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14 gennaio 2024

I 144.000 LA SIMBOLICA SPOSA DEL MESSIA ELETTA NEI CIELI

 

I 144.000 simbolicamente rappresentati come la sposa di Yahushua sono 

gli unici che vanno in cielo con lui!

 

 

“Allora guardai, ed ecco un Agnello ritto sul monte Sion, e con lui centoquarantaquattromila, che avevano il nome di Suo Padre scritto sulla loro fronte”. (Apocalisse 14:1)

La Scrittura presenta un gruppo unico di persone: i 144.000. Questo gruppo riceve onori molto speciali in Paradiso. Il motivo per cui i 144.000 ricevono un onore speciale è spiegato:

“Questi sono coloro che non si sono contaminati con donne; perché sono vergini. Questi sono coloro che seguono l'Agnello dovunque vada. Questi furono riscattati tra gli uomini, essendo le primizie . . . [Yahuveh] e all'Agnello. E nella loro bocca non è stata trovata menzogna: poiché sono irreprensibili davanti al trono di . . . [Yahuveh].” (Apocalisse 14:4, 5).

Nessun altro gruppo di persone, in tutti i tempi, potrebbe essere descritto in questo modo . La loro esperienza è ciò che rende speciali i 144.000. Attraverso l'abbandono quotidiano al loro Redentore, i 144.000 sono stati purificati e raffinati. I loro personaggi sono stati modellati a somiglianza divina e riflettono perfettamente l'immagine divina. Sono uno con il Padre e il Figlio. I loro pensieri, le loro simpatie e antipatie, le loro motivazioni e obiettivi sono tutt'uno con il divino. Sono completi in Lui.

I 144.000 sono descritti come “vergini” perché hanno una fede pura. Le bugie sataniche e le false dottrine sono state sostituite nei loro cuori dalle pure verità del Cielo. Nessuna astuzia esce dalle loro bocche. Piuttosto, le loro parole, come quelle del Salvatore, sono un sapore di vita in vita. A causa del loro totale abbandono alla volontà di Yahuveh, sono Uno con la mente e la volontà divine. Pertanto, è il loro più grande onore e privilegio “seguire l’Agnello ovunque vada” in tutto l’universo e per tutta l’eternità.

Per quasi 6.000 anni, le energie e le risorse del Cielo si sono concentrate nel portare luce e verità alle anime che perivano nell’ignoranza e nel peccato. I 144.000 cooperarono con il Cielo alla salvezza delle anime. Condividevano e condividono (quelli attualmente ancora in vita sulla terra) l'amore di Yahuveh per i peccatori e facevano sforzi altruistici per portare la verità agli altri.

In quest'opera i 144.000 sono l'antitipo di Elyah. L'opera di Elyah era un simbolo dell'opera svolta dai 144.000. In un momento di grave pericolo nazionale, Elyah (144.000 simbolico) si trovò da solo davanti al re e al cittadino comune, chiedendo il pentimento e un ritorno all'adorazione del Creatore. Ha presentato la vita e la morte alle persone e le ha esortate a scegliere la vita. Questo è il lavoro dei 144.000. La Scrittura rivela che la lotta finale cesserà quando la pura adorazione andrà completamente a Yahuveh, perché quando si adora in verità viene rivelato chi viene adorato. Come Elyah prima dell'apostasia d'Israele, i 144.000 stanno davanti al mondo intero chiedendo il pentimento e un ritorno all'adorazione del Creatore in spirito e verità. Il loro messaggio si gonfia in un grido forte, che risuona da un capo all'altro della terra:

"Egli diceva con voce forte: «Temete Yahuveh e dategli gloria, perché è giunta l'ora del suo giudizio. Adorate colui che ha fatto il cielo, la terra, il mare e le fonti delle acque»". (Apocalisse 14:7)

Come ai tempi di Elyah, questo è un messaggio estremamente impopolare. Le potenze della terra si uniranno per eliminare ogni resistenza alla loro tirannia mondiale. Sotto il simbolo di una bestia, la Scrittura dichiara dei poteri terreni nell'ultimo giorno:

"Gli fu concesso il potere di dare respiro all'immagine della bestia, affinché l'immagine della bestia parlasse e facesse uccidere tutti coloro che non avrebbero adorato l'immagine della bestia. Fa sì che tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e schiavi, ricevano un marchio sulla mano destra o sulla fronte, e che nessuno possa comprare o vendere se non chi ha il marchio o il nome della bestia, o il numero del suo nome". (Apocalisse 13:15-17)

Di fronte a un’opposizione quasi universale, i 144.000 alzano la voce in monito:

“Se qualcuno adora la bestia e la sua immagine, e riceve il suo marchio sulla fronte o sulla mano, . . . berranno anche il vino dell'ira di . . . [Yahuveh], che è versato pieno di forza nel calice della Sua indignazione”. (Apocalisse 14:9, 10)



I 144.000 condividono l'amore del Salvatore per le anime. Indipendentemente dal costo o dal pericolo per loro stessi, si uniscono al Cielo nel dichiarare l'avvertimento finale alla terra per l'ultima generazione. Sono collaboratori di Yahushua nella salvezza delle anime e la Sua ricompensa sarà la loro ricchezza:

"Se siamo figli, siamo anche eredi; eredi di Yahuveh e coeredi di Yahushua, se veramente soffriamo con lui, per essere anche glorificati con lui". (Vedi Romani 8:17).

Coeredi con Yahushua! Figli del Re Celeste! Che ricompensa per la fedeltà! Yahushua, avendo riscattato la razza caduta vincendo proprio nei punti in cui Adamo cadde, diventa il secondo Adamo:

“Infatti, poiché a causa dell'uomo è venuta la morte, a causa dell'uomo è venuta anche la risurrezione dei morti. Poiché come in Adamo tutti muoiono, così anche in . . . [Yahushua] tutti saranno resi viventi”. (1 Corinzi 15:21, 22)

I 144.000, attraverso il totale abbandono di sé, entrano in una relazione con il Salvatore più intima di quanto chiunque altro possa condividere. Poiché Yahushua è il Secondo Adamo, essi sono la Seconda Eva, la sposa dell'Agnello. Mentre lo Spirito di Yahuveh si muove nei cuori per portarli al pentimento, i 144.000 come sposa dell'Agnello, uniscono le loro voci alla Sua, esortando tutti al pentimento e all'obbedienza.

“E lo Spirito e la sposa dicono: 'Vieni!' E chi ascolta dica: "Vieni!" E chi ha sete venga. Chi lo desidera, prenda liberamente l’acqua della vita”. (Apocalisse 22:17)

Entrando pienamente nella mente e nella volontà di Yahuveh, i 144.000 hanno messo in campo le loro migliori energie nel collaborare con il Salvatore per la salvezza delle anime. Essendo stati UNO con Lui sulla terra, la loro relazione continuerà ininterrotta a causa della resurrezione in cielo. I tesori dell'eternità sono aperti a tutti i redenti, ma i 144.000, come la sposa, condivideranno una vicinanza speciale con il Re dei re e Signore dei signori. I loro cuori, traboccanti di amore, gioia e gratitudine troveranno espressione nel canto:

“Cantarono come se fosse un cantico nuovo davanti al trono, . . . e nessuno poteva imparare quel canto eccetto i centoquarantaquattromila che furono redenti dalla terra”
. (Apocalisse 14:3)

Questa canzone è la canzone della loro esperienza di vita; un'esperienza come nessun'altra creatura ha mai avuto. Amano molto perché molto è stato loro perdonato e grande sarà la loro ricompensa. Hanno visto la terra distrutta dalla carestia, dalla pestilenza e dal terremoto durante lo sfogo finale dell'ira di Yahuveh nelle ultime sette piaghe, ma hanno dimostrato la forza della promessa del Salvatore:

“Siccome hai osservato la mia esortazione alla costanza, anch'io ti preserverò dall'ora della prova che sta per venire sul mondo intero, per mettere alla prova gli abitanti della terra.”. (Apocalisse 3:10)

Sono stati purificati e raffinati nella fornace dell'afflizione. I loro caratteri, senza alcuna macchia o macchia di peccato, riflettono ora perfettamente l'immagine del loro Creatore. Ora l’onore è loro dato:

"Chi vince io lo porrò come colonna nel tempio del mio Eloah, ed egli non ne uscirà mai più; scriverò su di lui il nome del mio Eloah e il nome della città del mio Eloah (la nuova Gerusalemme che scende dal cielo da presso il mio Eloah) e il mio nuovo nome". (Vedi Apocalisse 3:12).

