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13 aprile 2023

LA GRANDE FAKE DELLA RELIGIONE MONDIALE

LA RELIGIONE E' UMANA E NON IMPOSTA DIVINAMENTE

 

Uno dei molti inganni comuni tra i “credenti” è quello di supporre di “avere già tutto in pugno”, di essere arrivati e di essere in procinto di occupare una casa meravigliosa nei cieli...con strade lastricate in oro, vita da pacchia e ricchezze che non possiamo neanche immaginarci perchè...

stiamo andando in “PARADISO” o dopo la morte o al momento di essere rapiti in cielo...

Questa prospettiva naturalmente potrebbe benissimo essere radicata nei desideri carnali che non possono essere mai soddisfatti...e se tutti quelli che la pensano a questo modo riuscissero ad arrivare in Paradiso, quest'ultimo sarebbe un posto tremendamente noioso, tanto che molti vorrebbero abbandonarlo ed andarsene altrove. Le persone religiose sono indotte a credere di essere molto speciali, di essere “in” mentre gli altri sono “out”, e pertanto di avere diritto al “paradiso”. Che ammasso di stupidaggini, ma questa è la religione.. francamente più si incontrano persone religiose e più veniamo convinti che la religione offre ricovero ad alcune delle anime più egoiste che esistano al mondo. I più egoisti di tutti devono essere i vari Rabbini o Pastori che fanno la bella vita alle spalle del loro “gregge” e distribuiscono il tipo di idee religiose confortanti che le persone vogliono sentire.

Il Mashiyah, d'altro canto, ha sofferto ed ha servito gli altri con i “più ponderosi” temi del Giudizio, della Misericordia, e della Fede ma molti che “sanno tutto del Mashiyah” si aspettano di andare ad incassare grazie a Lui? Si, è ironico, ma la religione ha bisogno di una grande carota succosa per convincere le pecore a restare fedeli al loro programma ed a fare tutte le mosse previste dallo status quo. Tutto il Mondo esiste per dimostrare che Yahuveh è Giusto e Onesto, che Egli è un Padre amorevole che ha il diritto di avere tutto ciò che vuole, questa è la versione reale della Verità. Noi, d'altro canto, possiamo essere o in accordo con Yahuveh oppure usare le nostre idee personali per competere con Lui e crearci i nostri piccoli regni autonomi.

Vivere secondo Giustizia significa che dobbiamo soffrire e se dobbiamo soffrire dobbiamo farlo per la causa della Giustizia e non per qualsiasi altro fine. La Giustizia stessa è la nostra ricompensa. Il Mashiyah ed i suoi Apostoli raggiunsero la grandezza perchè preferirono sopportare le infamie del mondo piuttosto che scendere nel compromesso con le gratificazioni istantanee del mondo.

La religione è incentrata tutta sulla competizione dell'umanità nei confronti di Yahuveh!

Ecco perchè la gente religiosa detesta ascoltare chi gli parla dei limiti della loro religione, queste persone si offendono a causa della loro religione perchè la loro religione è il loro idolo. Gli appartenenti alle religioni della cristianità di denominazione difendono ad alta voce il loro orgoglio identitario, ad esempio gli Avventisti del Settimo Giorno tengono riunioni in chiesa nel settimo giorno (Shabat) e sostengono che il Marchio della Bestia è il culto della Domenica. Per essere dalla parte giusta dovrete essere d'accordo con la loro profetessa Mrs. E.G. White, ma ella scrive pure che alcune persone di colore si sono evolute dalle scimmie (non i bianchi), che gli alberi di natale sono buoni per gli affari se ci si mettono sopra doni (denaro) per la chiesa, e che il Diavolo stesso ha fatto espiazione per il popolo di Yahuveh. Gli avventisti non vogliono sentirsi dire che la loro “profetessa” ha anche detto che la loro chiesa diventerà malvagia al punto di perseguitare tutti i veri credenti (ella ha analizzato tutte le basi).

I Testimoni di Geova difendono vigorosamente il loro Dio Geova pur sapendo che il nome Jehovah è un'invenzione di un monaco Cattolico in vena di combinare guai. I testimoni sono una religione cristiana a base greca che spiritualizza la Torah e adatta la propria versione del Mashyah ad un ideale di status quo di tipo occidentale, proprio come fanno la maggior parte delle sette cristiane “riformate”.

I Pentecostali mettono in scena varie “consacrazioni” religiose per fare apparire se stessi come accolti tra gli amati (la chiesa), tuttavia l'idea di avere una consacrazione che scrive la Torah sul cuore è vista con repulsione dalla grande maggioranza di quelli che si definiscono “pieni di spirito”. In realtà il Brit Chadasha (Patto Rinnovato) non è una religione ma un Patto che ciascun individuo sceglie o rifiuta ed è basato sul Governo e non sulla religione.

La Chiesa Cattolica Romana è stracarica di effigi di Maria e Gesù, che promettono salvezza, ed eleva un semplice uomo a padre spirituale quando in realtà costui non è che un decrepito peccatore, fragile, ignorante, politicizzato, disinformato e pieno di animosità contro il Mashyah di Yahuveh ed il Suo popolo. La chiesa cattolica romana è grande, potente, politicizzata e priva di Torah, i cattolici sono estremamente pronti a difendere la loro identità cattolica ma molto molto restii nel difendere gli insegnamenti della versione originale apostolica e pre-Gentile del Mashyah ebreo.

