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12 gennaio 2021

LA FALSA DOTTRINA CATTOLICA SU PIETRO

 

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PREMESSA


Questo post è redatto allo scopo di far USCIRE da Babilonia la Grande - la Madre delle Meretrici - TUTTE le persone di buona volontà che hanno a cuore la Pura Verità, affinchè non ricevano le stesse punizoni che la Grande Meretrice riceverà tra breve in Giudizio.

E' scritto: 
"Uscite da essa popolo mio, 
affinchè non riceviate anche voi il suo castigo..".(Ap. 18:4).



Il versetto biblico di Matteo 16:18, nella versione cattolica Edizioni Paoline 1995 e nella Nuova Riveduta 1994, è tradotto rispettivamente come segue:

Io ti dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa” (Edizioni Paoline 1995)


E anch’io ti dico: tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la mia chiesa, e le porte del soggiorno dei morti non la potranno vincere” (Nuova Riveduta 1994).

 
Questo stesso versetto viene tradotto più "correttamente" da numerose altre versioni, fra le quali quelle che seguono:


“Ed io altresì ti dico, che tu sei Pietro, e sopra questa roccia io edificherò la mia chiesa e le porte dell’inferno non la potranno vincere” (La Nuova Diodati 1991)

Y yo también te digo que tú eres Pedro, y sobre esta roca edificaré mi iglesia, y las puertas del Hades no la dominarán” (Spanish Reina-Valera 1995)

Et moi, je te dis que tu es Pierre, et que sur ce roc je bâtirai mon Église, et que les portes du éjour des morts ne prévaudront point contre elle” (Nouvelle Edition Geneve 1979)


La traduzione letterale del testo greco originale di Matteo 16:18 recita come segue:

E io, dunque, ti dico che tu sei un sasso (greco: pétros), e sopra questa roccia (greco: pétra) io edificherò la mia chiesa, e le porte dell’Ades non la vinceranno”.

A Simone figlio di Giovanni (l’apostolo chiamato “Pietro”), Yahushua aveva detto: "Tu sei Simone, figlio di Giona; tu sarai chiamato Cefa che vuol dire: "sasso” (Giovanni 1:42) (Versione La Nuova Diodati 1991). 

Altri traducono questo stesso versetto in modo improprio: 

“Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; e tu sarai chiamato Cefa (che si traduce «Pietro»)” (Giovanni 1:42) (Versione La Nuova Riveduta 1994; ma vedasi anche la Versione cattolica Edizioni Paoline 1995).

L’inesattezza di quest’ultima traduzione sta nel fatto che, in greco (lingua originale della Settanta Greca del Vangelo), il nuovo nome dato da Gesù all’apostolo Simone, cioè "pétros", ha il significato di “sasso, ciottolo, pezzo di roccia, pietra”: è cioè il nome di una cosa e non un nome di persona, e rappresenta la traduzione in greco della parola [aramaica] "Cefa" usata da Yahushua per designare Simone. Il nome taliano “Pietro”, l’inglese “Peter”, lo spagnolo “Pedro”, e altre traduzioni similari del termine greco "pétros".. non hanno alcun significato e sono totalmente inutili.

Simone è pétros [cioè un sasso]; Yahushua il Messyah è invece la pétra [cioè la roccia] su cui è edificata la Sua "Ha'Qahal" (comunità di persone, congregazione di persone, e NON UN EDIFICIO - ndr): “E io, dunque, ti dico che tu sei un sasso [greco: pétros], e sopra questa roccia greco: [pétra] io edificherò la Mia Qahal” (Matteo 16:18).
Ecco esemplificata figurativamente l’enorme differenza che intercorre fra i due vocaboli greci "pétros" (riferito a Simone) e "pétra" (riferito a Yahushua):




petra roccia gesù


Che Yahushua il Messyah sia la pétra (cioè la roccia) è attestato anche dall’apostolo Paolo, allorché afferma: “e tutti bevvero la medesima bevanda spirituale, perché bevevano dalla roccia [greco: pétra] spirituale che li seguiva; e quella roccia [greco: pétraè il Kristos”. (1 Corinti 10:4).

In questo versetto (1 Corinti 10:4), il vocabolo greco "pétra" che vi compare per ben due volte è tradotto univocamente ed esattamente da tutte le versioni della Bibbia (compresa quella cattolica - ndr) con il termine corrispondente roccia.

Allora, ci si domanda: per quale ragione in Matteo 16:18 il vocabolo greco "pétra" non è stato reso dai Traduttori della Nuova Riveduta con il termine corrispondente "roccia", come è stato fatto invece nel caso di 1 Corinti 10:4, Matteo 7:24-25, Matteo 27:60, Marco 15:46, Luca 6:48, Luca 8:6, Luca 8:13, dove compare sempre il medesimo vocabolo greco "pétra" tradotto immancabilmente e correttamente con il termine "ROCCIA"..??

Ecco, dunque, la traduzione corretta di Matteo 16:18:

E io, dunque, ti dico che tu sei un sasso (pétros), 
e sopra questa roccia (pétra) io edificherò la mia ekklesia (ebraico: Ha'Qahal)”.

Una traduzione impropria come la seguente: “tu sei Pietro e su questa pietra”, giova sicuramente al cattolicesimo romano che, infatti, si guarda e si guarderà sempre bene dall’emendarla. Questa è una falsa dottrina e una menzogna antiscritturale.
Di sicuro non giova alla Verità del Vero messaggio del figlio dell'uomo.. Yahushua il Messyah del Vero Eloah.




19 luglio 2012

CRISTIANI VS NETZARYM: CHI SONO I VERI NETZARYM?

 

netzary discepoli Messia
 I NETZARYM: GLI ORIGINARI DISCEPOLI DEL MESSIA YAHUSHUA


La Scuola Catechistica di Alessandria d’Egitto e i cosiddetti “padri della chiesa” che vi furono istruiti e addestrati, svilupparono quella che sarebbe divenuta la “Cristianità”, e infine l’ “Universalismo” Romano, il Cattolicesimo. 

Ciò che questi primi “padri della chiesa” di Alessandria scrissero a proposito di una certa “setta”, è di grande interesse per chi volesse risalire alle radici del loro credo. Molti di questi primi “cristiani” erano ex adoratori della divinità solare, che adottarono una fede nel MashiYah (Messia) di Israele, Yahushua. Essi lavoravano prevalentemente su testi greci, ma leggendo le loro lettere in greco, comprendiamo immediatamente quanto essi disprezzassero i “Natsarim”, nella cui stessa esistenza vedevano una minaccia ai loro insegnamenti. Uno di questi “padri della chiesa” specifica che questi Natsarim possedevano gli scritti di MattithYahu (Matteo), e dichiara che questi scritti erano in lingua ebraica, come erano stati scritti originariamente! 

