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07 aprile 2012

I FALSI NOMI DI DIO E GESU' PRODUCONO FALSI VANGELI E FALSI DISCEPOLI - (1^ parte)

 


Il Cristo di cui insegnano le guide della cristianità non raffigura il vero Figlio di Eloah e il nome che essi hanno scelto per indicarlo è un falso nome, che non rappresenta il Messia in nessun modo ed in nessuna forma. I leader della cristianità hanno scambiato il nome salvifico del Messia con quello ispirato dalle loro menti peccaminose e dalla loro interpretazione personale. Questo è in diretta violazione della seguente scrittura:

“In nessun altro se non in YAHUSHUA si può trovare la salvezza: a questo mondo non ci è stato dato NESSUN ALTRO NOME per mezzo del quale noi dobbiamo essere salvati.”

(Atti 4:12)

NESSUN ALTRO NOME
 


Se fate uno studio letterale della scrittura sopracitata vi troverete questo significato: “Non esiste salvezza in nessun altro: perchè non c'è neppure un nome DIVERSO (=alterato) in tutto il mondo che sia dato agli uomini, attraverso il quale dobbiamo essere salvati.”
  (Atti 4:12)

Non solo il nome del Messia è stato alterato, ma anche il nome dello stesso Padre è stato tramutato. Questa è altresì una diretta violazione di un'altra scrittura:

“Non abuserai del nome di Yahuveh tuo Dio, poiché Dio non lascia impunito chi abusa del suo nome.” (Esodo 20:7)

Se si studia in senso letterale questa scrittura si troverà il seguente significato: “Non avere una falsa accezione del nome di Yahuveh tuo Dio, perchè Dio non lascerà impunito chi usa falsamente il suo nome.” (Esodo 20:7)

Quando 'qualcuno' manipola ed altera un nome potente e salvifico come quello del nostro Creatore e lo insegna ad altri, le conseguenze del suo atto possono essere mortali
, ed il nome alterato resterà inutile e vuoto. Di conseguenza i nomi alterati finiranno per rappresentare delle falsità, dovunque siano usati ed applicati.

I leader della cristianità hanno prodotto nomi falsi per il Creatore e per il Messia. Queste azioni improntate alla falsità non possono fare altro che produrre ulteriori falsità.

Le dottrine ed i credo delle guide cristiane odierne sono riposti nei nomi di “Gesù” e del “Signore Dio”, poi vengono applicati alla persona del Messiah ebraico, che la cristianità ha rinominato con il nome inglese contraffatto di “Jesus-Gesù”.

Queste dottrine e dogmi che sono applicati dalle guide della cristianità al nome di “Gesù” sono molto molto diversi da ciò che le Scritture insegnano. Le credenze e le dottrine di questi leaders cristiani, che insegnano e predicano nel nome di Gesù e del Signore Dio (Baal/Gad = due antiche divinità pagane), non sono in alcun modo associate o hanno niente a che fare con le più importanti e cruciali dottrine nelle Scritture. Perciò i nomi di Gesù e del Signore Dio non si applicano direttamente alla persona del vero Messia. Perchè, vi chiederete? Perchè le dottrine ed i credo che ne risultano e che vengono associati a quei nomi non si applicano affatto ai veri e cruciali insegnamenti che si trovano nelle Scritture. Quindi ancora una volta, i nomi di Gesù e del Signore Dio rappresentano ed identificano la religione contraffatta ed il vangelo contraffatto, completi di nomi alternativi. Di certo, avendo conosciuto il potere ingannatore di Lucifero e ciò di cui è capace, non pensereste che Lucifero non abbia contraffatto il vero vangelo, dopo 1800 anni o giù di lì. Oppure si?


C'E' UNA DIFFERENZA

La sola cosa che oggi possiamo avere in comune con gli insegnamenti delle guide cristiane cieche è il fatto che sia noi che loro sappiamo e crediamo che ci fu un Messia, e che nacque in Israele. Tuttavia, i più importanti e cruciali credo e dottrine della prima Congregazione si identificarono, associarono ed applicarono al vero nome del Messia. Questo fu compiuto dagli atti di coloro che conobbero, vissero e insegnarono le parole degli Apostoli, che discesero da Yahushua. Sebbene tutti questi insegnamenti si possano trovare nelle Scritture, le guide cristiane attuali (ignoranti e sotto la guida di uno spirito menzognero) hanno preso il messaggio di base, quello riguardante la morte, sepoltura e resurrezione di un Messia israeliano ed hanno applicato le loro personali dottrine e credenze carnali al messaggio di un Salvatore ebreo. Questo ha prodotto un vangelo contraffatto, pieno di tradizioni, credenze e dottrine pagane, di cui non vi è traccia nelle scritture, e questo vangelo contraffatto si identifica nei nomi di Gesù e del Signore Dio.

Se gli apostoli fossero qui oggi e sentissero insegnare e predicare di un Messia israeliano con un nome inglese ed un appellativo greco, direbbero: “Ma di chi state predicando?” e “che vangelo è questo?”. Dal canto vostro, avreste lo stesso problema con loro, e nel credere di poter insegnare a loro. Ma sarebbero loro ad avere un problema maggiore con le attuali dottrine cristiane.

Le scritture che seguono dimostrano che rispettare rigorosamente il Suo nome era una questione della massima importanza. Dimostrano inoltre che Satana aveva già iniziato il suo lavoro, ma essi restavano comunque fedeli al nome del Messia. Si, restarono fedeli a quel nome che venne loro dall'alto, come dovremmo fare anche noi, non credete?