Le persone religiose spacciano la loro religione con strategie di marketing a vari livelli. Essi vendono le loro idee religiose come se fossero i detentori dell'unica fornitura originale, e che NESSUNO al mondo abbia ciò che loro hanno. La loro menzogna è che TUTTI hanno prodotti “inferiori” ai loro, la loro esagerazione delle loro personali realtà, essi difendono le loro marche religiose e denigrano altre marche quando gli fa comodo. Così accade che le persone religiose si infervorino verso il loro “marchio”, la loro etichetta, per alcuni questo equivale a difendere il loro culto, naturalmente la loro dipendenza dalla religione è radicata soltanto nell'orgoglio e nell'ignoranza.

La religione e la politica sono care ai cuori degli uomini religiosi, Yahuveh è un affronto per i religiosi perchè essi sono in competizione con la Parola di Yahuveh (TORAH) e con il Suo Ha'Mashyah, il mondo è pieno di simili esempi. Prendete una religione qualsiasi, (preferibilmente la vostra) osservatela e troverete una grande discrepanza tra i Kedoshim (gli Eletti/santi) e la frequenza della vostra congregazione locale perchè la religione si preoccupa di soddisfare la carne piuttosto che lo spirito ed il rapporto interiore con Yahuveh. Molti non hanno mai compreso neanche la rivelazione di base del Nome di Yahuveh ma si attaccano ostinatamente alla loro statica teologia religiosa che trova vari modi per ignorare il Nome di Yahuveh e la Sua Parola. Considerate come le istituzioni religiose si pagano certi alti punteggi!

Guardate come la gran parte di chi è religioso spende su di sé, per sé solo, e per propria sola autorità la propria ricchezza religiosa, in questo distanziandosi certamente dalle Scritture. La religione è un abominio per Yahuveh, che non gli è affatto amico, quanti esempi desiderate?

Nonostante questo le persone religiose si considerano seguaci del Ha'Mashiyah e dei grandi profeti di Yahuveh che hanno sofferto per la verità. La religione è roba pericolosa, non importa quale scegliete. Il punto è che Yahuveh merita di essere adorato per Chi Egli E' e per quello che Egli ci ha dato attraverso il Mashiyah secondo la Sua Parola, e non in conformità con le tradizioni umane.

Quante delle tradizioni religiose cristiane che sono direttamente opposte alla Parola di Yahuveh vi serve vedere prima di convincervi di questo fatto?

Perchè ci sono così tanti buffoni inveterati e pastori che guadagnano alle spalle di ciò che Yahuveh ha fatto per noi, tanti maestri spirituali sono anime patetiche che non sanno trovarsi un lavoro onesto, così fanno quel che fanno e dicono alla gente quello che essa vuole sentire, e inducono le persone a divenire dipendenti da loro, piuttosto che da Yahuveh. Generazione dopo generazione di false religioni prosperano perchè le persone non hanno abbastanza interesse per la verità da chiedere direttamante a Yahuveh e studiare la Sua Parola. Esse vogliono un eroe o qualcuno che a loro parere ne sappia un po' di più di loro sul Creatore. Esse dicono dateci un re, poi si fanno per conto loro un re (Pastore, Prete, Maestro, Rabbino), si costruiscono i loro re a loro piacimento, come un vasaio si fa un vaso che gli piace.

Sicuramente la Torah è piena di esempi di uomini che servirono il popolo di Yahuveh, che insegnarono con il loro esempio e che soffrirono per la verità. Sicuramente il mondo ha bisogno di uomini e donne che spieghino e insegnino le cose di Yahuveh e del Suo Mashiyah, il mondo non ha affatto bisogno di uomini e donne che innalzino il loro nome, o diventino essi stessi istituzioni sulla scorta delle loro stesse religioni fatte in casa. La questione è che Yahuveh ha dato il Ruach haKodesh (spirito santo) attraverso il Suo Ha'Mashiyah per guidare il Suo popolo, perciò il Suo stesso popolo non deve dipendere da altri uomini o donne, ma deve accrescersi autonomamente nella pienezza del Mashiyah, nella statura della loro persona spirituale. Tuttavia, molti falsi pastori guardano alle loro greggi e dicono “nessuno è in grado di condurvi tranne me”, questi falsi profeti vogliono i privilegi del comando, una grossa porzione settimanale di attenzione e di potere materiale. Non è interessante come così tanti pastori siano ex drogati, criminali, divorziati, pigroni buoni a nulla che tutto a un tratto hanno ricevuto una “vocazione per il ministero”? Non è interessante come una larga percentuale di Pastori, Rabbini, Maestri e Preti abbia vestito l'abito come risultato di una decisione carrieristica? Non è una vergogna che così tante guide religiose non abbiano alcun desiderio di predicare nulla che vada contro lo status quo? Non è un abominio che molti capi religiosi abbiano conosciuto la Torah, il Mashiyah e i requisiti del Regno dei Cieli ma siano stati costretti con la minaccia di perdere il lavoro a sottomettersi al gruppo dominante o ai programmi dello status quo corporativo? Non è un affronto che la maggior parte dei religiosi della cristianità ed Ebrei conoscano i compromessi ma si rifiutino di santificare la verità?

