parola, mentre l’Ebraico ne ha
molte. Il problema risiede anche nella teologia dei Trinitari che
deriva dall’antica teologia pagana. Anche la
parola angelo significa
semplicemente messaggero. Egli era un figlio di
Eloah e molti di essi erano organizzati sotto le Stelle Mattutine
(Gb. 1:6; 2:1; 38:4-7).
In
più sappiamo che alcuni testi sono semplicemente delle
contraffazioni dei Trinitari. Alcuni esempi sono 1Timoteo 3:16;
1Giovanni 5:7; ed anche le cose aggiunte nei precedenti
testi Alfa e Omega in Apocalisse e
le note ai testi in Companion Bible).
Dall’Antico
Testamento sappiamo che il Eloah Altissimo era l’unico vero Eloah.
Egli fu anche chiamato Yahuveh degli Eserciti. Dunque Eloah era il titolo di Eloah al singolare in Ebraico
che in ogni caso non aveva il plurale. Sappiamo che Eloah, al
singolare come unico vero Eloah, era oggetto di adorazione nel
Tempio. Da Giobbe 33:26 vediamo che Eloah era oggetto di preghiera.
Questa
distinzione era considerata molto importante nei giorni dell’ultima
restaurazione sotto Esdra e Neemia. Il Libro di Esdra stenta a
mostrare la funzione e la posizione di Eloah nella Bibbia. Il nome
dell’unico vero Eloah è anche Yahuveh e questo era il nome con cui
egli fu conosciuto quando fu scritto il Pentateuco, infatti Eloah si
ripete in più occasioni nel libro di Giobbe. Il libro di Giobbe
viene apparentemente descritto da Mosè come probabilmente uno dei
primi libri della Bibbia.
I
Proverbi, nei versi 30:4-5, mostrano che il nome del Padre e del
figlio sono da conoscere. Nel testo ci sono delle domande sul nome ed
una distinzione tra il figlio e il Padre. Il nome Eloah viene citato
nel verso successivo.
Da
Esdra 4:23 ad Esdra 7.26 ci vengono mostrate la funzione ed il
rapporto di Eloah con il suo Tempio. Il Tempio è la casa dell’Eloah
e non dell’Elohim (cfr. 1Cor. 3:17). I profeti, profetizzano in
nome dell’Eloah di Israele (Esdra 5:1). Zorobabele si alzò e
costruì la Casa dell’Eloah con i profeti dell’Eloah ad aiutarlo
(Esdra 5:2). Egli è il grande Eloah (Esdra 5:8). Egli è l’Eloah
del cielo e della terra e noi siamo i suoi servi (Esdra 5:11). I
nostri padri provocarono la collera dell’Eloah del cielo (Esdra
5:12).
Gli
arredi sono quelli della Casa dell’Eloah (Esdra 5:14), che è in
Gerusalemme (Esdra 5:15, 17; 6:3). Gli arredi del Tempio di Salomone
erano gli stessi dell’Eloah e furono presi da Nabucodonosor e
trasferiti nel Secondo Tempio (Esdra 6:5) che fu costruito al suo
posto (Esdra 6:7). Gli olocausti venivano fatti all’Eloah dei cieli
dai Suoi sacerdoti (Esdra 6:9-10). L’Eloah ha fatto risiedere là
il suo nome (Esdra 6:12). Da Esdra 6:13-22 vediamo che la Casa
dell’Eloah fu costruita per Lui. La festa del Pane Azzimo veniva
celebrata qui per Lui ed i sacerdoti erano divisi secondo le loro
classi per servirlo come era scritto nel libro di Mosè (Esdra 6:18).
Essi celebravano la Pasqua ebraica il quattordici del primo mese
(Esdra 6:19). La Legge è la Legge dell’Eloah (Esdra 7:14) ed Esdra
era uno scrivano della Legge dell’Eloah (Esdra 7:12). Anche le
offerte e le richieste venivano fatte all’Eloah (Esdra 7:14-16).
