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10 luglio 2019

AMEN: IL NOME DI UNA ENTITA' ALIENA DECADUTA (un falso dio Egiziano)

 

egizio deità Ammon Amen Amun



Invece di ripetere a pappagallo, come fanno tutti quelli che appartengono alla Cristianità corrotta, il nome del dio egizio “Amen” alla fine di ogni preghiera, noi facciamo una di queste 3 cose:

  1. Usiamo la pronuncia ebraico-spagnola per indicare di essere d'accordo: “Ah-Mane” (amin). Questo indica che vuoi evitare di pronunciare nomi di falsi dèi pagani e di scimmiottare le tradizioni di uomini. 
  2. Puoi usare una parola della tua lingua per indicare di essere d'accordo. Per esempio, in italiano: “Sì!”. “Così sia!” è pulito e chiaro. 
  3. Puoi usare un'altra parola “spirituale” che indica il tuo concordare con quanto detto o il tuo sostegno con l'affermazione: “HalleluYah!”

Perché essere così fiscali su qualcosa di innocuo come il fatto di dire “Amen”? Bella domanda. Ecco perché:

Amen” è un'antichissima personificazione egizia dell'aria e del respiro, adorata soprattutto a Tebe.

Alcune note da una pagina in cui ci siamo imbattuti: http://revelations.org.za : 'Amen' era una delle principali divinità nella mitologia egizia, il cui culto si diffuse in Grecia, Siria e dintorni.

Secondo 'The Concise Columbia Encyclopedia', Columbia University Press:

Amun o Amon o Amen, antica divinità egizia. In origine il dio principale di Tebe, Amon acquisì importanza sempre maggiore in Egitto e, in seguito, come Amen Ra, Amen venne identificato con RA come la divinità suprema.

Amen fu identificato anche con il ZEUS greco (il GIOVE romano). (Ed.: Giove o 'Zeus-Pater' – 'Zeus nostro padre').


Nel Sito Ufficiale del Ministero del Turismo Egiziano ci sono le seguenti Pagine Web con informazioni su Amen, l'idolo primordiale:

Amun (Amon) e Amen-Ra, Re degli Dei, e la Triade (Trinità) di Tebe
Culto di Amen
Amen di Tebe
Forme di Amen-Ra

Ecco un breve estratto da queste pagine istruttive:

Amen era la personificazione del potere creativo nascosto e sconosciuto che era associato all'abisso primordiale, dèi nella creazione del mondo, e tutto ciò che è in esso.
La parola o radice “amen” significa certamente: “ciò che è nascosto”, “ciò che non si vede”, “ciò che non si può vedere”, e simili, e questo è provato da tonnellate di esempi che possono essere trovati in testi di tutte le epoche.
Negli inni ad Amen spesso leggiamo che Amen è “nascosto ai suoi figli”, e “nascosto agli dei e agli uomini”...
Ora, non solo si dice che lo stesso dio Amen sia “nascosto”, ma è “nascosto” anche il suo nome, e la sua forma, o somiglianza, si dice sia “sconosciuta”; queste affermazioni dimostrano che “nascosto”, quando applicato ad Amen, il grande dio, si riferisce a qualcosa di più del “sole che è scomparso sotto l'orizzonte”, e che “Amen” indica il dio che non può essere visto con occhi da mortale, e che è invisibile, e anche imperscrutabile, agli dei così come agli uomini”.

Questo ci fa venire in mente Satana il cui desiderio di essere Dio Padre Supremo lo fece diventare una entità malevola extraterrestre decaduta che diceva:

"Tu dicevi in cuor tuo: Io salirò in cielo, innalzerò il mio trono al di sopra delle stelle di Dio; mi siederò sul monte dell'assemblea, nella parte estrema del nord; salirò sulle parti più alte delle nubi, sarò simile all'Altissimo. Invece sarai precipitato nello Sceol, nelle profondità della fossa." - (Yahshayahu/Isaia 14:13-15)

Amen, sua moglie Mut e il loro figlio Khonsu, rappresentavano la Trinità (Triade) Tebana, la famiglia sacra di Tebe. Amen era il “Re degli dèi” nel periodo del Nuovo Regno in Egitto (1550-1070 a.C.), quando Tebe era la capitale d'Egitto. Questo ci riporta alla corrotta tradizione in seno alla cristianità della Triade che spaccia per verità misteriosa o appunto "nascosta come il dio nascosto" quello che chiama DOGMA o "mistero della fede". 

Durante quel periodo gli Israeliti erano schiavi in Egitto, e costruivano le fortificazioni e le sontuose statue e gli sfarzosi templi d'Egitto. Durante i 400 anni di schiavitù, gli Israeliti persero il loro culto di Yahuveh cadendo nel culto idolatrico egiziano. Il loro epico esodo richiese un periodo di 40 anni di 'purificazione' nel Deserto, prima che potessero entrare nella 'Terra Promessa di Israele'. 

Se durante quest'esodo gli Israeliti sono arrivati a costruire un idolo d'oro a forma di vitello, sarebbe forse improbabile dedurre che abbiano portato con sé le imperfezioni del culto di Amen – un seme che potrebbe non essere stato ancora estirpato?

Tanto che una antica preghiera sembra essere stata ripresa proprio da questo culto e integrata in quello ebraico, cristiano e poi islamico 

Oh Amen, Amen, che sei nei cieli Padre di chi non ha Madre.

Quanto e' dolce pronunciare il tuo nome.

Dacci come la gioia di vivere, il sapore del pane per il bimbo,

sia fatta la tua volonta' come in Cielo cosi in Terra.

Tu che mi hai fatto vedere le tenebre, crea la luce per me.

Fammi dono della tua grazia, fa che io veda te ininterrottamente!

Amen!


Oppure Amun, Amon, Aman. Ma anche se questa preghiera può sembrare al profano l'origine del Padre nostro, non è che una illazione senza prove fondamentali perchè in realtà proviene da preghiere molto più antiche che risalgono addirittura agli scritti cuneiformi dei Sumeri; ma anche questo questo non suffraga le supposte teorie dei detrattori che vorrebbero assimilate dall'ebraismo tutte le antiche tradizioni Babiloniche anche se in parte questo è avvenuto come abbiamo detto sopra, tanto che nelle Sacre Scritture Israele viene condannato e abbandonato da Yahuveh proprio per questi motivi. Poi quando essi si pentono e ritornano nella giusta e corretta disposizione verso il Creatore vengono perdonati e riottengono una condizione di giusto rapporto con Eloah Yahuveh.