Yahuveh rivela se stesso ed il Suo Nome a tutti coloro che lo cercheranno, Egli ha mostrato che noi siamo fatti “ad immagine del Adonay”, abbiamo dentro di noi la sua natura, abbiamo solo bisogno di coltivare lo spirito che Egli ci ha dato. Nessuno è così altamente spirituale o così unicamente unto da avere una linea diretta con Yahuveh mentre il resto della gente deve dipendere dalla sua guida. Al tempo di Mosè Yahuveh invitò tutte le genti ad avere un rapporto individuale con Lui, ma esse rifiutarono. Erano pigri, ignoranti e timorosi proprio come la gente d'oggi che vogliono una dose facile di religione per scaricare la responsabilità per la vita che gli è stata data. Dentro al Nome di Yahuveh è contenuta una lezione su ciò che noi siamo in Lui. Il Nome di Yahuveh deve essere pronunciato durante la respirazione mentre inspiriamo ed espiriamo, indicando così che Yahuveh ha dotato ogni Essere Vivente, compresi voi ed io, del Respiro della Vita. Pronunciamo il nome di Yahuveh con rispetto ed onore per il Suo Nome in questo modo:

Per prima cosa mettendovi in posizione seduta; inspirate lentamente mentre pronunciate YAAAAAAHHHH

Poi; espirate lentamente mentre dite UVEEEEEEHHHH

(INSPIRARE) YAH (ESPIRARE) UVEH

Per almeno dodici volte concentrati sul Suo nome

Yahuveh dice che il Suo Nome è Kadosh (Distinto, Santo), ma le religioni dicono qualcosa di molto diverso. I Rabbini ed il capo della Chiesa Cattolica insegnano che il nome di Yahuveh è troppo santo per essere pronunciato, essi evitano di vocalizzare il Nome di Yahuveh e lo sostituiscono con titoli creati dall'uomo e di loro stessa invenzione. I seguaci della cristianità e gli Ebrei Messianici insegnano che NON E' IMPORTANTE invocare il Suo Nome, essi usano i titoli sostitutivi e generalmente accettati delle religioni da cui si sono evoluti. Le religioni esterne al Giudaismo ed alla cristianità adottano gli stessi titoli per le loro divinità sulla base del loro valore religioso, piuttosto che sulla base della verità.

Tuttavia tutti i profeti hanno parlato nel Nome di Yahuveh, hanno dichiarato il Suo Nome e quando i popoli udirono il Nome di Yahuveh c'è stato Amore, Onore, Timore, Fiducia, Speranza e molta confidenza nel Suo Nome, perchè essi conobbero Yahuveh. Il Suo Nome è il Nome al di sopra di ogni altro, Yahuveh è la nostra salvezza e redenzione, ma le religioni dicono di no. L'uomo si è arrogato l'autorità di cambiare ciò che Yahuveh ha detto e rivelato riguardo al Suo Nome. La religione è in competizione con Yahuveh piuttosto che essere obbediente a Lui.

Yahushua stesso disse: "Non chiunque mi dice Signore, SIgnore entrerà nel regno dei cieli ma solo chi fa la VOLONTA' DEL PADRE MIO che è nei cieli".

In verità, in verità.

 

 

07 marzo 2023

IL CREDO INFAME CREATO DA COSTANTINO E ANTIOCO

 


Nel testo di Stefano Assemani, “Acta Martyrum sanctorium Orientalium a Occidentalium, Vol. 1” , del 1748, si legge:

"Rinuncio a tutti i costumi, riti, legalismi, ai pani azzimi e sacrifici di agnelli degli ebrei, a tutte le altre feste degli Ebrei, i sacrifici, le preghiere, le aspirazioni, purificazioni, santificazioni, propiziazioni, digiuni e noviluni sabati e superstizioni, inni e canti, osservanze nelle sinagoghe. Ogni legge, rito e costume, che ricordi la tradizione ebraica, avere conviti con gli ebrei, intrattenere feste con loro, o parlare in segreto per condannare la fede cristiana, invece di confutare il loro credo apertamente e condannando la loro vana
fede, per lasciare il tremito di Caino e la lebbra di Gheazi (2Re 5:27) per me, così come le pene legali per cui mi riconosco io stesso responsabile. E possa essere io anatema nel mondo a venire, e la mia anima essere scagliata verso il basso con Satana ei demoni." 

Assemani era un maronita che visse in Italia, nato a Tripoli di Siria (l’attuale regione del Libano), fu studioso dell’ebraico e del siriaco e scrisse vari testi, molti dei quali attraverso le benedizioni dello zio suo mentore, poi acquisiti dalla Biblioteca Vaticana. In questo estratto si può vedere come al tempo di Costantino ci fu una deliberata volontà di occultare ed eliminare la basi delle tradizioni ebraiche in funzione delle più attuali leggi e costumi legati al paganesimo romano. (http://www.treccani.it/enciclopedia/stefano-evodio-assemani_(Dizionario-Biografico)) La stessa basilica di S. Pietro fu edificata nel luogo dove i  'cristiani' (termine improprio per schernire i veri discepoli della Via di Yahushua) venivano uccisi e torturati attraverso gli spettacoli dei gladiatori con bestie feroci e atroci sofferenze. 