Questo non è un comando restrittivo, che impone che ai 144.000 non sarà permesso di lasciare l'immediata presenza di Yahuveh. Si tratta piuttosto di una dichiarazione del loro status privilegiato: i 144.000 hanno sempre accesso immediato alla presenza del Padre. Insieme ai redenti di tutti i tempi, ai 144.000 è dato il diritto “di mangiare dell’albero della vita”. (Rivelazione 2:7) Ricevono la propria “corona della vita”. (Apocalisse 2:10) Viene data loro “una pietra bianca, e sulla pietra è scritto un nome nuovo che nessuno conosce se non colui che lo riceve”. (Apocalisse 2:17) Questo nuovo nome riflette ciò che i loro caratteri individuali sono diventati sotto la lucidatura e il raffinamento del Purificatore divino.

E come se tutto ciò non bastasse, l’amore e la generosità dello Sposo non si fermano qui. Per i 144.000, Sua sposa che si è unita al suo Amato nell'opera per la salvezza delle anime, c'è ancora una ricompensa, più grande di tutte le altre:

“A chi vince concederò di sedere con me sul mio trono, come anch’io ho vinto e mi sono seduto col Padre mio sul suo trono”. (Apocalisse 3:21)

La Scrittura presenta questa stretta relazione tra l'Agnello e la Sua sposa chiedendo:

“Chi è costei che sale dal deserto appoggiandosi al suo diletto?” (Cantico dei Cantici 8:5)

I 144.000 sono la sposa di Yahushua perché hanno arreso la loro volontà alla Sua; hanno creduto a tutte le promesse. Sono diventati forti nella Sua forza; La sua giustizia è loro .

La voce dello Sposo giunge amorosa alle orecchie della sposa:

"Tu sei tutta bella, amica mia, e non c'è nessun difetto in te". (Cantico dei Cantici 4:7) 

Sottomettetevi a Yahushua oggi. Seguitelo oggi, domani. . . e per sempre.

 

 

 

 


06 gennaio 2024

LA PREESISTENZA DI YAHUSHUA HA'MASHYAH

 




La questione sulla preesistenza di Yahushua Ha'Mashyah è attualmente divisa in due parti. Da un lato c’è la questione della preesistenza come e con Eloah, prima dell’inizio della creazione. In altre parole si pensava che egli fosse esistito prima della creazione spirituale. Dall’altro, il fatto che Yahushua fosse esistito come essere spirituale prima di diventare umano. In questo documento si tratta la posizione secondo cui egli era preesistito prima della creazione fisica e spirituale, ma non era affatto l’unico vero Eloah.

La Bibbia afferma chiaramente l’esistenza di un unico Vero Eloah che mandò sulla terra Yahushua Ha'Mashyah (Gv. 17:13). La Bibbia sostiene anche che nessun uomo Lo ha mai visto o potrà mai vederlo poiché egli risiede in una luce inavvicinabile. Solo Lui è immortale (1Tm. 6:16). Questo aspetto viene esaminato ulteriormente in seguito. Quindi Ha'Mashyah non ha una preesistenza uguale all’esistenza di Eloah. Eloah nella sua costante perpetuità era solo. Tuttavia la Bibbia specifica anche che Ha'Mashyah era esistito come essere spirituale, prima che la terra fosse fondata.

L’apostolo Giovanni dichiarò, in forma narrativa, la preesistenza di Ha'Mashyah. Giovanni 1:1 è presentato dai Trinitari come:

    Giovanni 1:1 - “In principio era la Parola, la Parola era presso Eloah e la Parola era Eloah”. (KJV)

Sappiamo che questa è una traduzione errata tratta dal Peshitta ed era il modo in cui venivano anticamente interpretati i testi. Il Peshitta mostra che le cose stanno in questo modo, anche se la traduzione di Lamsa, che tenta di conformarsi alla posizione Trinitaria, presenta il testo così:

In principio era la Parola, e quella stessa Parola era presso Eloah e la Parola era Eloah.

Questo mostra la differente strutturazione delle parole dell’ultima proposizione. Il Concordant Literal New Testament mostra il vero significato letterale delle parole e la loro struttura dal greco. Le parole autentiche sono in grassetto, le parole aggiunte per il testo in inglese sono scritte normalmente.

    In the beginning was the word, and the word was a God, and God was the word. This was in the beginning toward God.

(In principio era la Parola, la Parola era presso Eloah e la Parola era un Elohim. Egli era in principio presso Eloah).

Il testo parla del rapporto e dell’orientamento della devozione di Yahushua Ha'Mashyah verso Eloah. Continua in Giovanni 1:2.

    All came into being through it, and apart from it not even one thing came into being which has come into being.

(tutto è stato fatto per mezzo di lui, e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste.)

Dunque in questo caso il primo testo parla del logos come della parola. Nel periodo biblico la chiamavano Memra; infatti logos era il termine Greco e memra il termine ebraico per la parola di Eloah secondo l’Antico Testamento.

Gli Unitari Radicali, i.e. coloro che negano l’esistenza di Ha'Mashyah prima di Maria, affermano che non si trattava di Ha'Mashyah ma di una forma immaginaria del potere di Eloah come Sua espressione divina.

Giovanni, nel capitolo 1, spiega questo punto di vista in modo molto più dettagliato ostacolando questa interpretazione.

    Giovanni parla di Giovanni Battista (riferendosi nuovamente al Concordant Literal New Testament) nei versi 1:6-14.

    There came to be man, commissioned by God. His name was John. This one came for testimony, that he should be testifying concerning the light, that all should be believing through it. Not he was the light, but he came that he should be testifying concerning the light. It was the true light - which is enlightening every man - coming into the world.

    In the world, He was, and the world came into being through Him, and the world knew Him not. To His own He came, and those who are His own accepted Him not. Yet whoever obtained Him, to them He gives the right to become children of God, to those who are believing in His name, who were begotten, not of bloods, neither of the will of the flesh, neither of the will of man, but of God.

    And the Word became flesh and tabernacles among us, and we gaze at His glory, glory as of an only-begotten from the Father, full of grace and truth.

(Venne un uomo mandato da Eloah e il suo nome era Giovanni. Egli venne come testimone per rendere testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui. Egli non era la luce, ma doveva render testimonianza alla luce. Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo. Egli era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di lui, eppure il mondo non lo riconobbe. Venne fra la sua gente, ma i suoi non l'hanno accolto. A quanti però l'hanno accolto, ha dato potere di diventare figli di Eloah: a quelli che credono nel suo nome, i quali non da sangue, né da volere di carne, né da volere di uomo, ma da Eloah sono stati generati. E la Parola si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi vedemmo la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre, pieno di grazia e di verità.)

E il logos si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi. Esamineremo questo argomento più avanti.

In greco non esiste l’articolo indeterminativo (i.e. a = un) quindi deve essere dedotto ed inserito. Molti traduttori pensano che deve essere inserito in Giovanni 1:1 e tradotto nel seguente modo: and the word was a God. (la parola era un Eloah). Questo punto di vista ha un valore come vedremo in Giovanni 1:18 ed in altri testi. In ogni caso, il verso 1:1 in Giovanni così come lo leggiamo normalmente è incorretto. Anche se l’ordine delle parole viene mantenuto, la corretta traduzione comprende il concetto di towards (verso) e non il concetto di with (con) come pensano i Trinitari.

Le lettere maiuscole per Him (Lui), etc. sono state aggiunte da A.E. Knoch, poiché le scritture onciali erano tutte con la lettera maiuscola e non è possibile quindi fare una distinzione. Il testo è mantenuto così com’egli lo ha tradotto.

Gli Unitari Radicali tentano di affermare questo testo come esempio del potere immaginario di Eloah che diventa carne, al posto dell’essere preesistente che diventa carne. Questo argomento è al centro del loro errore.

Giovanni Battista afferma che Yahushua Ha'Mashyah è esistito prima di lui. C’è un’altra alterazione degli antichi testi in Greco, Receptus Testi Adottati della Riforma, e dunque nella versione di King James (KJV) come vediamo da questi versi.

    Giovanni 1:15-18 _ “Giovanni gli rende testimonianza e grida: "Ecco l'uomo di cui io dissi: Colui che viene dopo di me mi è passato avanti, perché era prima di me". Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto e grazia su grazia. Perché la legge fu data per mezzo di Mosè, la grazia e la verità vennero per mezzo di Yahushua Ha'Mashyah. Eloah nessuno l'ha mai visto: proprio il Figlio unigenito, che è nel seno del Padre, lui lo ha rivelato”. (KJV)

Giovanni afferma chiaramente che Ha'Mashyah è esistito prima di lui. Sappiamo che Giovanni era sei mesi più vecchio di Yahushua Ha'Mashyah ed era dunque impossibile che Ha'Mashyah fosse esistito fisicamente prima di lui. Perciò Giovanni parla di una preesistenza. Secondo i testi antichi si trattava di una preesistenza come Eloah, elohim o theoi, che fu alterata nel Receptus. Il Concordant Literal presenta il testo in questo modo:

    John is testifying concerning Him and has cried, saying, "This was He of Whom I said, 'He Who is coming after me, has come to be in front of me,' for He was first, before me," for of that which fills Him we all obtained, and grace for grace. For the law through Moses was given; grace and truth came through Jesus Christ. God no one has ever seen. The only-begotten God, Who is in the bosom of the Father, He unfolds Him.

