Visualizzazione post con etichetta preghiera. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta preghiera. Mostra tutti i post

10 luglio 2019

AMEN: IL NOME DI UNA ENTITA' ALIENA DECADUTA (un falso dio Egiziano)

 

egizio deità Ammon Amen Amun



Invece di ripetere a pappagallo, come fanno tutti quelli che appartengono alla Cristianità corrotta, il nome del dio egizio “Amen” alla fine di ogni preghiera, noi facciamo una di queste 3 cose:

  1. Usiamo la pronuncia ebraico-spagnola per indicare di essere d'accordo: “Ah-Mane” (amin). Questo indica che vuoi evitare di pronunciare nomi di falsi dèi pagani e di scimmiottare le tradizioni di uomini. 
  2. Puoi usare una parola della tua lingua per indicare di essere d'accordo. Per esempio, in italiano: “Sì!”. “Così sia!” è pulito e chiaro. 
  3. Puoi usare un'altra parola “spirituale” che indica il tuo concordare con quanto detto o il tuo sostegno con l'affermazione: “HalleluYah!”

Perché essere così fiscali su qualcosa di innocuo come il fatto di dire “Amen”? Bella domanda. Ecco perché:

Amen” è un'antichissima personificazione egizia dell'aria e del respiro, adorata soprattutto a Tebe.

Alcune note da una pagina in cui ci siamo imbattuti: http://revelations.org.za : 'Amen' era una delle principali divinità nella mitologia egizia, il cui culto si diffuse in Grecia, Siria e dintorni.

Secondo 'The Concise Columbia Encyclopedia', Columbia University Press:

Amun o Amon o Amen, antica divinità egizia. In origine il dio principale di Tebe, Amon acquisì importanza sempre maggiore in Egitto e, in seguito, come Amen Ra, Amen venne identificato con RA come la divinità suprema.

Amen fu identificato anche con il ZEUS greco (il GIOVE romano). (Ed.: Giove o 'Zeus-Pater' – 'Zeus nostro padre').


Nel Sito Ufficiale del Ministero del Turismo Egiziano ci sono le seguenti Pagine Web con informazioni su Amen, l'idolo primordiale:

Amun (Amon) e Amen-Ra, Re degli Dei, e la Triade (Trinità) di Tebe
Culto di Amen
Amen di Tebe
Forme di Amen-Ra

Ecco un breve estratto da queste pagine istruttive:

Amen era la personificazione del potere creativo nascosto e sconosciuto che era associato all'abisso primordiale, dèi nella creazione del mondo, e tutto ciò che è in esso.
La parola o radice “amen” significa certamente: “ciò che è nascosto”, “ciò che non si vede”, “ciò che non si può vedere”, e simili, e questo è provato da tonnellate di esempi che possono essere trovati in testi di tutte le epoche.
Negli inni ad Amen spesso leggiamo che Amen è “nascosto ai suoi figli”, e “nascosto agli dei e agli uomini”...
Ora, non solo si dice che lo stesso dio Amen sia “nascosto”, ma è “nascosto” anche il suo nome, e la sua forma, o somiglianza, si dice sia “sconosciuta”; queste affermazioni dimostrano che “nascosto”, quando applicato ad Amen, il grande dio, si riferisce a qualcosa di più del “sole che è scomparso sotto l'orizzonte”, e che “Amen” indica il dio che non può essere visto con occhi da mortale, e che è invisibile, e anche imperscrutabile, agli dei così come agli uomini”.

Questo ci fa venire in mente Satana il cui desiderio di essere Dio Padre Supremo lo fece diventare una entità malevola extraterrestre decaduta che diceva:

"Tu dicevi in cuor tuo: Io salirò in cielo, innalzerò il mio trono al di sopra delle stelle di Dio; mi siederò sul monte dell'assemblea, nella parte estrema del nord; salirò sulle parti più alte delle nubi, sarò simile all'Altissimo. Invece sarai precipitato nello Sceol, nelle profondità della fossa." - (Yahshayahu/Isaia 14:13-15)

Amen, sua moglie Mut e il loro figlio Khonsu, rappresentavano la Trinità (Triade) Tebana, la famiglia sacra di Tebe. Amen era il “Re degli dèi” nel periodo del Nuovo Regno in Egitto (1550-1070 a.C.), quando Tebe era la capitale d'Egitto. Questo ci riporta alla corrotta tradizione in seno alla cristianità della Triade che spaccia per verità misteriosa o appunto "nascosta come il dio nascosto" quello che chiama DOGMA o "mistero della fede". 