Più avanti nel testo citato in precedenza si legge:


"Accetto tutti i costumi, i riti, il legalismo, le feste dei romani, i sacrifici, le preghiere, purificazioni con acqua, le santificazioni del “Pontifex Maximus” (sommo sacerdote di Roma), le propiziazioni, le feste, e il nuovo sabato sostituito dal "Deus Sol Invictus" (la Domenica giorno del dio sole invincibile), tutti i nuovi canti e le osservanze, tutti gli alimenti e le bevande dei Romani. In altre parole, accetto interamente tutto il culto della tradizione romana, ogni nuova legge, rito e costume di Roma, accettando la Nuova Religione Romana". 

Inoltre, nel 365 d.c. il Consiglio di Laodicea ha scritto, in uno dei loro canoni: 

“I cristiani non devono seguire il giorno del riposo di sabato (Shabbat ebraico), ma devono lavorare in quel giorno. Piuttosto, devono onorare il giorno del dio Sole (domenica, Sun Day). Ma se qualcuno si trovi a praticare il sabato (Shabbat), questo deve essere un anatema contro Cristo"

In passato anche nella Grecia Antioco IV Epifane, aveva saccheggiato la città di Gerusalemme, impedendo di fatto la professione dell'ebraismo e sostituendo gli arredi sacri con le immagini del dio greco Zeus. In parte questo è descritto nel libro di Daniele (Daniele 11).

Queste erano le nuove leggi che Antioco istituì: 

  1. Tu devi profanare il sabato (Shabbat)
  2. Tu devi cambiare le festività e le leggi
  3. Tu devi adorare gli idoli
  4. Tu devi mangiare animali impuri
  5. Tu non devi essere circonciso
  6. Tu devi rinnegare la Torah

Il Messyah Yahushua aveva già abolto ogni ritualità ebraica antica, legata ai sacrifici e alle tradizioni quali abluzioni e purificazioni, di fatto liberando i discepoli della Sua Via da ogni forma di legalismo ipocrita legato alla tradizione farisaica. Attraverso il Suo sacrificio estremo sul legno, Yahushua ha liberato una volta per tutte ogni credente avesse seguito la strada perfetta da Lui solcata attraverso il pentimento, ravvedimento, battesimo in acqua e successivamente battesimo nello Spirito Santo. 

“Questo popolo mi onora con le labbra, ma il loro cuore è lontano da me. Invano mi rendono il loro culto, insegnando dottrine che sono precetti d'uomini” . (Matteo 15:8-9) 

Chiunque volesse seguire il Messyah, partecipando alle regole che Egli stesso aveva lasciato ai suoi discepoli, doveva liberarsi dalle tradizioni farisaiche ipocrite e dedicarsi invece alle opere della fede attraverso il servizio e l’obbedienza dei Suoi comandamenti.
Yahushua tuttavia non rinnegò mai la Legge di YHVH data a Mosè e successivamente a tutti i profeti nel corso dei secoli, il Messyah perfezionò e portò a compimento quella legge, in modo che fosse scritta in ogni cuore attraverso lo Spirito Santo. Questo uomo ebreo, nato nella carne attraverso lo Spirito di YHVH, parlò e affermò in ogni suo discorso la Parola del Padre, ogni singolo insegnamento proveniva dalla Torah, in Lui resa perfetta per essere salvifica attraverso il suo sacrificio estremo. Yahushua ha vinto ogni male del mondo e sottomesso ogni cosa alla Sua autorità, per creare una volta per sempre la Via da seguire per ottenere la Salvezza. 

Antioco e Costantino hanno svolto il ruolo di oppositori della Verità, di fatto abolendo ogni Legge che YHVH aveva dato a Israele. Da secoli il mondo attraverso lo spirito demoniaco ha cercato di inquinare e distruggere l’opera del Padre, nel modo più subdolo possibile.  La religione cattolica infatti è una miscela mortifera di culti e tradizioni che prendono spunto da Babilonia e dalle vecchie culture mediorientali. Il culto del dio sole, ha sostituito il ruolo salvifico del Messyah, i riti pagani, l’idolatria e la venerazione delle immagini (palesemente contrarie alle leggi del Padre) hanno preso il posto degli insegnamenti che l’Onnipotente ha dato ai suoi figli. 

Oggi esiste una struttura mondiale, una trinità secolare basata su finanza, religione e politica, che inquina le acque vive dello Spirito Santo con i suoi culti demoniaci. Questi falsi ministri di giustizia, distruggono la Verità come lupi travestiti da agnelli. Ci sono molte scritture che ci avvertono circa il tempo che stiamo vivendo. 

“Infatti verrà il tempo che non sopporteranno più la sana dottrina, ma, per prurito di udire, si cercheranno maestri in gran numero secondo le proprie voglie, e distoglieranno le orecchie dalla verità e si volgeranno alle favole”. (2 Timoteo 4:3-4)

Il Messyah non ha fondato alcuna religione, non ha fondato nessun culto, se non quello di essere pienamente ripieni dello spirito santo attraverso l’ubbidienza alle leggi di Yahuveh. Non ha mai accettato, nè accolto ogni falso insegnamento del mondo, anzi li ha rifiutati con ogni parola di disprezzo, con piena autorità, in spirito e Verità. Non ha mai fondato una chiesa basata su dogmi umani, ne ha interposto nessun uomo o donna o immagine come mezzo per ottenere la salvezza. Lui è la Salvezza. Yahushua (YAH Salva) è l’unico nome nel quale si è salvati.