(Giovanni gli rende testimonianza e grida: "Ecco l'uomo di cui io dissi: Colui che viene dopo di me mi è passato avanti, perché era prima di me". Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto e grazia su grazia. Perché la legge fu data per mezzo di Mosè, la grazia e la verità vennero per mezzo di Yahushua Ha'Mashyah. Eloah nessuno l'ha mai visto: proprio il Figlio unigenito, che è nel seno del Padre, lui lo ha rivelato.)

Qui viene mostrata la struttura del testo in cui Giovanni affermava che Ha'Mashyah fosse esistito prima di lui. Nel testo in Giovanni 1:18 in realtà si parla di monogenes theos che significa Eloah Unigenito, ciò è dimostrato dal Greek English Interlinear di Marshall (è anche visto dal Peshitta in Aramaico). Dr. Hort scrisse un noto trattato sull’utilizzo del termine monogenes theos (On Monogenes Theos in Scripture and Tradition). Ci sono molte prove sulla correttezza del termine. Esse sono semplicemente ignorate dalla Cristianità tradizionale e dai Binitari che cercano di negare le implicazioni del testo.

Efesini 3:9 può essere usato per discutere della preesistenza.

    Efesini 3:9 - e di far risplendere agli occhi di tutti qual è l'adempimento del mistero nascosto da secoli nella mente di Eloah, creatore dell'universo, tramite Yahushua Ha'Mashyah: (KJV)

Tuttavia, le parole tramite Yahushua Ha'Mashyah non esistono nei testi antichi e sono state inserite nella KJV dal Receptus e non compaiono nelle altre Bibbie (vedere la nota al v.9 nella Companion Bible).

Infatti nella traduzione della Nuova Diodati è così recitato più correttamente:

Efesini 3:9 - “e di manifestare a tutti la partecipazione del mistero che dalle più antiche età è stato nascosto in Eloah, il quale ha creato tutte le cose per [mezzo di] Yahushua Ha'Mashyah;

Esattamente come Ebrei 1:1 fa notare che la creazione del mondo avvenne tramite Ha'Mashyah.

    Ebrei 1:1-2 - “Eloah, che aveva gia parlato nei tempi antichi molte volte e in diversi modi ai padri per mezzo dei profeti, ultimamente, in questi giorni, ha parlato a noi per mezzo del Figlio, che ha costituito erede di tutte le cose e per mezzo del quale ha fatto anche i mondi” (KJV)

In un certo senso, anche questo testo è stato tradotto in modo sbagliato, poiché la parola è aion e significa epoca, non mondi come l’Inglese di KJV cerca di suggerire (cfr. Companion Bible nota il v.2). Ha'Mashyah venne posto in un livello più basso rispetto a quello degli angeli quando divenne uomo, ma non era stato sempre così. Ebrei 2:17 mostra che egli fu fatto come i suoi fratelli per essere un sommo sacerdote fedele e misericordioso.

Il Messia dichiarò la sua preesistenza anche in alcuni testi.

In Giovanni 5:37 vediamo che il Padre mandò Ha'Mashyah e Lui stesso afferma che nessun uomo ha mai visto Eloah o udito al sua voce. Così, i due testimoni di Giovanni affermano che nessuno ha visto Eloah, tuttavia il termine elohim è usato dall’essere che parlò ai patriarchi ed ai profeti dell’Antico Testamento. Se quest’essere non era l’unico vero Eloah, chi era?

Vedremo che poteva solo essere stato Ha'Mashyah, ma in tutto l’Antico Testamento viene continuamente è chiaramente chiamato Angelo di Yahuveh. Troveremo le prove di questo uso terminologico anche nel Nuovo Testamento.

C’è un altro aspetto che riguarda l’essere mandato, che bisogna esaminare.

    Giovanni 13:3 - Yahushua sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che era venuto da Eloah e a Eloah ritornava”, (KJV).

Per gli Unitari Radicali la terminologia era venuto da Eloah significa semplicemente che fu generato come zigote nel grembo di Maria. I Binitari, al contrario, affermavano che c’era una forma di separazione tra lui e l’unico vero Eloah. Questo punto di vista entrò originalmente nella Chiesa Cristiana con il nome di Modalismo, derivante dall’adorazione pagana del dio Attis. I seguaci che adoravano Attis consideravano il Padre ed il Figlio come funzione dell’unica divinità. Questa dottrina, fu adottata a Roma come Modalismo ma divenne Binitarismo dopo il Consiglio di Nicea nel 325 d.C. e quindi Trinitarismo nel 381 d.C. da Costantinopoli. Nel terzo e nel quarto secolo i sacerdoti di Attis a Roma si lamentavano che la Cristianità aveva rubato le loro dottrine.

Giovanni 12:44 mostra che Ha'Mashyah venne mandato da Eloah.

    Giovanni 12:44 - “Yahushua allora gridò a gran voce: "Chi crede in me, non crede in me, ma in colui che mi ha mandato.” (KJV)

Questo sottintende un messaggio. Gli Unitari Radicali insistono che "dal grembo" era inteso in senso immaginario. Altri cambiano il rapporto cercando, di adeguare la nozione di unico vero Eloah, ma di mantenere l’ovvia problematica del concetto di due esseri, l’uno subordinato all’altro. Tuttavia, Giovanni 3:17 mostra che egli fu mandato sulla terra dal Padre dimostrando dunque la preesistenza.

    Giovanni 3:17 - “Eloah non ha mandato il Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo si salvi per mezzo di lui”. (KJV)

Qui, la nozione ha mandato, deve essere esaminata in Greco. La parola è apostello e significa riservare o mandare in missione. Il concetto di messaggio viene contemplato anche nel Concordant Literal New Testament. La parola (SGD 3992) pempo ha anche il significato di inviare nei testi. Dal concetto dell’uso e della forma si comunica il concetto di Inviare con movimenti ordinati degli incarichi temporanei.

Questo è il concetto utilizzato per esprimere le azioni di Eloah nei confronti dell’uomo. La venuta di Ha'Mashyah fu un incarico temporaneo dato da Eloah nel corso della salvezza.

Tuttavia, ci sono alcuni testi importanti che dichiarano la preesistenza di Ha'Mashyah e spiegano il rapporto con Eloah. Un significativo esempio ci viene dato da Filippesi 2:5-7. La traduzione in KJV è offuscata in malo modo per motivi Trinitari, ma la RSV sembra essere più onesta come versione.

    Filippesi 2:5-10 - “Abbiate in voi gli stessi sentimenti che furono in Ha'Mashyah Yahushua, il quale, pur essendo di natura divina, non considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza con Eloah; ma spogliò se stesso, assumendo la condizione di servo e divenendo simile agli uomini; apparso in forma umana, umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e alla morte auk palo. Per questo Eloah l'ha esaltato e gli ha dato il nome che è al di sopra di ogni altro nome; perché nel nome di Yahushua ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra” (RSV)

Il testo ha un significato chiaro in ebraico. Afferma in modo evidente che Ha'Mashyah era nella forma o morphe di Eloah, ma non bisognava pensare di eguagliarlo o dividerlo con la forza, come tentò di fare Satana. (cfr. Is. 14:12-14 e Ez. 28:6-15). Ha'Mashyah umiliò (o svuotò) se stesso, divenne umano, e soffrì la morte su un palo. Questo documento afferma in modo evidente la preesistenza di Ha'Mashyah. Un altro testo che spiega bene quest’argomento è Giovanni 17:5.

    Giovanni 17:5 - “E ora, Padre, glorificami davanti a te, con quella gloria che avevo presso di te prima che il mondo fosse”. (KJV)

Dunque, Ha'Mashyah sostiene la preesistenza in gloria prima dell’esistenza del mondo. Egli afferma una preesistenza uguale a quella dei figli di Eloah nella creazione, come vediamo da Giobbe 38.4-7.

    Giobbe 38:4-7 - “Dov'eri tu quand'io ponevo le fondamenta della terra? Dillo, se hai tanta intelligenza! Chi ha fissato le sue dimensioni, se lo sai, o chi ha teso su di essa la misura? Dove sono fissate le sue basi o chi ha posto la sua pietra angolare, mentre gioivano in coro le stelle del mattino e plaudivano tutti i figli di Eloah?” (KJV)

Sappiamo che Satana è il portatore di Luce o la Stella Mattutina del pianeta Venere e sappiamo che Ha'Mashyah gli è succeduto come vera Stella Mattutina. I testi indicano che egli afferma una preesistenza a certi livelli con questi esseri.