Il che ci porta al nostro secondo punto di riflessione: la parola 'amen' a seguito di quanto detto sopra viene usata comunemente sia nel culto ebraico che in quello cristiano e Islamico. Le lettere-radice a-m-n hanno questo significato nell'ebraico moderno: educare, addestrare, vero, degno di fiducia, confermare, sicurezza, fedeltà, accordo. 

In terzo luogo, “Amen” è usato nel giudaismo, nell'Islam e nel cristianesimo dei giorni nostri e gli si attribuisce il significato di: “così sia”“sicuro”Questa parola però ha una pronuncia diversa in ebraico moderno: Ah-Mane (pronunciato 'amin'), e anche questo non significa affatto che non sia da anteporre al non usare comunque questo termine.

Conoscendo le sfumature idolatriche retaggio antico di questa parola, sorgono delle preoccupazioni nel sentir pronunciare questo tipo di frasi così popolari nelle preghiere cristiane, islamiche ed ebraiche:

Te lo chiediamo nel Tuo Nome, Amen”.
Lodiamo il Tuo Nome, Amen”.
Lo domandiamo nel Nome che è sopra ogni altro Nome, Amen”.
Lodate il Signore” - con la risposta comune: “Amen”.

Gli esempi qui sopra possono certamente essere delle dirette invocazioni rivolte a una entità spirituale chiamata 'Amen'! Questo dovrebbe sicuramente essere lampante per il vigile adoratore dell'Unico Vero Eloah YHVH di Israele! 

Dovremmo quindi usare la parola “Amen” nella preghiera e nel culto?

Se abbiamo una parola 'pura' come "Così Sia" e "HalleluYAH", perché dire 'Amen'?

Esodo 23:13 - “Farete attenzione a tutte le cose che io vi ho dette, e non pronuncerete il nome di dèi stranieri: non lo si oda uscire dalla vostra bocca.”

Osea 2:17,19 - Io (YHVH) toglierò dalla sua bocca (la Sua Sposa Israele - ndr) i nomi dei Baal.”


Così è scritto e così sia in verità.





12 gennaio 2012

LA CROCE: UN SIMBOLO ARCANO, PAGANO E IDOLATRICO

 

CROCE CRUX SIMPLEX SIMBOLO PAGANESIMO


Berry (nella Encyclopedia Heraldica) cita 385 diverse croci. Molte di esse sono semplicemente decorative e d’importanza araldica (ERE, art. Croci, Vol. 4, pp. 324 e seguenti). Ci sono anche 9 tipi di croci che hanno un simbolismo religioso.

La croce è stata associata con la Cristianità. Non era, tuttavia, un antico simbolo Cristiano, infatti le Ha'Qahal (chiesa in ebraico) che osservavano il Sabato sono state tradizionalmente iconoclaste ed hanno generalmente detestato l’utilizzo del simbolo della croce in quanto pagano. Alcuni cristiani che osservavano il Sabbath sono stati martirizzati per la loro opposizione all’utilizzo delle croci nel simbolismo Cristiano. I Vandali furono subordinazionisti iconoclasti che distrussero gli idoli adorati in Grecia e a Roma.

I Pauliciani furono iconoclasti così come tutti i Sabbatariani associati o discendenti da essi.

Ancora oggi, c’è questa proibizione della croce (così come della pratica del battesimo dei neonati e bambini) nelle Chiese che osservano il Sabato. Il simbolo della croce è molto più antico ed ha molti significati mistici.

Le Croci non Cristiane

La croce ha un significato associato con l’adorazione del sole. Schliemann notò la presenza di croci sulle ceramiche e decorazioni di Troad (la regione di Troia) (ERE, ibid., p. 325). E’ alternata a dei raggi disposti a cerchio nel tempo in cui i due emblemi apparivano in giustapposizione (ibid.)

Gli Indiani utilizzarono la croce equilatera alternata al disco di raggi.

Le croci si trovavano ai bivi delle strade e quindi divennero un oggetto di venerazione.

Durante l’età del bronzo, specialmente tra i Galli, la croce appare in modo frequente sulle ceramiche, sui gioielli e sulle monete.

La croce è ritrovata in Messico, Perù e soprattutto nell’America Centrale. In questi luoghi alludono ai quattro venti.

Il simbolismo antico della croce era espresso nell’ideogramma Cinese della parola per terra, che è una croce equilatera all’interno di un quadrato.

La croce chiusa nel sole sembrava rappresentare i quattro fiumi del paradiso. La Bibbia si riferisce a questo come al fiume, che partì dall’Eden e si divise in 4 parti.

Quindi, nel simbolismo della croce come rappresentazione dell’adorazione del sole, stiamo trattando con una seria forma di idolatria.

Non c’è dubbio che l’utilizzo della croce, associata con i simboli della resurrezione e della nuova vita, sono completamente mescolati con la teologia degli antichi.

La svastica appare moltissimo nel Buddismo, in Cina ed in Giappone, soprattutto sui piedistalli delle statue di Budda e Bodhisattva del buddismo Mahayana.

La Croce nella Cristianità

Il Segno della Croce

La diffusione del simbolo della croce nella Cristianità si sviluppò molto come la Trinità.

Tertulliano affermò che ad ogni passo i Cristiani facevano il segno della croce sulla fronte. L’utilizzo a cui fa riferimento Tertulliano disegnò l’accusa d’idolatria.

Gli scrittori Romano Cattolici ammettono che la croce è diventato un vero oggetto di culto.

Didron afferma:

La croce ha ricevuto un’adorazione simile se non eguale a quella di Cristo; Questo legno sacro è adorato quasi allo stesso modo di Dio stesso (ibid.).

L’argomento è difficile da opporre al fatto che la croce fu introdotta nel sistema della Cristianità dai culti del Mistero, insieme alle altre forme di adorazione che gradualmente entrarono nel Cristianesimo e che non facevano parte della chiesa antica. Queste forme come l’adorazione della Domenica e le feste della Pasqua e del Natale, vengono dai culti del Sole.