“In nessun altro è la salvezza; perché non vi è sotto il cielo nessun altro nome che sia stato dato agli uomini, per mezzo del quale noi dobbiamo essere salvati”. (Atti 4:12)

Il mondo vive nel peccato perché ama il peccato e la violazione della Legge, ama porsi a dio di se stesso, ama mentire come il padre della menzogna e dio di questo mondo di tenebre.  L’uomo ha bisogno di credere alle favole, ai culti pagani, alle tradizioni, per giustificare se stesso di fronte al suo egoismo e alla sua falsità. Nessun uomo che riconosca l’autorità di Yahushua, può desiderare di contaminarsi con queste cose del mondo, nessun uomo può desiderare di peccare se ha conosciuto l’unica vera salvezza. 

Cosa c’è nel vostro cuore? Esiste davvero l’agape, esiste davvero quel sentimento profondo di amore per ogni essere vivente, tanto da spingervi a rinunciare a voi stessi, appendere il vostro ego(ismo) a quel legno di morte e inchiodare ogni vostra iniquità, per seguire l’unica Via che conduce alla vita eterna?

Cosa c’è che ancora deve accadere affinché possiate umiliarvi di fronte all’unica Verità assoluta, fonte di ogni bene e creatrice di ogni cosa visibile e invisibile? Cosa serve per comprendere che amare la Parola è amare Yahuveh stesso? Cosa serve per comprendere che non c’è tempo da perdere perché il regno in senso spirituale è già qui e sta a noi accettare questa salvezza?

Siamo entrati nel settimo millennio, il millennio che restaurerà ogni cosa e sanerà ogni ferita, manca davvero poco alla fine di questo 'sixtema' (tema del sei) umano, basato sull’uomo e sul suo numero 666, basato sulla carne e non sullo spirito, quale altra rivelazione stiamo attendendo?

Yahuveh EL dei Viventi è qui con le sue potestà pronte all’ultima chiamata, l’esercito è pronto per l’ultima grande battaglia spirituale, che avverrà nei nostri cuori, nel nostro profondo essere, taglierà le carni fino al midollo per separare il bene dal male, la zizzania dal grano… tutto è sulle nostre teste!

Alziamo la testa, perché il Re dei Re è alle porte, Babilonia crolla sulle macerie e sul sangue dei santi e dei martiri, la coppa dell’ira si riversa su coloro che si contaminano con la sua prostituzione. Uscite ora da Babilonia o sarà troppo tardi! Andate incontro all’agnello che salva, Colui che ha il potere su ogni cosa e ha sconfitto anche la morte, Egli sta tornando per dare a ciascuno secondo le proprie opere.

“Da questo sappiamo che l'abbiamo conosciuto: se osserviamo i suoi comandamenti. Chi dice: «Io l'ho conosciuto», e non osserva i suoi comandamenti, è bugiardo e la verità non è in lui; ma chi osserva la sua parola, in lui l'amore di Eloah è veramente completo. Da questo conosciamo che siamo in lui: chi dice di rimanere in lui, deve camminare com'egli camminò”. (1Giovanni 2:3-6)

In Verità




12 gennaio 2019

MESSIANICI CRISTIANI AFFERMANO CHE GESU' E' UN NOME CORRETTO PER IL MESSIA: E' COSI' DAVVERO?

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CHIESA CATTOLICO MESSIANICA

 


   In una recente rivista messianica (di cui non facciamo il nome) è apparso un articolo che si proponeva di affrontare la questione, "è il nome" Gesù "pagano?". L'articolo era chiaramente una difesa dell'uso del nome "Gesù", a dispetto dell'ammissione dell'autore che questo non è il nome "originale" (nome di nascita) dato al Messia (da sua madre ebrea, Miryahm). L'articolo lascia il lettore con l'idea che Gesù è altrettanto valido, se non più valido, di Yshu quando riferito al Messia. E arriva a questa deduzione usando una etimologia diciamo molto distratta e una stentata logica a stendardo di prova, ignorando le prescrizioni linguistiche più serie sulla questione del nome. Il "problema" sollevato da questo articolo è come un inganno secolare progettato per gli incauti increduli, esula invece dal vero problema di base che proviene da un appellativo cabalista/gnostico di maledizione che non è nemmeno un nome "YSHV/Gesù”, ma solo un acronimo di [Y'mach SHemo V'zichro] che significa in ebraico: “Che il suo nome e il suo ricordo siano cancellati per sempre”! 

    All'inizio dell'articolo, l'autore ha dimostrato la difficoltà di traslitterazione dall'ebraico al greco e al contrario la facilità di traslitterazione dall'ebraico all'inglese. Una dettagliata traslitterazione lettera per lettera (dall'ebraico aleph-bet all'alfabeto greco) "traslitterazione" del nome Yahushua al nome greco Iesous è stato portato come prova. Poiché non ci sono suoni equivalenti di molte delle lettere, questa cosiddetta "traslitterazione" diventa in realtà una maldestra traduzione. C'è così poca assonanza tra Yahushua "Gesù" "Eaysooce" (Jesus) che chiamare questa una traslitterazione è un reato anche per la borsa di studio più degradata. Non c'è modo di traslitterare il nome tra queste due lingue! Il meglio che si può fare è quello di tradurre, che è quello che è stato fatto nei Settanta dai suoi traduttori ebraici.