Ha'Mashyah disse anche: ho visto cadere Satana come una folgore dal Cielo (Lc. 10:18). Egli lo vide o non lo vide cadere? A quel tempo non era ancora salito in cielo poiché non era ancora morto. Isaia ed Ezechiele riportano la caduta nei loro scritti. Dunque se Ha'Mashyah non era preesistito non poteva aver visto questa caduta. Si poteva sostenere che fosse successo durante il viaggio nel deserto ma i testi dell’ AT parlano della caduta usando il passato (cfr. Is. 14:12). Questo potrebbe portare alla fantasiosa conclusione che Ha'Mashyah non ebbe una preesistenza. Il fatto che ciò sia legato al Re di Babilonia come uomo, come alcuni apologeti affermano, rende triviale il potere della profezia.

Ha'Mashyah è anche identificato come Signore del Shabat. La sostanza di questo testo sta è che egli ci diede la Legge.

    Matteo 12:8 - “Perché il Figlio dell'uomo è signore del sabato”. (KJV)

Da questi testi, notiamo le allusioni alla preesistenza ed alla conoscenza del Padre.

    Matteo 11:27 - “Tutto mi è stato dato dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare”. (KJV)

Questa conoscenza sottintende anche una preesistenza come vediamo da Giovanni 17:24.

Nel nuovo Testamento Ha'Mashyah viene posto allo stesso livello delle Stelle Mattutine dell’Esercito degli angeli come vediamo da Atti. In Atti 7, vediamo che un Angelo del Adonay parlava con Mosè e stava con lui nel deserto (Atti 7:30, 35-39).

In questi versi Stefano identifica Ha'Mashyah come l’Angelo del Adonay sul Sinai e con l'assemblea nel deserto.

Quando in Esodo 15:6 si parla della destra del Adonay viene spiegato il fatto che Ha'Mashyah nelle sue azioni, è l’Angelo di Yahuveh dell’Antico Testamento. Infatti Ha'Mashyah siede alla destra di Eloah.

La versione dell’Antico Testamento dei settanta di Isaia 9:6 afferma che egli era l’Angelo del Grande Consiglio ed il Nuovo Testamento utilizza questo termine per Ha'Mashyah.

Paolo afferma di essere accolto come un angelo di Eloah ed addirittura come Yahushua Ha'Mashyah (Gal. 4:14).

In esodo, egli afferma che Ha'Mashyah era nel deserto con Israele.

    1Corinzi 10:1-4 - “Non voglio infatti che ignoriate, o fratelli, che i nostri padri furono tutti sotto la nuvola, tutti attraversarono il mare, tutti furono battezzati in rapporto a Mosè nella nuvola e nel mare, tutti mangiarono lo stesso cibo spirituale, tutti bevvero la stessa bevanda spirituale: bevevano infatti da una roccia spirituale che li accompagnava, e quella roccia era il Ha'Mashyah”. (KJV)

Sostenere che Ha'Mashyah era solamente un’idea nella mente di Eloah, che nessuno ha visto, rende triviale l’uso della lingua e delle metafore nella Bibbia.

Giobbe 33:23-26 si riferisce all’Angelo dei Mille che riscattò l’uomo dall’abisso.

    Giobbe 33:23-26 - “Ma se vi è un angelo presso di lui, un protettore solo fra mille, per mostrare all'uomo il suo dovere, abbia pietà di lui e dica: "Scampalo dallo scendere nella fossa, ho trovato il riscatto", allora la sua carne sarà più fresca che in gioventù, tornerà ai giorni della sua adolescenza: supplicherà Eloah e questi gli userà benevolenza, gli mostrerà il suo volto in giubilo, e renderà all'uomo la sua giustizia”. (KJV)

Ancora una volta, la KJV è stata alterata nel suo significato, infatti solo Ha'Mashyah è il mediatore ed il riscatto. La RSV è più coerente.

    Giobbe 33:23-26 - “Ma se vi è un angelo per lui, un mediatore uno dei mille, per mostrare all'uomo cosa è giusto per lui, abbia pietà di lui e dica: "Scampalo dallo scendere nella fossa, ho trovato il riscatto", lascia che la sua carne sia più fresca che in gioventù, lascia che torni ai giorni della suo vigore giovanile: supplicherà Eloah e questi gli userà benevolenza, si mostrerà a lui in giubilo, e riferisce all'uomo la salvezza”. (RSV)

Genesi 48:15-16 mostra anche che l’elohim o Eloah di Giacobbe era l’Angelo della Redenzione.

    Genesi 48:15-16 - “E così benedisse Giuseppe: "Il Eloah, davanti al quale hanno camminato i miei padri Abramo e Isacco, il Eloah che è stato il mio pastore da quando esisto fino ad oggi, l'angelo che mi ha liberato da ogni male, benedica questi giovinetti! Sia ricordato in essi il mio nome e il nome dei miei padri Abramo e Isacco e si moltiplichino in gran numero in mezzo alla terra!”. (KJV)

La Redenzione è una prerogativa di Ha'Mashyah. Il Messia è il candidato stabilito per questa funzione. Il Messia sarebbe dunque preesistito come Angelo della Redenzione ed elohim di Giacobbe o Israele (cfr. Sal. 45:6-7 ed Eb. 1:8-9). Chiunque fosse questo elohim non era Eloah Altissimo.

Genesi 7:1-16, vediamo che è l’elohim a dare ordini a Mosè. Yahuveh chiuse anche Noè e la sua famiglia nell’arca e fu lo stesso Yahuveh elohim a parlare con Adamo in Genesi 3:8.

Deuteronomio 32:8-9 mostra che Israele fu assegnata dal Eloah Altissimo a Yahuveh come sua regione. Questo testo fu alterato poco dopo il primo secolo dal Giudaismo rabbinico nel Testo Masoretico. Il cambiamento si nota nella KJV:

    Deuteronomio 32:8-9 - “Quando l'Altissimo divideva i popoli, quando disperdeva i figli di Adamo, egli stabilì i confini delle genti secondo il numero *degli Israeliti (errata traduzione rabbinica). Perché porzione del SIGNORE è il suo popolo, Giacobbe è sua eredità”. (KJV)

La versione del Vecchio Testamento dei Settanta (LXX), I Manoscritti del Mar Morto (MMM) e la Prima Epistola di Clemente mostra che originalmente era conforme ai figli di Eloah, tradotti Angeli di Eloah in Greco. La RSV traduce il testo in base agli antichi manoscritti:

    Deuteronomio 32:8-9 - “Quando l'Altissimo diede ai popoli l’eredità, quando disperdeva i figli dell'uomo, egli stabilì i confini delle genti secondo il numero *dei figli di Eloah (i figli celesti elohim). Perché porzione del SIGNORE è il suo popolo, Giacobbe è sua eredità”. (RSV)

Il SIGNORE secondo l’Ebraico è [Yahuveh] a cui fu assegnata Israele come sua regione dal Eloah Altissimo.

Abbiamo dunque stabilito, al di là di ogni dubbio, che il Nuovo Testamento, dalle parole di Ha'Mashyah, degli apostoli e di Giovanni Battista in poi, sostiene che Ha'Mashyah era preesistente. In realtà, egli disse (Gv. 8:58) prima che Abramo fosse, Io Sono. Questa era una dichiarazione della sua preesistenza ma viene anche considerata come una dichiarazione della sua divinità. Egli era un Eloah, era un angelo o era tutte e due le cose? La risposta, come vedremo, è che egli è tutte e due le cose. Com’è possibile che egli sia tutte e due le cose?

Il problema come vedremo risiede nell’Inglese, non nella lingua ebrea. Per Eloah l’Inglese ha una sola parola, mentre l’Ebraico ne ha molte. Il problema risiede anche nella teologia dei Trinitari che deriva dall’antica teologia pagana. Anche la parola angelo significa semplicemente messaggero. Egli era un figlio di Eloah e molti di essi erano organizzati sotto le Stelle Mattutine (Gb. 1:6; 2:1; 38:4-7).

In più sappiamo che alcuni testi sono semplicemente delle contraffazioni dei Trinitari. Alcuni esempi sono 1Timoteo 3:16; 1Giovanni 5:7; ed anche le cose aggiunte nei precedenti testi Alfa e Omega in Apocalisse e le note ai testi in Companion Bible).

Dall’Antico Testamento sappiamo che il Eloah Altissimo era l’unico vero Eloah. Egli fu anche chiamato Yahuveh degli Eserciti. Dunque Eloah era il titolo di Eloah al singolare in Ebraico che in ogni caso non aveva il plurale. Sappiamo che Eloah, al singolare come unico vero Eloah, era oggetto di adorazione nel Tempio. Da Giobbe 33:26 vediamo che Eloah era oggetto di preghiera.

Questa distinzione era considerata molto importante nei giorni dell’ultima restaurazione sotto Esdra e Neemia. Il Libro di Esdra stenta a mostrare la funzione e la posizione di Eloah nella Bibbia. Il nome dell’unico vero Eloah è anche Yahuveh e questo era il nome con cui egli fu conosciuto quando fu scritto il Pentateuco, infatti Eloah si ripete in più occasioni nel libro di Giobbe. Il libro di Giobbe viene apparentemente descritto da Mosè come probabilmente uno dei primi libri della Bibbia.