Questi ed altri fatti che esporremo, contraddicono chiaramente quello che molte persone oggi sono state indotte a credere sugli originari seguaci di Yahushua. Proprio ad opera dei “padri della chiesa” furono soppresse le radici Ebraiche/Israelite della fede, e soltanto le radici greche furono sviluppate. Il tratto che accomuna tutti i “padri della chiesa” è la loro unanime condanna dei "Natsarim" ed il loro fervente "antisemitismo". 


cristiani corruzione verità


Origene di Alessandria insegnò alla Scuola Catechistica di Alessandria d’Egitto. Egli fu il successore di Clemente come capo della Scuola. Auto-castrato e VEGETARIANO come Clemente, Origene visse dal 185 al 254 d.C. Tertulliano ed Ireneo furono contemporanei di Origene. Essendo istruito negli studi classici del paganesimo, fu tra i responsabili dell’adozione di numerosi errori dottrinali. 

I moderni seminari promuovono gli insegnamenti corrotti dai sofismi greci ed egiziani dei “padri della chiesa”, che tentarono di eliminare ideologicamente e fisicamente i primi veri Apostoli di Yahushua. I Netzary (così venivano identificati in lingua ebraica) venivano condannati dalle autorità in carica ai tempi di Paolo: “E riteniamo giusto ascoltare la tua opinione, perchè di fatto, riguardo a questa setta, sappiamo che ovunque se ne parla male.” (Atti 28:22) 

Questa "setta", quella dei Netzarym, fu soppressa dai primi padri della chiesa e dalla gerarchia che stava nascendo all’interno della prima scuola formale della Cristianità, la Scuola Catechistica di Alessandria (fondata nel 190 d.C. circa).  

Il termine usato per identificare i primi discepoli di Yahushua si trova in Atti 24:5 ed è erroneamente trascritto come “Nazareni”. Il motivo per cui erano così disprezzati da tutti è semplice da comprendere. Questo intero pianeta è sotto l’influenza di una potenza oscura e occulta che domina l’umanità da circa 6000 anni, da quando cioè Adamo ed Eva persero il loro dominio sulla Terra. Questa potenza malvagia è nota come “il dragone”, e nei versi seguenti vediamo due ragioni dell’odio del dragone verso i Netzarym, Apocalisse 12:17: “E il dragone si infuriò contro la donna e andò a far guerra contro i suoi discendenti, coloro che custodiscono i comandamenti di Eloah e posseggono la testimonianza di Yahushua.” (si noti il termine “custodiscono”). 

Custodire i comandamenti e possedere la testimonianza di Yahushua NON è propriamente ciò che hanno fatto i “padri della cristianità”, ed essi non potevano tollerare neppure che lo facesse qualcun altro. Il padre della chiesa del 4° secolo, Girolamo, descrisse i Netzarym come “coloro che accettano il Messia in modo tale da non rinnegare l’antica Legge.” Questo era in netto contrasto con quello che facevano i padri della chiesa! 

Questa “antica Legge” è la Torah, il pentateuco, custodito e osservato dai Netzarym. Il dragone (Apocalisse 12) lotta contro LA DISCENDENZA (Netzarym) DELLA DONNA (Israele spirituale) con persecuzioni sistematiche per ottenere il controllo attraverso la competizione dottrinale. Le “radici ebraiche” della pianta di fico (Israele antico) rimangono una minaccia per la “cattiva pianta” del dragone, ma Yahushua ha dato ai suoi Netzarym I SUOI COMANDI, e questa è la “spada” (quella della sua parola) che abbatterà il falso sistema (la Bestia) cavalcato dalla Grande Prostituta religiosa, che ha reso le nazioni ubriache con la coppa dorata delle sue abominazioni (si vedano i “sacramenti”) con cui ne mantiene il controllo sociale, politico, economico. 

Il cugino di Yahushua, Giovanni, dice: “L’ascia è già alla base degli alberi. Ogni albero che non porta buon frutto sarà tagliato e gettato nel fuoco.” (Luca 3:9)

In tutto il mondo, ci sono miliardi di persone che vivono (producendo cattivi frutti) secondo gli errori dottrinali (il cattivo albero) di un pugno di uomini chiamati “padri della chiesa”. Questi uomini hanno modellato le basi della prima Cristianità, ed essi stessi ci tengono a dichiarare di non essere Netzarym, ma anzi li soppressero come eretici e li accusarono di perversione per la loro obbedienza alla legge di Eloah. Questi “padri della chiesa” furono uomini che non aderirono al Nuovo Patto, ma piuttosto perseguirono la supervisione e il controllo delle dottrine sulla base della loro personale interpretazione. Alcuni di loro si castrarono volontariamente ed altri divennero monaci, fecero voti di povertà, celibato, silenzio, e condannarono i Netzarym perchè continuavano ad obbedire alle leggi di Eloah mentre professavano la loro fede in Yahushua. 

Le false dottrine sono come lievito, e queste false dottrine hanno riempito tutta la Terra (hanno fatto lievitare tutta la pasta). Anche quelli che sono stati "condizionati mentalmente" dalle false dottrine di questi primi apostati oggi vedono i Netzarym come eretici, ed è lo stesso “spirito di errore” che ha posseduto i padri della chiesa che è alla radice degli alberi cattivi che producono cattivi frutti. Il frutto buono è l’obbedienza dei santi (= i puri, i separati dal mondo), perchè l’obbedienza al Patto produce amore, gioia, pace, pazienza, gentilezza, bontà, fedeltà ed autocontrollo; questo è l’albero che non sarà abbattuto! L’albero che si oppone al Patto (fuorilegge) sarà eliminato, e sarà lasciato senza radici nè rami (figli). 