    Il nome Settanta, è tardo-latino (la lingua ecclesiastica della Chiesa romana) da septem+ginta, che allude ai 70 (circa) traduttori che hanno prodotto la versione greca della Tanakh (la bibbia ebraica). Uno studio dell'etimologia della parola "Gesù", da una fonte come il Merriam-Webster Dictionary, rivela che questo nome non deriva direttamente dal greco "Iesous", ma deriva dal latino precoce "Iesu", l'"Y" poi è stato differenziato in "I" fino alla "J" creata verso il 1400 per l'alfabeto usato nella lingua inglese. Così, nel tardo-latino, il termine Iesoû (Yesoo) divenne Jesu, che a sua volta divenne Jesus in lingua inglese. Questo rapporto nell'etimologia viene omesso dall'autore nella sua "apologetica".

    Indipendentemente da ciò, la parola Gesù non ha ascendenza diretta dallo Iesous greco, come è implicito per l'autore, ma nella migliore delle ipotesi deriva dal tardo latino Jesu, un fatto del tutto assente nell'articolo. Tuttavia, tutti i maggiori esperti convinti di questa etimologia, anche con l'anello mancante di cui sopranon riescono a comprendere che essa è un'esca paganizzata per distrarre la nostra attenzione dal vero problema con la parola "Gesù".

    Noi abbiamo in passato usato l'argomento che Gesù è in qualche modo un composto di Je-Zeus (Zeus era il capo "dio" del Pantheon greco), e che vi è certamente un grado di assonanza, con la parola "Je-sus". Abbiamo studiato tale possibilità in ogni ambito, dal momento che è connesso all'idolatria. L'altra questione rilevante è: Qual'è stato o è il nome del Messia datogli da sua madre, Maria, secondo la rivelazione del messaggero angelico a lei?

Il problema non è solamente "se la parola di Gesù è pagana!" Il problema non è come "traslitterare" Gesù in greco! Il problema non è come "traslitterare" Iesous greco in latino! La questione non è neppure come "traslitterare" il Jesus latino in inglese! Il vero problema è come traslitterare il vero nome, Yahushua, dall'ebraico, in altre lingue. Certamente non c'è bisogno di passare attraverso il greco e il latino e poi dal latino in inglese. Perché qualcuno dovrebbe prendere una strada tanto tortuosa per convincere tutti della validità di qualcosa di errato, a meno che non stia cercando in tutti i modi di "provare" la falsa validità, del termine "Gesù?"

    Per traslitterare il nome Yahushua ebreo in qualsiasi lingua, ci limiteremo a pronunciarlo cosi come è: “Yahushua/Iausciua” (*1). Così il suo nome è pronunciato ugualmente sia in ebraico che in tutte le altre lingue - una traslitterazione perfetta. Che cosa potrebbe essere più semplice? Se Gesù invece è una parola meticcia-pagana e una maledizione ebraica sul vero nome, allora ciò che più conta è il fatto che Gesù NON E' AFFATTO IL VERO NOME del Messia di YHVH, la cui storia è registrata nel Patto rinnovato o nuovo Patto!

  I nomi propri non vengono tradotti da una lingua ad un'altra, se è possibile traslitterarli. In caso di impossibilità di traslitterare con precisione un nome proprio (come è il caso di traslitterazione dall'ebraico al greco), allora è ancora possibile insegnare come pronunciare correttamente il nome del Messia, similmente al modo in cui le persone che parlano inglese possono imparare a pronunciare correttamente la parola spagnola "Chihuahua" o la parola francese "curriculum". Allora hanno solo bisogno di qualcuno che conosce la pronuncia corretta per insegnarglielo.

    Il cambiamento del nome del Messia da Yahushua a Gesù (un errore di traduzioneserve certamente allo scopo di offuscare la sua vera identità ebraica e il suo ministero ebraico. Il ministero vero di Yahushua il Messia è ed è stato inizialmente ed esclusivamente dedicato alla ricerca delle "pecorelle perdute della casa d'Israele". La storia, sia religiosa che laica, è stata che la "Chiesa occidentale e orientale" ha fatto un grande sforzo per prendere le distanze dalla vera natura, le origini, e lo scopo di questo messia ebraico!

  La “laurea ad-honorem” ad articoli, come quello citato all'inizio di questo post, sono soggetti a un paradigma intellettuale di 'eisegesis' rifilato come esegesi dottrinale. Se questo rappresenta la comprensione "migliore", queste persone hanno dei seri problemi, e sono assolutamente inadeguate a essere lo strumento per realizzare il loro progetto di restauro del Regno Unito di Israele. 

    Non è una sorpresa che molti "religionisti", cioè le persone che vogliono portare il nome "Gesù" pagano agli ebrei per convincerli, non hanno chiaramente una buona conoscenza di molti problemi che affliggono l'unità in quei luoghi della Palestina. La Cristianità è stata nella corruzione spirituale troppo a lungo, e sarà un processo molto difficile per lei scartare il bagaglio pagano pieno di errori che porta con sé e con cui ha ubriacato le nazioni della terra come è scritto in: Apocalisse 17:2 “I re della terra hanno fornicato con lei e gli abitanti della terra si sono ubriacati con il vino della sua prostituzione”Ma anche gli ebrei hanno un notevole e pesante bagaglio di errate dottrine rabbiniche e talmudiche da scartare come la Cristianità. Anche qui viene in mente la dichiarazione del profeta Oshua (Osea) 4:6 "Il mio popolo perisce per mancanza di conoscenza..".