E’
la Sua volontà, la volontà dell’Eloah che predomina (Esdra 7:18)
come Eloah del cielo (Esdra 7:21). E’ l’Eloah del cielo che
ordina (Esdra 7:23). I Magistrati sono istituiti in suo nome e
giudicano secondo le Sue leggi e coloro che non obbediscono devono
essere giudicati prontamente (Esdra 7:25-26).
Per
questo motivo coloro che agiscono in suo nome come suoi giudici,
spirituali o fisici, sono chiamati elohim poiché
sono un gruppo che agisce sotto la volontà dell’Eloah. E’
scritto: Non bestemmierai contro Eloah [elohim] e non
maledirai il principe del tuo popolo. (Es. 22:28).
Questi
testi ci mostrano il rapporto tra l’Eloah ed il suo elohim.
Egli è Padre ed essi sono tutti suoi figli (Gb. 1:6; 2:1) compreso
Satana. Era per questa legge che l’arcangelo Michele non avrebbe
inveito contro Satana quando disputava per il corpo di Mosè, ma
avrebbe detto: ti condanni il Adonay (cfr. Giuda 9)
Il
termine padre e figli si basa sul rapporto unico in
cui un gruppo deriva dall’altro. Questo fatto venne compreso da
tutti in antichità. Il rapporto fa parte della famiglia. Questo è
il motivo per cui Il Messia può essere fatto padre eterno da Isaia
9:6 come l’Angelo del Grande Consiglio (LXX). Ci sono
molte paternità o famiglie in cielo ed in terra (Ef. 3:15). Dunque
sostenere che la Bibbia non sottintende il fatto che Eloah sia una
famiglia di esseri come elohim, è notevolmente fuorviante. Tutta la
struttura della Bibbia si basa sul rapporto familiare e tutta la
struttura della legge dal primo al decimo comandamento si fonda sulla
Famiglia di Eloah. Non abbiamo forse tutti noi un solo Padre? Forse
non ci ha creati un unico Eloah? (Mal. 2:10).
La
Shema d'israele si basa sullo Yahuveh Elohenu. Eloah disse a Mosè: Io
mostrerò d'essere ciò che mostrerò (Es. 3:14 cfr. fn.
Oxford Annotated RSV). Il commentario abbreviato riferisce:
Mosè
si ritenne capace di liberare Israele e si mise al lavoro troppo
frettolosamente. Ora, anche la persona più adatta per un determinato
compito valuta la propria debolezza. Questo è l'effetto di una
grande conoscenza di Eloah e di sé stesso. Prima Mosè aveva fiducia
in se stesso mescolata con grande fede e zelo, ora la colpevole
sfiducia in Eloah si nasconde sotto l'abito dell'umiltà: tanto sono
difettose le grazie più grandi e i compiti migliori dei santi più
eminenti. Ma tutte le obiezioni si risolvono con: "Sicuramente
Io sarò con te". Questo è sufficiente. Ecco adesso che veniamo
a conoscenza di due nomi di Dio: un nome che indica ciò che egli
stesso è, IO MOSTRERO' D'ESSERE. Questo spiega anche il suo nome
YAHUVEH e indica: 1. Che egli esiste da sé: egli si dà vita da sé
stesso. 2. Che egli è eterno e immutabile: Egli è sempre lo stesso,
ieri, oggi e per sempre. 3. Che egli è incomprensibile: non possiamo
conoscerlo indagando a fondo: questo nome soddisfa tutte le
richieste di informazioni sfrontate e curiose che riguardano Eloah.
4. Che egli è fedele e vero in tutte le sue promesse: Egli è
immutabile nella sua parola come pure nella sua natura; Israele deve
sapere che IO MOSTRERO' D'ESSERE lo aveva inviato ad essi. Tutto il
resto proviene e dipende da Eloah. Inoltre, qui c'è un nome che
indica quale è il Adonay del suo popolo. Il Eloah Yahuveh dei vostri
padri mi ha inviato a voi. Mosè deve rammentare loro la religione
dei loro padri, che era quasi dimenticata e, pertanto, esse potevano
contare sull'adempimento rapido ed efficace delle promesse che Eloah
fece ai loro padri.