Sono le nostre stesse parole che ci condannano; vediamo allora che cosa i primi padri della chiesa avevano da dire a proposito dei Netzarym: 

Considereremo eretici in particolare coloro che si definiscono Netzarym; (erroneamente chiamati appositamente nazareni) sono principalmente Ebrei e nient’altro. Essi adoperano non solo il Nuovo Testamento, ma in qualche modo anche l’Antico Testamento degli Ebrei; poichè non vietano la lettura dei libri della Legge, i Profeti e gli Scritti così hanno l’approvazione degli Ebrei, da cui questi Netzarym non differiscono in nulla, e professano tutti i dogmi legati alle prescrizioni della Legge ed alle tradizioni degli Ebrei, con la differenza che essi credono nel Messia. Essi proclamano che esiste un solo Eloah, e Suo Figlio Yahushua il Messia. Ma sono molto istruiti nella lingua ebraica; perchè essi, come gli Ebrei, leggono l’intera Legge, e i Profeti. Si distinguono dagli Ebrei perchè credono nel Messia, e dai Cristiani perchè tuttora restano legati ai riti ebraici, come la circoncisione, il sabato ed altre cerimonie. Posseggono la Buona Notizia secondo Matteo interamente in lingua ebraica. Poichè è chiaro che la conservano nell’alfabeto ebraico, come fu originariamente scritta.” 

Naturalmente Epifanio avrebbe “proibito” la Legge, i Profeti e gli Scritti (la TaNaKh) spesso citati da Yahushua. L’osservanza del sabato (un giorno santificato all’atto stesso della creazione) fu mantenuta da Yahushua, eppure quelli che seguono i suoi passi sono da considerarsi eretici. Il passo che abbiamo citato fa capire quale arroganza dottrinale si fosse già sviluppata solo un secolo dopo il Messia, e perchè le dottrine cristiane sono così diverse da quelle seguite dai VERI discepoli originari di Yahushua. 

Dopo Ireneo, un nuovo flagrante errore si insinuò nella già falsa dottrina della cristianità, quello della cosiddetta “Successione Apostolica”, unito all’idea che la gerarchia della “chiesa” poteva soprassedere a qualsiasi Comandamento, ed usurpare per sè stessa il titolo di “Israele”. Esistono prove che la setta dei Netzarym continuò ad esistere fino almeno al 13° secolo. Gli scritti cattolici di Bonacursus intitolati Contro gli Eretici si riferiscono ai “Nazareni” (Netzarym in ebraico), che erano anche chiamati “Pasagini”. Scrive Bonacursus:  

“Chi ancora non li conoscesse, noti pure quanta perversità ci sia nelle loro dottrine e nel loro credo. Prima di tutto, essi predicano che dovremmo obbedire alla Legge di Mosè alla lettera – cioè che il sabato, la circoncisione ed i precetti legali sarebbero ancora in vigore. Inoltre, in aggiunta al loro errore, essi condannano e respingono tutti i Padri della Chiesa, e l’intera Chiesa Romana.”
 
I Netzarym erano ancora in vita intorno al 13° secolo. In effetti tuttora gli stessi fanno fede alla “Vecchia Legge” (l’antico Patto), e al contempo “rifiutano tutti i padri della chiesa, e l’intera chiesa cattolica romana”. 

Sono accusati di essere “Ebrei”, ma in realtà non lo sono affatto nè per discendenza, nè per origine genetica. Essi sono composti da tutte le persone che compongono le tribù "spirituali" perdute in esilio in mezzo alle nazioni, come il Figliol Prodigo che riconobbe il suo errore e ritornò alla casa paterna (al popolo di Eloah YahuVeh)




Per questo tutti quelli che più o meno seguono le orme dei Netzarym come noi vengono additati come "eretici perversi"

Invochiamo il vero (ed unico) NOME, Yahuveh, ogni volta che pronunciamo il nome del Salvatore, Yahushua Ha’Mashyah

Per questo non siamo mai stati accettati dalla maggioranza dei cristiani idolatri dediti a culti di origine pagana. 

Tertullus, uno dei falsi testimoni arruolati contro Paolo, si rivolse al governatore Felix con queste parole in Atti 24:5: “Abbiamo dunque trovato che questo uomo è una peste, che fomenta rivolte fra tutti i giudei del mondo ed è capo della setta (in greco “hairesis”) dei Nazareni (in ebraico Netzarym)...” 

La parola greca “hairesis” di cui sopra è all’origine di “eresia”, tradotta come “setta”. Da questo passaggio comprendiamo che la “setta” di cui si parla qui NON E' QUELLA DEI CRISTIANIperchè i Cristiani si svilupparono solo più tardiLa parola “christianos” viene usata due volte nel testo greco con un’accezione dispregiativa, perchè nel mondo antico aveva una connotazione del tutto diversa da quella odierna. 

Atti 11:26 “Essi parteciparono per un anno intero alle riunioni della chiesa, e istruirono un gran numero di persone; ad Antiochia, e lì per la prima volta, i discepoli furono chiamati cristiani.”

Di fatto, la parola christianos NON era usata come nome della setta, ma era solo un’etichetta dispregiativadi derisione, a designare persone considerate stupide, bestie ignoranti, o “cretini”.

Ancora oggi ad esempio in alcune aree regionali coloro che vanno a parlare di Bibbia alle persone vengono da esse designate come "BIBBIANI... nota chiaramente dispregiativa e NON il nome di una religione o setta. Così come avvenne per la prima volta ad Antiochia nel primo secolo con il termine "cristiani"!

La parola “christianos” (in latino Christianus) era un appellativo di scherno, riconducibile ad una parola consimile che è finora sfuggita ad ogni revisione storica”:  

cre.tin (kret’n) n.
 
Una persona affetta da cretinismo. In dialetto: un idiota. [dal francese “crètin”, forma dialettale ad indicare una persona deforme e mentalmente ritardata tipica di certe valli alpine, dal latino volgare “christianus”, nel senso di cristiano, povero cristo, poveraccio] ... (definizione tratta da “The American Heritage, Dictionary of the English Language”) 

Sicuramente i "cristiani" non apprezzeranno che una cosa simile sia urlata dai tetti delle case, MA E' LA PURA VERITA'!


PERCHE’ ALLORA IL TERMINE “NETZARYM”? 

Il motivo principale è profetico. Essi sono descritti da molti profeti come il rimanente delle tribù perdute, ma negli ultimi giorni siamo chiamati “NETZARYM” poichè gridiamo dalle “colline di Efraim”, come in Geremia 31:6 - “Poichè vi sarà un giorno in cui le sentinelle grideranno sul monte di Efraim: “Alzatevi, saliamo a Sion, a Yahuveh, nostro Eloah”. 

La parola “sentinelle” è la parola ebraica NETZARYM, e significa “guardiani, protettori, custodi”, ma significa anche “rami”, nel senso di “discendenti”. Vediamo subito la connessione con le parole di Yahushua quando dice di essere la RADICE, e i suoi discepoli i “rami”, cioè i figli dei suoi insegnamenti. Questo nome non ha radici greche; ma le radici ebraiche del nome sono profonde.