“Io so tutto di voi. So che non avete molta forza, eppure avete messo in pratica la mia parola e NON AVETE RINNEGATO IL MIO NOME. Adesso ho aperto davanti a voi una porta che nessuno può chiudere.” (Apocalisse 3:8)

“Io so che abitate dove Satana ha il suo trono. Ma voi SIETE RIMASTI FEDELI AL MIO NOME. Non avete rinnegato la vostra fede in me, neppure quando il mio fedele testimone Antipa è stato ucciso nella vostra città, dove Satana ha la sua dimora.” (Apocalisse 2:13)

Quando tutto sarà finito, ci saranno dei libri nel Regno del Padre Eterno che racconteranno del tempo in cui il vangelo fu predicato fino alla sua fine. Siamo certi che l'appellativo della religione contraffatta sarà “Cristianità” ed i nomi (da essi scelti) che saranno associati con questo falso vangelo e religione saranno quelli di 'Gesù Cristo' e del 'Signore Dio'. Sì, questa è un'affermazione molto forte, ma sono ormai smascherati i fatti dietro ai grandi errori delle dottrine e credenze dei leader cristiani, così come nei falsi nomi di Gesù Cristo e del Signore Dio.

Non è forse vero che Lucifero secondo le scritture ha ingannato il mondo intero? Non insegnano forse le scritture che "solo pochi" troveranno la via della vita eterna? E quanti sono gli appartenenti alla falsa Cristianità? Quasi 2,5 miliardi, troppi per confermare quella scrittura! NON SONO AFFATTO QUESTI QUELLI CHE VERRANNO SALVATI. Proprio come Yahushua era impegnato a fare le cose del Padre suo, il nemico è stato impegnato a tessere il suo inganno per gli ultimi 1800 anni circa.


LA VERA FEDE

Yahushua è venuto a portare la salvezza al suo popolo in un periodo in cui i capi religiosi di quei tempi si erano impossessati della vera spiritualità del Giudaismo e l'avevano alterata, cambiata e corrotta con dottrine, tradizioni e comandamenti degli uomini. Non solo i capi religiosi di quel tempo alterarono la pura adorazione al Creatore, ma essi accantonarono e respinsero gli stessi comandamenti di Yahuveh.

Per questo i Farisei ed i dottori della legge chiedevano a Yahushua:
 “Perchè i tuoi discepoli non si comportano secondo le tradizioni degli anziani invece di prendere il cibo con le mani sporche?”

Egli replicò: “Isaia aveva ragione quando profetizzò su voi ipocriti; come è scritto: «Questo popolo mi onora con le labbra, ma i loro cuori sono lontani da me. Essi mi rendono culto invano; i loro insegnamenti non sono altro che regole insegnate da uomini. Voi avete lasciato perdere i comandamenti di Eloah e vi attaccate alle tradizioni degli uomini.» Poi Yahushua aggiunse: «Siete molto abili nel mettere da parte i comandamenti di Eloah per conservare le vostre proprie tradizioni!»” (Marco 7:5-9)

Ebbene, pensate un po'? Yahuveh ha consentito che la Sua verità fosse corrotta dai leader religiosi di quel tempo. La stessa identica cosa è accaduta al Vangelo. I leader della cristianità hanno alterato, cambiato, travisato e falsato il vero messaggio del vangelo, per mezzo delle dottrine, tradizioni e credenze degli uomini. Non solo essi hanno corrotto il vero messaggio del Vangelo, ma hanno anche messo da parte e respinto i veri comandamenti di Yahuveh, ed hanno predicato contro di essi. Un'altra generazione di Farisei è tornata tra noi, con il nuovo appellativo di “Farisei Cristiani”, eh SI'!


I VERI DISCEPOLI SONO STATI MESSI IN GUARDIA CONTRO DI LORO

“Serpenti! Razza di vipere! Come potrete evitare il castigo della Geenna? Perciò ascoltate: io manderò in mezzo a voi profeti, uomini sapienti e veri maestri della parola di Eloah. Alcuni li ucciderete, altri li crocifiggerete, altri li frusterete nelle vostre sinagoghe e li perseguiterete in tutte le città.” (Matteo 23:33-34)

“Lo Spirito dice chiaramente che negli ultimi tempi alcuni abbandoneranno la fede e seguiranno maestri d'inganno e dottrine diaboliche. Si lasceranno affascinare da ipocriti e imbroglioni che hanno la coscienza segnata con il marchio a fuoco di criminali.” 
(1 Timoteo 4:1-2)

“Perchè ci sarà un tempo nel quale gli uomini non vorranno più ascoltare la sana dottrina. Piuttosto, per soddisfare le loro voglie, raccoglieranno intorno a sé un gran numero di maestri, i quali insegneranno loro le cose che avranno voglia di ascoltare. Essi non daranno più ascolto alla verità e andranno dietro alle favole.” (2 Timoteo 4:3-4)

Ci saranno falsi profeti tra la gente, ma allo stesso modo verranno anche tra voi falsi maestri. Essi cercheranno di diffondere eresie disastrose e si metteranno perfino contro il Messia sovrano che li ha redenti; ma andranno presto in rovina. Molti li ascolteranno e vivranno, come loro, una vita immorale. Per colpa loro, la fede cristiana sarà disprezzata. Per il desiderio di ricchezza vi imbroglieranno con ragionamenti sbagliati. Ma la condanna di questi falsi maestri è già pronta. La loro rovina non tarderà a giungere.” (2 Pietro 2:1-3)

“Miei cari, se uno dice di avere lo Spirito, non credetegli subito: prima, esaminatelo bene, per vedere se davvero ha lo Spirito che viene da Eloah; perchè molti predicatori bugiardi sono andati a predicare nel mondo.” (1 Giovanni 4:1)

“Il grande dragone, cioè il serpente antico, che si chiama Diavolo e Satana, ed è il seduttore del mondo, fu gettato giù sulla terra, ed anche i suoi angeli furono gettati insieme a lui.” (Apocalisse 12:9)

 
LA GRANDE VOCE DELLA VERITA'

Sta arrivando veloce il giorno in cui avrà una grande voce il vero vangelo, quello che predicherà contro la religione corrotta ed alterata dei leader cristiani, coloro che si sono rifiutati di pentirsi dei loro personali comandamenti e tradizioni religiose. Sarà molto simile a quanto detto dei leader religiosi al tempo del Messia.

