30 agosto 2011

IPOCRITI E BUGIARDI CHE BESTEMMIANO IL NOME DI DIO (EL YAHUVEH)

bestemmia nome Yahuveh




Alcuni gruppi tra le numerose congregazioni 'radicaliste' sabbatarie di Adonay Eloah Yahuveh affermano l'obbligatorietà di dover nominare il Nome Santo del Padre e del figlio solamente in ebraico. Basano questo uso sul fraintendimento di Atti 4:12

Atti 4:12 In nessun altro c'è salvezza; non vi è infatti altro nome dato agli uomini sotto il cielo nel quale è stabilito che possiamo essere salvati.


I nomi che spesso usano sono:

Per Adonay l'Eloah Altissimo

Yahweh, Yahwah, Yehwah, Yehowah.

Per il Messyah

Yahshua, Yahwoshua,Yeshua, Y'shua, Yshu.

I gruppi più numerosi privilegiano soprattutto Yahweh per Adonay l’Altissimo e Yeshua per il Messyah. Anche quì in Italia ci sono congregazioni che usano il Nome di EloahMa a qualcuno in cattiva fede, che odia il Nome del Padre, è venuta l'idea di diffondere falsamente che per essere salvati dobbiamo conoscere l’intonazione 'ESATTA' o pronunciare correttamente il Nome in lingua ebraica secondo la loro idea. Quest’idea si prende gioco di Eloah e del Suo Nome Sacro; "Yahuveh" ... insinuando che egli comunichi con l’uomo solamente in ebraico. Questa posizione ignora completamente il fatto che fu Egli a dividere le lingue sotto torre di Babele, e ignora che in ogni nazione l'uomo che per natura compie le cose della sua Legge vuol dire che quella Legge è stata scritta nel suo cuore, come è scritto:

"Perché non quelli che ascoltano la legge sono giusti davanti a Elohà, ma solo quelli che la mettono in pratica saranno giustificati. Infatti quando degli stranieri, che non conoscono la Legge di Elohà, adempiono per natura le cose richieste dalla Legge, essi è come se l'avessero dentro sé stessi. Così dimostrano che quanto la legge comanda è scritto nei loro cuori, perché la loro coscienza ne rende testimonianza e i loro pensieri li accusano o a volte anche li scusano. Tutto ciò sarà rivelato nel giorno in cui Elohà, per mezzo di Yahushua il Messyah, giudicherà i segreti nascosti nella vita degli uomini, secondo il messaggio che io ho ricevuto." - (Romani 2:13-16)

Inoltre è scritto in Isaia 28:11.

Isaia 28:11 - Con labbra balbuzienti e in lingua straniera Elohà parlerà a questo popolo.

Bisogna considerare anche i numerosi titoli e ruoli dati dall'Altissimo Eloah a Colui che sarà in seguito identificato come Yahushua Ha'Mashyah, da Isaia 9:5.

Isaia 9:5 Poiché un bambino è nato per noi, ci è stato dato un figlio. L’impero riposerà sulle sue spalle e sarà chiamato: Consigliere ammirabile, Eloah potente, Padre eterno, Principe della pace. (RSV)

I concetti della frase possono essere scritti ed interpretati in molti modi. La LXX scrive letteralmente il testo di Isaia 9:6-8 come:

Poiché un bambino è nato per noi, ci è stato dato un figlio. Sulle sue spalle è il segno della sovranità e sarà chiamato: il Messaggero del Grande Consiglio [Angelo del Grande Consiglio]: poiché porterò pace ai principi e salute a lui.Grande sarà il suo dominio e la pace non avrà fine sul trono di Davide e sul regno, che egli viene a consolidare e rafforzare con il diritto e la giustizia, ora e sempre; 8 questo farà lo zelo di YHVH degli eserciti.

Il testo ci suggerisce che egli è Consigliere dell'Iddio [omni]Potente. Da qui la traduzione di Angelo del Grande Consiglio nella LXX. Il termine "Padre Eterno" non può essere capito davvero all’interno del [Trinitarismo] che confonde in tre persone uguali o del Giudaismo tradizionale. Il testo ebraico conferisce la funzione di Padre Eterno al Messyah. Però secondo quanto ispirato a scrivere Paolo in Ef. 3:14, è vero che esiste UN SOLO PADRE ETERNO, ma ci sono anche molti altri padri in cielo ed in terra. Quindi si può anche leggere il termine "Padre Eterno" in quel verso ebraico, ma normalmente non viene letto nei testi o letto in quel modo nella LXXSoncino traduce il testo come:

Poiché un fanciullo ci è nato,
Un figlio ci è stato dato;

E l’impero riposerà sulle sue spalle;

E sarà chiamato
Pele-joez-el-gibbor-
Abi-ad-sar-shalom

Perciò la struttura del testo in questione è considerata come un "nome che concede il Potere, dato da Eloah stesso al Figlio". La LXX sottointendeva che sarebbe stato l’Angelo del Vecchio Testamento a dare la legge a Mosè, quando fu scritto secoli prima del Messyah. Il Giudaismo moderno cerca di ignorare questo fatto e la LXX fu rinnegata dal Giudaismo rabbinico fondamentalista post-Discepolare. Sappiamo che questi numerosi ruoli sono stati dati da Eloah 'direttamente' grazie all’ultima parte del verso 7: questo farà lo zelo di YHVH degli Eserciti.


Ha'masyah Messia Yahushua Gesù



Ma questa corrente Giudaica fondamentalista e tradizionalista ignora consapevolmente la Scrittura in Matteo 1:21-23.

Verso 21: "Essa partorirà un figlio e tu lo chiamerai Yahushua (che significa Yah è il Salvatore - ndr) egli infatti salverà il popolo dai suoi peccati". 