I Netzarym sono custodi del nome di Yahuveh e della Sua Parola.

L’Enciclopedia Americana del 1945 riporta questo a proposito dell’argomento “Dio”:

“DIO (inglese:god, tedesco:gott); nome comune di origine teutonica per un oggetto di devozione religiosa personale, in origine applicato agli esseri sovrumani dei miti pagani; dopo la conversione delle razze teutoniche alla cristianità, lo stesso termine fu applicato all’Essere Supremo.” 

I Netzarym non usano nessun appellativo o nome pagano per riferirsi ad Eloah, essi usano il Suo vero nome Yahuveh, stando attenti a custodirlo e a non lasciarlo distruggere (non usarlo equivale a distruggerlo).

La Torah è una relazione, non una religione. Questa relazione è il codice di condotta per il governo o Regno di Yahuveh, per regnare insieme alla sua Sposa, l'Israele spirituale (144.000). Le religioni umane invece cercano di colmare la frattura tra il nostro Creatore e l’umanità con sforzi intenzionali e rituali inventati da uomini, spesso ereditati da culture pagane (cioè non voluti da Yahuveh). 

La missione come Netzarym è di insegnare la Legge di Yahuveh alle nazioni, accrescendo così il numero dei figli di Yahuveh.  

Satana non ha mai amato Israele, e questo sentimento era presente nei padri della chiesa e nei loro discendenti dottrinali. Quando i falsi maestri dicono “I non Ebrei non sono tenuti ad obbedire, la Torah è solo per gli Ebrei”, mostrano l’influenza dei falsi insegnamenti ricevuti, che li tengono imprigionati in un falso dogma, una fortezza mentale di false credenze, derivanti dalla Teologia della Sostituzione detta anche supersessionismo, un errore alle fondamenta della Cristianità.  

Esiste una sofisticata architettura religiosa progettata per promuovere una cultura di ribellione alle Leggi Universali di Yahuveh. A loro insaputa, le energie dei combattenti umani sono state cooptate per esaudire la volontà del loro nemico – una classica manovra da Sun Tzu (L’Arte della Guerra) implementata dai Gesuiti


LA GRANDE MISSIONE FINALE DEI NETZARYM

Matteo 28:18-20: “E Yahushua, avvicinatosi, parlò loro dicendo: “Ogni potere mi è stato dato in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate miei discepoli tutti popoli, battezzandoli [nel nome del Padre (Yahuveh), nel nome del Figlio (Yahushua) e nello Spirito Santo], insegnando loro ad osservare TUTTE quante le cose che vi ho COMANDATE. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine dell’età presente.”


Così noi della moderna generazione dei Natsarim vogliamo continuare a fare e così sia.


In Verità.
 



10 luglio 2012

LE MENZOGNE DEI RELIGIOSI GIUDICATE DALLE SCRITTURE

bugie cristiani musulmani induisti buddisti

 


ABRAMO HA MENTITO DAVVERO AL FARAONE DICENDO CHE SARA 

ERA SUA SORELLA?

E TUTTE LE PERSONE DELLE RELIGIONI MONDIALI MENTONO?

 

Definizione: “il contrario della verità. Il verbo mentire significa dire qualcosa di falso a chi vuole conoscere la Verità, e farlo con l'INTENZIONE di trarne un vantaggio personale o di ingannare per un tornaconto oppure per danneggiare l'altro e terzi.”

Non sempre la menzogna è espressa verbalmente, si può mentire in molti modi sia con i pensieri che con le proprie azioni e/o scelte che vuol dire “VIVERE NELLA MENZOGNA”.

I verbi ebraici alla base del termine tradotto generalmente 'menzogna' sono vari:

Kazàv – che significa “dire il falso”
Shaqàr - che significa “agire falsamente”
Shaw - spesso reso “falsità”, significa “invano o vano
Kachàsh - reso come “ingannare”, significa “essere deludente o inaffidabile

Ad esempio l'aggettivo “pseudòs” in Greco ha relazione con la menzogna e la falsità. Notate che su internet si usa quasi sempre uno “pseudos” che è sinonimo di menzogna = pseudonimo (pseudos+[sin]onimo) … tenere presente che in lingua inglese [SIN] significa “PECCATO”.

Abramo mentì quando disse che Sara era sua sorella?

Abramo non mentì affatto chiamando Sara "sorella" ... mentre molti affermano al contrario che egli mentì chiamandola sorella, come se conoscessero bene la genealogia di Sara!

Abramo viveva in un'epoca in cui, secondo le usanze umane, non era lecito unirsi in matrimonio tra fratelli nati dagli stessi genitori o dallo stesso padre o dalla stessa madre, mentre era consuetudine, senza che alcuna legge o alcun potere lo vietasse, sposarsi tra figli di fratelli o tra consanguinei di grado più lontano: che c'è dunque di strano se egli aveva per moglie sua sorella, cioè una nata dal sangue di suo padre? Infatti al re che gliela restituiva disse egli stesso che era sua sorella da parte di padre e non da parte di madre: quando cioè ormai nessuna paura lo costringeva a fingere che fosse sua sorella, dato che il re aveva saputo che era sua moglie e, atterrito da Eloah, gliela restituiva onorata.

Ciò in ogni caso è confermato da quanto lo stesso Abramo afferma in Gen. 20:11-13

Abraamo rispose: «L'ho fatto, perché dicevo tra me: "Certo, in questo luogo non c'è timor di Eloah e mi uccideranno a causa di mia moglie". Inoltre, è veramente mia sorella, figlia di mio padre, ma non figlia di mia madre, ed è diventata mia moglie. Or quando Eloah mi fece emigrare lontano dalla casa di mio padre, io le dissi: "Questo è il favore che tu mi farai; dovunque giungeremo dirai di me: 'È mio fratello"».