Durante quel periodo gli Israeliti erano schiavi in Egitto, e costruivano le fortificazioni e le sontuose statue e gli sfarzosi templi d'Egitto. Durante i 400 anni di schiavitù, gli Israeliti persero il loro culto di Yahuveh cadendo nel culto idolatrico egiziano. Il loro epico esodo richiese un periodo di 40 anni di 'purificazione' nel Deserto, prima che potessero entrare nella 'Terra Promessa di Israele'. 

Se durante quest'esodo gli Israeliti sono arrivati a costruire un idolo d'oro a forma di vitello, sarebbe forse improbabile dedurre che abbiano portato con sé le imperfezioni del culto di Amen – un seme che potrebbe non essere stato ancora estirpato?

Tanto che una antica preghiera sembra essere stata ripresa proprio da questo culto e integrata in quello ebraico, cristiano e poi islamico 

Oh Amen, Amen, che sei nei cieli Padre di chi non ha Madre.

Quanto e' dolce pronunciare il tuo nome.

Dacci come la gioia di vivere, il sapore del pane per il bimbo,

sia fatta la tua volonta' come in Cielo cosi in Terra.

Tu che mi hai fatto vedere le tenebre, crea la luce per me.

Fammi dono della tua grazia, fa che io veda te ininterrottamente!

Amen!


Oppure Amun, Amon, Aman. Ma anche se questa preghiera può sembrare al profano l'origine del Padre nostro, non è che una illazione senza prove fondamentali perchè in realtà proviene da preghiere molto più antiche che risalgono addirittura agli scritti cuneiformi dei Sumeri; ma anche questo questo non suffraga le supposte teorie dei detrattori che vorrebbero assimilate dall'ebraismo tutte le antiche tradizioni Babiloniche anche se in parte questo è avvenuto come abbiamo detto sopra, tanto che nelle Sacre Scritture Israele viene condannato e abbandonato da Yahuveh proprio per questi motivi. Poi quando essi si pentono e ritornano nella giusta e corretta disposizione verso il Creatore vengono perdonati e riottengono una condizione di giusto rapporto con Eloah Yahuveh.

Il che ci porta al nostro secondo punto di riflessione: la parola 'amen' a seguito di quanto detto sopra viene usata comunemente sia nel culto ebraico che in quello cristiano e Islamico. Le lettere-radice a-m-n hanno questo significato nell'ebraico moderno: educare, addestrare, vero, degno di fiducia, confermare, sicurezza, fedeltà, accordo. 

In terzo luogo, “Amen” è usato nel giudaismo, nell'Islam e nel cristianesimo dei giorni nostri e gli si attribuisce il significato di: “così sia”“sicuro”Questa parola però ha una pronuncia diversa in ebraico moderno: Ah-Mane (pronunciato 'amin'), e anche questo non significa affatto che non sia da anteporre al non usare comunque questo termine.

Conoscendo le sfumature idolatriche retaggio antico di questa parola, sorgono delle preoccupazioni nel sentir pronunciare questo tipo di frasi così popolari nelle preghiere cristiane, islamiche ed ebraiche:

Te lo chiediamo nel Tuo Nome, Amen”.
Lodiamo il Tuo Nome, Amen”.
Lo domandiamo nel Nome che è sopra ogni altro Nome, Amen”.
Lodate il Signore” - con la risposta comune: “Amen”.

Gli esempi qui sopra possono certamente essere delle dirette invocazioni rivolte a una entità spirituale chiamata 'Amen'! Questo dovrebbe sicuramente essere lampante per il vigile adoratore dell'Unico Vero Eloah YHVH di Israele! 

Dovremmo quindi usare la parola “Amen” nella preghiera e nel culto?

Se abbiamo una parola 'pura' come "Così Sia" e "HalleluYAH", perché dire 'Amen'?

Esodo 23:13 - “Farete attenzione a tutte le cose che io vi ho dette, e non pronuncerete il nome di dèi stranieri: non lo si oda uscire dalla vostra bocca.”

Osea 2:17,19 - Io (YHVH) toglierò dalla sua bocca (la Sua Sposa Israele - ndr) i nomi dei Baal.”


Così è scritto e così sia in verità.





07 luglio 2011

AMEN: TERMINE EGIZIANO CANONIZZATO NELLA CRISTIANITA'

 



PROFEZIA:

"Farò camminare i ciechi per una via che ignorano, li guiderò per sentieri che non conosconocambierò davanti a loro le tenebre in luce, renderò pianeggianti i luoghi impervi. Sono queste le cose che io farò e non li abbandonerò." - (Isaia 42:16) 


ADEMPIMENTO:

"Essendo dunque discendenza di Adonay Eloah, non dobbiamo credere che la divinità sia simile a oro, ad argento, o a pietra scolpita dall'arte e dell'immaginazione umana. Adonay Eloah dunque, passando sopra i tempi dell'ignoranza, ora comanda agli uomini che tutti, in ogni luogo, si ravvedano.." - (Atti 17:29-30)








10 marzo 2009

LA VERA ASSEMBLEA DI ELOAH



La parola "chiesa" deriva da un vocabolo greco, ekklésia, che significa "assemblea, gruppo, riunione" ed è con questa accezione che noi usiamo tale vocabolo. Ai tempi di Yahushua ekklésia non indicava un luogo edilizio dedicato al culto, ma semplicemente un insieme di persone radunate assieme per un qualunque motivo, non necessariamente religioso.