I Proverbi, nei versi 30:4-5, mostrano che il nome del Padre e del figlio sono da conoscere. Nel testo ci sono delle domande sul nome ed una distinzione tra il figlio e il Padre. Il nome Eloah viene citato nel verso successivo.

Da Esdra 4:23 ad Esdra 7.26 ci vengono mostrate la funzione ed il rapporto di Eloah con il suo Tempio. Il Tempio è la casa dell’Eloah e non dell’Elohim (cfr. 1Cor. 3:17). I profeti, profetizzano in nome dell’Eloah di Israele (Esdra 5:1). Zorobabele si alzò e costruì la Casa dell’Eloah con i profeti dell’Eloah ad aiutarlo (Esdra 5:2). Egli è il grande Eloah (Esdra 5:8). Egli è l’Eloah del cielo e della terra e noi siamo i suoi servi (Esdra 5:11). I nostri padri provocarono la collera dell’Eloah del cielo (Esdra 5:12).

Gli arredi sono quelli della Casa dell’Eloah (Esdra 5:14), che è in Gerusalemme (Esdra 5:15, 17; 6:3). Gli arredi del Tempio di Salomone erano gli stessi dell’Eloah e furono presi da Nabucodonosor e trasferiti nel Secondo Tempio (Esdra 6:5) che fu costruito al suo posto (Esdra 6:7). Gli olocausti venivano fatti all’Eloah dei cieli dai Suoi sacerdoti (Esdra 6:9-10). L’Eloah ha fatto risiedere là il suo nome (Esdra 6:12). Da Esdra 6:13-22 vediamo che la Casa dell’Eloah fu costruita per Lui. La festa del Pane Azzimo veniva celebrata qui per Lui ed i sacerdoti erano divisi secondo le loro classi per servirlo come era scritto nel libro di Mosè (Esdra 6:18). Essi celebravano la Pasqua ebraica il quattordici del primo mese (Esdra 6:19). La Legge è la Legge dell’Eloah (Esdra 7:14) ed Esdra era uno scrivano della Legge dell’Eloah (Esdra 7:12). Anche le offerte e le richieste venivano fatte all’Eloah (Esdra 7:14-16).

E’ la Sua volontà, la volontà dell’Eloah che predomina (Esdra 7:18) come Eloah del cielo (Esdra 7:21). E’ l’Eloah del cielo che ordina (Esdra 7:23). I Magistrati sono istituiti in suo nome e giudicano secondo le Sue leggi e coloro che non obbediscono devono essere giudicati prontamente (Esdra 7:25-26).

Per questo motivo coloro che agiscono in suo nome come suoi giudici, spirituali o fisici, sono chiamati elohim poiché sono un gruppo che agisce sotto la volontà dell’Eloah. E’ scritto: Non bestemmierai contro Eloah [elohim] e non maledirai il principe del tuo popolo. (Es. 22:28).

Questi testi ci mostrano il rapporto tra l’Eloah ed il suo elohim. Egli è Padre ed essi sono tutti suoi figli (Gb. 1:6; 2:1) compreso Satana. Era per questa legge che l’arcangelo Michele non avrebbe inveito contro Satana quando disputava per il corpo di Mosè, ma avrebbe detto: ti condanni il Adonay (cfr. Giuda 9)

Il termine padre e figli si basa sul rapporto unico in cui un gruppo deriva dall’altro. Questo fatto venne compreso da tutti in antichità. Il rapporto fa parte della famiglia. Questo è il motivo per cui Il Messia può essere fatto padre eterno da Isaia 9:6 come l’Angelo del Grande Consiglio (LXX). Ci sono molte paternità o famiglie in cielo ed in terra (Ef. 3:15). Dunque sostenere che la Bibbia non sottintende il fatto che Eloah sia una famiglia di esseri come elohim, è notevolmente fuorviante. Tutta la struttura della Bibbia si basa sul rapporto familiare e tutta la struttura della legge dal primo al decimo comandamento si fonda sulla Famiglia di Eloah. Non abbiamo forse tutti noi un solo Padre? Forse non ci ha creati un unico Eloah? (Mal. 2:10).

La Shema d'israele si basa sullo Yahuveh Elohenu. Eloah disse a Mosè: Io mostrerò d'essere ciò che mostrerò (Es. 3:14 cfr. fn. Oxford Annotated RSV). Il commentario abbreviato riferisce:

Mosè si ritenne capace di liberare Israele e si mise al lavoro troppo frettolosamente. Ora, anche la persona più adatta per un determinato compito valuta la propria debolezza. Questo è l'effetto di una grande conoscenza di Eloah e di sé stesso. Prima Mosè aveva fiducia in se stesso mescolata con grande fede e zelo, ora la colpevole sfiducia in Eloah si nasconde sotto l'abito dell'umiltà: tanto sono difettose le grazie più grandi e i compiti migliori dei santi più eminenti. Ma tutte le obiezioni si risolvono con: "Sicuramente Io sarò con te". Questo è sufficiente. Ecco adesso che veniamo a conoscenza di due nomi di Dio: un nome che indica ciò che egli stesso è, IO MOSTRERO' D'ESSERE. Questo spiega anche il suo nome YAHUVEH e indica: 1. Che egli esiste da sé: egli si dà vita da sé stesso. 2. Che egli è eterno e immutabile: Egli è sempre lo stesso, ieri, oggi e per sempre. 3. Che egli è incomprensibile: non possiamo conoscerlo indagando a fondo: questo nome soddisfa tutte le richieste di informazioni sfrontate e curiose che riguardano Eloah. 4. Che egli è fedele e vero in tutte le sue promesse: Egli è immutabile nella sua parola come pure nella sua natura; Israele deve sapere che IO MOSTRERO' D'ESSERE lo aveva inviato ad essi. Tutto il resto proviene e dipende da Eloah. Inoltre, qui c'è un nome che indica quale è il Adonay del suo popolo. Il Eloah Yahuveh dei vostri padri mi ha inviato a voi. Mosè deve rammentare loro la religione dei loro padri, che era quasi dimenticata e, pertanto, esse potevano contare sull'adempimento rapido ed efficace delle promesse che Eloah fece ai loro padri.

L’Eloah stà diventando tutto in tutti (Ef. 4:6). Questa distinzione era anche fatta nello Chaldee: l’Eloah è Elah e l’Elohim è l’Elahhin. Il termine Elah divenne il fondamento del termine arabo Allah. Questa è la questione fondamentale analizzata nel riconoscimento della fede nell’Islam.: Non c’è Allah [Eloah] al di fuori dell’ Allah [Eloah]. Tutti gli elohim derivano dall’Eloah che è l’unico Grande Eloah del cielo, l’Elyon o Altissimo. Il termine Allah è usato nell’Islam solo perché non ammette affatto pluralità, escludendo Ha'Mashyah e l’Esercito degli elohim dalla loro reale posizione.

L’angelo di Yahuveh era un elohim nominato dall’Eloah. Tutti i 144.000 eletti devono diventare elohim come l’Angelo di Yahuveh che li guida (Zc. 12:8). Questo fatto venne compreso dalla chiesa dei primi tempi che dichiarò la preesistenza di Ha'Mashyah ed affermò che egli sarebbe diventato Theoi. Paolo disse che c’erano molti dei o theoi (theoi polloi) e molti Signori, sia in cielo che in terra (1Cor. 8:5). (ecco da dove deriva il termine hoi polloi). Infatti l’esercito degli angeli caduti era stato confinato sulla terra quando Paolo pronunciò queste parole riferendosi al fedele Esercito Angelico. La parola Theoi è il plurale in Greco della parola theos o Eloah. Questa è la differenza tra Eloah ed elohim, ma in Greco c’è un altro problema derivante dalla grammatica: l’articolo definito veniva usato per Eloah e solamente theos era utilizzato per un singolo elohim, in particolar modo per Yahushua Ha'Mashyah o Satana etc. (cfr. Paolo si riferisce a Satana chiamandolo theos di questo mondo intendendo elohim di questo mondo (2Cor. 4:4). Il punto di vista secondo cui i riferimenti agli elohim o theos sono distinti nella Bibbia (e secondo cui gli eletti diventeremo theoi) fu sostenuto da Giovanni a Policarpo, da Policrate con i suoi discepoli all’Europa con Ireneo.

E’ dunque da questo singolo Eloah che otteniamo la parola elohim. La parola plurale elohim si riferisce ad un consiglio come vediamo in Salmi 

La Bibbia è chiara sul fatto che l’elohim subordinato in Salmi 45:6-7 era Yahushua Ha'Mashyah (cfr. Eb. 1:8-9). Osea sostiene che questo elohim era l’angelo in lite con Giacobbe (Os. 12:3-4). Sappiamo anche che questo angelo è l’elohim a capo della famiglia di Davide (Zc. 12:8). Sappiamo che egli è chiamato anche Yahuveh e fu mandato ad Israele dallo Yahuveh degli Eserciti che è il Eloah Altissimo (cfr. Zc. 2:3-11).