Serpenti! Razza di vipere! Come potrete evitare il castigo della Geenna? Perciò ascoltate: io manderò in mezzo a voi profeti, uomini sapienti e veri maestri della parola di Eloah. Alcuni li ucciderete, altri li crocifiggerete, altri li frusterete nelle vostre sinagoghe e li perseguiterete in tutte le città.” (Matteo 23:33-34)

“Ma quando egli (Giovanni) vide che molti Farisei e Sadducei venivano da lui per farsi battezzare disse loro: “Razza di vipere! Chi vi ha fatto credere di poter sfuggire al castigo che è ormai vicino? Dimostrate con i fatti che avete cambiato vita e non fatevi illusioni dicendo tra di voi: Noi siamo i discendenti di Abramo! Perchè vi assicuro: Dio è capace di far sorgere veri figli di Abramo da queste pietre.” (Matteo 3:7-9)

“Vi ho parlato così perchè questi fatti non turbino la vostra fede. Sarete espulsi dalle sinagoghe; anzi verrà un momento in cui vi uccideranno pensando di fare cosa grata a Eloah.” (Giovanni 16:1-2) 


“Voi sarete arrestati, torturati e uccisi. Sarete odiati da tutti per causa mia. Allora molti abbandoneranno la fede e si tradiranno l'un l'altro. Verranno molti falsi profeti e inganneranno molti. Il male sarà tanto diffuso che l'amore di molti si raffredderà.”
(Matteo 24:9-12)

Una delle cose che i capi religiosi di quel tempo e di oggi odiano è essere messi in discussione e corretti nelle loro convinzioni. Non importa se era Yahushua stesso a metterli in discussione e a correggerli. Ciò dimostra che qualsiasi adepto della cristianità corrotta che è immerso nelle sue personali tradizioni non sarebbe neppure in grado di udire le vere parole di Yahuveh, neanche se ricevesse la manifestazione di Yahuveh in persona, faccia a faccia con lui.

“A queste parole essi replicarono: Tu sei tutto immerso nel peccato fin dalla nascita e pretendi di insegnare a noi! E lo buttarono fuori.” (Giovanni 9:34)

Provate soltanto a contestare apertamente i falsi insegnamenti della cristianità a chi la pratica, fatelo faccia a faccia e state a vedere cosa succede. Io so per esperienza quel che succede, e no, non sto mica parlando di disturbare una funzione religiosa. Sareste presto scomunicati davanti a 250 persone o forse più, durante una messa domenicale. Inoltre vi sarebbe impedito di recarvi in altre chiese, perchè avrete apertamente criticato e avversato le false dottrine della chiesa. Ci sono poi molti che si rifiutano di professare la propria incertezza sulle dottrine ricevute, perchè hanno paura dei loro pastori appartenenti alla cristianità ipocrita.

“Nessuno però parlava di lui apertamente, perchè avevano paura delle loro autorità.” (Giovanni 7:13)

Si, persino i leader hanno timore dei loro stessi colleghi, perchè amano la stima degli uomini al di sopra di quella di Eloah.

“Eppure al tempo stesso molti persino tra gli stessi maestri credettero in lui. Ma a causa dei Farisei tennero nascosta la loro fede per paura di essere espulsi dalla sinagoga; poiché per loro era più importante essere rispettati dagli uomini che essere apprezzati da Dio.” (Giovanni 12:42-43)

I capi della cristianità non vogliono che voi insegniate o crediate nulla di diverso da quello che è stato da loro tradizionalmente insegnato ed accettato.

“Li portarono via (gli apostoli) e li fecero comparire davanti al tribunale (Sanhedrin) per essere interrogati dal sommo sacerdote. Egli li accusò: Vi avevamo severamente PROIBITO DI PREDICARE NEL SUO NOME
(in quel tempo i discepoli non pronunciavano MAI  il nome jesus-Gesù ma Yahushua il Suo vero nome) - Invece voi avete riempito l'intera Gerusalemme dei vostri insegnamenti e per di più volete farci apparire colpevoli della morte di quest'uomo.” (Atti 5:27-28)

 
INSEGNARE NEL NOME DEL MESSIA

Notate che nella scrittura precedente i capi religiosi hanno già comandato agli Apostoli di non insegnare più nel NOME del Messia. I capi di quei tempi posero la pena di morte su chiunque usasse, pronunciasse o insegnasse il nome del Padre in alcun modo. Questo si può ritrovare nel Talmud. Agli ebrei è stato anche insegnato dai loro capi religiosi di non usare o pronunciare la forma poetica abbreviata del nome del Padre “Yah” davanti ad un nome. Questo è uno dei motivi per cui i capi di quei tempi non volevano che le persone usassero, invocassero o insegnassero il nome Yahushua.   


Il nome che fu dato al Messia era parte e derivava dal nome del Padre “Yahuveh”. In altre parole quel nome che ci è stato dato per la salvezza è un nome di famiglia che contiene il nome del Padre.

La scansione fonetica del nome Yahushua contiene la forma poetica del nome del Padre. Al contrario, la scansione fonetica di 'Jesus' o 'Iesous' NON contiene affatto la forma poetica del nome del Padre. Perciò gli insegnamenti dei capi cristiani sulla questione del nome ci dicono che 'Iesous' e 'Jesus' sono una traslitterazione del vero nome del Messia.

Questa è una palese menzogna che viene usata per occultare un errore che essi non vogliono né correggere né ammettere. Le traslitterazioni di Iesous e Jesus non si assomigliano nel suono, e nessuna delle due assomiglia lontanamente al suono del nome “Yahushua”. Addirittura in ebraico non esiste affatto un suono “J”, come del resto non esisteva neppure in inglese fino al 1400 circa.