    Noi non siamo affatto interessati a portare il falso nome "Gesù" agli ebrei aggiungendolo agli errori di Giuda, ci sono già molti gruppi della Cristianità a farlo. Facciamo invece da supporto portando il vero nome di Yahushua Ha'Mashyah (Yahushua il Messia), sia per Efraim che per Giuda: e c'è una grande differenza tra il Gesù storico e Yahushua. La vita eterna delle persone dipende dall'accettazione o dal rifiuto tra il vero e il falso.

    Il nostro Re dei Re è nettamente contrario a perpetuare nei secoli la disinformazione promulgata dai leader delle chiese di una cristianità corrotta spiritualmente che hanno usato i loro pulpiti per diffondere le loro immani apostasie. Il profeta di Israele dice in Geremia 16:19 "O YHVH, mia forza e mia fortezza, mio rifugio nel giorno della tribolazione, le genti verranno a te dalle estremità della terra, e diranno: Sicuramente i nostri padri hanno ereditato menzogne, vanità, e cose in cui non vi è nessun profitto".

    Abbiamo bisogno di esaminare le Scritture da una prospettiva ebraica (non sempre un punto di vista ebraico) al fine di raccogliere tutta la verità e le sfumature degli scrittori ebraici di quei libri per raggiungere l'intesa perfetta delle parole ebraiche di YHVH dentro il cuore delle persone alle quali Egli ha affidato i Suoi oracoli. Quelle persone del tempo non erano affatto le "chiese" occidentali e orientali ma uomini che profetizzavano in nome e per conto di Eloah YHVH. Poi sempre in quel contesto ebraico il Messia scese sulla terra e chiamò a sé quelli che avrebbero portato nel mondo la Parola e i suoi insegnamenti creando delle piccole comunità/famiglie che in lingua ebraica sono nominate Ha'Qahal.

    Prendiamo sul serio l'imperativo in Yahshayahu (Isaia) 58:1"Grida a piena gola, non ti trattenere, alza la tua voce come una tromba; dichiara al mio popolo le sue trasgressioni, alla casa di Giacobbe i suoi peccati".

Noi sappiamo che siamo cittadini del Regno di YHVH e la nostra fedeltà va prima e innanzitutto all'Eloah degli elohim e non a qualsiasi uomo terreno o a qualsiasi denominazione religiosa in terra. Il nostro Kohen Ha'Gadol (Gran Sacerdoteè Yahushua Ha'Mashyah (Yahushua il Messia) e a Lui noi volgiamo i nostri pensieri e il nostro cuore insieme ai suoi 144.000 ministri nel Grande Tempio di YHVH nostro Padre.


*1)

  Yehshua è solo una contrazione di Yahushua in cui manca la "Vav" simbolo dell'uomo per la sua salvezza

  Yahushua invece il nome completo che contiene la Vav simbolo dell'uomo per la sua Salvezza 




12 gennaio 2012

LA CROCE: UN SIMBOLO ARCANO, PAGANO E IDOLATRICO

 

CROCE CRUX SIMPLEX SIMBOLO PAGANESIMO


Berry (nella Encyclopedia Heraldica) cita 385 diverse croci. Molte di esse sono semplicemente decorative e d’importanza araldica (ERE, art. Croci, Vol. 4, pp. 324 e seguenti). Ci sono anche 9 tipi di croci che hanno un simbolismo religioso.

La croce è stata associata con la Cristianità. Non era, tuttavia, un antico simbolo Cristiano, infatti le Ha'Qahal (chiesa in ebraico) che osservavano il Sabato sono state tradizionalmente iconoclaste ed hanno generalmente detestato l’utilizzo del simbolo della croce in quanto pagano. Alcuni cristiani che osservavano il Sabbath sono stati martirizzati per la loro opposizione all’utilizzo delle croci nel simbolismo Cristiano. I Vandali furono subordinazionisti iconoclasti che distrussero gli idoli adorati in Grecia e a Roma.

I Pauliciani furono iconoclasti così come tutti i Sabbatariani associati o discendenti da essi.

Ancora oggi, c’è questa proibizione della croce (così come della pratica del battesimo dei neonati e bambini) nelle Chiese che osservano il Sabato. Il simbolo della croce è molto più antico ed ha molti significati mistici.

Le Croci non Cristiane

La croce ha un significato associato con l’adorazione del sole. Schliemann notò la presenza di croci sulle ceramiche e decorazioni di Troad (la regione di Troia) (ERE, ibid., p. 325). E’ alternata a dei raggi disposti a cerchio nel tempo in cui i due emblemi apparivano in giustapposizione (ibid.)

Gli Indiani utilizzarono la croce equilatera alternata al disco di raggi.

Le croci si trovavano ai bivi delle strade e quindi divennero un oggetto di venerazione.

Durante l’età del bronzo, specialmente tra i Galli, la croce appare in modo frequente sulle ceramiche, sui gioielli e sulle monete.

La croce è ritrovata in Messico, Perù e soprattutto nell’America Centrale. In questi luoghi alludono ai quattro venti.

Il simbolismo antico della croce era espresso nell’ideogramma Cinese della parola per terra, che è una croce equilatera all’interno di un quadrato.

La croce chiusa nel sole sembrava rappresentare i quattro fiumi del paradiso. La Bibbia si riferisce a questo come al fiume, che partì dall’Eden e si divise in 4 parti.

Quindi, nel simbolismo della croce come rappresentazione dell’adorazione del sole, stiamo trattando con una seria forma di idolatria.