Yahushua diventò il Salvatore
 attraverso la [delega del Padre], attraverso una vita senza peccato e dando quella vita perfetta in sacrificio; poiché Eloah Yahuveh stesso è il Salvatore attraverso la Sua Volontà di "usare il Figlio" come [espiazione dei nostri peccati]..!!

"..al
l''UNICO EL, nostro Salvatore, per mezzo di Yahushua il Messyah nostro Eloah, gloria, maestà, forza e potenza prima di ogni tempo, ora e sempre.." - (Giuda 25) 

"Ecco, la vergine concepirà e partorirà un figlio che sarà chiamato "Emmanu[EL]", che significa "[EL]OAH' CON NOI "
 . - (Matteo 1:23 23)

E’ molto importante comprendere infine che Eloah ed il Suo Messyah hanno NOMI dal "significato che supera la umana comprensione", perchè essi ne designano l'ESSERE, le QUALITA', e che cosa DIVERRANNO in rapporto con il genere umano nei secoli.

Onore a coloro che RISPETTANO il significato del Nome di EL.

L’autorità di Eloah Yahuveh si estende sia ai sovrani fisici sulla terra, che spirituali nei cieli.


Esodo 22:28 
"Non bestemmierai Eloah e non maledirai il principe del tuo popolo".

Insultare l’Eloah ed i sovrani del paese è un peccato molto serio, in quanto nelle Scritture si fa riferimento molte volte alla blasfemia ed alla maledizione del nome di Eloah che concede ogni autorità nei cieli e sulla terra.


Salmi 74:10 
"Fino a quando, o Eloah, insulterà l'avversario, il nemico continuerà a disprezzare il tuo Nome?" 

Salmi 74:18
 "Ricorda: il nemico ha insultato Eloah, un popolo stolto ha disprezzato il tuo nome."

Isaia 52:5-6 
"Ora, che faccio io qui, dice Yahuveh, quando il mio popolo è stato deportato per nulla? I suoi dominatori trionfavano, dice Yahuveh e sempre, tutti i giorni il mio nome è stato disprezzato. Pertanto il mio popolo conoscerà il mio nome, comprenderà in quel giorno che io dicevo: Eccomi qua."

Il caso di Nabot è un esempio di falsa testimonianza a scopo di lucro. Quest’atto viola sia il terzo che il nono comandamento poiché la falsa testimonanzia contravviene al nono comandamento ed in base al terzo la sentenza è eseguita ingiustamente.


1Re 21:10-13 - "Di fronte a lui fate sedere due uomini iniqui, i quali l'accusino: Hai maledetto Dio e il re. Quindi conducetelo fuori e lapidatelo ed egli muoia. Gli uomini della città di Nabot, gli anziani e i capi che abitavano nella sua città, fecero come aveva ordinato loro Jezabel, ossia come era scritto nelle lettere che aveva loro spedite. Bandirono il digiuno e fecero sedere Nabot in prima fila tra il popolo. Vennero due uomini iniqui, che si sedettero di fronte a lui. Costoro accusarono Nabot davanti al popolo affermando: "Nabot ha maledetto Eloah e il Re". Lo condussero fuori della città e lo uccisero lapidandolo." 


In questo riferimento, 
Jezabel presenta falsi accusatori perché Re Acab possa impadronirsi della vigna di Nabot. Questa donna perversa rappresenta lo spirito diabolico condannato nella Sua parola, lo stesso che usando la menzogna ha sempre perseguitato, accusato falsamente e ucciso i fedeli uomini di Eloah Yahuveh in tutti i secoli. BESTEMMIANDO CONTRO LO SPIRITO SANTO (IL PECCATO IMPERDONABILE)


jezabel jezebel isabella donna diabolica


Nel Nuovo Testamento abbiamo un caso simile. Dei falsi testimoni furono presentati per accusare Stefano di blasfemia, quindi l’autorità di condanna a morte fu esercitata ingiustamente.

Atti 6:8-13
 "Stefano intanto, pieno di grazia e di fortezza, faceva grandi prodigi e miracoli tra il popolo. Sorsero allora alcuni della sinagoga detta dei Liberti, dei Cirenei, degli Alessandrini e di quei di Cilicia e dell'Asia, a disputare con Stefano, ma non riuscivano a resistere alla sapienza ispirata con cui egli parlava. Perciò sobillarono alcuni che dissero: "Lo abbiamo udito pronunziare espressioni blasfeme contro Mosè e contro Eloah". E così sollevarono il popolo, gli anziani e gli scribi, gli piombarono addosso, lo catturarono e lo trascinarono davanti al sinedrio. Presentarono quindi dei falsi testimoni, che dissero: Costui non cessa di proferire parole contro questo luogo sacro e contro la legge." 

Come abbiamo visto condannarono il Messyah allo stesso modo.
 Nella maggior parte dei casi, i profeti inviati ad Israele furono uccisi con diversi pretesti, dai sacerdoti, dai falsi profeti o dalla comunità religiosa del tempo. E il popolo peccava perché la dirigenza religiosa stessa era colpevole ed in genere completamente corrotta e idolatra, proprio come nei nostri giorni.

Matteo 26:63-66
 "Ma Yahushua taceva. Allora il sommo sacerdote gli disse: Ti scongiuro, per l'EL vivente, perché tu ci dica se sei [Ha'Mashyah, Bar EL]. Tu l'hai detto, gli rispose Yahushua, anzi io vi dico: d'ora innanzi vedrete il Figlio dell'uomo seduto alla destra di Elohà, e venire sulle nubi del cielo. Allora il sommo sacerdote si stracciò le vesti dicendo: Ha bestemmiato; perché abbiamo ancora bisogno di testimoni? Ecco, ora avete udito la bestemmia; che ve ne pare?. E quelli risposero: E' reo di morte!".