Quindi come potrebbe il nome “Jesus”, che contiene un suono “j”, essere la traslitterazione del nome ebraico “Yahushua”, se in ebraico il suono “j” non esiste neppure?

Le tradizioni riguardo la questione del nome di Yahuveh, che derivarono dagli antichi religiosi Farisei e Sadducei, sono state tramandate e adottate dai capi religiosi cristiani. Questo spiega perchè il nome del Padre è stato totalmente sostituito con “il SIGNORE” e perchè il nome “Gesù” non contiene in sé il nome del Padre. Il nome Yahushua significa che la salvezza è nel nome del Padre (Yahushua = Yah salva). Invece i cristiani ipocriti insistono ad insegnare il nome di “Gesù” che è privo del nome del Padre. Secondo le scritture ci sarà un tempo come non c'è mai stato prima, in cui Yahuveh darà il suo nome per dare la salvezza a chi lo invoca.

Chiunque invocherà il nome di Yahuveh sarà salvato, poiché sul monte Sion ed a Gerusalemme vi sarà la salvezza, come ha detto Yahuveh, anche per i superstiti che Yahuveh avrà chiamato.” (Gioele 2:32 AV) (Yahuveh è il nome originariamente scritto)

Secondo la scrittura sopra citata, non importerebbe la lingua di chi parla nel momento in cui invocasse esattamente Yahuveh per essere salvato. Ma gli ebrei Farisei hanno reso fuorilegge pronunciare il nome di Yahuveh, e i cristiani Farisei hanno completamente sostituito il nome del Padre e del figlio con il semplice vecchio appellativo “il SIGNORE”. Si sono anche assicurati che la forma poetica abbreviata di “YAH” non sia invocata o usata ogniqualvolta si pronuncia il nome distorto 'Gesù.'

Sembrerebbe che Lucifero conosca fin troppo bene le scritture! E sapete bene quale è il suo lavoro, no? Si, è proprio quello di tenervi lontani dal nome profetico e salvifico del Padre e del Figlio, e in questo modo tenervi lontani dal vero Vangelo e dalla Verità che salva.


OBBEDITE A YAHUVEH

Osservate ora le prime parole della replica di Pietro all'ordine di non insegnare più il nome santo:

“Pietro e gli altri apostoli replicarono: Noi dobbiamo obbedire a Eloah, non agli uomini! Ora Eloah dei nostri padri ha fatto risorgere Yahushua, colui che voi avete fatto morire inchiodandolo al legno. Eloah lo ha innalzato alla sua destra come Principe e Salvatore per offrire al popolo d'Israele l'occasione di cambiar vita e ricevere il perdono dei propri peccati. Noi siamo testimoni di questi fatti: noi e lo Spirito Santo che Eloah ha dato a quelli che gli obbediscono.” (Atti 5:29-32)

Quando gli ipocriti religiosi della cristianità, che sono nell'errore e rifiutano la vera parola di Yahuveh, sono messi di fronte alla verità, ed alla correzione delle loro convinzioni, essi si arrabbiano e questo è ciò che può accadere. VI ODIANO!

“Quando udirono questo, essi si infuriarono e volevano metterli a morte.” (Atti 5:33)

Allora si turarono le orecchie, e urlando a squarciagola si scagliarono tutti insieme contro Stefano, e lo trascinarono fuori dalla città per lapidarlo. Nel frattempo, i testimoni deposero i loro mantelli ai piedi di un giovane, un certo Saulo, perchè li custodisse. Mentre lo lapidavano, Stefano pregava così: Adonay Yahushua, accolgi il mio spirito. Poi cadde sulle ginocchia gridando: Adonay, non tenere conto di questo loro peccato. Detto questo, morì.” (Atti 7:57-60)

La stessa cosa è successa tra i capi cristiani che sono stati criticati per i loro falsi insegnamenti.
 Vi basti pensare alla Chiesa Cattolica Romana e alle Crociate. Avete un'idea di quanta gente è stata messa a morte dai capi religiosi cristiani, nel nome di IesousGesù o del SIGNORE DIO?

Per favore, prendete posizione contro questi cristiani Farisei e Scribi (traduttori) che hanno respinto e insegnato contro i veri nomi e le leggi di Yahuveh. Perchè essi sono stati usati come strumenti di Satana in un vangelo contraffatto. Questi cristiani Farisei respingono le vere feste comandate da Yahuveh (Levitico 23:1) ed insegnano erroneamente a festeggiare tutte le feste pagane. Questi ipocriti preferiscono insegnare e conservare le festività pagane, che sono impregnate di pratiche e usanze pagane piuttosto che attenersi ai giorni di festa di Yahuveh. Alcune di queste feste pagane sono associate al sistema di credenze derivante dai nomi di Gesù e del Signore Dio, cosa che conferma ulteriormente che i credo della cristianità non sono scritturali, ma sono i credo di una religione falsata e distorta.

Conosco molti cristiani che provano più repulsione per l'idea di qualcuno che non creda nel Natale e nella Pasqua, che per l'idea di qualcuno che non creda nel loro falso GesùQuesti stessi cristiani ipocriti provano molto odio quando gli si dimostra che le loro festività religiose idolatriche NON SONO AFFATTO SCRITTURALI e sono piene zeppe di usanze demoniche e pagane. Tuttavia i cristiani Farisei continueranno a festeggiare il loro Natale e la loro Pasqua idolatri pagani, e continueranno ad insegnare le stesse cose ricevendo al tempo stabilito la loro "ricompensa"!

I cristiani Farisei dovrebbero interrogare Yahushua anche su molti dei loro comandamenti e tradizioni!