Il fatto della questione è che la croce non deriva dalla Cristianità, essendo utilizzata agli incroci, piuttosto la croce fallica era ordinata per conformarla alle usanze e lasciare le figure della "dea madre Ecate" etc. che fu rinominata "Madonna".

La distinzione fatta tra il palo e la forca da una parte e la croce dall’altra, era di assegnare alla Cristianità il simbolo che era così importante nel simbolismo pagano. Il fatto è che la crocifissione, un’antica forma di punizione, avveniva su un albero, che non aveva una forma ben distinta ed il semplice "palo" fu chiamato croce o crux simplex.

Zaccaria 12:10 indica che la causa finale della morte era la tradizione. E’ impossibile dire con certezza se sia stata utilizzata la croce per crocifiggere Cristo o un semplice palo o se ci fosse stato un palo ortogonale, poiché il termine potrebbe indicare entrambi.

Ne potrebbe avere importanza se il simbolismo non fosse stato trasferito al culto e legittimizzato.

Il secondo Concilio di Nicea (787), convocato per riformare gli abusi e terminare le dispute dell’iconoclastia, definì che la 'venerazione' (idolatria) del fedele era dovuta “alla croce preziosa e vivificatrice” così come alle immagini o rappresentazioni di Cristo, della vergine Benedetta, e dei santi (Encicl. Catt.).

Il Concilio sostenne che il culto di Latria appartiene soltanto alla natura divina. Quindi, agli oggetti fu accordata una forma di adorazione differente da quella della natura divina. Ma affermare che l’adorazione delle immagini di mortali è accettabile, è assolutamente contrario agli espliciti insegnamenti della Bibbia.

Quindi il simbolismo era tornato al punto di partenza e le immagini dei misteri avevano preso il controllo della Cristianità ed erano diventati il centro di adorazione.

Da quanto detto, l’utilizzo della croce dovrebbe essere inaccettabile nella Cristianità – Non soltanto su queste basi, ma anche perché i concetti menzionati, che sono logicamente legati a Eloah e sono la diretta prerogativa di Eloah, in questo simbolismo sono attribuiti al Messia come lo erano agli dèi dei Misteri. La resurrezione avviene come un atto della autorità di Eloah. Soltanto Eloah possiede l'immortalità (1Tm. 6:16). Il figlio esercitò un’autorità obbediente, concedendo la sua vita e conducendola secondo quella autorità. (Gv. 10:18). il Messia, colui che santifica e coloro che sono santificati hanno un'unica origine (enos pantes) (Eb. 2:11 RSV). L’uso del termine "enos pantes" significa che sono un'unica cosa, completamente, in tutto il rispetto, in ogni via (Thayers). Il NIV cerca di minimizzare questo aspetto traducendolo con "della stessa famiglia".

Soltanto il Supremo Eterno deve essere oggetto di adorazione e preghiera (Lc. 4:8; Gv. 4:23; Ap. 19:10; 22:9). La croce è diventata un simbolo di per sè, allo stesso modo in cui l’immagine istituita da Mosè (Nm. 21:8-9) divenne un immagine di per sè e quindi idolatra.

Il simbolismo che circonda la croce, le opere e le forme d’arte, sono di per sè caricate di concetti, che sono stati trasportati all'interno dell’adorazione della cristianità. I concetti derivano dalle più antiche forme di adorazione, che sono state trasportate o diffuse attraverso le nazioni e le tribù. L’identificazione delle origini ed i rapporti interconnessi sono trattati nella sezione sopra. La croce come immagine non è un oggetto innocuo o di decorazione.

L’attribuire la croce e il Messia ad un immagine oggetto di preghiera è una violazione del secondo comandamento.

Il concetto della dottrina cattolica romana, attribuisce la divinità al Messia per essere eguale al Padre, mentre la Bibbia sostiene che non lo era affatto (Gv. 14:28, Fil. 2:6). Simili concetti non erano utilizzati nei primi due secoli della Ha'Qahal degli Apostoli ed erano infatti visti come idolatria. Molte persone furono martirizzate per essersi rifiutate di accettare le croci come simboli della loro fede. 



10 novembre 2011

LO SPIRITO DI JEZABEL (COME RICONOSCERLO E VINCERLO)

 

jezabel adoratrice del dio bel

DEDICATO AI CREDENTI CHE SONO STATI SEDIZIOSAMENTE MANIPOLATI 
UOMINI E DONNE CHE CREDEVANO DI CONOSCERE LA VERITA', 
MA NON CONOSCONO NULLA.
CHE ERANO STATI LIBERATI E OGGI SONO TORNATI SCHIAVI DI JEZABEL!!


Nelle sette lettere alle sette chiese inviate dal Messyah ai sette angeli che le gestiscono, vengono enunciati dei giudizi ben precisi che debbono essere uditi molto attentamente da tutti coloro che, sinceramente, desiderano entrare nell'eternità del Regno di Eloah Yahuveh

Queste 7 chiese rappresentano il corpo del Messyah nei secoli, i 7 angeli rappresentano i responsabili, quelli che sono anziani spiritualmente, delle chiese in ogni tempo e i 7 candelabri sono i componenti delle 7 chiese, cioè le chiese stesse formate di persone che illuminano il mondo con la luce della Verità Suprema. 

Coscienti di ciò e leggendo cosa viene detto in quelle lettere, ognuno deve necessariamente immedesimarsi in quegli eventi e fare molta attenzione a non cadere neglì stessi peccati che vengono lì denunciati. 