Oggi invece al contrario, mentire è un’abitudine per molti, una cattiva abitudine dobbiamo dire. Ma voi, fratelli, non dovete conformarvi a questo malcostume ma dire sempre la verità secondo ciò che è scritto: "Perciò, bandita la menzogna, ognuno dica la verità al suo prossimo perché siamo membra gli uni degli altri" (Ef. 4:25). Anania quando portò il denaro ai piedi degli apostoli per avere loro mentito dicendo che era tutto quanto lui e sua moglie avevano ricavato dalla vendita di un loro possesso fu ripreso dall’apostolo Pietro con queste parole: "Anania, perché Satana ha così riempito il cuor tuo da farti mentire allo Spirito Santo e ritener parte del prezzo del podere? Se questo restava invenduto, non restava tuo? E una volta venduto, non ne era il prezzo in tuo potere? Perché ti sei messa in cuore questa cosa? Tu non hai mentito agli uomini ma a EloahE Anania, udendo queste parole, cadde e spirò (Atti 5:3-4), Anania era un discepolo che mentì agli apostoli attorno a quella somma di denaro che portò ai loro piedi dopo avere venduto un suo possesso, e per avere proferito quella menzogna contro lo Spirito Santo, Eloah lo fece morire. Notate che anche qui un apostolo, venne a sapere ATTRAVERSO LO SPIRITO SANTO che qualcuno aveva detto una menzogna attorno a qualche cosa. La stessa sorte toccò a sua moglie la quale poche ore dopo, ad una specifica domanda di Pietro su quel denaro, confermò la versione mendace del marito (cfr. Atti 5:7-10).

Tutti noi siamo tentati in molte occasioni dal bugiardo a mentire: resistiamogli e diciamo la verità. Ricordiamoci che in Prov. 12:22 è detto: "le labbra bugiarde sono un abominio per Yahuveh", e che tutti coloro che amano e praticano la menzogna saranno gettati nello stagno ardente di fuoco e di zolfo (cfr. Ap. 21:8, 22:15).

Ghehazi, il servo di Eliseo, mentì ad Eliseo quando questi gli chiese: "Donde vieni, Ghehazi?" (2Re 5:25), infatti gli rispose: "Il tuo servo non è andato in nessun luogo" (2Re 5:25), mentre invece egli, poco prima, spinto dalla sua cupidigia, era andato appresso a Naaman e si era fatto dare dei vestiti e dell'argento e li aveva nascosti all'insaputa di Eliseo. Eliseo seppe che Ghehazi gli aveva mentito perchè Eloah gli fece sapere quello che lui aveva fatto di nascosto, e gli preannunziò il giudizio di Eloah su di lui dicendogli: "La lebbra di Naaman s'attaccherà perciò a te ed alla tua progenie in perpetuo" (2Re 5:27). In questo caso Ghehazi disse una menzogna per coprire la sua malvagia azione ma fu reso confuso mediante una rivelazione divina e punito da Eloah con la lebbra. 
 
Sono molto gravi le “menzogne spirituali” perchè mettono a rischio la vita futura di coloro che vi credono. Lo stesso Messia condannò questa tipologia di inganno in Matteo 23:15 quando condannò gli “esperti e dotti spirituali” del suo tempo. Perciò cambiare la Verità di Yahuveh nell'ingannevole menzogna spirituale umana equivale al “peccato imperdonabile”, la bestemmia contro lo Spirito Santo (Matt. 12:31).

- I falsi profeti che sorsero in mezzo al popolo d'Israele praticarono la menzogna infatti dicevano a quelli che camminavano secondo la caparbietà del loro cuore malvagio: "Yahuveh ha detto: Avrete pace" (Ger. 23:17), quando non c'era alcuna pace per loro promessagli da Yahuveh. Eloah fu testimone di tutte le menzogne che quei profeti dissero usando il suo nome, e disse che Egli avrebbe messo allo scoperto le loro menzogne davanti a tutti quelli a cui avevano profetizzato la pace. Egli disse ad Ezechiele (Ez. 13:10-12): Proprio perché sviano il mio popolo, dicendo: 'Pace!' quando non c'è alcuna pace, e perché quando il popolo costruisce un muro, ecco che costoro lo intonacano di malta che non regge, 11 di' a quelli che lo intonacano di malta che non regge, che esso cadrà; verrà una pioggia scrosciante, e voi, o pietre di grandine, cadrete; e si scatenerà un vento tempestoso. Ed ecco, quando il muro cadrà, non vi si dirà forse: E dov'è la malta con cui l'avevate intonacato?'". (la malta che non regge erano le visioni vane che quei profeti avevano). Questo, in realtà è quello che avvenne quando l'esercito dei Caldei assediava Gerusalemme ed era sul punto di espugnarla infatti la Scrittura dice che Geremia disse al re Sedechia che aveva creduto alle menzogne dei profeti: "E dove sono ora i vostri profeti che vi profetavano dicendo: - Il re di Babilonia non verrà contro di voi nè contro questo paese?" (Ger. 37:19). Come potete vedere quei falsi profeti che dicevano delle menzogne usando il nome di Yahuveh vennero resi confusi da Eloah stesso, perchè Adonay manifestò a tutti che le loro profezie e i loro presagi erano menzogne. Ma non solo Egli rese vani i loro presagi, ma anche li punì. Abbiamo un esempio di come Eloah punì un profeta per avere profetizzato al popolo delle menzogne usando il Suo nome invano, nel profeta Anania il quale fu messo a morte da Eloah (cfr. Ger. 28:15-17).

Voi dovete sempre tenere presente che il padre della menzogna è il diavolo, e quindi ogni menzogna procede dallo spirito bugiardo e non dallo Spirito di Verità il nostro Eloah Yahuveh; e noi come discepoli non dobbiamo fare posto al diavolo cominciando a dire menzogne, perchè questo farebbe indignare Eloah che ci punirebbe rendendoci mentalmente neuro-confusi. La menzogna è menzogna; e la menzogna detta a sostegno della verità è pure essa menzogna, anche se viene praticata allo scopo ‘di difendere e di onorare' il Vangelo. 
 
Sappiate che il Vangelo non ha bisogno delle menzogne nè per essere difeso, nè per essere creduto, e questo lo dico perchè so che ci sono alcuni predicatori che incitano dei credenti malati a testimoniare che sono stati guariti dal Adonay quando ancora sono malati, e questo per dimostrare a tutti che Yahushua guarisce tutt'ora; ma la menzogna si palesa tale quando gli altri s'accorgono che in realtà essi non sono stati guariti da quella malattia o quando succede che quel credente che aveva detto di essere stato guarito da una certa malattia muore pochi giorni dopo, proprio di quella malattia. Purtroppo, avvengono questi scandali in mezzo alla cristianità, scandali che non portano nessuno a glorificare Eloah, anzi la dottrina di Eloah e la via della verità vengono vituperate da quelli di fuori a causa di queste menzogne. E perchè avviene questo? Perchè mancando i miracoli e le guarigioni vere, alcuni, per attirare le folle alle loro riunioni decidono di fare uso della menzogna per suscitare interesse in coloro che udranno i loro annunci pubblicitari. 
 
