10 marzo 2012

QUALE FEDE SALVA DAVVERO?

 

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I FRUTTI CHE CI FANNO DIVENIRE DEGNI DI ESSERE CHIAMATI ALLA VITA

 
Quali sono le opere buone secondo Eloah e non secondo l'uomo? 

Michea 6:8 - "O uomo, egli ti ha fatto conoscere ciò che è bene; che altro richiede da te Yahuveh, se non che tu pratichi la giustizia, che tu ami la misericordia e cammini umilmente con il tuo Eloah"? 

Impariamo la giustizia, per dare esempio agli altri. Se la avremo in noi, umilmente rinunceremo al nostro egoismo e ai nostri pensieri e vivremo quelli del Padre. Le sue leggi verranno così a far parte di noi. 

Ebrei 13:15 - "Per mezzo di Yahushua, dunque, offriamo continuamente a Eloah un sacrificio di lode: cioè, il frutto delle nostre labbra che proclamano il suo nome." 

Filippesi 4:8-9 - "Quindi, fratelli, tutte le cose vere, tutte le cose onorevoli, tutte le cose giuste, tutte le cose pure, tutte le cose amabili, tutte le cose di buona fama, quelle in cui è qualche virtù e qualche lode, siano oggetto dei vostri pensieri. Le cose che avete imparate, ricevute, udite da me e viste in me, fatele; e l'Eloah della pace sarà con voi". 

Proverbi 21:3 - "Praticare la giustizia e l'equità è cosa che Yahuveh preferisce ai sacrifici". 

Le giuste opere devono dare onore a Eloah e NON A NOI STESSI o al nostro modo di reinterpretare la Sua Volontà. Inoltre vanno fatte in sincerità di amore, e non per apparire. 

1Corinzi 13:1-3 - "Se distribuissi tutti i miei beni per nutrire i poveri, se dessi il mio corpo a essere arso, e non avessi amore, non mi gioverebbe a niente". 

Amiamo veramente quindi ciò che facciamo per il bene, nella Verità, e non operiamo come i farisei: "perchè così è scritto". 

Matteo 12:34-35 - "Razza di vipere, come potete dir cose buone, essendo malvagi? Poiché dall'abbondanza del cuore la bocca parla. L'uomo buono dal suo buon tesoro trae cose buone; e l'uomo malvagio dal suo malvagio tesoro trae cose malvagie". 

L'amore lascia un'impronta invisibile nelle opere che facciamo, e si vede! Non sempre le opere di bene che facciamo, sono "bene" secondo il Padre. A volte crediamo di fare le cose giuste, ma in realtà non è così. 

Proverbi 14:12 - "C'è una via che all'uomo sembra diritta, ma essa conduce alla morte"

Proverbi 16:18 "La superbia precede la rovina, e lo spirito altero precede la caduta". 

Non dobbiamo operare "come appare a noi", perchè le opere giuste sono secondo Eloah e vanno fatte insieme agli altri nella Sua Assemblea per il benessere di tutta l'umanità.

Molti invece egoisticamente lo fanno solo per sè stessi e la loro famiglia, peccando così di egoismo e ipocrisia!

Deuteronomio 12:8 - "Non farete come facciamo oggi qui, dove ognuno fa tutto quello che gli pare bene". 

Deuteronomio 12:28 - "Osserva e ascolta tutte queste cose che ti comando, affinché tu sia felice, e i tuoi figli dopo di te, quando avrai fatto ciò che è bene e giusto agli occhi di Yahuveh tuo Eloah". 

La fede senza opere è morta! Così divengono morti che camminano tutti coloro che non ubbidiscono e non compiono le opere della fede (che non sono affatto le 'opere della Legge').

Ebrei 11:6 "Ora senza fede è impossibile piacergli; poiché chi si accosta a Eloah deve credere che egli è, e che ricompensa tutti quelli che lo cercano". 

 "Cercare" il Padre, quindi il bene come lo vuole Lui, vuol dire impegnarsi con costanza a compiere TUTTA la Sua Volontà e non solo quello che ci piace e ci fa comodo! 

Galati 3:11 - "E che nessuno mediante la legge (la Torah- ndr) sia giustificato davanti a Eloah è evidente, perché il giusto vivrà per fede (operando secondo la Sua Volontà - ndr)". 

Giacomo 2:19-26 - "Tu credi che c'è un solo Eloah, e fai bene; anche i demòni lo credono e tremano. Insensato! Vuoi renderti conto che la fede senza le opere non ha valore? Abraamo, nostro padre, non fu forse giustificato per le opere quando offrì suo figlio Isacco sull'altare? Tu vedi che la fede agiva insieme alle sue opere e che per le opere la fede fu resa completa; così fu adempiuta la Scrittura che dice: «Abraamo credette a Eloah, e ciò gli fu messo in conto come giustizia»; e fu chiamato amico di Eloah. Dunque vedete che l'uomo è giustificato per opere, e non per fede soltanto. E così Raab, la prostituta, non fu anche lei giustificata per le opere quando accolse gli inviati e li fece ripartire per un'altra strada? Infatti, come il corpo senza lo spirito è morto, così è anche per la fede, senza le opere è morta". 