Dunque abbiamo due Yahuveh uno dei quali è subordinato all’altro poiché è nominato dall’altro, e tutti e due sono elohim. La logica è ovvia. Ci sono molti elohim ma un Eloah da cui deriva la parola elohim. La parola elohim, si riferisce in modo chiaro ad un essere chiamato Angelo del Signore in lite con Giacobbe o Angelo della Presenza che stava sul Sinai e che parlò con Mosè. L’Angelo del Signore era l’elohim che parlò con Abramo in Genesi 22:1-11.

Sappiamo anche che il termine Yahuveh fu usato per più di un essere, come si vede dagli omaggi di Abramo agli angeli che vennero a trattare con Sodoma (Gn. 18:2 e seguenti). In questo caso i tre esseri tradotti come uomini in Inglese, erano elohim. In realtà il testo in Ebreo afferma: vide tre uomini [‘enowshim o mortali] che stavano in piedi presso di lui. Egli corse verso di loro e gli si rivolse come Adonay (Gn. 18:2-3; cfr. Green’s Interlinear Bible). La Bibbia identifica in modo evidente questi tre esseri con il termine di Adonay. Tutti erano angeli (elohim) e nessuno di essi era Eloah il Padre, che nessuno ha mai visto. Tuttavia i testi originali mostrano che vengono intesi come Yahuveh in Genesi 18:27,30,32. In questi tre versi ci sono tre dei 134 cambiamenti fatti nell’AT dai Soferim, in cui si alterarono i testi con il termine Adonay.

Uno di questi esseri probabilmente era Yahushua Ha'Mashyah ma anche gli altri due erano esseri divini. Gli esseri sono tutti identificati come Yahuveh e quindi elohim, come vedremo. Essi vengono deliberatamente identificati in modo sbagliato dai Trinitari e dal Giudaismo rabbinico nei testi Masoretici (MT) quindi la KJV oscura questa posizione.

Lo Shema viene anche usato in modo errato Shema Y’israel Yahuveh Elohenu Yahuveh Echad. La parola elohenu è tradotta ed intende l’Elohim, sempre secondo i Trinitari o i Binitari che si basano sullo stesso ragionamento sbagliato che si ritrova negli altri testi. Per la stessa ragione, echad qui ha il significato di unito invece di significare il numero ordinale primo, che significa da solo o completamente in rapporto al numero delle entità.

La Bibbia è abbastanza chiara sul fatto che ci sia un solo vero Eloah che è il Eloah Altissimo – Egli è lo Yahuveh degli Eserciti chiamato anche Yahovih (SHD 3069). Yahuveh è anche l’elohim di Israele che è l’Angelo del Signore.

Elohim è una parola al plurale e viene utilizzata per i figli di Eloah, per dare ai Suoi figli la possibilità di essere divini. In questo modo gli eletti possono diventare elohim ma non potranno mai diventare l’unico Eloah. Nell’Antico Testamento ci sono almeno tre esseri che sono chiamati allo stesso momento Yahuveh e nessuno di essi era l’Eloah o Eloah Altissimo. Ci si riferisce a questi tre esseri come a degli angeli nella distruzione di Sodoma. Quando Abramo e Lot parlavano di essi li chiamavano Yahuveh ed i Soferim alterarono i testi in Genesi 18:27, 30:32, 24. Questi angeli venivano identificati, dai patriarchi e dai profeti, sia come Yahuveh, che come Adonay, elohim ed angeli. Genesi 19:24 mostra che il termine Yahuveh è usato in riferimento a due Yahuveh la dove il testo dice:

    Quand'ecco il Adonay (Yahuveh) fece piovere dal cielo sopra Sòdoma e sopra Gomorra zolfo e fuoco proveniente dal Adonay (Yahuveh). (cfr. noi dal v.13)

La logica della Bibbia è semplice. C’è solo un vero Eloah ed Egli mandò Yahushua Ha'Mashyah (Jn. 17:3). Solamente l’unico vero Eloah è Eloah. Egli risiede in una luce inavvicinabile. Nessun uomo Lo ha mai visto, o potrà mai vederlo, o potrà mai udire la Sua voce. (Gv. 1:18; 5:37 1Tim. 6:16). Il Eloah unigenito (monogenies theos elohi (cfr. Marshall’s Interlinear ed il testo aramaico del Peshitta)) dichiarò (o disse; la parola Lui è stata aggiunta al testo in Inglese). Dunque Ha'Mashyah e gli apostoli dissero che nessun uomo aveva mai visto o sentito l’Eloah (o Ha Elohim) e quello che era apparso ai profeti poteva non essere l’entità a cui ci si riferisce come Eloah o unico vero Eloah.

Tuttavia, l’essere conosciuto come Yahuveh-elohim apparve e parlò all’uomo dal tempo del Giardino dell’Eden in poi. Egli parlò all’elohim al plurale.

Secondo una logica indiscutibile, ne segue che questo essere non poteva essere stato Il Eloah Altissimo (Elyon) o Eloah. Il nome di questo essere Yahuveh-elohim esprime il concetto plurale di elohim. Ora, a meno che Mosè, gli autori dei Salmi, Ha'Mashyah, Giovanni e Paolo siano stati dei bugiardi, ci devono essere più elohim. Siamo venuti a conoscenza di questo anche tramite i testi ebrei in cui elohim è un termine plurale. In ogni caso questi esseri non erano l’unico vero Eloah Onnipotente.

Al di là di ogni discussione sembra che Ha'Mashyah sia identificato come l’Angelo del Signore o come l’Angelo della Presenza che parlò con Mosè e che diede la legge sul Sinai. Anch’egli era l’angelo, come elohim, in lite con Giacobbe che salvò Agar come il Eloah che vede ( cfr. Gn. 16:7-13). Egli era l’Angelo della redenzione in Genesi 48:15-16, il Riscatto ed il Mediatore di Giobbe 33:23-26. Questo essere era anche il Eloah della Casa di Eloah o l’El Bethel. Il termine elohim, è senza dubbio plurale e si riferisce a molteplici esseri che non sono l’unico vero Eloah e che vengono anche descritti come angeli (in ebraico Malak'him). La logica ci porta anche a dire che, se Ha'Mashyah è uno di questi esseri, il termine si riferisce ad un numero maggiore di esseri. Secondo le molteplici testimonianze dei testi del Nuovo Testamento, sembra comunque impossibile che Ha'Mashyah non sia uno degli angeli dell’Antico Testamento.

Egli è mandato dallo Yahuveh degli eserciti per salvare Sion. L’angelo che consegnò la profezia a Zaccaria disse di essere l’unico mandato da Yahuveh degli Eserciti per redimere Sion e l’unico mandato tra le nazioni per spogliarle. Da Apocalisse e dai Vangeli, quest’attività risiede nel Ha'Mashyah. Questo essere che parla agli ordini di Yahuveh degli Eserciti può solo essere Yahushua preesistente, altrimenti ci sarebbero due esseri a cui è data questa responsabilità, quando l’Apocalisse sembra assegnarla al Ha'Mashyah.

In modo simile, il Capitano dell’Esercito o il Capitano degli eserciti di Yahuveh che parlò con Giosuè è nella posizione che noi assegniamo ad Ha'Mashyah. Tutta la storia della Caduta di Gerico si riferisce al ritorno del Messia, alla restaurazione ed alla sottomissione delle nazioni al Ha'Mashyah.

Ha'Mashyah perciò non solo era preesistente, ma era l’elohim o Elohi di Israele, come Yahuveh, mandato dallo Yahuvih o Yahuveh degli Eserciti, l’Elyon o Eloah Altissimo. Egli, essendo l’unico vero Eloah, è l’Eloah univoco. Egli è l’oggetto di adorazione del Tempio come l’Ha Elohim, L’Elohim o Eloah. Ha'Mashyah non è l’unico vero Eloah. Solamente questo essere, l’Eloah (Elah per i caldei e Allah per l’Islam) restò da solo in eterno non avendo altri esseri che esistevano con Lui. Egli era il Eloah del Ha'Mashyah che lo nominò e lo consacrò come Eloah/elohim con l’olio della felicità insieme ai suoi compagni. (cfr. Sal. 45:6-7; Eb. 1:8-9) Ha'Mashyah era fedele a colui che lo creò (cfr. Eb. 3:2 Marshall’s Greek English Interlinear RSV).

La dichiarazione del credo della chiesa antica viene espressa dal Credo di Ulfia vescovo dei Goti (341-381). Questo popolo seguiva questo credo molto tempo prima di Nicea; e lo stesso credo era sostenuto nella chiesa antica da Giovanni ad Ireneo (cfr. Contro le Eresie ANF vol. 1). Spiega esattamente ciò che Tommaso dice.