L’Eloah
stà diventando tutto in tutti (Ef. 4:6). Questa
distinzione era anche fatta nello Chaldee: l’Eloah è Elah e
l’Elohim è l’Elahhin. Il termine Elah divenne il
fondamento del termine arabo Allah. Questa è la
questione fondamentale analizzata nel riconoscimento della fede
nell’Islam.: Non c’è Allah [Eloah] al di fuori dell’
Allah [Eloah]. Tutti gli elohim derivano dall’Eloah che è
l’unico Grande Eloah del cielo, l’Elyon o Altissimo. Il
termine Allah è usato nell’Islam solo perché non
ammette affatto pluralità, escludendo Ha'Mashyah e l’Esercito
degli elohim dalla loro reale posizione.
L’angelo
di Yahuveh era un elohim nominato dall’Eloah. Tutti i 144.000
eletti devono diventare elohim come l’Angelo di Yahuveh che li
guida (Zc. 12:8). Questo fatto venne compreso dalla chiesa dei primi
tempi che dichiarò la preesistenza di Ha'Mashyah ed affermò che
egli sarebbe diventato Theoi. Paolo disse che c’erano
molti dei o theoi (theoi polloi) e molti Signori,
sia in cielo che in terra (1Cor. 8:5). (ecco da dove deriva il
termine hoi polloi). Infatti l’esercito degli angeli
caduti era stato confinato sulla terra quando Paolo pronunciò queste
parole riferendosi al fedele Esercito Angelico. La parola Theoi è
il plurale in Greco della parola theos o Eloah.
Questa è la differenza tra Eloah ed elohim, ma in Greco c’è un
altro problema derivante dalla grammatica: l’articolo definito
veniva usato per Eloah e solamente theos era
utilizzato per un singolo elohim, in particolar modo per
Yahushua Ha'Mashyah o Satana etc. (cfr. Paolo si riferisce a Satana
chiamandolo theos di questo mondo intendendo elohim
di questo mondo (2Cor. 4:4). Il punto di vista secondo cui i
riferimenti agli elohim o theos sono distinti nella Bibbia (e secondo
cui gli eletti diventeremo theoi) fu sostenuto da Giovanni a
Policarpo, da Policrate con i suoi discepoli all’Europa con Ireneo.
E’
dunque da questo singolo Eloah che otteniamo la parola elohim. La
parola plurale elohim si riferisce ad un consiglio come vediamo in
Salmi
La
Bibbia è chiara sul fatto che l’elohim subordinato in Salmi 45:6-7
era Yahushua Ha'Mashyah (cfr. Eb. 1:8-9). Osea sostiene che questo
elohim era l’angelo in lite con Giacobbe (Os. 12:3-4). Sappiamo
anche che questo angelo è l’elohim a capo della famiglia di Davide
(Zc. 12:8). Sappiamo che egli è chiamato anche Yahuveh e fu mandato
ad Israele dallo Yahuveh degli Eserciti che è il Eloah Altissimo
(cfr. Zc. 2:3-11).
Dunque
abbiamo due Yahuveh uno dei quali è subordinato all’altro poiché
è nominato dall’altro, e tutti e due sono elohim. La logica è
ovvia. Ci sono molti elohim ma un Eloah da cui deriva la parola
elohim. La parola elohim, si riferisce in modo chiaro ad un essere
chiamato Angelo del Signore in lite con Giacobbe
o Angelo della Presenza che stava sul Sinai e che
parlò con Mosè. L’Angelo del Signore era l’elohim che
parlò con Abramo in Genesi 22:1-11.