Uno dei vari peccati che vengono esposti per nostra correzione è quello dello "spirito bugiardo e oppositore" della donna chiamata Jezabel. Chi è, e cosa rappresenta questa donna in seno alla Ha'Qahal (chiesa) pura del nostro Messyah..?? La possiamo ritrovare anche oggi nei nostri tempi..?? Leggiamo i versetti in questione: 

"Ma ho alcune cose contro di te: tu permetti a quella donna Jezabel, che si dice profetessa, di insegnare e di sedurre i miei servi inducendoli a fornicare e a mangiare cose sacrificate agli idoli." (Apocalisse 2:20) 

Questo versetto non è affatto e solo una metafora, ma dice delle cose ben precise sullo spirito che può penetrare in una Ha'Qahal, attraverso la donna corrotta spiritualmente dal suo proprio ego-sè

Jezabel, o per meglio dire, lo spirito di Jezabel, esiste tutt’oggi ed è all’opera come lo era nei tempi antichi. Come disse l’apostolo Giovanni, Jezabel si infiltra, anche nei nostri tempi moderni, nella vera Ha'Qahal di Eloah e induce i discepoli (seducendoli con fare subdoloa deviare dalla via della Verità rivelata attraverso la SUA Chiesa.. commettendo "fornicazione spiritualeo A VOLTE anche fisica. 

Il nome Jezabel (Jeza'Baalsignifica letteralmente "AMANTE DI BAAL" (Amante del Signore), il Signore e dio dei popoli semitici in opposizione all'Eloah di Israele, Yahuveh. 

DA QUANTE DONNE NELLE CHIESE DELLA CRISTIANITA', AVETE SENTITO AFFERMARE: "IO AMO IL SIGNORE"?? Sappiate che esistono davvero questo tipo di donne, e ci credono sul serio. Questa locandina appartiene alla setta dei "Childrens of God" (oggi trasformatasi in: The family of love e soldati di cristo).


locandina soldati di cristo family of love


Al tempo di Elia il profeta di Yahuveh, questo stesso spirito fu il vero e occulto responsabile della corruzione di un popolo intero. Pensate che spinse milioni di israeliti a commettere fornicazione spirituale e carnale, peccando così contro il Creatore. Fino al punto da spingerli ad uccidere i profeti e a prostrarsi davanti al dio Baal con tutta la perversione mentale che questo comportava. Pensate; una popolazione intera seguì questo spirito, dalla quale furono salvati solamente 7.000 uomini! 

Lo spirito di Jezabel è un vero esperto delle tecniche di fornicazione spirituale e sessuale nonchè del culto idolatrico dell'ego-sèesso è un vero professionista nel portare "quelli che dicono di credere" a compiere azioni spirituali, che dividono e distruggono le chiese oltre ad essere in opposizione alla sana Verità, ma purtroppo invisibili all'occhio e alla mente carnali. 

Ma chi è davvero Jezabel scondo le Sacre Scritture? 

Jezabel era la moglie di uno dei re più malvagi della storia di Israele, Achab, un re che fu trascinato nell’idolatria e nel peccato proprio da questa donna. Achab, sospinto dalla moglie, giunse infatti a sterminare i veri Profeti di Yahuveh e a sostenere i falsi profeti dei Baal e Astarte. Eppure, lo spirito di Jezabel esisteva ben prima che la stessa Jezabel calcasse le scene della storia, ma è stato con questa donna che esso ha preso forma e si è manifestato pienamente. 

E' lo spirito della donna subdolamente bugiarda ed egoista, la donna posseduta da uno spirito impuro e ribelle che, a differenza della donna stessa, è però sopravvissuto nei secoli alla sua morte fisica arrivando a possedere ancora oggi i cuori e le menti di molti uomini e donne dentro le chiese della cristianità. 

Questo perché lo spirito di Jezabel si identifica molto bene nella sfera della psicologia femminile. E a questo spirito, proprio come la stessa Jezabel faceva con Achab, piace manipolare le persone, e gli uomini in maniera particolare. 

Le donne influenzate da questo spirito sono spesso PRESUNTUOSEEGOCENTRICHE, e possono anche presentarsi come riservate all'apparenza (anche popolarmente soprannominate: gatte morte), ma che in realtà desiderano essere  indipendenti da tutti e detestano dover rendere conto a qualcuno del loro operato, soprattutto all'uomo. Il marito, se lo hanno, è per loro qualcuno da sfruttare e tenere legato a sè stesse per i propri fini egoistici, oppure da ingannare e usare per i propri scopi di dominio all'interno della famiglia o della chiesa. Spesso, donne del genere, non esitano neanche a ricattare il proprio marito facendo leva sul loro timore di venire da essa pubblicamente svergognati sulle loro mancanze PRIVATE. 

Lo spirito di Jezabel ha una tremenda ambizione al punto da mettersi in evidenza per poter [avere il primato e il controllo di ogni situazione]. Il suo obiettivo è poter controllare le persone e manovrarle come a lei piace. Questa è infatti la motivazione che la spinge ad ottenere il primato nelle situazioni. Il suo vero obiettivo non sono le situazioni, ma le persone coinvolte in esse. Vuole manovrarle come burattini, influenzarle fino ad annullare la loro volontà, e agire attraverso esse per portare a termine i suoi scopi, e soddisfare così il suo diabolico e smodato egotismo. 

Ora, il modo in cui Jezabel controlla gli uomini non è un modo che prevede la forza fisica. Essa infatti lo fa mediante la SEDUZIONE del cuore, la SEDIZIONE mentale, la fornicazione  spirituale e l’immoralità, unite naturalmente alla menzogna e all’inganno, ammantate di falsa bontà e amore per l'uomo oggetto delle sue attenzioni.  

Spesso recitano le parti della vittima. Parti create da loro stesse e ad hoc per fare leva sulla psicologia dell'uomo che nella sua funzione di parte "forte" tende così a difenderla e proteggerla, cadendo purtroppo nella rete delle sue trame bugiarde e diaboliche. 


childrens of god, family of love, soldati di cristo
giornalino edito dai childrens of god oggi family of love


La menzogna è parte del suo operato. 

Spesso le donne che hanno questo spirito non esitano neppure a seminare false accuse verso gli altri fedeli, col tentativo di screditare uomini e donne timorate di Eloah che si sono invece rifiutati di sottostare e cedere alle sue lusinghe. Non sono rari, infatti, i casi in cui onesti e irreprensibili uomini di Eloah Yahuveh si sono dovuti difendere dalle menzogne seminate ad arte da questo spirito menzognero. Così come Giuseppe dovette difendersi dalle accuse della adultera moglie di Potifar (accuse false perchè ben sappiamo che mai Giuseppe agì sconsideratamentevi sono alcuni oggi costretti a subire le accuse di questo spirito che, non essendo riuscito a possederli, si vendica così; cercando di screditarli. 