Non c’è dubbio che l’utilizzo della croce, associata con i simboli della resurrezione e della nuova vita, sono completamente mescolati con la teologia degli antichi.

La svastica appare moltissimo nel Buddismo, in Cina ed in Giappone, soprattutto sui piedistalli delle statue di Budda e Bodhisattva del buddismo Mahayana.

La Croce nella Cristianità

Il Segno della Croce

La diffusione del simbolo della croce nella Cristianità si sviluppò molto come la Trinità.

Tertulliano affermò che ad ogni passo i Cristiani facevano il segno della croce sulla fronte. L’utilizzo a cui fa riferimento Tertulliano disegnò l’accusa d’idolatria.

Gli scrittori Romano Cattolici ammettono che la croce è diventato un vero oggetto di culto.

Didron afferma:

La croce ha ricevuto un’adorazione simile se non eguale a quella di Cristo; Questo legno sacro è adorato quasi allo stesso modo di Dio stesso (ibid.).

L’argomento è difficile da opporre al fatto che la croce fu introdotta nel sistema della Cristianità dai culti del Mistero, insieme alle altre forme di adorazione che gradualmente entrarono nel Cristianesimo e che non facevano parte della chiesa antica. Queste forme come l’adorazione della Domenica e le feste della Pasqua e del Natale, vengono dai culti del Sole.

Il fatto della questione è che la croce non deriva dalla Cristianità, essendo utilizzata agli incroci, piuttosto la croce fallica era ordinata per conformarla alle usanze e lasciare le figure della "dea madre Ecate" etc. che fu rinominata "Madonna".

La distinzione fatta tra il palo e la forca da una parte e la croce dall’altra, era di assegnare alla Cristianità il simbolo che era così importante nel simbolismo pagano. Il fatto è che la crocifissione, un’antica forma di punizione, avveniva su un albero, che non aveva una forma ben distinta ed il semplice "palo" fu chiamato croce o crux simplex.

Zaccaria 12:10 indica che la causa finale della morte era la tradizione. E’ impossibile dire con certezza se sia stata utilizzata la croce per crocifiggere Cristo o un semplice palo o se ci fosse stato un palo ortogonale, poiché il termine potrebbe indicare entrambi.

Ne potrebbe avere importanza se il simbolismo non fosse stato trasferito al culto e legittimizzato.

Il secondo Concilio di Nicea (787), convocato per riformare gli abusi e terminare le dispute dell’iconoclastia, definì che la 'venerazione' (idolatria) del fedele era dovuta “alla croce preziosa e vivificatrice” così come alle immagini o rappresentazioni di Cristo, della vergine Benedetta, e dei santi (Encicl. Catt.).

Il Concilio sostenne che il culto di Latria appartiene soltanto alla natura divina. Quindi, agli oggetti fu accordata una forma di adorazione differente da quella della natura divina. Ma affermare che l’adorazione delle immagini di mortali è accettabile, è assolutamente contrario agli espliciti insegnamenti della Bibbia.

Quindi il simbolismo era tornato al punto di partenza e le immagini dei misteri avevano preso il controllo della Cristianità ed erano diventati il centro di adorazione.

Da quanto detto, l’utilizzo della croce dovrebbe essere inaccettabile nella Cristianità – Non soltanto su queste basi, ma anche perché i concetti menzionati, che sono logicamente legati a Eloah e sono la diretta prerogativa di Eloah, in questo simbolismo sono attribuiti al Messia come lo erano agli dèi dei Misteri. La resurrezione avviene come un atto della autorità di Eloah. Soltanto Eloah possiede l'immortalità (1Tm. 6:16). Il figlio esercitò un’autorità obbediente, concedendo la sua vita e conducendola secondo quella autorità. (Gv. 10:18). il Messia, colui che santifica e coloro che sono santificati hanno un'unica origine (enos pantes) (Eb. 2:11 RSV). L’uso del termine "enos pantes" significa che sono un'unica cosa, completamente, in tutto il rispetto, in ogni via (Thayers). Il NIV cerca di minimizzare questo aspetto traducendolo con "della stessa famiglia".

Soltanto il Supremo Eterno deve essere oggetto di adorazione e preghiera (Lc. 4:8; Gv. 4:23; Ap. 19:10; 22:9). La croce è diventata un simbolo di per sè, allo stesso modo in cui l’immagine istituita da Mosè (Nm. 21:8-9) divenne un immagine di per sè e quindi idolatra.

Il simbolismo che circonda la croce, le opere e le forme d’arte, sono di per sè caricate di concetti, che sono stati trasportati all'interno dell’adorazione della cristianità. I concetti derivano dalle più antiche forme di adorazione, che sono state trasportate o diffuse attraverso le nazioni e le tribù. L’identificazione delle origini ed i rapporti interconnessi sono trattati nella sezione sopra. La croce come immagine non è un oggetto innocuo o di decorazione.

L’attribuire la croce e il Messia ad un immagine oggetto di preghiera è una violazione del secondo comandamento.

Il concetto della dottrina cattolica romana, attribuisce la divinità al Messia per essere eguale al Padre, mentre la Bibbia sostiene che non lo era affatto (Gv. 14:28, Fil. 2:6). Simili concetti non erano utilizzati nei primi due secoli della Ha'Qahal degli Apostoli ed erano infatti visti come idolatria. Molte persone furono martirizzate per essersi rifiutate di accettare le croci come simboli della loro fede.