Ma vi è un'altra cosa orrenda che avviene in seno alla chiesa corrotta, ed è questa; alcuni spargono voci calunniose sul conto di altri credenti per distruggerli moralmente e per fare loro acquistare una cattiva reputazione fra gli altri. Spargere una calunnia su qualcuno vuole dire mettere in giro delle accuse infondate contro qualcuno, infondate perchè non hanno nessun fondamento e nessun motivo di essere fatte perchè inventate. Oggi, alcuni prendono piacere a danno della loro vita a calunniare il loro prossimo dimenticando volontariamente che cosa dice Proverbi 26:27: "chi scava una fossa vi cadrà e la pietra torna addosso a chi la rotola" . Ricordatevi innanzi tutto che è scritto: "Non spargere alcuna voce calunniosa" (Es. 23:1) e poi che per ricevere una accusa contro qualcuno è necessario che l'accusa sia confermata da due o tre testimoni (degni di fede e non falsi) e che non è sufficiente un solo testimone, quindi se sentite qualcuno accusare Tizio aspettate che l'accusa sia confermata da qualcun'altro per accettarla o cominciate a fare delle ricerche da voi stessi per vedere se le cose stanno veramente così perchè oggi alcuni calunniano con la loro lingua per rovinare il prossimo. Lo ripeto: non spargete nessuna calunnia e non date retta alla lingua bugiarda per amore della verità. Diletti, chi dice la verità sta al sicuro e non teme di rimanere confuso perchè la verità non rende confusi coloro che l'amano e la dicono. Per affrontare i nostri nemici è necessario dire la verità per non rimanere noi stessi confusi dinnanzi a loro; sì, perchè se un discepolo fa ricorso alla menzogna, che poi non è altro che un'arma del nemico che noi combattiamo, certamente rimarrà confuso dinnanzi al nemico stesso che gliela rinfaccerà alla prima occasione. Quello che ci viene insegnato da Yahushua nel corso della via della verità, è che è meglio confessare gli uni agli altri i propri peccati dicendo la verità anzichè coprire le proprie trasgressioni con la menzogna. 
 
Noi come figli di Eloah non dobbiamo mostrare riguardi personali verso nessuno perchè Giacomo dice: "Se avete dei riguardi personali, voi commettete un peccato essendo dalla legge convinti quali trasgressori" (Giac. 2:9), quindi noi non dobbiamo considerare la persona di pelle bianca superiore alla persona di pelle nera o gialla o rossa; non dobbiamo considerare il ricco più del povero, e neppure il savio secondo la carne (chi è laureato o diplomato) superiore a chi è analfabeta o a chi ha fatto poche scuole; non dobbiamo neppure tollerare il male quando a farlo sono i nostri amici e non tollerarlo quando invece lo fanno i nostri nemici, e questo perchè si tende a giustificare le male azioni di quelli che ci amano e rispettano mentre si tende a condannare quelle di quelli che non amiamo e non ci rispettano. Eloah non ha riguardi personali verso nessuno e noi come figliuoli di Eloah dobbiamo imitarlo; non è facile, ma neppure impossibile. Eloah ci aiuti a imitarlo pure in questo per condurci in modo degno del Vangelo. 
 
Inoltre non dobbiamo neppure appropriarci dei beni altrui in maniera disonesta e dobbiamo dare retta alla sapienza che dice: "Meglio poco con giustizia che grandi entrate senza equità" (Prov. 16:8). Secondo quello che insegna la Scrittura noi non dobbiamo praticare l'usura e non dobbiamo neppure prestare ai nostri fratelli ad interesse secondo che è scritto: "Non farai al tuo fratello prestiti a interesse, nè di denaro, nè di viveri, nè di qualsivoglia cosa che si presta a interesse" (Deut. 23:19). 
 
Non dobbiamo neppure falsificare le bilance o qualsiasi altra unità di misura perchè è scritto: "Non commetterete ingiustizie nei giudizi, nè con le misure di lunghezza, nè coi pesi, nè con le misure di capacità. Avrete stadere giuste, pesi giusti..." (Lev. 19:35,36). La Scrittura insegna che coloro che pensano che è meglio avere grandi entrate senza equità, cioè frodando il prossimo, con ingiustizia sono degli stolti che a suo tempo riceveranno da Eloah la degna mercede delle loro ingiustizie perpetrate a danno del loro prossimo. Nel libro del profeta Amos abbiamo una evidente prova delle ingiustizie che gli Israeliti commettevano in quei giorni, e di come Eloah prima li riprese e poi disse loro come li avrebbe puniti se non si fossero convertiti dalle loro vie malvage. Gli Israeliti avevano gettato a terra la giustizia infatti opprimevano gli umili, calpestavano i poveri esigendo da essi donativi di frumento; non vedevano l'ora che finisse il sabato per aprire i loro granai e scemare l'efa, aumentare il siclo, falsificare le bilance per rubare, comprare il misero per denaro ed il povero se doveva dare loro un paio di sandali; erano arrivati al punto di mettersi a vendere pure la vagliatura del grano! Ma il fatto è che essi agivano e VIVEVANO NELLA MENZOGNA e poi si recavano nei cortili del tempio di Yahuveh per offrirgli il profumo, i loro olocausti e i loro sacrifici di azioni di grazie; e convocavano pure delle solenni adunanze nelle quali cantavano dei canti accompagnati dalla musica dei loro salteri. Ma Eloah non gradì affatto il culto di quei ribelli e disse loro: "Io Eloah, disprezzo le vostre feste, non prendo piacere nelle vostre solenni adunanze. Se m'offrite i vostri olocausti e le vostre oblazioni, io non li gradisco; e non fo conto delle bestie grasse, che m'offrite in sacrifici di azioni di grazie. Lungi da me il rumore dei tuoi canti! ch'io non oda più la musica dei tuoi salteri! Ma corra il diritto com'acqua, e la giustizia, come un rivo perenne!" (Amos 5:21-24). Sappiatelo, la sapienza dice che "praticare la giustizia e l'equità è cosa che Yahuveh preferisce ai sacrifici" (Prov. 21:3), quindi guardiamoci dal pensare che anche se non perseguiamo la verità e la giustizia il Padre accetterà ugualmente la nostra adorazione, per non lusingare noi stessi e per non essere giudicati da Eloah come lo furono gli Israeliti che non vollero ascoltare il profeta Amos. E come Yahuveh disse così avvenne; infatti Eloah mandò un forte terremoto prima e poi mandò contro Israele l'esercito Assiro che distrusse il paese e ne portò in cattività gli abitanti, dopo avere pazientato molti anni, riversò il suo giusto giudizio sugli Israeliti ingiusti. Eloah non tollera l'ingiustizia e riversa il giusto giudizio sugli ingiusti ancora in questa generazione perchè Egli non muta, quindi esaminiamo attentamente le nostre vie ed evitiamo assolutamente di conformarci al pensiero del mondo che non vede e non ode nulla.