Qualsiasi donna sotto questo spirito, usa la seduzione e la sedizione mentale e dottrinale per indurre gli uomini a mancare il bersaglio della loro fede, a tradire la loro chiesa e i loro fratelli. La seduzione, infatti, è un aspetto chiave di questo spirito. Donne che di continuo seducono e fanno cadere i fedeli nelle chiese, sono la chiara evidenza di essere possedute dallo spirito di Jezabel così come anche vari uomini.

Anche le donne sposate non appartenenti a nessuna chiesa della cristianità possono avere lo stesso spirito, che dominando subdolamente le menti dei loro mariti credenti li spinge pian piano verso l'inciampo spirituale, facendogli vedere i presunti  "difetti" dei fratelli, o insinuando dottrine errate e legate ai profondi "misteri di Satana" di cui si fanno portatrici. Dividendo così la chiesa e creando i presupposti per la morte spirituale di sè stesse e di chi le segue. Altre volte questo spirito opera mediante la pornografia. Questa è un’altra conseguenza dell’operato di Jezabel. La pornografia, in tutte le sue espressioni, è un frutto di questo spirito. E non si pensi esclusivamente a quella "visiva" (giornali, film) ma soprattutto a quella praticata da molte mogli (cosiddette credentiche amano COMPORTAMENTI, LINGUAGGIO, ABBIGLIAMENTI E OGGETTI PORNEIA. In questo modo "seducono" il cuore dei loro mariti avvelenandoli nello spirito con il lievito di Jezabel, inducendoli così a divenire loro schiavi per soddisfare il loro ego e i loro propri desideri, oltre a condurli a comportamenti di opposizione e divisione all'interno della Chiesa.

Eppure, nonostante nel mondo sia più che evidente l’influenza di Jezabel, è in seno alla vera Ha'Qahal che essa ama operare. L’apostolo Giovanni ispirato da Yahushua, infatti, smascherò questo spirito proprio nella assemblea dei discepoli: 

"Ma ho alcune cose contro di te: tu permetti a quella donna Iezabel, che si dice profetessa, di insegnare e di sedurre i miei servi inducendoli a fornicare e a mangiare cose sacrificate agli idoli. Le ho dato tempo per ravvedersi dalla sua fornicazione, ma lei non si è ravveduta. Ecco, io la getto in un letto di sofferenze e quelli che commettono adulterio con lei, in una grande tribolazione, se non si ravvedono dalle loro opere. E farò perire con la morte i suoi figli; e tutte le chiese conosceranno che io sono colui che investiga le menti e i cuorie renderò a ciascuno di voi secondo le sue opereMa a voi e agli altri che sono in Tiatira, a quanti non hanno questa dottrina e non hanno conosciuto le profondità di Satana, come essi le chiamano, io dico: non vi impongo alcun altro peso; ma tenete fermamente a ciò che avete finché io venga. A chi vince e ritiene fino alla fine le opere mie, darò potestà sulle nazioni; ed egli le governerà con uno scettro di ferro ed esse saranno frantumate come vasi d'argilla, come anch'io ho ricevuto autorità dal Padre mio; e darò a lui la stella del mattino. Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese." (Apocalisse 2:20-23) 

Nella Ha'Qahal vi sono coloro che amano Eloah e desiderano camminare con Lui, ma allo stesso tempo sono incatenati da Jezabel e, in qualche SUBDOLO modo, la seguono e ne subiscono l’influenza. Nel segreto del loro cuore sono prede di questo spirito; si vergognano profondamente di essere schiavi di questo spirito, ma non riescono a distaccarsene. Quando pregano, il loro spirito viene invaso da sensi di colpa che li porta a non poter mai esprimere una piena fede ed una chiara franchezza nelle cose del Regno. La colpa e la vergogna sono il prezzo che Jezabel fa loro pagare, un prezzo che il più delle volte aumenta esponenzialmente; dalla pubblica umiliazione, fino alla morte spirituale conseguente la fuoriscita dalla Vera Ha'Qahal del Messyah.

Jezabel vuole indurre al peccato e alla perdizione principalmente i ministri di Eloah, per poi svergognarli e con essi svergognare e disperdere le opere che il Messyah ha loro affidato. Una volta compiuto ciò, non esita a passare al prossimo ministro o alla prossima chiesa. 

Si, la battaglia di Jezabel contro la vera Ha'Qahal è in atto da secoli: “Allora il serpente vomitò dalla sua bocca dell'acqua come un fiume, dietro alla donna, per farla portare via dal fiume” (Apocalisse 12:15). 

In questo passaggio ci viene rivelata la strategia che questo spirito utilizza ancor oggi per sedurre i fedeli. L’acqua del fiume, in questo contesto, rappresenta le parole o i fiumi di parole, che queste donne usano per manipolare le menti e le coscienze degli uomini. La donna invece rappresenta la vera Ha'Qahal, i fedeli, persone inseguite, tentate e a volte sedotte da questi infernali fiumi vomitati da questo spirito distruttivo. 

Eppure, sebbene utilizzi ogni forma di immoralità nei confronti delle sue vittime, questo spirito non cerca solo l’immoralità fine a sè stessa. No, Jezabel usa l’immoralità per avere poi il controllo della persona, e usa il potere delle passioni allo scopo di dominare gli altri. Molti sono stati i casi in cui alcuni credenti hanno pubblicamente confessato di essere stati vittime di questo spirito e di essere stati adescati a motivo della seduzione. E’ uno spirito, questo, che non ha bisogno di un’appariscente bellezza per sedurre le persone, perché il suo potere è principalmente spirituale e diabolico. Molte volte, infatti, questo spirito opera anche nella sfera dell’omosessualità. 

Jezabel, quindi, è in guerra contro la VERA Ha'Qahal di Yahushua e di conseguenza essa deve combattere e allontanare questo spirito. Infatti ella vi entra facendosi accogliere come vittima di altri uomini e poi una volta all'interno e spacciandosi per una persona fedele all'apparenza, la infetta con il proprio lievito velenoso. L’apostolo Giovanni fu molto severo verso questa realtà, e la stessa severità dobbiamo averla anche noi. 