Sappiamo
anche che il termine Yahuveh fu usato per più di un essere, come si
vede dagli omaggi di Abramo agli angeli che vennero a trattare con
Sodoma (Gn. 18:2 e seguenti). In questo caso i tre esseri tradotti
come uomini in Inglese, erano elohim. In realtà il
testo in Ebreo afferma: vide tre uomini [‘enowshim o
mortali] che stavano in piedi presso di lui. Egli corse verso di
loro e gli si rivolse come Adonay (Gn. 18:2-3;
cfr. Green’s Interlinear Bible). La Bibbia
identifica in modo evidente questi tre esseri con il termine
di Adonay. Tutti erano angeli (elohim) e nessuno di
essi era Eloah il Padre, che nessuno ha mai visto. Tuttavia i testi
originali mostrano che vengono intesi come Yahuveh in
Genesi 18:27,30,32. In questi tre versi ci sono tre dei 134
cambiamenti fatti nell’AT dai Soferim, in cui si alterarono i testi
con il termine Adonay.
Uno
di questi esseri probabilmente era Yahushua Ha'Mashyah ma anche gli
altri due erano esseri divini. Gli esseri sono tutti identificati
come Yahuveh e quindi elohim, come vedremo. Essi vengono
deliberatamente identificati in modo sbagliato dai Trinitari e dal
Giudaismo rabbinico nei testi Masoretici (MT) quindi la KJV oscura
questa posizione.
Lo
Shema viene anche usato in modo errato Shema Y’israel Yahuveh
Elohenu Yahuveh Echad. La parola elohenu è
tradotta ed intende l’Elohim, sempre secondo i Trinitari o i
Binitari che si basano sullo stesso ragionamento sbagliato che si
ritrova negli altri testi. Per la stessa ragione, echad qui
ha il significato di unito invece di significare il
numero ordinale primo, che significa da
solo o completamente in rapporto al numero
delle entità.
La
Bibbia è abbastanza chiara sul fatto che ci sia un solo vero Eloah
che è il Eloah Altissimo – Egli è lo Yahuveh degli Eserciti
chiamato anche Yahovih (SHD 3069). Yahuveh è anche l’elohim di Israele
che è l’Angelo del Signore.
Elohim
è una parola al plurale e viene utilizzata per i figli di Eloah, per
dare ai Suoi figli la possibilità di essere divini. In questo modo
gli eletti possono diventare elohim ma non potranno mai diventare
l’unico Eloah. Nell’Antico Testamento ci sono almeno tre esseri
che sono chiamati allo stesso momento Yahuveh e nessuno di essi era
l’Eloah o Eloah Altissimo. Ci si riferisce a questi tre esseri come
a degli angeli nella distruzione di Sodoma. Quando
Abramo e Lot parlavano di essi li chiamavano Yahuveh ed i Soferim
alterarono i testi in Genesi 18:27, 30:32, 24. Questi angeli venivano
identificati, dai patriarchi e dai profeti, sia come Yahuveh, che
come Adonay, elohim ed angeli. Genesi 19:24 mostra che il termine
Yahuveh è usato in riferimento a due Yahuveh la dove il testo dice:
Quand'ecco
il Adonay (Yahuveh) fece piovere dal cielo sopra Sòdoma e sopra
Gomorra zolfo e fuoco proveniente dal Adonay (Yahuveh).
(cfr. noi dal v.13)
La
logica della Bibbia è semplice. C’è solo un vero Eloah ed Egli
mandò Yahushua Ha'Mashyah (Jn. 17:3). Solamente l’unico vero Eloah
è Eloah. Egli risiede in una luce inavvicinabile. Nessun uomo Lo ha
mai visto, o potrà mai vederlo, o potrà mai udire la Sua voce. (Gv.
1:18; 5:37 1Tim. 6:16). Il Eloah unigenito (monogenies
theos o elohi (cfr. Marshall’s
Interlinear ed il testo aramaico del Peshitta))
dichiarò (o disse; la parola Lui è stata aggiunta
al testo in Inglese). Dunque Ha'Mashyah e gli apostoli dissero che
nessun uomo aveva mai visto o sentito l’Eloah (o Ha Elohim) e
quello che era apparso ai profeti poteva non essere l’entità a cui
ci si riferisce come Eloah o unico vero Eloah.