Il Messyah fu accusato falsamente di bestemmia perché coloro che lo ascoltavano ignoravano le Scritture.
 La maggior parte degli appartenenti alla cristianità moderna condannerebbero a morte il Messyah se venisse a loro oggi, perché il suo messaggio sarebbe diverso da ciò che essi vogliono e che sono stati portati a credere. Nel medioevo sarebbe stato messo al rogo come un cosiddetto Sabbatario Ariano, come emerge dai suoi stessi messaggi nei testi dell’Antico Testamento.

Giovanni 10:34-36
 - "Rispose loro Yahushua: Non è forse scritto nella vostra Legge: Io ho detto: voi siete dèi? Ora, se essa ha chiamato dèi coloro ai quali fu rivolta la parola di Eloah, e la Scrittura non può essere annullata, a colui che il Padre ha consacrato e mandato nel mondo, voi dite: Tu bestemmi, perché ho detto: Sono Figlio di Eloah?"

Anche solo questo messaggio lo avrebbe condannato. Fu accusato di agire guidato dal potere del 
Baal Zebub (Signore delle Mosche) il dio di Ecrone.

Matteo 12:22-32
 "In quel tempo gli fu portato un indemoniato, cieco e muto, ed egli lo guarì, sicché il muto parlava e vedeva. E tutta la folla era sbalordita e diceva: Non è forse costui il figlio di Davide? Ma i Farisei, udendo questo, presero a dire: Costui scaccia i demòni in nome di Belzebù, principe dei demoni. Ma egli, conosciuto il loro pensiero, disse loro: Ogni regno discorde cade in rovina e nessuna città o famiglia discorde può reggersi. Ora, se Satana scaccia Satana, egli è discorde con se stesso; come potrà dunque reggersi il suo regno? E se io scaccio i demoni in nome di Belzebù, i vostri figli in nome di chi li scacciano? Per questo loro stessi saranno i vostri giudici. Ma se io scaccio i demoni per virtù dello Spirito di Eloah, è certo giunto fra voi il Regno dei cieli. Come potrebbe uno penetrare nella casa dell'uomo forte e rapirgli le sue cose, se prima non lo lega? Allora soltanto gli potrà saccheggiare la casa. Chi non è con me è contro di me, e chi non raccoglie con me, disperde. Perciò io vi dico: Qualunque peccato e bestemmia sarà perdonata agli uomini, ma la bestemmia contro lo Spirito non sarà perdonata. A chiunque parlerà male del Figlio dell'uomo sarà perdonato; ma la bestemmia contro lo Spirito, non gli sarà perdonata né in questo mondo, né in quello futuro."

Yahushua sta insegnando che la blasfemia è un peccato perdonabile, 
[rivoltarsi contro la Volontà e l'operato dello Spirito Santo, MENTENDO o tradendo, viene punito con la morte eterna senza risurrezione]. 

Atti 5:1-11 "Ma un uomo di nome Anania, con Saffira sua moglie, vendette una proprietà, e tenne per sé parte del prezzo, essendone consapevole anche la moglie; e, un'altra parte, la consegnò, deponendola ai piedi degli apostoli. Ma Pietro disse: Anania, perché Satana ha così riempito il tuo cuore da farti mentire allo Spirito Santo e trattenere parte del prezzo del podere? .... Anania, udendo queste parole, cadde e spirò. E un gran timore prese tutti quelli che udirono queste cose..."

Il pentimento è necessario per la salvezza.
 La chiave per la salvezza è RICONOSCERE (1 Giov. 1:9,10di aver peccato, CONFESSARLO (Giac. 5:16), e di aver bisogno della grazia divina dello Spirito Santo. Il mancato pentimento che produce il ravvedimento (cambiare vita) è MENZOGNA contro lo Spirito.

Apocalisse 16:9-21
 "E gli uomini bruciarono per il terribile calore e bestemmiarono il nome di Eloah che ha in suo potere tali flagelli, invece di ravvedersi per rendergli omaggio. Bestemmiarono l'Eloah del cielo a causa dei dolori e delle piaghe, invece di pentirsi delle loro azioni.  E grandine enorme del peso di mezzo quintale scrosciò dal cielo sopra gli uomini, e gli uomini bestemmiarono Eloah a causa del flagello della grandine, poiché era davvero un grande flagello."


fine del mondo


Bestemmiare contro lo Spirito è l’antitesi del pentimento. Il mondo ha gestito i propri affari secondo le proprie leggi ed il proprio Six-Tema (666), per circa seimila anni, eppure NESSUN GOVERNO O POPOLO ha mai accettato di pentirsi e ravvedersi per fare la Volontà del Creatore. Continuando così ridurrebbero la terra ad un deserto inabitabile senza tuttavia pentirsi e glorificare Eloah e la Sua legge. Essi trasgrediscono il comandamento in quanto nominano il Suo nome invano istituendo falsi sistemi di governo, di vita e di pensiero basati sulla presupposta [volontà di Dio o fondati su Dio], che sono una BESTEMMIA contro lo Spirito. Elohà è Spirito e quelli che lo adorano lo devono fare in Spirito e VERITA'..!! 

Levitico 24:16
 - "Chi bestemmia il nome di Yahuveh dovrà essere messo a morte: tutta la comunità lo dovrà lapidare. Straniero o nativo del paese, se ha bestemmiato il nome di Yahuveh, sarà messo a morte."

Yahuveh non usa giochi di parole: intende esattamente ciò che dice
 . La società terrena sarà un luogo perfetto per vivere  SOLO quando la SUA LEGGE morale sarà applicata completamente e globalmente nei cuori degli uomini. La Volontà di Eloah non può compiersi parzialmente; non può essere attuata su una base umana contraria ed egoista o in modo frammentario. Tutto il sistema del Regno di Yah è un sistema completo, basato su rapporti spirituali completi e visibili, che derivano esclusivamente dall'applicazione della Sua natura morale all'interno della creatura. E’ un sistema Unitario che deriva dalla natura spirituale di Eloah nell’ordine delle Leggi Morali Universali. E’ santo, giusto, buono, perfetto e Veritiero perché Egli è tutto ciò. Alterare, annacquare, piegare le Sue Leggi e la Sua Testimonianza, al nostro Ego-Sèismo concentrico, significa nominare il Suo nome invano.