“Alcuni Farisei e alcuni maestri della legge giunti da Gerusalemme si avvicinarono a Yahushua e gli dissero: perchè i tuoi discepoli infrangono le tradizioni degli anziani e non si lavano le mani prima di mangiare? Yahushua rispose loro: e voi, perchè non rispettate i comandamenti di Eloah per seguire la vostra tradizione? Eloah ha detto: Onora il padre e la madre. E poi: Chi maledice suo padre e sua madre deve essere messo a morte. Ma voi dite che uno non ha più il dovere di onorare suo padre e sua madre se dice ad essi che ha offerto a Eloah quei beni. Così, per mezzo della vostra tradizione, voi fate diventare inutile la parola di Eloah. Ipocriti! Il profeta Isaia aveva ragione quando diceva di voi Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me. Mi onorano invano, perchè insegnano come dottrina di Eloah comandamenti che son fatti da uomini.” (Matteo 15:1-9)
 
“Guai a voi ipocriti, maestri della legge e Farisei! Voi chiudete agli uomini la porta del regno di Eloah: non entrate voi e non lasciate entrare quelli che vorrebbero entrare. Guai a voi ipocriti, maestri della legge e Farisei! Voi fate lunghi viaggi per terra e per mare, pur di riuscire a convertire anche un solo uomo; ma poi, quando l'avete conquistato, lo rendete degno della Geenna peggio di voi.” (Matteo 23:13-15)

Le scritture sopra citate si applicano a tutti i religiosi della cristianità, che rifiutano la verità e insegnano contro le leggi di Yahuveh a favore delle proprie tradizioni e comandamenti. Si applica anche a tutti i leader cristiani che viaggiano per terra e per mare per fare proseliti, senza poi insegnare loro la verità della salvezza, che si trova negli esempi della dottrina degli Apostoli. Essi tuttavia continueranno ad insegnare la loro dottrina del “Credi e confessati”, e ad insegnare loro come restare dentro e perpetuare la stessa religione contraffatta, che è profondamente radicata nel paganesimo, a partire dai nomi contraffatti che si applicano al loro culto.

L'appellativo di “Cristiani Farisei” è molto calzante, non trovate?

Possa Yahuveh benedirvi con la fede appropriata alla verità in Yahushua!





12 maggio 2010

CHI, DICE LA GENTE CHE IO SIA?

 



PREMESSA

Molti dicono che il Messia sia solo un semplice uomo che si fece solo deridere, altri dicono che fù un rivoluzionario ideologico, altri ancora che fù solamente un'illuminato gnostico, infine chi dice che non sia mai esistito e sia frutto della sola fantasia malata dei suoi seguaci. Oggi però nonostante tutte queste menzogne e a distanza di 2000 anni questa figura rieccheggia nella mente e nella vita moderna domandando ad ognuno di voi:

VOI CHI DITE CHE IO SIA?

Matteo al capitolo sedici del suo vangelo ci narra un fatto che accadde nei pressi della città di Cesarea di Filippi, un anno circa prima della morte di Yahushua.

Il Signore chiese ai dodici, che lo accompagnavano in un viaggio verso Nord, che cosa la gente pensasse di Lui. Per risposta gli apostoli gli riferirono le voci che circolavano sul suo conto. Alcuni, facendo proprie le superstizioni e le paure di Erode Antipa, pensavano che Yahushua fosse Yahohanan il battista tornato in vita, altri credevano che lo spirito di ElìYah (Elia) o Yahirim (Geremia) si fosse manifestato in Lui, c'era poi chi lo considerava semplicemente uno dei tanti profeti inviati da EL il Supremo per ammonire e guidare il Suo popolo. A questo punto Yahushua interrogò direttamente i suoi apostoli chiedendo espressamente il loro parere. Rispondendo in nome di tutti, illuminato da EL, Pietro con fervore e semplicità ma anche con estrema prontezza e precisione, pronunciò una grande confessione di fede:

"Tu sei il Messyah, il figlio dell'Iddio vivente"

(Matteo 16:16)

Anche oggi sulla figura di Yahushua circolano le idee più svariate. C'è chi pensa che il Messia sia stato un grande trascinatore di folle, chi lo vede come un rivoluzionario precursore dei moderni movimenti socio-politici, c'è chi pensa a Lui come a un potente taumaturgo e chi ancora lo paragona ad uno dei tanti filosofi o profeti vissuti nella storia. Infine c'è anche chi arriva a dubitare della sua esistenza storica o a considerarlo un povero ebreo con qualche strana idea per la testa. Esattamente come duemila anni or sono la gente dice la sua con superficialità, senza curarsi di conoscere veramente Yah'u'shua e soprattutto senza avere gli elementi sufficienti per rispondere alla domanda che ancora oggi Egli pone ad ognuno di noi: "Chi sono per te?".

Capire che la nostra unione con il Padre Onnipotente e il nostro destino eterno dipendono dalla risposta a questa domanda, è fondamentale per prendere la faccenda con estrema serietà. Quando Pilato, proconsole della Giudea, domandò alla folla di Gerusalemme cosa dovesse farne di Yahushua detto il Netzarym, la Scrittura racconta che la piazza espresse un giudizio severo ed inappellabile: "Tutti risposero: sia inchiodato al legno" (Matteo 27:22).

Sia la domanda di Yahushua ai suoi discepoli che quella di Pilato alla piazza di Gerusalemme sono due episodi considerevoli nella storia dell'uomo, due eventi cui dobbiamo anche noi partecipare con le nostre scelte. Possiamo immaginarci accanto al Messia nelle vicinanze di Cesarea, oppure possiamo unirci alla folla chiassosa che doveva decidere cosa farne di Yahushua, ma sia nell'uno sia nell'altro caso l'Iddio vivente ci chiede di emettere il nostro verdetto, decidendo cosa, in realtà, il Messia rappresenti per noi. E come dovrebbero fare tutti i giudici seri e coscienziosi la nostra prima responsabilità è quella di riconoscere il Signore dei Signori, i suoi gesti, le sue parole. E il Signore Yahushua si presenta a noi tutti con una precisa connotazione: Egli è il Figlio di YHVH..!!