Tuttavia,
l’essere conosciuto come Yahuveh-elohim apparve e parlò all’uomo
dal tempo del Giardino dell’Eden in poi. Egli parlò all’elohim
al plurale.
Secondo
una logica indiscutibile, ne segue che questo essere non poteva
essere stato Il Eloah Altissimo (Elyon) o Eloah. Il
nome di questo essere Yahuveh-elohim esprime il
concetto plurale di elohim. Ora, a meno che Mosè, gli autori dei
Salmi, Ha'Mashyah, Giovanni e Paolo siano stati dei bugiardi, ci
devono essere più elohim. Siamo venuti a conoscenza di questo anche
tramite i testi ebrei in cui elohim è un termine plurale. In ogni
caso questi esseri non erano l’unico vero Eloah Onnipotente.
Al
di là di ogni discussione sembra che Ha'Mashyah sia identificato
come l’Angelo del Signore o come l’Angelo della Presenza che
parlò con Mosè e che diede la legge sul Sinai. Anch’egli era
l’angelo, come elohim, in lite con Giacobbe che salvò Agar come
il Eloah che vede ( cfr. Gn. 16:7-13). Egli era
l’Angelo della redenzione in Genesi 48:15-16, il Riscatto ed il
Mediatore di Giobbe 33:23-26. Questo essere era anche il Eloah della
Casa di Eloah o l’El Bethel. Il termine elohim, è
senza dubbio plurale e si riferisce a molteplici esseri che non sono
l’unico vero Eloah e che vengono anche descritti come angeli
(in ebraico Malak'him). La logica ci porta anche a dire che, se
Ha'Mashyah è uno di questi esseri, il termine si riferisce ad un
numero maggiore di esseri. Secondo le molteplici testimonianze dei
testi del Nuovo Testamento, sembra comunque impossibile che
Ha'Mashyah non sia uno degli angeli dell’Antico Testamento.
Egli
è mandato dallo Yahuveh degli eserciti per salvare Sion. L’angelo
che consegnò la profezia a Zaccaria disse di essere l’unico
mandato da Yahuveh degli Eserciti per redimere Sion e l’unico
mandato tra le nazioni per spogliarle. Da Apocalisse e dai Vangeli,
quest’attività risiede nel Ha'Mashyah. Questo essere che parla
agli ordini di Yahuveh degli Eserciti può solo essere Yahushua
preesistente, altrimenti ci sarebbero due esseri a cui è data questa
responsabilità, quando l’Apocalisse sembra assegnarla al
Ha'Mashyah.
In
modo simile, il Capitano dell’Esercito o il Capitano degli eserciti
di Yahuveh che parlò con Giosuè è nella posizione che noi
assegniamo ad Ha'Mashyah. Tutta la storia della Caduta di Gerico si
riferisce al ritorno del Messia, alla restaurazione ed alla
sottomissione delle nazioni al Ha'Mashyah.
Ha'Mashyah
perciò non solo era preesistente, ma era l’elohim o Elohi di
Israele, come Yahuveh, mandato dallo Yahuvih o Yahuveh degli
Eserciti, l’Elyon o Eloah Altissimo. Egli,
essendo l’unico vero Eloah, è l’Eloah univoco. Egli è l’oggetto
di adorazione del Tempio come l’Ha Elohim, L’Elohim o
Eloah. Ha'Mashyah non è l’unico vero Eloah. Solamente questo
essere, l’Eloah (Elah per i caldei e Allah per
l’Islam) restò da solo in eterno non avendo altri esseri che
esistevano con Lui. Egli
era il Eloah del Ha'Mashyah che lo nominò e lo consacrò come
Eloah/elohim con l’olio della felicità insieme ai suoi compagni.
(cfr. Sal. 45:6-7; Eb. 1:8-9) Ha'Mashyah era fedele a colui che lo
creò (cfr. Eb. 3:2 Marshall’s Greek English Interlinear
RSV).