La rivolta di Cora contro la Volontà di Eloah attraverso uomini da Lui incaricati 
(Mosè e Aronne), ci mostra che non ha mai tollerato e non tollererà ancora per sempre coloro che si oppongono a Lui e che Lo bestemmiano.

Numeri 16:31-33
 "Come egli ebbe finito di pronunciare tutte queste parole, il suolo si profondò sotto i loro piedi, la terra spalancò la bocca e li inghiottì: essi e le loro famiglie, con tutta la gente che apparteneva a Cora e tutta la loro roba. Scesero vivi nell'Ades essi e quanto loro apparteneva; la terra li ricoprì ed essi scomparvero dall'assemblea."


CORE GIUDIZIO



Il Nome di Eloah e degli uomini prescelti fu diffamato. Egli usò quest’esempio per reprimere lo spirito di rivolta come esempio per coloro che bestemmiano Eloah con il loro comportamento egoico e menefreghista della Sua Volontà. La "Bestemmia contro lo Spirito" è un peccato simile al nominare il Nome di Eloah invano. E’ sia un linguaggio che un COMPORTAMENTO diffamatorio, accusatore, menzognero, malvagio e sedizioso rivolto [CONTRO] Yahuveh, il Suo 'sistema spirituale' e tutti "quelli che agiscono in Suo Nome". 

Il profeta Geremia era odiato dai falsi profeti di Anatone, da dove veniva, così accade ancora oggi con gli uomini da Lui inviati a profetare la Sua Volontà.
 Generalmente la corruzione di un popolo nasce con la corruzione della "Dirigenza" che lo guida. Oggigiorno, la meretrice religiosa mondiale ha talmente distrutto la sua posizione, che la bestia del sistema del popolo nei giorni del giudizio, CHE STANNO PER GIUNGERE, l’assalirà distruggendola. La meretice religiosa ha talmente nominato invano l'Eloah Vivente, che ha perso completamente l'approvazione dello stesso Eloah Yahuveh e del Suo Unto Re dei Re Il Messyah Yahushua, (Ap. 17:16).



25 agosto 2011

FALSI PROFETI E FALSI MAESTRI PRODUCONO FALSI CREDENTI - (articolo di Asher)

 

falsi messia



Nel 597 a.C. Nabucodonosor, re di Babilonia conquista Gerusalemme che ha tentato di ribellarsi al suo dominio. Non distrugge la città, ma la saccheggia e conduce in esilio a Babilonia il re Ioiachin insieme alla classe politico-religiosa. I prigionieri sono a migliaia e tra questi c’è Ezechiele, un uomo che appartiene alla classe sacerdotale. Durante il suo esilio a Babilonia, Ezechiele è scelto da Eloha YAHUVEH per un incarico di fiducia: deve svolgere l’attività di profeta, un incarico rivolto sia agli Israeliti deportati che a quelli rimasti nel regno di Giuda.

La parola di YAHUVEH mi fu rivolta in questi termini:

«Figlio d’uomo, profetizza e dì a quei pastori: Così parla Adonay, Eloah: Guai ai pastori d’Israele che non hanno fatto altro che pascere se stessi! Non è forse il gregge quello che i pastori debbono pascere? .. Voi non avete rafforzato le pecore deboli, non avete guarito la malata.. non avete ricondotto la smarrita, non avete cercato la sperduta, ma avete dominato su di loro con violenza e con asprezza.. per mancanza di pastore, si sono disperse, sono diventate pasto di tutte le bestie dei campi..»  
(Ezechiele 34:1-6)

Volere di Eloah è che Ezechiele porti un giudizio contro coloro che detengono il potere sul popolo d’Israele. Non è importante sapere in che modo è chiesto al profeta questo incarico. L’importante è capire che non è facile, per un singolo individuo, portare il messaggio di giudizio di Eloah. Quest’uomo vive in esilio, lontano da Israele, ha perso la casa, ha visto la guerra; gli rimane la vita. Egli, YAHUVEH sceglie il sacerdote Ezechiele perché è un uomo di fede sincera considerato adatto a svolgere l'incarico di profeta e il Padre conosce i cuori di tutti gli esseri umani; bisogna ricordarlo sempre. Perciò Eloah ordina di profetare ma anche di comportarsi come una sentinella (Ezechiele Cap. 33), dello stesso popolo prescelto, che deve avvertire gli uomini dalle insidie del male ma anche annunciare il compimento dei propositi di Eloah; che siano essi un messaggio di speranza oppure un messaggio di giudizio. Ezechiele è vissuto molto tempo prima dell’avvento del Figlio di YAHUVEH, però il messaggio è sempre valido e le situazioni sono simili o identiche a quanto accaduto nel passato.

E’ scritto in (Eze 3:4,1): "La parola di YAHUVEH mi fu rivolta". Ma [come fu rivolta la parola ad Ezechiele?] Non importa come, è importante sapere il perchè, e ricordarsi che il profeta deve DENUNCIARE i capi d’Israele, profetizzare contro di loro; d’ora innanzi ognuno deve riconoscere la propria responsabilità personale e ravvedersi. Altrimenti COME è SCRITTO:

Io, Eloah, YAHUVEH, dichiaro: saranno guai per voi, pastori d’Israele!

A quali persone è indirizzato il messaggio dell’Onnipotente? Deve arrivare ai dottori della Legge, ai sacerdoti di quel tempo, ma anche ai professionisti della religione di questa epoca. Il nostro Eloah, li chiama pastori, perché? La pecora per antonomasia è mite e altrettanto noi dobbiamo vivere con mitezza, ed è YAHUVEH che per mezzo dello Spirito Santo ci dona questa mitezza.