L'espressione "figlio di EL", utilizzata nella Scrittura al pari di quella "figlio dell'uomo", non indica l'origine, né presuppone subordinazione ma è usata per dettare e descrivere l'assoluta uguaglianza tra due condizioni. Nei popoli orientali, infatti, tale frase designava identicità (esempi biblici: Genesi 4:20; Genesi 4:21; Genesi 17:4; Marco 3:17; Luca 10:6; Atti 4:36;). Nel caso del Messia sottintende i titoli di Messia e di Re d'Israele (cfr. Marco 14:35-37; Giovanni 1:49; Giovanni 11:27; Marco 15:32).

Chi dice la gente che io sia?

Scorrendo i quattro evangeli ovunque troviamo, in modo diretto o indiretto, la testimonianza della divinità di Cristo. Basti pensare alle sue grandi affermazioni, quando per ben sette volte afferma di essere l'unica via per essere riconciliati con il Padre Eterno e per ottenere la vita eterna (Giovanni 6:35; 8:12; 10:9-14; 11:25; 14:6; 15:1), che per gli Ebrei aveva un preciso ed inequivocabile significato.. quello di essere il Messia di Yah, Figlio Suo.. di natura divina superumana.

  • gli apostoli salvati dal naufragio gli si gettano ai piedi e l'adorano esclamando: "Veramente tu sei il Figlio di EL" (Matteo 14:22).

  • alla donna samaritana che al pozzo di Sichem gli aveva detto: "So che il Messyah, deve venire; quando sarà venuto ci insegnerà ogni cosa", risponde con estrema naturalezza indicando in se stesso l'atteso Messyah: "Sono Io che ti parlo" (Giovanni 4:25-26).

  • Yahushua insegna ad onorare il Figlio come il Padre (Giovanni 5:23) e attribuisce a sé e al Padre lo stesso potere di dare la vita (Giovanni 5:21).

  • Tommaso vedutolo risorto si getta ai suoi piedi gridando: "Adonay mio ed Eloah mio" (Giovanni 20:28). I discepoli gli rendono onore subito dopo la Sua risurrezione (Matteo 28:9).

  • i Giudei comprendono bene le affermazioni sulla sua divinità tanto che prendono delle pietre per lapidarlo e alla domanda di Yahushua sul perché lo volessero uccidere rispondono: "Ti lapidiamo per bestemmia, perché tu che sei uomo ti fai EL" (Giovanni 10:33).

In tante altre occasioni Yahushua proclama la sua divinità, ma è sicuramente l'ultima la più efficace, quella che illumina tutte le altre. Egli è in catene davanti al Sinedrio, sommo consiglio della nazione giudaica. Caifa, il Sommo Sacerdote per troncare qualsiasi discussione si rivolge a Lui con tutta l'autorità e la maestà che la Legge gli conferiva: "Io ti scongiuro per l'Iddio vivente di dirci se sei il Messyah, il Figlio di EL". La domanda è inequivocabile e richiede una risposta altrettanto precisa. È giunto il momento di dissipare ogni dubbio, di sapere con esattezza chi è in realtà questo falegname Galileo, e il Messia non esita, prontamente con voce ferma e piena di dignità risponde: "Tu lo hai detto, perché Io lo sono" (cfr. Matteo 26:57-68; Luca 22:63-71; Giovanni 18:12-27). Yahushua sapeva molto bene che quella risposta avrebbe segnato la sua condanna, già vede il legno erigersi sul Golgota, già ode il rumore del martello che spinge i chiodi attraverso la sua carne, già ascolta i vituperi, le imprecazioni, gli sberleffi che gli saranno rivolti, eppure con fermezza e con l'autorità che gli proviene dalla consapevolezza di ciò che sta affermando, Egli ripresenta la sua natura: "Si sono il Figlio di EL". E a quella risposta il Sommo Sacerdote inizia a stracciarsi i vestiti, e tutto il Sinedrio prorompe in un solo grido: "Egli ha bestemmiato... Egli è reo di morte".

La sua affermazione "sono il Figlio di EL", pronunciata prima tra i discepoli in Galilea e suggellata davanti al Sinedrio, segna la sua condanna a morte. I Giudei poco dopo al cospetto del Governatore romano Pilato grideranno: "Noi abbiamo una legge e secondo questa legge egli deve morire, perché si è fatto Figlio di EL" (Giovanni 19:7).

Davanti a questa affermazione del Signore Yahushua ogni uomo ha la responsabilità morale di emettere il proprio giudizio. Restare in silenzio, lavarsi le mani, come Pilato, non ci farà essere meno colpevoli del giudice romano che abdicò miseramente in mano alla folla i suoi poteri e le sue responsabilità di giudice. Possiamo idealmente stracciarci i vestiti, come fece Caifa, considerarlo un bestemmiatore, un bugiardo oppure rivolgerci a Lui fiduciosi... siamo liberi di decidere ... ma Dio impone una scelta!

Dinanzi al Messia che fino alla morte afferma di essere Figlio di Dio, tre solamente sono le ipotesi plausibili:

  • ci troviamo davanti ad un uomo che ha perduto il bene dell'intelletto, un folle in preda ad un delirio continuo, un esaltato privo di ogni ragione.

  • siamo dinanzi ad un imbroglione, un bugiardo, un uomo che non teme Dio e che ha concepito l'empio disegno di farsi passare per figlio di Dio chissà per quali reconditi fini.

  • egli è veramente ciò che afferma d'essere e allora non possiamo che seguirlo con gioia e fiducia.

Non possono esserci alternative a queste ipotesi. Yahushua non può essere stato semplicemente e solamente un grande uomo, o uno dei tanti profeti, perché le sue affermazioni sono forti, uniche, solenni e richiedono una seria considerazione per emettere una giusta sentenza.