La
dichiarazione del credo della chiesa antica viene espressa dal Credo
di Ulfia vescovo dei Goti (341-381). Questo popolo seguiva questo
credo molto tempo prima di Nicea; e lo stesso credo era sostenuto
nella chiesa antica da Giovanni ad Ireneo (cfr. Contro le Eresie ANF
vol. 1). Spiega esattamente ciò che Tommaso dice.
Il
Credo di Ulfia, vescovo dei Goti, 341-81
Da
A, Hahn, Symbole, 3 198
“Io,
Ulfia, vescovo e confessore, ho sempre creduto, ed in questa unica e
vera fede rendo il mio testamento di fronte a Eloah: Io credo che ci
sia un Eloah, il Padre, solo, ingenerato ed invisibile ed io credo
nel Suo Unico Figlio generato direttamente, nostro Adonay ed Eloah,
Creatore e Costruttore di tutto il creato, che nessuno eguaglia e che
è l’unico Eloah di tutto, che è anche il Eloah del nostro Eloah –
una potenza che illumina e santifica in uno Spirito Santo – (come
disse Ha'Mashyah per avvisare i Suoi Apostoli: "Guardate, ho
mandato al promessa del Mio Padre su di voi; ma voi risiedete nella
città di Gerusalemme fino a quando non sarete vestiti dal potere
dall’alto." Ed ancora; "Riceverete il potere che verrà
su di voi con lo Spirito Santo") -Tutti [Re, ma] soggetti ed
obbedienti in tutte le cose al [Suo] Eloah e Padre…attraverso
Ha'Mashyah…nello Spirito Santo” - C.A.A. Scott, Ulfia,109
Purtroppo
anche qui alcuni errori si sono insinuati nella fede e Ulfia modificò
la Bibbia e rimpiazzò il libro dei Re che era troppo bellicoso (cfr.
B. Lehane, Early Celtic Christianity, Costable London,
1994, p.176).
Questo
credo è basato sulla ideologia espressa da Salmi 45:6-7 ed Ebrei
1:8-9. Fu sostenuta dagli antichi apologisti come Ireneo a Lione nel
secondo secolo. Questa teologia era sostenuta dai Goti, dai Vandali,
dagli Alani, dagli Svevi, dagli Eruli, dai Britanni, dai Lombardi,
dai Germani e da tutte le tribù del nord a cominciare dagli
insegnamenti dei teologi e dei discepoli degli apostoli, centinaia di
anni prima del Consiglio di Nicea nel 325 d. C., in cui molti di
questi vescovi erano presenti. L’eresia del Binitarismo cominciò
da questo Concilio. Nel 381 a Costantinopoli fu dichiarata la Trinità
dal sistema teologico di Basilio di Cappadocia, Gregorio di Nissa e
Gregorio di Nazianzo. La distruzione della fede per opera dei Greci e
dei Romani aveva iniziato ad avere il suo effetto. I Trinitari
definirono in modo disonesto e scorretto il credo come Arianesimo,
per dare l’impressione che la loro dottrina fosse più vecchia, e
che questa fosse nata da Ario nel quarto secolo. I Trinitari
definirono quindi di minore importanza la dottrina Unitaria dopo Ario
(Arianesimo) ed Eusebio di Nicomedia (Eusebianesimo) ed altri vescovi
più anziani di Ario (che non era presente a Nicea, essendo solo
convocato), sostenendo che lo spirito era una creazione del figlio
quando in effetti questa è la dottrina del Filioque presentata
dal Concilio di Toledo dai Cattolici stessi nel sesto secolo. Anche i
Greci rifiutarono questo punto di vista. Le persone che sostengono
questa posizione come Ario sono deliberatamente disoneste o non sanno
ciò che stanno dicendo.
Per
la chiesa, il Ha'Mashyah preesistente non è l’Unico Vero Eloah. Il
Dr. Samuel Kohn dice:
La
dottrina originale dei Sabbatari deriva dalla proclamazione dei
Gesuiti e/o Unitari nel credo di un unico Eloah: Il primo ed
altissimo principio di vera fede stà nel credere in un solo Eloah
(Die Sabbatharier in Siebenburgen ch.10, p. [47]).