Eloah dice: “Voi vi curate solo di voi stessi". Invece i pastori devono aver cura del gregge!

L'egoismo non ci permette di rinunciare a noi stessi e ai nostri desideri malati! Il messaggio perciò è sempre attuale. I pastori, gli anziani, i sacerdoti, i vescovi e i responsabili in generale guidano spiritualmente le pecorelle, (avendo cura della comunità), spesso tutto questo essi non lo fanno affatto.


pastori lupi travestiti da pecore


Come 'Giudica' l'Onnipotente questi uomini? Noi come veniamo "Giudicati" da Lui se continuiamo con l'essere ipocriti? Attraverso il nostro comportamento egoistico può accadere che il gregge, ossia gli esseri umani che si sono avvicinati alla Verità del Padre Creatore, ne sia allontanato spiritualmente e fisicamente a causa del comportamento errato da parte dei pastori.  Però se lo smarrimento di un momento continua a persistere, allora diviene causa di malattia spirituale. Così allo stesso modo, allontanarsi anche di poco dalla Parola di Verità del Padre ci fa sviare e smarrire. Per questi motivi i pastori devono avere molta attenzione alla cura del gregge, (vedi I°Pt 5:1,2) e fare in modo che nessuna pecorella assegnata dal Padre si smarrisca. I falsi profeti invece agiscono all’opposto, non vogliono interessarsi di curare questi problemi, anzi se ne approfittano delle debolezze altrui spadroneggiando e sfruttando in ogni modo le pecorelle per i propri fini carnali, contro ogni morale in opposizione a Eloah. E per cosa? Per sbranare i più deboli! Le pecore hanno fame e sete di Giustizia; tutti abbiamo fame e sete della sua Parola di Verità.

Così, stanchi e confusi i fedeli di YAHUVEH al tempo di Ezechiele, sono per noi di esempio e insegnamento a non commettere lo stesso errore. Quante volte ci siamo detti: “Ecco la vera religione, ecco la guida spirituale, si è  questa la vera chiesa.. beeeh..! beeeh..! No, anzi è quest’altra, beeeh.. beeh..”.  Poi improvvisamente tutto ci crolla intorno e rimaniamo sperduti e smarriti, allora il gregge si disperde gridando aiuto.. aiuto..! E i superstiti vagano allo sbando in cerca di percorsi alternativi credendo di arrivare al VERO ovile sicuro. Ma purtroppo il più delle volte invece ci si ritrova da falsi apostoli del Signore, dai guru newagers, da managers esperti in redenzioni a pagamento che non aspettano altro se non di catturare al laccio gli sbandati, i feriti, i succubi del proprio ego. 

Quanti discorsi di guide spirituali, pastori, oppure esegeti e teologi abbiamo  ascoltato nella nostra vita? E che cosa dicevano? Più o meno tutti la stessa cosa: “CREDI”. Queste false guide spirituali detengono la conoscenza, e solo la loro verità sarà per noi la salvezza dell'anima, dall'inferno di fuoco.
 
I seguaci delle filosofie «Buddha’s style» nemmeno si pongono la domanda se Eloah esiste, dicono che non è affare loro. Altri, rispondono che non c’è un solo Iddio vivente ma addiritura ce ne sono tre uguali. I profeti con i brillantini e il microfono alla mano gridano davanti a grandi folle che il Signore certamente salverà tutti quanti se però acquistano i loro libri, rivelatori di chissà quali segreti iniziatici. Quante volte abbiamo detto: sono debole, ho fame e sete di Verità, di Amore agape, di Giustizia? E quante volte la risposta è stata un elusivo “questa è la vera verità, fidati!”?

“Pastore, ho paura, sono un peccatore confuso. 
Spiegami come affrontare i miei problemi!” 
“Figliolo, non ti preoccupare, Gesù è nel tuo cuore, è buono con tutti!”

Il nostro Eloah YAHUVEH nei secoli ha mandato i suoi profeti, quelli unti da lui stesso, perché il popolo si ravvedesse dagli errori. Una vita di errori quali, la sfiducia in Lui, l’orgoglio, l’invidia, l’immoralità, la codardia, l'avarizia,  la menzogna, l'omicidio, l'odio, l'dolatria, ecc.; ma sopratutto l’ego-seismo che ha causato gravi danni spirituali non quantificabili. I profeti di YAHUVEH, anche se indirettamente, con le loro esperienze sono da considerare nostri maestri, che possiamo consultare ogni volta che lo desideriamo. E’ il Padre che ha mandato il Pastore, quello Vero, ma quanti hanno creduto in lui e quanti lo riconoscono come Figlio dell’Uomo, Pastore del greggie di Eloah? E’ lui che per mezzo delle Scritture e dei suoi discepoli, oggi continua a dirci “SEGUIMI”! Se sei una mia pecorella, sei in grado di riconoscere la voce di chi ti guida verso l’ovile, quello autentico, quello sicuro e solo qui potrai dissetarti? E per chi continua a chiedersi quali doni il Padre ha dato a ciascun essere umano allora questo è un Dono: riconoscere la voce del Pastore.