Ebrei 11:17 - "Per fede Abraamo, quando fu messo alla prova, offrì Isacco; egli, che aveva ricevuto le promesse, offrì il suo unigenito." 

La maturità spirituale di discepoli completi e veri. 

Ebrei 6:1 - "Perciò, lasciando l'insegnamento elementare intorno al Messyah, tendiamo a quello superiore e non stiamo a porre di nuovo il fondamento del ravvedimento dalle opere morte e della fede in Eloah". 

Le "opere morte" possono contaminare gli altri, portandoli a fare lo stesso. Attenzione perchè siamo da esempio per gli altri. 

Filippesi 2:12 - "Così, miei cari, voi che foste sempre ubbidienti, non solo come quand'ero presente, ma molto più adesso che sono assente, adoperatevi al compimento della vostra salvezza con timore e tremore". 

I bisognosi vengono assistiti dalla comunità in opere pratiche e contributi, perchè I VERI DISCEPOLI hanno imparato a non essere egoisti, a condividere ogni cosa, e a vivere per il futuro Regno del Padre Yahuveh.

Atti 11:29 - "I discepoli decisero allora di inviare una sovvenzione, ciascuno secondo le proprie possibilità, ai fratelli che abitavano in Giudea". 

Atti 4:34-35 "Infatti non c'era nessun bisognoso tra di loro; perché tutti quelli che possedevano poderi o case li vendevano, portavano l'importo delle cose vendute, e lo deponevano ai piedi degli apostoli; poi, veniva distribuito a ciascuno, secondo il bisogno". 

Romani 15:26 - "Perché la Macedonia e l'Acaia si sono compiaciute di fare una colletta per i poveri che sono tra i santi di Gerusalemme". 

Galati 6:6-10 - "Chi viene istruito nella parola del signore condivida i suoi beni con colui che l'istruisceNon fatevi illusioni con Eloah non si scherza! Ognuno di noi raccoglie quel che ha seminato. Chi vive nell'egosimo raccoglie morte. Chi vive nello spirito di Eloah raccoglie vita eterna. Non stanchiamoci di fare il bene perchè a suo tempo avremmo un buon raccolto. Cosi dunque finche ne abbiamo l'occasione facciamo del bene a tutti ma soprattutto ai nostri fratelli nella fede". 

Stiamo facendo noi tutto questo? Ci stiamo togliendo del nostro per darlo agli altri, proprio come facevano le vere comunità dei primi discepoli? Stiamo dedicando del nostro tempo al Regno o siamo ancora legati ad opere che non producono frutti? Diamoci da fare in semplicità di cuore, ogni giorno, affinchè ogni giorno sia una dedica d'amore agli altri!

Rivelazione 22:12 "Ecco io stò per venire e con me avrò la ricompensa da dare a ciascuno secondo le sue opere".



HaleluYah





07 marzo 2012

GURU: I FALSI MAESTRI DEI FALSI ADEPTI

 

FALSI-MESTRI-GURU-ORIENTE-BUDDISMO-INDUISMO

In occidente moltissime persone seguono i principi dei Maestri orientali o Guru credendo di essere liberi nel pensiero, di aiutare altri a liberarsi dei falsi concetti religiosi nostrani, e di portare luce e verità.

Parlano col miele sulle labbra con parole ricevute da uomini che essi considerano "Guide di vita" mentre insegnano che l'Iddio vivente della Bibbia manipola mentalmente le persone.

Marco 13:22 - "Perché sorgeranno falsi cristi e falsi profeti e faranno segni e prodigi per sedurre, se fosse possibile, anche gli eletti."

1 Giovanni 4:1 - "Carissimi, non crediate a ogni spirito, ma provate gli spiriti per sapere se sono da Eloah; perché molti falsi profeti sono sorti nel mondo."

E' tempo che anche questi sappiano di essere INGANNATI e falsi discepoli di falsi profeti che dovranno rendere conto della propaganda con cui hanno contribuito a far inciampare milioni di persone attraverso insegnamenti umani, pagani, e dottrine bugiarde!!