La
negazione della dottrina sulla preesistenza di Yahushua Ha'Mashyah
non sembra essere stata la dottrina delle principali chiese
Sabbatarie nel corso dei secoli.
Le
basi logiche e filosofiche della Preesistenza di Ha'Mashyah
La
negazione della preesistenza di Ha'Mashyah, per strano che possa
sembrare, è attualmente un altro aspetto delle dottrine pagane
sull’adorazione del dio Attis, nella sua forma Binitaria, in cui il
figlio è semplicemente un aspetto del padre. E’ un semplice
cambiamento della dottrina che ha innanzitutto portato al
Trinitarismo, anche se sembra essere opposto ad esso.
La
posizione biblica è che Ha'Mashyah, come uno degli elohim, svuotò
se stesso e che dunque il Padre lo mise in un grembo sotto forma di
uomo.
Per
Ha'Mashyah divenne necessario dimostrare la logica del piano di Eloah
direttamente sulla terra come uomo. E noi diventeremo elohim come l’Angelo di Yahuveh che è
a capo di noi? (Zc. 12:8). La risposta è sì ma vale solamente per i 144.000
eletti. Per dimostrare la sua sottomissione al Padre e quindi la Sua
superiorità, Ha'Mashyah come Angelo di Yahuveh preesistente andò
spontaneamente a Eloah e sotto i Suoi ordini assunse la forma umana
attraverso lo Spirito Santo di Yahuveh. Questo aspetto, da solo,
mostra la potenza di Eloah.
Allo
stesso tempo secondo alcuni, i demòni CREDONO che saranno portati nella fossa e
moriranno, ma poi saranno risorti come esseri
umani nella seconda resurrezione e ritorneranno a Eloah, dove saranno riqualificati. La
negazione della possibilità da parte dell’esercito angelico di
essere portato nella fossa e morire come qualsiasi uomo carnale (cfr.
Is. Cap. 14 ed Ezek. cap. 28) è una limitazione dell’Onnipotenza
di Eloah. E’ una bugia demoniaca.
Anche
la Trinità rappresenta una bugia studiata per contrastare la
possibilità per gli eletti (144,000) di diventare elohim o dei
come fece Ha'Mashyah. La negazione della preesistenza di Ha'Mashyah è
studiata per coprire la stessa bugia da altri punti di vista, come un
pretesto demonico in alternativa al tribunale della ragione umana.
Il
meccanismo attraverso cui Ha'Mashyah rinunciò alla sua forma divina
per diventare uomo, è uguale ma al contrario di quello che sotto il
potere di Eloah, permetterà agli eletti di essere risorti e
diventare elohim o theoi, in altre parole dei servirori celesti, come
figli dell’unico vero Eloah Yahuveh.
Negare
la preesistenza di Ha'Mashyah significa anche cercare di mettere
Ha'Mashyah su un livello differente e negare la possibilità per gli
uomini di diventare coeredi con Ha'Mashyah, e per Eloah il Supremo di
diventare tutto in tutti.
Ha'Mashyah
doveva dimostrare che era degno di diventare Sommo Sacerdote del Suo
popolo attraverso il suo sacrificio altruistico. Ha'Mashyah per fare
questo doveva far parte del popolo. Gli uomini non muoiono sempre in
modo altruistico l’uno per l’altro. Se Ha'Mashyah non fosse stato
un membro preesistente dell’Esercito di angeli nei cieli, allora
questo ruolo sarebbe stato assunto da un altro membro dei cieli, come
Gabriele. Questa era una delle premesse secondo cui Satana fu
giudicato nel deserto, dopo il battesimo di Ha'Mashyah.
Ha'Mashyah
divenne uomo attraverso un processo simile a quello che fa diventare
dèi (elohim) gli eletti. Egli venne sulla terra, morì fu
resuscitato e ritornò indietro in totale obbedienza attraverso il
potere dello Spirito Santo, l’Onnipotenza e l’Onniscienza del
Eloah Onnipotente, nostro padre ed unico Vero Eloah.