Ogni credente, ogni fedele, deve essere severo soprattutto nei propri confronti e non dare spazio a possibili seduzioni spirituali o immorali che vengono proposte, perché una piccola tolleranza di esse spesso porta lo spirito di Jezabel ad operare in maniera più estesa e più profonda nella vita delle persone. E’ infatti nel santuario interiore dello spirito, che questo spirito si annida se viene tollerato, ed è quindi sempre nello spirito profondo che deve drasticamente essere vinto! 

Perciò sia scacciato da ogni cuore e da ogni vera Ha'Qahal questo spirito del male e chi lo rappresenta con il suo essere. 

Ma in YAHUSHUA e nel significato profondo del Suo nome c'è la Vittoria per coloro che lo Amano davvero.

Così è scritto e così Sia.


25 agosto 2011

FALSI PROFETI E FALSI MAESTRI PRODUCONO FALSI CREDENTI - (articolo di Asher)

 

falsi messia



Nel 597 a.C. Nabucodonosor, re di Babilonia conquista Gerusalemme che ha tentato di ribellarsi al suo dominio. Non distrugge la città, ma la saccheggia e conduce in esilio a Babilonia il re Ioiachin insieme alla classe politico-religiosa. I prigionieri sono a migliaia e tra questi c’è Ezechiele, un uomo che appartiene alla classe sacerdotale. Durante il suo esilio a Babilonia, Ezechiele è scelto da Eloha YAHUVEH per un incarico di fiducia: deve svolgere l’attività di profeta, un incarico rivolto sia agli Israeliti deportati che a quelli rimasti nel regno di Giuda.

La parola di YAHUVEH mi fu rivolta in questi termini:

«Figlio d’uomo, profetizza e dì a quei pastori: Così parla Adonay, Eloah: Guai ai pastori d’Israele che non hanno fatto altro che pascere se stessi! Non è forse il gregge quello che i pastori debbono pascere? .. Voi non avete rafforzato le pecore deboli, non avete guarito la malata.. non avete ricondotto la smarrita, non avete cercato la sperduta, ma avete dominato su di loro con violenza e con asprezza.. per mancanza di pastore, si sono disperse, sono diventate pasto di tutte le bestie dei campi..»  
(Ezechiele 34:1-6)

Volere di Eloah è che Ezechiele porti un giudizio contro coloro che detengono il potere sul popolo d’Israele. Non è importante sapere in che modo è chiesto al profeta questo incarico. L’importante è capire che non è facile, per un singolo individuo, portare il messaggio di giudizio di Eloah. Quest’uomo vive in esilio, lontano da Israele, ha perso la casa, ha visto la guerra; gli rimane la vita. Egli, YAHUVEH sceglie il sacerdote Ezechiele perché è un uomo di fede sincera considerato adatto a svolgere l'incarico di profeta e il Padre conosce i cuori di tutti gli esseri umani; bisogna ricordarlo sempre. Perciò Eloah ordina di profetare ma anche di comportarsi come una sentinella (Ezechiele Cap. 33), dello stesso popolo prescelto, che deve avvertire gli uomini dalle insidie del male ma anche annunciare il compimento dei propositi di Eloah; che siano essi un messaggio di speranza oppure un messaggio di giudizio. Ezechiele è vissuto molto tempo prima dell’avvento del Figlio di YAHUVEH, però il messaggio è sempre valido e le situazioni sono simili o identiche a quanto accaduto nel passato.

E’ scritto in (Eze 3:4,1): "La parola di YAHUVEH mi fu rivolta". Ma [come fu rivolta la parola ad Ezechiele?] Non importa come, è importante sapere il perchè, e ricordarsi che il profeta deve DENUNCIARE i capi d’Israele, profetizzare contro di loro; d’ora innanzi ognuno deve riconoscere la propria responsabilità personale e ravvedersi. Altrimenti COME è SCRITTO:

Io, Eloah, YAHUVEH, dichiaro: saranno guai per voi, pastori d’Israele!

A quali persone è indirizzato il messaggio dell’Onnipotente? Deve arrivare ai dottori della Legge, ai sacerdoti di quel tempo, ma anche ai professionisti della religione di questa epoca. Il nostro Eloah, li chiama pastori, perché? La pecora per antonomasia è mite e altrettanto noi dobbiamo vivere con mitezza, ed è YAHUVEH che per mezzo dello Spirito Santo ci dona questa mitezza.

Eloah dice: “Voi vi curate solo di voi stessi". Invece i pastori devono aver cura del gregge!

L'egoismo non ci permette di rinunciare a noi stessi e ai nostri desideri malati! Il messaggio perciò è sempre attuale. I pastori, gli anziani, i sacerdoti, i vescovi e i responsabili in generale guidano spiritualmente le pecorelle, (avendo cura della comunità), spesso tutto questo essi non lo fanno affatto.


pastori lupi travestiti da pecore


Come 'Giudica' l'Onnipotente questi uomini? Noi come veniamo "Giudicati" da Lui se continuiamo con l'essere ipocriti? Attraverso il nostro comportamento egoistico può accadere che il gregge, ossia gli esseri umani che si sono avvicinati alla Verità del Padre Creatore, ne sia allontanato spiritualmente e fisicamente a causa del comportamento errato da parte dei pastori.  Però se lo smarrimento di un momento continua a persistere, allora diviene causa di malattia spirituale. Così allo stesso modo, allontanarsi anche di poco dalla Parola di Verità del Padre ci fa sviare e smarrire. Per questi motivi i pastori devono avere molta attenzione alla cura del gregge, (vedi I°Pt 5:1,2) e fare in modo che nessuna pecorella assegnata dal Padre si smarrisca. I falsi profeti invece agiscono all’opposto, non vogliono interessarsi di curare questi problemi, anzi se ne approfittano delle debolezze altrui spadroneggiando e sfruttando in ogni modo le pecorelle per i propri fini carnali, contro ogni morale in opposizione a Eloah. E per cosa? Per sbranare i più deboli! Le pecore hanno fame e sete di Giustizia; tutti abbiamo fame e sete della sua Parola di Verità.