10 febbraio 2012

MITRAISMO E CRISTIANITA': IL PERFETTO CONNUBIO DELL'APOSTASIA

 

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Libri come questo raffigurato nell'immagine sopra ci fanno comprendere come nel corso dei secoli una "antica tradizione religiosa misterica", pervenutaci attraverso i secoli sotto molti altri nomi e vestiti, si sia poi propagata anche attraverso l'ebraismo teologico e mistico e la cristianità teologica e mistica "corrotta e apostata" nata dopo la morte del Messia e degli Apostoli.

Sappiamo bene che queste spiegazioni sono spesso confuse e mixate da molti ciarlatani autoreferenti, che non hanno nemmeno mai letto e compreso la storia Biblica, con altre spiegazioni e conclusioni che non hanno proprio NULLA di scientifico, logico e soprattutto Biblico, creando così un'accozzaglia di teorie che inneggiano alla falsità Biblica e tantopiù all'INESISTENZA di un Messia e del Suo Padre Il Creatore.

Al contrario gli uomini giusti di buona volontà, non corrotti o schiavi delle antiche tradizioni religiose pagane con i loro simboli magici, sanno riconoscere e ammettere l'esistenza di una FALSA RELIGIONE MONDIALE che poggia le proprie fondamenta sui culti misterici, esoterici e alchemici tramandati dalla notte dei tempi fin dai Sumeri.

Da questo connubio nasce anche la Cristianità in generale (anche se bisogna fare delle distinzioni su alcuni gruppicosì come anche tra gli appartenenti all'Ebraismo) e di cui in questo caso vedremo le collusioni con la religione più famosa prima della caduta dell'Impero Romano.
 

IL MITRAISMO

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CHE COSA ERA IL MITRAISMO? 

Il mitraismo era una religione misterica che aveva coinvolto tutto l'Impero, dalla Britannia all'Africa molti secoli fa. 

Mitra era il dio della luce. Noto presso i romani col nome di "Mithra" che nel sincretismo tipico del tempo, fonde la figura del "Solis Invictus" con quella del dio Mitra, il vincitore epico del sole. 
Mitra era uno degli dèi della religione persiana di Zoroastro, e la festa di Mitra si celebrava il 25 dicembre, presunto compleanno del dio. I saturnali romani, festa che prendeva nome dal dio romano Saturno, avevano assorbito la festa di Mitra, e duravano diversi giorni.


I FESTEGGIAMENTI
 
In quel periodo, ci viene narrato che nei rituali religiosi riguardanti Mitra si abbandonava ogni ritegno. Il gioco d'azzardo, che in altri periodi era vietato, diveniva legale, scorrevano fiumi di vino e abbondanti libagioni. Le scuole, i pubblici esercizi e i tribunali erano chiusi. La storia dichiara inoltre che le case erano ornate di piante sempreverdi e le famiglie festeggiavano riunendosi in epocali gozzoviglie. 
Gli uomini mettevano via le toghe per indossare abiti più colorati. Familiari e amici si scambiavano regali. Pertanto il Natale è la versione moderna delle feste celebrate per adorare i falsi dèi pagani Mitra e Saturno.
 

L'INFLUENZA DEI
 RITUALI BABILONESI 


Il culto Persiano di Mitra rivela l'inconfondibile influenza dei misteri ritualistici babilonesi; e se si ricorda quale grado d'importanza acquistarono fra i Romani i misteri connessi con questo culto, si aggiungerà un altro anello che collega le ramificazioni della cultura antica alla civiltà Mesopotamica. 
La forte aggiunta di elementi che si ritrovano sia nella mitologia greca che nei culti greci è ora ammessa dagli studiosi della Cristianità in maniera così palese da non richiedere ulteriore commento. Questi elementi compenetrati nelle religioni mediterranee sono in gran parte più specificamente babilonesi.
 

RITUALI DERIVANTI DAL CULTO DI MITRA 


È ORMAI RISAPUTO ED EVIDENTE che molte tradizioni e diversi rituali ritenuti propri del cristianesimo praticato oggi da milioni di persone siano in realtà di origine pagana, e più esattamente derivanti dal culto di Mitra. 

Tra le tante religioni misteriche degli antichi, il culto di Mitra, dio connesso con il sole, conobbe il massimo splendore nei primi secoli dell'èra volgare nell'area dell'impero romano.
Per esempio, nell'altare in pietra all'interno di una catacomba dedicata a Mitra, è scritto dei personaggi che vi sono raffigurati: "Il dio con il toro è fiancheggiato da due giovani con fiaccole accese, l'uno indica verso l'alto e l'altro verso il basso. Vengono chiamati Cauto e Cautopates." Come nella raffigurazione di Baphomet una mano indica verso l'alto e l'altra verso il basso.


bafometto Il dio con il toro è fiancheggiato da due giovani con fiaccole accese, l'uno indica verso l'alto e l'altro verso il basso. Vengono chiamati Cauto e Cautopates


IL CULTO DI MITRA E IL DIO TRINO
 
Nel tardo culto di Mitra compare il 'triplice dio', in cui 
Insieme al dio Mitra formano per i credenti una Trinità di dèi uguali, l'analogia con la Trinità della cristianità è PALESE. Questo dio del sole viene inoltre raffigurato adorno di un'aureola. Ricordo che essa compare nelle raffigurazioni sacre definite 'cristiane', quindi anche in questo caso la similitudine è piuttosto evidente. 