Possiamo dire di aver trovato la cura per tutte le malattie dello spirito nel momento stesso che incontriamo il Pastore vero, YAHUSHUA. Egli è l’acqua per chi vuole dissetarsi, il cibo con cui sfamarsi, è colui che ci insegna a non aver più paura dei lupi. Il Ha'Mashyah è colui che ci dice di gettar via l’orgoglio e l'egoismo poiché senza di essidiventa più semplice capire e riconoscere il nostro Vero MaestroSe invece anche noi pecorelle continuiamo a rivestirci di orgoglioso egoismo 'Farisaico', Eloha non ci vede come pecore ma come CAPRONI. Ai caproni dà fastidio sentire le riprensioni nei loro confronti, si sentono giudicati ingiustamente e bruciano nell’orgoglio. Queste persone pur avendo conosciuto la Verità continuano a vivere nella menzogna e nelle illusioni, vanno avanti con i compromessi e tutto ciò diventa normalità quotidiana, non si accorgono di essersi allontanati dalla Verità del Padre. Continuiamo a vivere pensando che Eloah è misericordioso e perdona tutti. I falsi maestri e i falsi profeti invece, inorgoglitisi di vanità dichiarano che tutti saranno salvati con una bella preghierina. Pensano di essere nel giusto quando dicono di conoscere la Bibbia, quando con i loro soliti “Mistero della fede” oppure "affida i tuoi peccati alla ss. Trinità", il peccatore di turno viene liberato per poi credersi moralmente giustificati dei loro compromessi con il diavolo loro vero "padre" come dice il Ha'Mashyah (Giov. 8:44).


pastori maestri falsi


Questi falsi maestri leggono la Bibbia e poi benedicono le armi! Mentre quelli che li seguono leggono alcuni versetti dalla Bibbia e litigano con i loro colleghi di lavoro fino ad odiarli pensando di essere buoni; ma dalla parte di quale bontà si stanno schierando?

Eloah YAHUVEH continua a dirci che è necessario Fidarsi di lui, che la sua Parola scritta è a nostra disposizione per capire se stiamo ancora sbagliando strada, una certezza in nostro aiuto ad avere più coraggio e non paura, un riferimento sicuro per riconoscere i lupi travestiti da pecore. E per riconoscere questi lupi un chiaro esempio lo troviamo scritto in I°Gio 4:1-6, ma occorrono occhi spirituali e cuore puro che non possiamo avere se prima non ci umiliamo totalmente sotto la Sua potente mano (vedi I°Pt 5:6). Perché è solo per mezzo del Suo Spirito Santo che diventiamo capaci di riconoscere i "ministri di giustizia" (2 Cor. 11:13-15) della religione. Ma se il nostro cuore non è puro e contrista lo Spirito Santo, esso non può abitare in noi; quindi non possiamo riconoscerli. I lavatori di peccati continuano ad occultare la Verità, a non riconoscere che il mediatore tra noi esseri umani e YAHUVEH è di fatto il Ha'Mashyah (Messia in ebraico), continuano caparbiamente a negare la preesistenza di YAHUSHUA quale Unigenito e a pregare statue di donne multicolore sviando così miliardi di esseri umani e tutto questo non passerà inosservato. Ma perché accade? Già l’apostolo Pietro (in I°Pt. 2) come una fedele sentinella, mise in guardia i fedeli suoi contemporanei dai falsi predicatori, e quanto scritto allora vale anche per noi oggi perché il mondo continua ad ascoltarli ed è anche scritto che i falsi discepoli li riconosceremo dai loro frutti (vedi Mt 7:20) ma quali frutti? Frutti marci! Che tipo di frutti vogliamo portare nell'Assemblea del popolo di Yahuveh?

Tutti gli uomini fedeli di YAHUVEH, anche se lontani nel tempo, con il loro lascito continuano a mettere in guardia, ad avvisare tutti coloro che desiderano fare la Volontà del Padre che l’inganno gira sempre intorno alle nostre vite e chi conosce la Parola di Eloah non può rimanere ingannato (II°Tess. 2:9,10) però c’è da chiedersi se è sufficiente parlare nel nome di YAHUVEH, per dire di rappresentarlo.
 
Le azioni e quindi le opere della fede secondo la volontà di Adonay YAHUVEH dimostrano quali frutti si producono e chi li produce. Comportandoci come gli  ipocriti 'Farisei' siamo comunque a rischio d’inganno (orgoglio, superbia, presunzione, compromessi) perché spesso accade che vogliamo far vedere agli altri che noi siamo degli eruditi esegeti, e scivoliamo nell’errore di mettere solo in risalto la nostra carnalità. Questi errori avvengono perchè in realtà siamo ancora appesantiti dal nostro EGO-SE'.

Il vero discepolo di YAHUSHUA sta ben attento a queste trappole, perché rinuncia a se stesso nel profondo. Chi sceglie volontariamente di seguire il Ha'Mashyah deve compiere la stessa rinuncia sradicando definitivamente il proprio ego. I falsi maestri al contrario sono bravi a presentare concetti contaminati dalla filosofia umana con discorsi sopraffini, a volte divulgano date e luoghi precisi per il giorno del Giudizio (I°Pt 1:10,11), offrono conoscenze sopraffine dove viene insegnato che non abbiamo bisogno di un Padre Creatore. 

I veri profeti sono umili uomini di Eloha Yahuveh, che hanno lo spirito ben sveglio in loro. Essi scrutano il mondo per capire gli eventi (oggigiorno siamo negli ultimi tempi), l’avvento dell'anticristo quale segnale definitivo del ritorno del Ha'Mashyah. Le tenebre non devono avvolgerci se studiamo e se scrutiamo nello spirito della Parola perché solo così possiamo portare un buon frutto agli altri, con Amore agape. La debolezza spirituale dovuta alla mancanza di opere e di cibo spirituale ci svia verso le tenebre, si avvinghia come un serpente facendoci diventare lenti a capire e ad agire. 
 
Pertanto il ruolo di insegnante deve essere svolto con mitezza, con  preparazione spirituale, molta serietà e pazienza, perchè se ne renderà conto di fronte all'Onnipotente (Giacomo 3:1); queste doti in molti uomini scarseggiano; e allora c’è da chiedersi se tutti possono insegnare. No di certo. Nel popolo mondiale di Yah ci sono i fratelli spirituali adulti e provati nella fede che, come guide capaci nel dare sostegno e condividere l'esperienza contribuiscono al raffinamento di quelli che iniziano a conoscere e seguire il Maestro Yahushua. Dovremo insegnare ad altri esattamente come i discepoli del passato, perciò ringraziamo sempre il Padre che ce lo permette, facendo attenzione a non inciampare, a non bestemmiare contro lo Spirito Santo.