La chiesa voluta dal Messyah, che Egli in persona predicò durante la sua vita, si realizzò grazie al lavoro degli Apostoli, nel primo secolo E.V. Questa chiesa era molto diversa dalle varie denominazioni che affollano oggi il panorama religioso; la chiesa del primo secolo era SEMPLICE e seguiva con fedeltà il modello del Messyah. Questa chiesa oggi è realizzabile, noi possiamo conoscerla in ogni suo aspetto perché essa è descritta in maniera chiara e completa nelle pagine del Nuovo Testamento.
 

Anche nell'adorazione la chiesa seguiva esclusivamente i consigli del Signore. Il verbo adorare viene dal greco "proskunèo" e significa "rendere omaggio prostrandosi". L'adorazione suggerisce senza dubbio l'idea di riverenza e rispetto ma soprattutto essa è rivolta solo ed unicamente ad Elohà YAHUVEH e al Suo Mashyah (Messyah).

La Bibbia non parla di alcun culto dedicato a qualche "santo", tantomeno ai santi nell'accezione usata dalla chiesa cattolica. La Bibbia non insegna alcun culto dedicato a Maria la quale, pur essendo un personaggio amabile ed edificante, non ha mai assunto il ruolo attribuitole dalla chiesa cattolica che tratta Maria come una vera e propria [divinità], da adorare, pregare, servire collocandola in una posizione dove il Padre non l'ha posta. Amare Maria non significa pregarla o adorarla ma rispettarla per il ruolo importante che il Creatore le ha dato. La Scrittura insegna che nessun essere umano (dunque neppure Maria) può essere adorato o venerato.
 

Eloah respinge ogni forma di adorazione che deriva da precetti e dalle dottrina inventate dagli uomini. Dice Yahushua in Matteo 15:8: "Questo popolo mi onora con le labbra, ma il loro cuore è lontano da me. Invano mi rendono il loro culto, insegnando dottrine che sono precetti d'uomini". Attenzione allora a non essere degli adoratori "invano". Verifichiamo la nostra fede… verifichiamo se le cose che ci hanno insegnato sono in armonia con al Parola del Padre, per essere sicuri di essere accettevoli a LUI. Egli, infatti, non accetta neanche l'adorazione che deriva dall'ignoranza religiosa ossia dalla mancanza di conoscenza della sua volontà "Eloah dunque, passando sopra i tempi dell'ignoranza, ora comanda agli uomini che tutti, in ogni luogo, si ravvedano…" (Atti 17:30) Non è sufficiente adorare in un qualche modo o adorare secondo quello che sentiamo

La vera adorazione è quella che riconosce Eloah YAHUVEH come l'unico soggetto degno di riverenza. Infatti Yahushua disse al satana che lo stava tentando: "Vattene Satana, poiché sta scritto: adora YAHUVEH il tuo Eloah e a Lui solo rendi l'adorazione". (Matteo 4:10) Questo tipo di adorazione si basa su due principi fondamentali che Yahushua stesso elencò ad una donna Samaritana: "Ma l'ora viene, anzi è già venuta, che i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità, poiché il Padre cerca tali adoratori" (Giovanni 4:23) Lo spirito esprime il carattere interiore e sincero del cuore. Per questo il culto non è un rituale freddo e irriflessivo, insensibile e noioso. 

Lo spirito dona maturità e la convinzione, nonché l'amore verso le cose spirituali del Padre, e la verità è il modello che guida e istruisce i veri adoratori. "La TUA Parola è verità" (Giovanni 17:17). Una verità che non è relativa o soggettiva, scaturita da istinti o intuizioni, né che ha il fine di suscitare emozioni o sensazioni "spirituali". L'uomo non è libero di decidere come adorare il Creatore, né di presumere quello che a Lui è accettevole. La verità è la Sua Paroladonata al fine di trovare la giusta relazione con il Padre. Il culto NON può essere ciò che vogliamo, ma ciò che Egli ha stabilito. La nostra adorazione NON deve essere vana (Matteo15:9), né ignorante (Atti 17:30). Essa deve essere IN SPIRITO E VERITA' per soddisfare i nostri bisogni interiori e rendere gloria e onore all'Onnipotente e Santo unico vero Iddio vivente.