Il Credo di Ulfia, vescovo dei Goti, 341-81

Da A, Hahn, Symbole, 3 198

Io, Ulfia, vescovo e confessore, ho sempre creduto, ed in questa unica e vera fede rendo il mio testamento di fronte a Eloah: Io credo che ci sia un Eloah, il Padre, solo, ingenerato ed invisibile ed io credo nel Suo Unico Figlio generato direttamente, nostro Adonay ed Eloah, Creatore e Costruttore di tutto il creato, che nessuno eguaglia e che è l’unico Eloah di tutto, che è anche il Eloah del nostro Eloah – una potenza che illumina e santifica in uno Spirito Santo – (come disse Ha'Mashyah per avvisare i Suoi Apostoli: "Guardate, ho mandato al promessa del Mio Padre su di voi; ma voi risiedete nella città di Gerusalemme fino a quando non sarete vestiti dal potere dall’alto." Ed ancora; "Riceverete il potere che verrà su di voi con lo Spirito Santo") -Tutti [Re, ma] soggetti ed obbedienti in tutte le cose al [Suo] Eloah e Padre…attraverso Ha'Mashyah…nello Spirito Santo” - C.A.A. Scott, Ulfia,109

Purtroppo anche qui alcuni errori si sono insinuati nella fede e Ulfia modificò la Bibbia e rimpiazzò il libro dei Re che era troppo bellicoso (cfr. B. Lehane, Early Celtic Christianity, Costable London, 1994, p.176).

Questo credo è basato sulla ideologia espressa da Salmi 45:6-7 ed Ebrei 1:8-9. Fu sostenuta dagli antichi apologisti come Ireneo a Lione nel secondo secolo. Questa teologia era sostenuta dai Goti, dai Vandali, dagli Alani, dagli Svevi, dagli Eruli, dai Britanni, dai Lombardi, dai Germani e da tutte le tribù del nord a cominciare dagli insegnamenti dei teologi e dei discepoli degli apostoli, centinaia di anni prima del Consiglio di Nicea nel 325 d. C., in cui molti di questi vescovi erano presenti. L’eresia del Binitarismo cominciò da questo Concilio. Nel 381 a Costantinopoli fu dichiarata la Trinità dal sistema teologico di Basilio di Cappadocia, Gregorio di Nissa e Gregorio di Nazianzo. La distruzione della fede per opera dei Greci e dei Romani aveva iniziato ad avere il suo effetto. I Trinitari definirono in modo disonesto e scorretto il credo come Arianesimo, per dare l’impressione che la loro dottrina fosse più vecchia, e che questa fosse nata da Ario nel quarto secolo. I Trinitari definirono quindi di minore importanza la dottrina Unitaria dopo Ario (Arianesimo) ed Eusebio di Nicomedia (Eusebianesimo) ed altri vescovi più anziani di Ario (che non era presente a Nicea, essendo solo convocato), sostenendo che lo spirito era una creazione del figlio quando in effetti questa è la dottrina del Filioque presentata dal Concilio di Toledo dai Cattolici stessi nel sesto secolo. Anche i Greci rifiutarono questo punto di vista. Le persone che sostengono questa posizione come Ario sono deliberatamente disoneste o non sanno ciò che stanno dicendo.

Per la chiesa, il Ha'Mashyah preesistente non è l’Unico Vero Eloah. Il Dr. Samuel Kohn dice:

La dottrina originale dei Sabbatari deriva dalla proclamazione dei Gesuiti e/o Unitari nel credo di un unico Eloah: Il primo ed altissimo principio di vera fede stà nel credere in un solo Eloah (Die Sabbatharier in Siebenburgen ch.10, p. [47]).

La negazione della dottrina sulla preesistenza di Yahushua Ha'Mashyah non sembra essere stata la dottrina delle principali chiese Sabbatarie nel corso dei secoli.

Le basi logiche e filosofiche della Preesistenza di Ha'Mashyah

La negazione della preesistenza di Ha'Mashyah, per strano che possa sembrare, è attualmente un altro aspetto delle dottrine pagane sull’adorazione del dio Attis, nella sua forma Binitaria, in cui il figlio è semplicemente un aspetto del padre. E’ un semplice cambiamento della dottrina che ha innanzitutto portato al Trinitarismo, anche se sembra essere opposto ad esso.

La posizione biblica è che Ha'Mashyah, come uno degli elohim, svuotò se stesso e che dunque il Padre lo mise in un grembo sotto forma di uomo.

Per Ha'Mashyah divenne necessario dimostrare la logica del piano di Eloah direttamente sulla terra come uomo. E noi diventeremo elohim come l’Angelo di Yahuveh che è a capo di noi? (Zc. 12:8). La risposta è sì ma vale solamente per i 144.000 eletti. Per dimostrare la sua sottomissione al Padre e quindi la Sua superiorità, Ha'Mashyah come Angelo di Yahuveh preesistente andò spontaneamente a Eloah e sotto i Suoi ordini assunse la forma umana attraverso lo Spirito Santo di Yahuveh. Questo aspetto, da solo, mostra la potenza di Eloah.

Allo stesso tempo secondo alcuni, i demòni CREDONO che saranno portati nella fossa e moriranno, ma poi saranno risorti come esseri umani nella seconda resurrezione e ritorneranno a Eloah, dove saranno riqualificati. La negazione della possibilità da parte dell’esercito angelico di essere portato nella fossa e morire come qualsiasi uomo carnale (cfr. Is. Cap. 14 ed Ezek. cap. 28) è una limitazione dell’Onnipotenza di Eloah. E’ una bugia demoniaca.

Anche la Trinità rappresenta una bugia studiata per contrastare la possibilità per gli eletti (144,000) di diventare elohim o dei come fece Ha'Mashyah. La negazione della preesistenza di Ha'Mashyah è studiata per coprire la stessa bugia da altri punti di vista, come un pretesto demonico in alternativa al tribunale della ragione umana.

Il meccanismo attraverso cui Ha'Mashyah rinunciò alla sua forma divina per diventare uomo, è uguale ma al contrario di quello che sotto il potere di Eloah, permetterà agli eletti di essere risorti e diventare elohim o theoi, in altre parole dei servirori celesti, come figli dell’unico vero Eloah Yahuveh.

Negare la preesistenza di Ha'Mashyah significa anche cercare di mettere Ha'Mashyah su un livello differente e negare la possibilità per gli uomini di diventare coeredi con Ha'Mashyah, e per Eloah il Supremo di diventare tutto in tutti.

Ha'Mashyah doveva dimostrare che era degno di diventare Sommo Sacerdote del Suo popolo attraverso il suo sacrificio altruistico. Ha'Mashyah per fare questo doveva far parte del popolo. Gli uomini non muoiono sempre in modo altruistico l’uno per l’altro. Se Ha'Mashyah non fosse stato un membro preesistente dell’Esercito di angeli nei cieli, allora questo ruolo sarebbe stato assunto da un altro membro dei cieli, come Gabriele. Questa era una delle premesse secondo cui Satana fu giudicato nel deserto, dopo il battesimo di Ha'Mashyah.

Ha'Mashyah divenne uomo attraverso un processo simile a quello che fa diventare dèi (elohim) gli eletti. Egli venne sulla terra, morì fu resuscitato e ritornò indietro in totale obbedienza attraverso il potere dello Spirito Santo, l’Onnipotenza e l’Onniscienza del Eloah Onnipotente, nostro padre ed unico Vero Eloah.

 

 

 

 


12 gennaio 2019

MESSIANICI CRISTIANI AFFERMANO CHE GESU' E' UN NOME CORRETTO PER IL MESSIA: E' COSI' DAVVERO?

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CHIESA CATTOLICO MESSIANICA

 


   In una recente rivista messianica (di cui non facciamo il nome) è apparso un articolo che si proponeva di affrontare la questione, "è il nome" Gesù "pagano?". L'articolo era chiaramente una difesa dell'uso del nome "Gesù", a dispetto dell'ammissione dell'autore che questo non è il nome "originale" (nome di nascita) dato al Messia (da sua madre ebrea, Miryahm). L'articolo lascia il lettore con l'idea che Gesù è altrettanto valido, se non più valido, di Yshu quando riferito al Messia. E arriva a questa deduzione usando una etimologia diciamo molto distratta e una stentata logica a stendardo di prova, ignorando le prescrizioni linguistiche più serie sulla questione del nome. Il "problema" sollevato da questo articolo è come un inganno secolare progettato per gli incauti increduli, esula invece dal vero problema di base che proviene da un appellativo cabalista/gnostico di maledizione che non è nemmeno un nome "YSHV/Gesù”, ma solo un acronimo di [Y'mach SHemo V'zichro] che significa in ebraico: “Che il suo nome e il suo ricordo siano cancellati per sempre”! 