Siamo davanti ad un pazzo? Aprite il Vangelo e scorretelo da capo a fondo, leggete i suoi inviti, ammirate la sua sapienza, apprezzate il suo insegnamento morale, gustate il suo amore operoso verso ogni uomo che si innesta all'amore di Dio. Meditate sull'umiltà, sulla temperanza, sulla pazienza, sul perdono verso le offese, sulla franchezza, sulla purezza del cuore, sulla carità che egli invita ognuno a possedere e ditemi se tale alta, inaudita, sublime dottrina può essere stata disegnata da un ebreo pazzo di circa 30 anni. Un pazzo che istruisce le turbe con autorità, che annuncia i temi più ardui e sublimi col linguaggio più semplice e comprensibile, che penetra nello spirito con estrema facilità mettendone a nudo ogni angolo anche il più recondito, che discute alla pari con Scribi e Farisei ritorcendo contro di essi le loro stesse accuse, che smaschera l'ipocrisia, lascia confusi gli avversari e riscuote ammirazione in chi lo ascolta. E' questo un pazzo? Siamo seri! Nulla è più equilibrato, nulla più posato delle sue proposte, nulla più sublime delle sue parole. Ognuna di esse penetra nel cuore dell'uomo scaldandolo ed illuminandolo come un raggio di sole.

Chi è dunque Yahushua, un imbroglione, un mentitore? Un uomo che osa spacciarsi per Figlio di EL per chissà quali occulti fini? Un uomo così meschino, scellerato, sacrilego da ingannare e raggirare tutti coloro che lo seguono fiduciosi? No, non è possibile, l'ipotesi è talmente assurda ed insensata che offende persino prenderla in considerazione. Colui che ha prodotto il sistema morale più eccelso nel corso della storia non può essere un mentitore. Non dimentichiamo che Yahushua ha vissuto a Nazareth per 30 anni, in mezzo ad un popolo il cui credo fondamentale, che lo distingue da ogni altro, è quello in un EL invisibile, inaccessibile, UNICO, di cui non si pronuncia più nemmeno il nome (per timore superstizioso dei capi di trasgredire il secondo comandamento) e di cui non è lecito fare neanche la più insignificante immagine. E Yahushua ha osato in queste circostanze dimostrare che:

"Egli è l'immagine di EL invisibile, il primogenito di ogni creatura"

(Colossesi 1:15)

Che speranze aveva di guadagnare qualcosa, quale recondito fine si sarebbe dovuto nascondere dietro tutto ciò? I Giudei avevano perseguitato, lapidato e ucciso, i veri profeti, quale peggior sorte avrebbero riservato ad un povero falegname che osava bestemmiare contro la Legge facendosi Figlio di Dio? E poi quali reali vantaggi trasse Yahushua dalle sue affermazioni? Pochi furono coloro che gli cedettero e lo seguirono, i soli vantaggi che ne ottenne furono timori, ansie, scherni, ed infine la morte che più volte aveva annunciato ai suoi discepoli. Egli non cerca mai rispettabilità e ricchezza, tutti i suoi insegnamenti sono imperniati sul distacco dai beni materialisul rifuggire gli onori, è basata sull'esaltazione di quei valori che troppo spesso sono latitanti nella società di allora e di oggi. Tutto ciò frutto di un astuto, ipocrita, imbroglione? No, una tale considerazione è inammissibile. E allora, allora l'unica ragionevole, inevitabile, convincente ipotesi è che Yahushua sia realmente ciò che afferma di essere: il Figlio di YHVH.

Egli avvalora questa solenne affermazione con la sua vita, la dimostra con la sua predicazione sobria e autoritaria, con i miracoli potenti, la suggella con la sua morte, la rende vibrante con la sua resurrezione. Yahushua è l'unico che ha lasciato una tomba vuota alle sue spalleE' il solo che è riuscito a sconfiggere le paure e le inquietudini che si agitano in ogni essere umano, il solo che ha donato una speranza viva capace di rispondere alle nostre ansie. Solo Lui lenisce col balsamo prezioso delle sue parole la sofferenza e l'angoscia causate dal peccato. Solo Lui afferma e dimostra di essere Figlio di EL. Davanti questa conclusione emergono con pressante sollecitudine le nostre responsabilità verso di lui, verso la sua Parola, scritta nelle pagine del Nuovo Testamento, verso la sua morte, compiuta per propiziare la nostra redenzione e la nostra libertà dal peccato.

Dobbiamo trovare il coraggio, il tempo, la determinazione di accostarci a lui per seguire il Suo GRANDE ESEMPIO di vita, di riscoprire più profondamente i suoi insegnamenti, di vivere totalmente e senza ipocrisie ciò che ci ha lasciato per nostro insegnamento, di chinare il capo e umilmente farlo vivere nei nostri cuori.. come fece l'Apostolo:

"Non sono più io che vivo ma è il Messyah che vive in me"

(Galati 2:20)

07 maggio 2009

PERCHE' IL MESSIA E' MORTO PER NOI?

 


Prima di morire Yahushua disse:
"Tutto è compiuto! E chinato il capo, rese lo Spirito"
(Giovanni 19:16-30)




Tutti i popoli hanno da sempre avvertito la necessità di offrire olocausti e sacrifici per placare le divinità, o elohim in cui credevano, indignate contro di loro a motivo della disubbidienza ai loro comandi. Paura, superstizione e ignoranza hanno costituito gli ingredienti di chi non conosce la Legge di Eloah YAHUVEH.
Speranza e fede sono invece gli elementi di chi tale legge conosce e desidera seguire. Per comprendere a fondo il significato e la grandezza del sacrificio del Suo Messyah e della salvezza ad esso legata, è necessario ripercorrere, per un attimo, la storia del popolo d'Israele.
Il popolo ebraico conosceva la Legge di YAHUVEH e presentava i sacrifici di riparazione da Lui richiesti (Levitico 6:5) perché rimanesse in loro desto il senso di evolvere sempre in meglio e si cercasse in Lui l'alimento della speranza. Andando ancora più indietro nel tempo leggiamo, sempre nella Scrittura, che l'offerta di Abele fu gradita a YAHUVEH perché implicava l'accettazione del principio dell'espiazione (ossia la necessità di riconoscere umilmente le proprie colpe), mentre i frutti di Caino non furono accettati perché con essi egli mostrava di non riconoscere il suo stato di bisogno e la necessità del ravvedimento. La consapevolezza di essere nel bisogno di evolvere secondo norme morali molto più ELEVATE è dunque alla radice del rapporto del Creatore con la creatura sin dall'inizio della sua esistenza. Nel Nuovo Testamento, nella lettera agli Ebrei, questo principio è così riproposto:

"...e secondo la Legge quasi ogni cosa è purificata con sangue e senza spargimento di sangue non c'è remissione"
(Ebrei 9:22)

La morte del Messyah, allora, non avvenne per caso o per un semplice susseguirsi di eventi. Non fù un errore al quale il Figlio dell'uomo dovrà rimediare tornando una seconda volta per fare quello che non gli riuscì la prima. Neppure avvenne solo perché fu decretato da Giudei e Romani, dato che tutto era stato previsto dal Creatore prima ancora della fondazione del mondo (1 Pietro 1:20).
Luca scrive: "Il Messyah doveva morire e risuscitare dai morti" (Atti 17:3). La sua morte è stata, dunque, un evento necessario per il genere umano ed è triste constatare come l'uomo ripaghi tanto amore con superficialità ed indifferenza. Ebene chiarire tuttavia, che il Messyah non "doveva" morire per forza, ma LUI HA SCELTO di farlo per offrire a tutti noi una via di salvezza dal peccato. Egli stesso afferma:

"perché io depongo la mia vita, per riprenderla poi. Nessuno me la toglie, ma la depongo da me"
(Giovanni 10:16)

Yahushua è morto volontariamente, per noi, perché noi potessimo avere unione con il Padre:

"Ha'Mashyah ha sofferto una volta per i peccati, Egli Giusto per gli ingiusti, per condurci a Eloah"
(1 Pietro 3:18)

Egli rappresenta la riconciliazione tra l'uomo e il Padre. Questo vocabolo è l'opposto di "ostilità, inimicizia". Quando tra due parti esiste rottura non c'è dialogo né comprensione. La riconciliazione è la conseguenza della rimozione di tutte le cause che determinano l'inimicizia o l'ostilità. Si viene pertanto a creare un nuovo clima di amicizia.
Nel caso dell'uomo e il suo Creatore, è stato il [TRADIMENTO] (chiamato: "peccato") della creatura a causare la separazione, e l'uomo non potrà mai ristabilire un dialogo con il Padre fintantoché il [Tradimento] non sarà rimosso. Non ci illudiamo, siamo tutti peccatori, nessuno può essere così cieco e presuntuoso da considerarsi talmente bravo e a posto da non avere bisogno del sacrificio della vita del Messyah e della riconciliazione con il Padre. Scrive Giovanni: 

"Se diciamo di essere senza peccato, inganniamo noi stessi, e la verità non è in noi...se diciamo di non aver peccato, lo facciamo bugiardo, e la sua parola non è in noi"
(1 Giovanni 1:8-10)

Buone azioni, amore verso gli altri, partecipazione ai problemi della società, sono tutte cose più che meritevoli, ma non possono farci avere quello che il Messyah ha pagato con il suo sangue.

"..mentre Israele, che ricercava la giustizia non ha raggiunto questa legge.
Perchè? Perchè l'ha ricercata non per fede ma per opere.."
                                                                                           (Rom. 9:31,32)
 
Il prezzo della salvezza è stato dunque altissimo. Ma il risultato meraviglioso se l'uomo accetta questo è: "La liberazione e il riscatto dal [potere] del peccato e della morte". La bontà del Padre e il Suo vero Amore hanno raggiunto l'apice in quanto il Figlio dell'uomo è morto versando la sua vita per la remissione dei nostri errori ed ha pagato il prezzo necessario affinché coloro che lo vogliono siano salvati. Egli è morto perché noi potessimo vivere in Lui: 

"Egli morì per tutti affinché quelli che vivono, non vivano più per loro stessi, ma per colui che è morto e resuscitato per loro"
(2 Corinzi 5:15)

L'uomo è portato a vivere egoisticamente pensando solo ai propri interessi. In questa società vuota, egoista e materialista domina la volontà del singolo e in tutto egli cerca di seguire solo i propri fini, la propria gloria, la soddisfazione dei propri istinti ed interessi. Yahushua trasforma l'uomo e la sua morte è una lezione di umiltà e di coraggio, di compassione e di amore. Attraverso l'ubbidienza al Suo messaggio, l'uomo riesce a mutare le sue disposizioni e a camminare in una nuova VIA di vita, guidato dalle pagine ispirate della Sua Parola vivente e permanente.
Ogni uomo, prima o poi nella sua esistenza, è chiamato ad emettere un giudizio su ciò che ha fatto Yahushua Ha'Mashyah. Ognuno di noi prende per un attimo il posto di Pilato e giudica il Figlio di EL Yah. Davanti a noi c'è la Sua vita, il Suo messaggio teso a sensibilizzare e ad educare il nostro spirito, i Suoi miracoli che testimoniano la sua Divinità. Ora siamo noi ad ucciderlo per la seconda volta con la nostra superficialità, con la nostra incredulità, con il nostro comportamento troppo spesso incoerente.
Se continueremo a vivere tenendolo lontano dal nostro cuore e dal nostro spirito, con le nostre scelte, è come se lo stessimo uccidendolo un'altra volta, inchiodandolo sul legno con i chiodi del nostro disinteresse. Se invece ci accosteremo con un cuore davvero umile e pronto ad imparare da Lui, allora significherà che il Suo sacrificio non è stato vano e potrà inondarci di grazia e amore.

RIFLETTIAMO E TORNIAMO A LUI E ALLLA VERA SPIRITUALITA'.