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COSTANTINO E IL MITRAISMO
 
Come riferiscono gli storici, dopo un periodo di grande splendore, il culto del dio Mitra si fuse con il cristianesimo, che l'imperatore Costantino all'inizio del IV secolo innalzò a religione dell'impero. A quel tempo, c'erano ancora molti praticanti della religione mitraica. Cosa fece Costantino per indurre tutti i suoi sudditi ad adeguarsi alla religione che avrebbe dovuto "tenere unito l'Impero"? 

Nonostante il fatto che l'imperatore stesso fosse seguace del culto Mitraico del sole (fu battezzato, e nello stesso tempo gli fù data la sacra unzione, soltanto sul letto di morte), egli decise che il cristianesimo dovesse essere la religione di tutti i cittadini dell'impero.
 
Per rendere accettabile la nuova religione anche ai seguaci di Mitra egli dichiarò la domenica giorno di festa in tutto l'Impero. Un'altra decisione imperiale avrebbe dovuto avvicinare cristiani e mitraisti: il giorno della nascita del Cristo venne fissato nello stesso giorno della nascita di Mitra. (Nell'anno 354 viene citato per la prima volta il 25 dicembre come data di questo evento). Sino ad allora i primi discepoli del Messia non avevano mai festeggiato il Natale!
 
Per questo motivo il Dizionario Ecclesiastico della U.T.E.T. dice: "Riguardo al giorno e al mese di questa nascita [di Gesù] i Vangeli sono muti . . . l'introduzione nella liturgia del 25 dicembre come festa della Natività di Cristo non sarebbe avvenuta che in vista di apporre una festa cristiana alla festa pagana della nascita di Mitra (solis invictus) celebrata il 25 dicembre nel paganesimo del sec. III e IV". - Vol. II, p. 1102. 


ALTRE ANALOGIE CON MITRA

In vari libri storici è stato scritto sulle vere origini del Natale, la festa celebrata il 25 dicembre dalla cristianità in onore di cristo. A conferma delle sue origini pagane, la storia spiega che: "Si riconosce generalmente che la datazione della nascita di Cristo al 25 dicembre, il giorno del solstizio d'inverno, appare per la prima volta nel calendario liturgico romano in epoca tarda, soltanto ai principi del IV secolo..."
 
I seguaci della cristianità del IV secolo compirono un ulteriore passo in avanti nel lungo processo di digestione dei componenti mitologici pagani, nei riguardi dei quali ai metodi repressivi e violenti si andò sostituendo la via facile dell'adattamento e della riutilizzazione all'interno della nuova religione imperiale romana (apostata).
 
Il 25 dicembre il mondo mediterraneo celebrava la natività del Sole Invitto, il dies Natalis solis invicti, una divinità palmirena, propriamente il Signore (Baal) solare, che l'imperatore Aureliano, nel III secolo, aveva introdotto nel culto imperiale. Il Sole Invitto non è soltanto il nume eminente dell'apoteosi imperiale, rappresentato come volto circondato da un disco radiante, ma è proprio il momento della vittoria cosmica della luce sulle tenebre, anche con significati etici. Ecco perché subito, nelle esegesi patristiche e nella liturgia, i termini che appartenevano probabilmente al rituale pagano vengono ascritti alla figura del Cristo, come la "grotta" e la stretta connessione con l'adorazione del dio Mitra solare.
 
Oltre ai suoi legami col culto del Sole Invitto, è pure indicato che la festa del Natale è in stretta connessione con l'adorazione del dio Mitra. Come prosegue l'informazione storica, il 25 dicembre era divenuto, per questo processo di fusione, anche la grande celebrazione della nascita e della vittoria di Mitra, che nasce dalla pietra e che si rivela in una grotta. La grotta del Gesù bambino, così cara alla tradizione iconografica, è una tarda invenzione, poiché nessuno dei passi evangelici che narrano la sua nascita e l'arrivo dei Magi, ne parlanoI vangeli dicono che egli nacque in una stalla di Betleem e non in una grotta!
 
La mitologia della grotta apparirà soltanto con alcuni apocrifi gnostici cristiani, dal V secolo in poi, ed è legittimo pensare che essa deriva dalla larga diffusione mediterranea del tema di connessione fra dio Mitra e caverna, e dal concetto misterico della scienza arcana.