Così, stanchi e confusi i fedeli di YAHUVEH al tempo di Ezechiele, sono per noi di esempio e insegnamento a non commettere lo stesso errore. Quante volte ci siamo detti: “Ecco la vera religione, ecco la guida spirituale, si è  questa la vera chiesa.. beeeh..! beeeh..! No, anzi è quest’altra, beeeh.. beeh..”.  Poi improvvisamente tutto ci crolla intorno e rimaniamo sperduti e smarriti, allora il gregge si disperde gridando aiuto.. aiuto..! E i superstiti vagano allo sbando in cerca di percorsi alternativi credendo di arrivare al VERO ovile sicuro. Ma purtroppo il più delle volte invece ci si ritrova da falsi apostoli del Signore, dai guru newagers, da managers esperti in redenzioni a pagamento che non aspettano altro se non di catturare al laccio gli sbandati, i feriti, i succubi del proprio ego. 

Quanti discorsi di guide spirituali, pastori, oppure esegeti e teologi abbiamo  ascoltato nella nostra vita? E che cosa dicevano? Più o meno tutti la stessa cosa: “CREDI”. Queste false guide spirituali detengono la conoscenza, e solo la loro verità sarà per noi la salvezza dell'anima, dall'inferno di fuoco.
 
I seguaci delle filosofie «Buddha’s style» nemmeno si pongono la domanda se Eloah esiste, dicono che non è affare loro. Altri, rispondono che non c’è un solo Iddio vivente ma addiritura ce ne sono tre uguali. I profeti con i brillantini e il microfono alla mano gridano davanti a grandi folle che il Signore certamente salverà tutti quanti se però acquistano i loro libri, rivelatori di chissà quali segreti iniziatici. Quante volte abbiamo detto: sono debole, ho fame e sete di Verità, di Amore agape, di Giustizia? E quante volte la risposta è stata un elusivo “questa è la vera verità, fidati!”?

“Pastore, ho paura, sono un peccatore confuso. 
Spiegami come affrontare i miei problemi!” 
“Figliolo, non ti preoccupare, Gesù è nel tuo cuore, è buono con tutti!”

Il nostro Eloah YAHUVEH nei secoli ha mandato i suoi profeti, quelli unti da lui stesso, perché il popolo si ravvedesse dagli errori. Una vita di errori quali, la sfiducia in Lui, l’orgoglio, l’invidia, l’immoralità, la codardia, l'avarizia,  la menzogna, l'omicidio, l'odio, l'dolatria, ecc.; ma sopratutto l’ego-seismo che ha causato gravi danni spirituali non quantificabili. I profeti di YAHUVEH, anche se indirettamente, con le loro esperienze sono da considerare nostri maestri, che possiamo consultare ogni volta che lo desideriamo. E’ il Padre che ha mandato il Pastore, quello Vero, ma quanti hanno creduto in lui e quanti lo riconoscono come Figlio dell’Uomo, Pastore del greggie di Eloah? E’ lui che per mezzo delle Scritture e dei suoi discepoli, oggi continua a dirci “SEGUIMI”! Se sei una mia pecorella, sei in grado di riconoscere la voce di chi ti guida verso l’ovile, quello autentico, quello sicuro e solo qui potrai dissetarti? E per chi continua a chiedersi quali doni il Padre ha dato a ciascun essere umano allora questo è un Dono: riconoscere la voce del Pastore.

Possiamo dire di aver trovato la cura per tutte le malattie dello spirito nel momento stesso che incontriamo il Pastore vero, YAHUSHUA. Egli è l’acqua per chi vuole dissetarsi, il cibo con cui sfamarsi, è colui che ci insegna a non aver più paura dei lupi. Il Ha'Mashyah è colui che ci dice di gettar via l’orgoglio e l'egoismo poiché senza di essidiventa più semplice capire e riconoscere il nostro Vero MaestroSe invece anche noi pecorelle continuiamo a rivestirci di orgoglioso egoismo 'Farisaico', Eloha non ci vede come pecore ma come CAPRONI. Ai caproni dà fastidio sentire le riprensioni nei loro confronti, si sentono giudicati ingiustamente e bruciano nell’orgoglio. Queste persone pur avendo conosciuto la Verità continuano a vivere nella menzogna e nelle illusioni, vanno avanti con i compromessi e tutto ciò diventa normalità quotidiana, non si accorgono di essersi allontanati dalla Verità del Padre. Continuiamo a vivere pensando che Eloah è misericordioso e perdona tutti. I falsi maestri e i falsi profeti invece, inorgoglitisi di vanità dichiarano che tutti saranno salvati con una bella preghierina. Pensano di essere nel giusto quando dicono di conoscere la Bibbia, quando con i loro soliti “Mistero della fede” oppure "affida i tuoi peccati alla ss. Trinità", il peccatore di turno viene liberato per poi credersi moralmente giustificati dei loro compromessi con il diavolo loro vero "padre" come dice il Ha'Mashyah (Giov. 8:44).


pastori maestri falsi


Questi falsi maestri leggono la Bibbia e poi benedicono le armi! Mentre quelli che li seguono leggono alcuni versetti dalla Bibbia e litigano con i loro colleghi di lavoro fino ad odiarli pensando di essere buoni; ma dalla parte di quale bontà si stanno schierando?

Eloah YAHUVEH continua a dirci che è necessario Fidarsi di lui, che la sua Parola scritta è a nostra disposizione per capire se stiamo ancora sbagliando strada, una certezza in nostro aiuto ad avere più coraggio e non paura, un riferimento sicuro per riconoscere i lupi travestiti da pecore. E per riconoscere questi lupi un chiaro esempio lo troviamo scritto in I°Gio 4:1-6, ma occorrono occhi spirituali e cuore puro che non possiamo avere se prima non ci umiliamo totalmente sotto la Sua potente mano (vedi I°Pt 5:6). Perché è solo per mezzo del Suo Spirito Santo che diventiamo capaci di riconoscere i "ministri di giustizia" (2 Cor. 11:13-15) della religione. Ma se il nostro cuore non è puro e contrista lo Spirito Santo, esso non può abitare in noi; quindi non possiamo riconoscerli. I lavatori di peccati continuano ad occultare la Verità, a non riconoscere che il mediatore tra noi esseri umani e YAHUVEH è di fatto il Ha'Mashyah (Messia in ebraico), continuano caparbiamente a negare la preesistenza di YAHUSHUA quale Unigenito e a pregare statue di donne multicolore sviando così miliardi di esseri umani e tutto questo non passerà inosservato. Ma perché accade? Già l’apostolo Pietro (in I°Pt. 2) come una fedele sentinella, mise in guardia i fedeli suoi contemporanei dai falsi predicatori, e quanto scritto allora vale anche per noi oggi perché il mondo continua ad ascoltarli ed è anche scritto che i falsi discepoli li riconosceremo dai loro frutti (vedi Mt 7:20) ma quali frutti? Frutti marci! Che tipo di frutti vogliamo portare nell'Assemblea del popolo di Yahuveh?