Evitiamo di vivere nella menzogna e vivremo per l'eternità insieme a Colui che [E' LA VERITA' E LA VITA], YAHUSHUA.




10 aprile 2012

BUGIE SVELATE: TUTTA LA VERITA' SULLA TRINITA' PAGANA

 



PREMESSA

Poiché per secoli è stata insegnata e creduta come un dogma, andare alle effettive radici della dottrina della trinità può risultare destabilizzante per molti. Tuttavia, se i credo non fossero mai esaminati e a volte messi in discussione, rischieremmo di vivere per un'intera vita nell'errore e non esserne neppure consapevoli. Di seguito sono esposti i fatti su un'antica dottrina che da tempo preda il Nuovo Testamento – una dottrina che ha preso spunto dalle religioni misteriche PAGANE senza alcun fondamento nelle sacre Scritture!


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Un insegnamento fondamentale ed una dottrina chiave dei gruppi sia Cattolici che Protestanti è la Trinità. L'assunto della Trinità trova forse la sua migliore espressione nelle parole della Società Biblica Trinitaria di Londra come “...la fede nella Divinità del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, tre persone uguali ed eterne che convivono in un Unico Dio Vero e Vivente...nell'unità di questa Divinità ci sono Tre Persone, che condividono la stessa sostanza, potenza ed eternità: il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo.”

Lo “Spirito” è misinterpretato come il superstizioso “fantasma” nella formulazione di King James del 1611.
 Il termine “fantasma” è un'erronea traduzione dal greco pneuma, che si traduce meglio come “spirito”. Nella lingua greca non esiste una parola che significhi “fantasma”. Quella che più vi si avvicina, phantasma, si ritrova nelle Scritture due volte (in Matteo 14:26 e in Marco 6:49, tradotta in spirito) che significa “apparizione, spettro, fantasma”, ma non è mai usata per descrivere lo Spirito Santo.

La tinitarietà insegna che questo speciale Potere, questo Spirito che emana dal Padre ed è condiviso dal Figlio, è una persona chiamata lo Spirito Santo, che insieme al Padre e al Figlio costituisce una Trinità.


LA TRINITA' E' TOTALMENTE ASSENTE DALLA BIBBIA


In materia di Trinità, l'Enciclopedia Britannica (15° edizione, 1974, vol.10, pag.126, Micropedia) fornisce questa illuminante dichiarazione“Nè la parola Trinità né la relativa dottrina esplicita appaiono nel Nuovo Testamento, né [Yahshua] o i Suoi discepoli intendono contraddire lo Shema dell'Antico Testamento: “Ascolta, Israele: [Yahweh] nostro [Dio] è Uno solo.” (Deuteronomio 6:4)

La International Standard Bible Encyclopedia riporta questa sorprendente ammissione: “Il termine Trinità NON E' un termine biblico, e non usiamo un linguaggio biblico quando definiamo ciò che è espresso da esso. In effetti, la dottrina della trinità è puramente una dottrina rivelata. Cioè, incarna una verità che non è mai stata scoperta, né mai potrà esserlo, dalla ragione umana.” (Trinità, vol.5, p.3012).

L'Enciclopedia Britannica aggiunge: “La dottrina si sviluppò gradualmente nel corso di molti secoli e attraverso molte controversie. Il concilio di Nicea, nel 325, emanò la formula cruciale di tale dottrina nel dichiarare che «il Figlio è della stessa sostanza del Padre», anche se diceva molto poco sullo Spirito Santo. Entro la fine del 4° secolo la  dottrina della Trinità prese sostanzialmente la forma che conserva ancora oggi.”

La New Catholic Encyclopedia, 1967, vol.14, p.299, conferma: “La formulazione «un Dio in tre Persone» non fu solidamente stabilita, o certamente non fu pienamente assimilata nella vita Cristiana e nella sua professione di fede prima della fine del 4° secolo.Tra i Padri Apostolici, non vi era stato niente che si avvicinasse anche remotamente ad una tale mentalità o prospettiva.”

La questione raggiunse un punto culminante al Concilio di Nicea indetto da Costantino nel 325. Due capi della chiesa di Alessandria – Ario e Attanasio – erano stati in aperta disputa sulla questione se il Figlio fosse uguale, o meno, al Padre.

Eusebio, il padre della storia ecclesiastica, in apertura del concilio offrì una soluzione di compromesso che descriveva la relazione tra il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. I sostenitori di Attanasio si resero conto che il compromesso avrebbe distrutto la dottrina della Trinità, ed equivaleva in pratica ad un voto per Ario, il quale sosteneva che il Padre era in qualche modo superiore. L'imperatore Costantino si intromise nella disputa, respingendo il compromesso di Eusebio. Ma l'idea della Trinità non divenne dottrina fino all'anno 379, quando l'imperatore romano Teodosio elevò il Cristianesimo a religione di stato. Da ciò ebbe origine la Chiesa Cattolica Romana, e la sua dottrina di un Dio trino.


LA TRINITA' RESPINTA DAI DISCEPOLI NEL I° SECOLO

Nei primi tempi che seguirono la Resurrezione del Messia, la dottrina della Trinità non fu accettata da un gran numero di istruiti e sinceri seguaci della Bibbia. Una fonte ci informa di un certo Michele Servetus, un medico spagnolo, che “...era incapace di accettare le formule tradizionali che definivano Dio come «Padre, Figlio e Spirito Santo» - un Dio che si esprimeva attraverso tre diverse personalità. Egli affidò alla stampa le sue perplessità e suscitò un furore di indignazione. Il Nuovo Testamento non suggerisce in alcun punto la formula dottrinale come tale; fu impostata dai concili della chiesa del quarto e del quinto secoloAlcuni agenti dei capi religiosi Protestanti portarono Servetus a Champel il giorno successivo e lo misero al rogo finchè il suo corpo non fu completamente ridotto in cenere.” - p.65, Strange Facts About the Bible, Webb Garrison.