Come ci vede Eloah, e il nostro Re? Veri figli e veri discepoli? Gli esegeti studiano la Bibbia per una vita intera ma a che scopo se poi non sanno leggere tra i versetti qual è il profondo messaggio universale di amore del Creatore, se poi discreditano YAHUSHUA quale primo essere creato dal Padre? Siamo nati tutti quanti con una catena al collo e con una benda davanti agli occhi subendo così una schiavitù spirituale quale colpa e peccato ereditata dalla prima coppia umana ed è doloroso ammetterlo ma ancora più doloroso per chi ci ha creati. Agli occhi del Padre siamo tutti uguali, ma ciascuno ha i suoi doni e difetti e siamo tutti uguali nel commettere sbagli però bisogna compiere uno sforzo, davanti a Eloah e davanti al nostro Avvocato difensore ed è necessario ammettere che la nostra esistenza è gravata dal peccato perché cercavamo chissà quali esperienze devianti ed estreme, prove e miracoli che dimostrassero l’esistenza di un creatore qualsiasi, cercavamo magari un santone scientifico quale prova a discredito della Parola scritta nella Bibbia, mentre per altri c’era l’ostinazione nel negare l’esistenza del Ha'Mashyah per poi vantarsene con gli amici sotto l’ombrellone, eravamo degli Indiana Jones cacciatori di tesori spirituali e invece trovammo solo cocci e tenebre. Le prove le abbiamo trovate, anzi ci sono venute incontro perché Egli YAHUVEH è stato trovato da chi non lo cercava, e che cosa abbiamo capito? Abbiamo capito che eravamo caproni testardi, bestie destinate al macello.


Yahushua discepoli verità bugie svelate


Questi falsi maestri leggono la Bibbia e poi benedicono le armi o cercano ricchezza o notorietà! Mentre quelli che li seguono leggono alcuni versetti dalla Bibbia e poi fanno quello che i loro desideri gli impongono e rendendosi schiavi del peccato così che arrivano ad odiare persino i fratelli pensando di essere giusti e buoni; ma dalla parte di quale bontà si stanno schierando? Quale giustizia stanno compiendo? Nessuna perchè come disse il Ha'Mashyah a quelli che si facevano maestri al suo tempo e quelli che li ascoltavano: "Voi siete figli del padre vostro il diavolo". Anche oggi ce ne sono miliardi che lo sono! E voi di chi siete figli?




19 agosto 2011

IL VERO SIGNIFICATO DI ARMAGHEDDON

 

HARMAGHEDON BATTAGLIA SPIRITUALE


Nella Bibbia, libro straordinario contenente le verità dello spirito, c'è una speciale stanza avvolta di mistero e di meraviglie che eccitano l'immaginazione facendo toccare altezze vertiginose ed inebriando il visitatore davanti alla grandezza del ritratto spirituale. Tale stanza è l'Apocalisse.
Il libro dell'Apocalisse appartiene ad un caratteristico filone letterario conosciuto come Apocalittico. Questa parola deriva dal termine greco "apo-calypsis" che significa "svelamento/rivelazione". Nel suo significato profondo rappresenta la manifestazione dei misteri divini inaccessibili alla mente umana.
Tra le innumerevoli e coinvolgenti immagini che l'Apocalisse propone, tra i molteplici e suggestivi simbolismi che questo libro presenta, quello di Harmaghedon spicca per l'ambiguità e per l'inquietudine che suscita. Harmaghedon: un nome che evoca sinistri presagi, un nome su cui molti gruppi religiosi hanno speculato per incutere timore e apprensione. 
 
HARMAGHEDON NELLA BIBBIA

Harmaghedon è una frase ebraica che, letteralmente, significa: "monte di Maghedon". Il monte di Maghedon, non esiste nell'Antico Testamento. Quindi si è pensato di accostare Maghedon a Meghiddo, famoso luogo della storia ebraica. Meghiddo era una città posta in una pianura e il monte più vicino, il Carmelo, ne distava una decina di chilometri. Giovanni, allo scopo di presentare il luogo simbolico di una battaglia fondamentale ed importantissima, ricorre a Meghiddo dal momento che questo luogo fu teatro di episodi bellici fondamentali e decisivi nella storia del popolo ebraico.
  1. Vi si svolse la battaglia di Deborah a Barac contro i cananei di Iabin e Sisera; Dio fece arridere la vittoria agli Israeliti (Giudici 4 e 5).
  2. Fu in quella vallata, "verso la collina di Moreh", che i trecento guidati da Gedeone sbaragliarono e misero in fuga i Madianiti; altra vittoria procurata da Dio (Giudici 7:1).
  3. Fu sempre in quella vallata che trovarono la morte Saul e Gionathan (1Samuele 31:1-6); e ancora a Meghiddo morì, trafitto per ordine di Jehu, il re di Giuda Achazia, alleato di Joram d'Israele (2Re 9:27).
  4. Anche Yahashia (Giosia) combatté contro il Faraone Neco nella valle di Meghiddo, dove ebbe la peggio e rimase ucciso (2Re 23:29ss; 2Cronache 25:22). Questa si rivelò una battaglia decisiva per la storia, poiché, nonostante la sconfitta, Giosia fece perdere tempo prezioso al Faraone Neco che si era messo in marcia per recare aiuto all'Assiria attaccata da Babilonia. Fu proprio quel ritardo che consentì a Babilonia di sconfiggere l'esercito assiro, diventando così la potenza guida di tutto l'oriente.
Proprio per queste battaglie di notevole valenza storica pensiamo che Yahohanan (Giovanni) abbia simbolicamente usato il nome di quella località per descrivere una grande battaglia spirituale tra Satana e i figli di Adonay Eloah.
Giovanni parla sicuramente di un conflitto tra le forze malefiche e le forze divine. Tutto il libro dell'Apocalisse è un messaggio di vittoria dei fedeli di Yahuveh, ma la guerra di cui si parla non è di ordine materiale, come fece chiaramente intendere Yahushua dinanzi a Pilato (Giovanni 18:35-38) e come ribadì Paolo in Efesini 6:17.
Il messaggio, alla luce di queste considerazioni, è chiaro e arriva con estrema precisione: nonostante la persecuzione, la sofferenza e il dolore, nonostante la morte bussi avida alla loro porta, Eloah inonda di Spirito i suoi veri Figli, li ricopre d'amore, li guida con saggezza assoluta tramite la Sua Parola che li trasforma mediante un profondo rinnovamento della mente (Romani 12:1-4), in definitiva li trasforma in vincitori.
Paolo molte volte nei suoi scritti ricorre all'immagine del combattimento fisico per rilevare l'importanza e la pericolosità di quello spirituale (cfr. Romani 7:23; 2Corinzi 6:7; Colossesi 2:1; 2Timoteo 6:12). Indimenticabile è il pensiero con il quale l'apostolo, ormai prossimo alla fine, riassume la sua esistenza di servizio ad Adonay:

"Ho combattuto il buon combattimento, ho finito la corsa, ho serbato la fede. Per il resto, mi è serbata la corona di giustizia che Adonay, il giusto giudice, assegnerà in quel giorno, e non solo a me, ma anche a tutti quelli che hanno amato la sua apparizione"
(2Timoteo 4:7)

Nel testo di Efesini 6 l'apostolo, riprendendo immagini già familiari al profeta Isaia (cfr. Isaia 11:5; 59:17) e ispirandosi al pretoriano romano che gli faceva la guardia (Paolo era agli arresti domiciliari a Roma), si premura di esortare i discepoli a rivestirsi dell'armatura e delle armi spirituali che Eloah mette a loro disposizione, affinché il combattimento risulti vittorioso. Il nemico è Satana, l'avversario, l'ideatore di ogni macchinazione perversa. Lo spirito capace di trasformarsi in angelo di luce (2 Corinzi 11:14) e sotto questa sembianza ingannare e sedurre i santi (1 Corinzi 7:5; 2 Corinzi 2:11; 1 Tessalonicesi 3:5).
Il combattimento del vero discepolo di Yahushua non è rivolto verso carne e sangue, ossia non è contro l'uomo, contro gli elementi materiali, né ha nulla a che vedere con la violenza fisica. Il conflitto non ha nulla a che fare con magie, incantesimi, esorcismi, stregonerie, sortilegi, spiriti incarnati, fantasmi e cose simili, che sono condannate già da Eloah per l'infondatezza assoluta dei loro presupposti. Satana è molto più astuto e le sue manifestazioni più pericolose sono quelle delle superstizioni vuote e facilmente riconoscibili.
La sede del combattimento è piuttosto la nostra coscienza, il nostro spirito, la nostra volontà. E' qui che si agitano le forze invisibili del male che cercano di prendere piano piano possesso di noi e ferirci in maniera mortale:

"Ciascuno invece è tentato quando è trascinato ed adescato dalla propria concupiscenza. Poi quando la concupiscenza ha concepito partorisce il peccato e il peccato, quando è consumato genera la morte"
(Giacomo 1:14-15)

E' vitale allora farsi trovare pronti per non soccombere ma vincere questa decisiva battaglia, e come prima cosa occorre essere consapevoli dei nostri limiti e delle nostre debolezze. Confidando solo nelle nostre capacità saremo miseramente sconfitti e non avremo alcuna possibilità di farcela. Paolo ci ammonisce a trovare la forza e la speranza nella virtù e nella potenza di Adonay Eloah (v.10) Del resto l'assicurazione divina è precisa:

"nessuna tentazione vi ha finora colti se non umana; ma Eloah è fedele e non permetterà che siate tentati oltre le vostre forze, ma con la tentazione vi darà anche la via d'uscita, affinché la possiate sostenere"
(1Corinzi 10:13)

Rassicurante promessa che tuttavia necessita di due elementi fondamentali per trovare piena attuazione.
Il primo riguarda Eloah, ed è stato manifestato nella redenzione realizzata in Yahushua Ha'Mashyah e nella sua resurrezione dalla morte (Efesini 1:20). Per mezzo di questo grande evento Adonay ha iniziato a demolire la potenza demoniaca "legando" Satana, limitandone cioè drasticamente i poteri e l'abilità di sedurre (Matteo 12:29; Apocalisse 20:3).
Il secondo si rivolge all'uomo. Egli deve rimanere legato al Messyah come il tralcio per vivere rimane attaccato alla vite (Giovanni 15:1-5). Solo realizzando questa unione in maniera perfetta ed indissolubile l'uomo potrà affrontare e superare qualsiasi tentazione. Essere con Lui, essere in Lui, significa percorrere la via dell'ubbidienza e combattere strenuamente per la fede donataci una volta per sempre (Giuda 3).
Ricordiamo che le armi spirituali sono armi di luce (Romani 13:12), capaci di donare al Discepolo la certezza assoluta della vittoria finale:

"Ma in tutte queste cose noi siamo più che vincitori in virtù di colui che ci ha amati. Infatti io sono persuaso che né morte, né vita, né angeli, né principati, né potenze, né cose presenti né cose future, né altezze né profondità, né alcun'altra creatura potrà separarci dall'amore di Eloah che è in Yahushua Ha'Mashyah nostro Adonay"
(Romani 8:37-39) 
 
Il vero discepolo ha vinto e continua a vincere la sua battaglia insieme a Yahushua, e non si lascia turbare o confondere da puerili e vuote speculazioni fatte su situazioni, simboli e immagini che al contrario lo fortificano e rendono ancora più certa la sua vittoria finale.

Ha'leluyah