Tutti gli uomini fedeli di YAHUVEH, anche se lontani nel tempo, con il loro lascito continuano a mettere in guardia, ad avvisare tutti coloro che desiderano fare la Volontà del Padre che l’inganno gira sempre intorno alle nostre vite e chi conosce la Parola di Eloah non può rimanere ingannato (II°Tess. 2:9,10) però c’è da chiedersi se è sufficiente parlare nel nome di YAHUVEH, per dire di rappresentarlo.
 
Le azioni e quindi le opere della fede secondo la volontà di Adonay YAHUVEH dimostrano quali frutti si producono e chi li produce. Comportandoci come gli  ipocriti 'Farisei' siamo comunque a rischio d’inganno (orgoglio, superbia, presunzione, compromessi) perché spesso accade che vogliamo far vedere agli altri che noi siamo degli eruditi esegeti, e scivoliamo nell’errore di mettere solo in risalto la nostra carnalità. Questi errori avvengono perchè in realtà siamo ancora appesantiti dal nostro EGO-SE'.

Il vero discepolo di YAHUSHUA sta ben attento a queste trappole, perché rinuncia a se stesso nel profondo. Chi sceglie volontariamente di seguire il Ha'Mashyah deve compiere la stessa rinuncia sradicando definitivamente il proprio ego. I falsi maestri al contrario sono bravi a presentare concetti contaminati dalla filosofia umana con discorsi sopraffini, a volte divulgano date e luoghi precisi per il giorno del Giudizio (I°Pt 1:10,11), offrono conoscenze sopraffine dove viene insegnato che non abbiamo bisogno di un Padre Creatore. 

I veri profeti sono umili uomini di Eloha Yahuveh, che hanno lo spirito ben sveglio in loro. Essi scrutano il mondo per capire gli eventi (oggigiorno siamo negli ultimi tempi), l’avvento dell'anticristo quale segnale definitivo del ritorno del Ha'Mashyah. Le tenebre non devono avvolgerci se studiamo e se scrutiamo nello spirito della Parola perché solo così possiamo portare un buon frutto agli altri, con Amore agape. La debolezza spirituale dovuta alla mancanza di opere e di cibo spirituale ci svia verso le tenebre, si avvinghia come un serpente facendoci diventare lenti a capire e ad agire. 
 
Pertanto il ruolo di insegnante deve essere svolto con mitezza, con  preparazione spirituale, molta serietà e pazienza, perchè se ne renderà conto di fronte all'Onnipotente (Giacomo 3:1); queste doti in molti uomini scarseggiano; e allora c’è da chiedersi se tutti possono insegnare. No di certo. Nel popolo mondiale di Yah ci sono i fratelli spirituali adulti e provati nella fede che, come guide capaci nel dare sostegno e condividere l'esperienza contribuiscono al raffinamento di quelli che iniziano a conoscere e seguire il Maestro Yahushua. Dovremo insegnare ad altri esattamente come i discepoli del passato, perciò ringraziamo sempre il Padre che ce lo permette, facendo attenzione a non inciampare, a non bestemmiare contro lo Spirito Santo.

Come ci vede Eloah, e il nostro Re? Veri figli e veri discepoli? Gli esegeti studiano la Bibbia per una vita intera ma a che scopo se poi non sanno leggere tra i versetti qual è il profondo messaggio universale di amore del Creatore, se poi discreditano YAHUSHUA quale primo essere creato dal Padre? Siamo nati tutti quanti con una catena al collo e con una benda davanti agli occhi subendo così una schiavitù spirituale quale colpa e peccato ereditata dalla prima coppia umana ed è doloroso ammetterlo ma ancora più doloroso per chi ci ha creati. Agli occhi del Padre siamo tutti uguali, ma ciascuno ha i suoi doni e difetti e siamo tutti uguali nel commettere sbagli però bisogna compiere uno sforzo, davanti a Eloah e davanti al nostro Avvocato difensore ed è necessario ammettere che la nostra esistenza è gravata dal peccato perché cercavamo chissà quali esperienze devianti ed estreme, prove e miracoli che dimostrassero l’esistenza di un creatore qualsiasi, cercavamo magari un santone scientifico quale prova a discredito della Parola scritta nella Bibbia, mentre per altri c’era l’ostinazione nel negare l’esistenza del Ha'Mashyah per poi vantarsene con gli amici sotto l’ombrellone, eravamo degli Indiana Jones cacciatori di tesori spirituali e invece trovammo solo cocci e tenebre. Le prove le abbiamo trovate, anzi ci sono venute incontro perché Egli YAHUVEH è stato trovato da chi non lo cercava, e che cosa abbiamo capito? Abbiamo capito che eravamo caproni testardi, bestie destinate al macello.


Yahushua discepoli verità bugie svelate


Questi falsi maestri leggono la Bibbia e poi benedicono le armi o cercano ricchezza o notorietà! Mentre quelli che li seguono leggono alcuni versetti dalla Bibbia e poi fanno quello che i loro desideri gli impongono e rendendosi schiavi del peccato così che arrivano ad odiare persino i fratelli pensando di essere giusti e buoni; ma dalla parte di quale bontà si stanno schierando? Quale giustizia stanno compiendo? Nessuna perchè come disse il Ha'Mashyah a quelli che si facevano maestri al suo tempo e quelli che li ascoltavano: "Voi siete figli del padre vostro il diavolo". Anche oggi ce ne sono miliardi che lo sono! E voi di chi siete figli?