    All'inizio dell'articolo, l'autore ha dimostrato la difficoltà di traslitterazione dall'ebraico al greco e al contrario la facilità di traslitterazione dall'ebraico all'inglese. Una dettagliata traslitterazione lettera per lettera (dall'ebraico aleph-bet all'alfabeto greco) "traslitterazione" del nome Yahushua al nome greco Iesous è stato portato come prova. Poiché non ci sono suoni equivalenti di molte delle lettere, questa cosiddetta "traslitterazione" diventa in realtà una maldestra traduzione. C'è così poca assonanza tra Yahushua "Gesù" "Eaysooce" (Jesus) che chiamare questa una traslitterazione è un reato anche per la borsa di studio più degradata. Non c'è modo di traslitterare il nome tra queste due lingue! Il meglio che si può fare è quello di tradurre, che è quello che è stato fatto nei Settanta dai suoi traduttori ebraici.

    Il nome Settanta, è tardo-latino (la lingua ecclesiastica della Chiesa romana) da septem+ginta, che allude ai 70 (circa) traduttori che hanno prodotto la versione greca della Tanakh (la bibbia ebraica). Uno studio dell'etimologia della parola "Gesù", da una fonte come il Merriam-Webster Dictionary, rivela che questo nome non deriva direttamente dal greco "Iesous", ma deriva dal latino precoce "Iesu", l'"Y" poi è stato differenziato in "I" fino alla "J" creata verso il 1400 per l'alfabeto usato nella lingua inglese. Così, nel tardo-latino, il termine Iesoû (Yesoo) divenne Jesu, che a sua volta divenne Jesus in lingua inglese. Questo rapporto nell'etimologia viene omesso dall'autore nella sua "apologetica".

    Indipendentemente da ciò, la parola Gesù non ha ascendenza diretta dallo Iesous greco, come è implicito per l'autore, ma nella migliore delle ipotesi deriva dal tardo latino Jesu, un fatto del tutto assente nell'articolo. Tuttavia, tutti i maggiori esperti convinti di questa etimologia, anche con l'anello mancante di cui sopranon riescono a comprendere che essa è un'esca paganizzata per distrarre la nostra attenzione dal vero problema con la parola "Gesù".

    Noi abbiamo in passato usato l'argomento che Gesù è in qualche modo un composto di Je-Zeus (Zeus era il capo "dio" del Pantheon greco), e che vi è certamente un grado di assonanza, con la parola "Je-sus". Abbiamo studiato tale possibilità in ogni ambito, dal momento che è connesso all'idolatria. L'altra questione rilevante è: Qual'è stato o è il nome del Messia datogli da sua madre, Maria, secondo la rivelazione del messaggero angelico a lei?

Il problema non è solamente "se la parola di Gesù è pagana!" Il problema non è come "traslitterare" Gesù in greco! Il problema non è come "traslitterare" Iesous greco in latino! La questione non è neppure come "traslitterare" il Jesus latino in inglese! Il vero problema è come traslitterare il vero nome, Yahushua, dall'ebraico, in altre lingue. Certamente non c'è bisogno di passare attraverso il greco e il latino e poi dal latino in inglese. Perché qualcuno dovrebbe prendere una strada tanto tortuosa per convincere tutti della validità di qualcosa di errato, a meno che non stia cercando in tutti i modi di "provare" la falsa validità, del termine "Gesù?"

    Per traslitterare il nome Yahushua ebreo in qualsiasi lingua, ci limiteremo a pronunciarlo cosi come è: “Yahushua/Iausciua” (*1). Così il suo nome è pronunciato ugualmente sia in ebraico che in tutte le altre lingue - una traslitterazione perfetta. Che cosa potrebbe essere più semplice? Se Gesù invece è una parola meticcia-pagana e una maledizione ebraica sul vero nome, allora ciò che più conta è il fatto che Gesù NON E' AFFATTO IL VERO NOME del Messia di YHVH, la cui storia è registrata nel Patto rinnovato o nuovo Patto!

  I nomi propri non vengono tradotti da una lingua ad un'altra, se è possibile traslitterarli. In caso di impossibilità di traslitterare con precisione un nome proprio (come è il caso di traslitterazione dall'ebraico al greco), allora è ancora possibile insegnare come pronunciare correttamente il nome del Messia, similmente al modo in cui le persone che parlano inglese possono imparare a pronunciare correttamente la parola spagnola "Chihuahua" o la parola francese "curriculum". Allora hanno solo bisogno di qualcuno che conosce la pronuncia corretta per insegnarglielo.

    Il cambiamento del nome del Messia da Yahushua a Gesù (un errore di traduzioneserve certamente allo scopo di offuscare la sua vera identità ebraica e il suo ministero ebraico. Il ministero vero di Yahushua il Messia è ed è stato inizialmente ed esclusivamente dedicato alla ricerca delle "pecorelle perdute della casa d'Israele". La storia, sia religiosa che laica, è stata che la "Chiesa occidentale e orientale" ha fatto un grande sforzo per prendere le distanze dalla vera natura, le origini, e lo scopo di questo messia ebraico!

  La “laurea ad-honorem” ad articoli, come quello citato all'inizio di questo post, sono soggetti a un paradigma intellettuale di 'eisegesis' rifilato come esegesi dottrinale. Se questo rappresenta la comprensione "migliore", queste persone hanno dei seri problemi, e sono assolutamente inadeguate a essere lo strumento per realizzare il loro progetto di restauro del Regno Unito di Israele. 

    Non è una sorpresa che molti "religionisti", cioè le persone che vogliono portare il nome "Gesù" pagano agli ebrei per convincerli, non hanno chiaramente una buona conoscenza di molti problemi che affliggono l'unità in quei luoghi della Palestina. La Cristianità è stata nella corruzione spirituale troppo a lungo, e sarà un processo molto difficile per lei scartare il bagaglio pagano pieno di errori che porta con sé e con cui ha ubriacato le nazioni della terra come è scritto in: Apocalisse 17:2 “I re della terra hanno fornicato con lei e gli abitanti della terra si sono ubriacati con il vino della sua prostituzione”Ma anche gli ebrei hanno un notevole e pesante bagaglio di errate dottrine rabbiniche e talmudiche da scartare come la Cristianità. Anche qui viene in mente la dichiarazione del profeta Oshua (Osea) 4:6 "Il mio popolo perisce per mancanza di conoscenza..".

    Noi non siamo affatto interessati a portare il falso nome "Gesù" agli ebrei aggiungendolo agli errori di Giuda, ci sono già molti gruppi della Cristianità a farlo. Facciamo invece da supporto portando il vero nome di Yahushua Ha'Mashyah (Yahushua il Messia), sia per Efraim che per Giuda: e c'è una grande differenza tra il Gesù storico e Yahushua. La vita eterna delle persone dipende dall'accettazione o dal rifiuto tra il vero e il falso.

    Il nostro Re dei Re è nettamente contrario a perpetuare nei secoli la disinformazione promulgata dai leader delle chiese di una cristianità corrotta spiritualmente che hanno usato i loro pulpiti per diffondere le loro immani apostasie. Il profeta di Israele dice in Geremia 16:19 "O YHVH, mia forza e mia fortezza, mio rifugio nel giorno della tribolazione, le genti verranno a te dalle estremità della terra, e diranno: Sicuramente i nostri padri hanno ereditato menzogne, vanità, e cose in cui non vi è nessun profitto".

    Abbiamo bisogno di esaminare le Scritture da una prospettiva ebraica (non sempre un punto di vista ebraico) al fine di raccogliere tutta la verità e le sfumature degli scrittori ebraici di quei libri per raggiungere l'intesa perfetta delle parole ebraiche di YHVH dentro il cuore delle persone alle quali Egli ha affidato i Suoi oracoli. Quelle persone del tempo non erano affatto le "chiese" occidentali e orientali ma uomini che profetizzavano in nome e per conto di Eloah YHVH. Poi sempre in quel contesto ebraico il Messia scese sulla terra e chiamò a sé quelli che avrebbero portato nel mondo la Parola e i suoi insegnamenti creando delle piccole comunità/famiglie che in lingua ebraica sono nominate Ha'Qahal.

    Prendiamo sul serio l'imperativo in Yahshayahu (Isaia) 58:1"Grida a piena gola, non ti trattenere, alza la tua voce come una tromba; dichiara al mio popolo le sue trasgressioni, alla casa di Giacobbe i suoi peccati".

Noi sappiamo che siamo cittadini del Regno di YHVH e la nostra fedeltà va prima e innanzitutto all'Eloah degli elohim e non a qualsiasi uomo terreno o a qualsiasi denominazione religiosa in terra. Il nostro Kohen Ha'Gadol (Gran Sacerdoteè Yahushua Ha'Mashyah (Yahushua il Messia) e a Lui noi volgiamo i nostri pensieri e il nostro cuore insieme ai suoi 144.000 ministri nel Grande Tempio di YHVH nostro Padre.


*1)

  Yehshua è solo una contrazione di Yahushua in cui manca la "Vav" simbolo dell'uomo per la sua salvezza

  Yahushua invece il nome completo che contiene la Vav simbolo dell'uomo per la sua Salvezza