Erasmo è noto per la sua edizione del Nuovo Testamento Greco, un'opera di cultura esemplare. “Nella preparazione della prima edizione del suo Nuovo Testamento Greco nel 1516, il letterato olandese usò i migliori e più antichi manoscritti a lui disponibili. A scopo dottrinario, mise a confronto le versioni greca e latina – stampandole in colonne parallele. Le copie antiche non includono in 1 Giovanni 5:7 un riferimento alla Trinità, che invece è uno standard nelle copie medievali della Vulgata Latina. Guidato dal principio per cui le copie più antiche di un'opera sono presumibilmente più vicine all'originale che non le copie successive, Erasmo omise dalla versione greca del suo Nuovo Testamento l'allusione familiare ai lettori della Bibbia latina. L'uso di colonne parallele fece immediatamente saltare all'occhio l'omissione.” p.258, Strange Facts About the Bible.


UN RESIDUO DELLA RELIGIONE BABILONICA


Come rivelato da queste autorità, la dottrina della Trinità non si basa sui chiari insegnamenti della Bibbia, ma è il risultato di un collage di versetti selezionati che si dice alludano a una Trinità.


Il semplice fatto è che la dottrina della Trinità non era insegnata inizialmente dalla prima ecclesia. L'insegnamento fu ricavato per replicare le credenze trinitarie dei pagani convertiti che si aggregavano alla chiesa. Il concetto di una trinità è estremamente comune nelle religioni pagane. I primi convertiti dal paganesimo avevano generalmente adorato fino ad allora una triade di divinità. (si vedano pp. 10-11)

Nel suo libro Le Due Babilonie, Alexander Hislop rintraccia l'origine dell'idea di Trinità nella madre di tutti i concetti pagani, Babilonia. Addizionando una mole di prove storiche, Hislop giunge alla seguente conclusione: “Qualcuno dopo tutto questo potrà ancora dire che la Chiesa Cattolica Romana dve essere chiamata Cristiana, perchè sostiene la dottrina della Trinità? Lo stesso facevano i pagani Babilonesi, come pure gli Egiziani, come pure gli Hindu, nello stesso identico senso in cui lo fa Roma.” (p. 90)

Dall'Encyclopedia of Religion and Ethics (Trinity, p. 458leggiamo: “Anche se la nozione di una Triade o Trinità divina è caratteristica della religione Cristiana, non è in alcun modo una sua esclusiva. Nella religione Indiana incontriamo il gruppo trinitario di Brahma, Siva e Vishnu; e nella religione Egiziana il gruppo trinitario di Osiride, Iside e Horus, che costituisce una famiglia divina, come il Padre, la Madre e il Figlio nelle immagini cristiane medievali.” 







La dottrina della trinità incorpora un concetto pagano abbracciato molto prima della cristianità da antichi pagani di terre straniere. A pag. 595 della Storia della Civilizzazione (Vol. III), il famoso storico Will Durant fornisce queste rivelazioni: “La Cristianità non ha distrutto il paganesimo; lo ha adottato! La lingua greca, dopo aver regnato per secoli sulla filosofia, divenne il veicolo della letteratura e del rituale cristiano; i misteri greci passarono direttamente nel grande mistero della Messa domenicale. Altre culture pagane contribuirono ad un risultato sincretico. Dall'Egitto vennero le idee di una Trinità Divina.”

L'imperatore pagano Costantino favorì il Cristianesimo a causa dell'influenza di sua madre. Per evitare un principio di scisma tra i Cristiani nel suo regno, indisse un concilio per unire tutta la Cristianità in un'unica religione. Per tamponare la crescente accettazione dell'arianesimo, fu sviluppato il “Credo Niceno” che ancora oggi è una parte della liturgia dei Cattolici, dei Luterani e di altre chiese. Il primo Credo Niceneo non stabiliva o affermava una Trinità. Essa fu aggiunta solo nelle revisioni successive.


L'INFLUENZA DEL CONCETTO DI UNITA'


Un altro insegnamento che stava prendendo piede attorno a quell'epoca era il “Monarchismo”, per cui tutti e tre (Padre, Figlio e Spirito Santo) costituiscono una sola essenza oltre che una sola persona. Questo insegnamento ci è noto oggi sotto il termine di “Unità”, che è insegnata da varie chiese Pentecostali. 
L'insegnamento dell'Unità risale almeno al terzo secolo, in cui il suo principale esponente, Sabellius, propose che il Padre era il Creatore, che poi divenne il Figlio a Betlemme, e infine divenne lo Spirito Santo quando il Figlio ascese in cielo.

Questa teoria vorrebbe farci credere che il Messia Yahsuhua pregava se stesso quando era in terra, e che Yahushua si autoresuscitò dai morti. Ma la Bibbia dice che fu il Padre a resuscitarlo (greco=anistemi) (si vedano Atti 2:24; 2:30; 2:32; 3:15; 3:26; 13:30; 13:37)

Il Sabellianesimo insegna che tutti e tre sono in una sola persona, che assume nell'ordine il ruolo prima di Padre, poi di Figlio, e attualmente opera come Spirito Santo. Questa dottrina ha senza dubbio influenzato il concetto di Trinità come viene attualmente propagato.


LA BIBBIA REINTERPRETATA PER LA CAUSA TRINITARIA


La dottrina della Trinità ebbe origine come parte del Credo Niceno del 325, che fu alterato e ammendato durante gli anni. Per andare incontro ai pagani di nuova conversione che adoravano una Trinità, gli insegnamenti delle scritture vennero reinterpretati per armonizzarsi con le convinzioni pagane preesistenti.


In “Due Babilonie” Hislop spiega: Nell'unità di quell'unico dio dei Babilonesi, c'erano tre persone e per simboleggiare quella dottrina della Trinità essi usavano, come provato dalle scoperte di Layard, il triangolo equilatero, proprio come è risaputo che fa tutt'oggi la Chiesa Romana.” Una nota spiega che anche gli Egiziani usavano il TRIANGOLO come simbolo della loro divinità triforme (simbolo molto caro alla Massoneria - ndr) (p. 16).




Il concetto Trinitario venne accettato nel momento in cui i convertiti originali furono superati in numero dalle masse di pagani che venivano acquisiti alla chiesa, portando con sé dottrine pagane che non si ritrovano in alcuna parte della Bibbia. I convertiti pagani potevano identificarsi più facilmente con la Cristianità e divenire parte di essa semplicemente cambiando i nomi delle loro divinità. Coloro che veneravano una Trinità potevano trovarne una simile nel Cristianesimo.

Israele era notoriamente diversa da praticamente tutte le altre religioni per il fatto che venerava un Unico Eloah. I Babilonesi, gli Egiziani, i Canaanei, gli Zoroastriani, gli Hindu ed altri adoravano una triade di divinità principali in un culto che Yahuveh aborrisce esplicitamente. Nel primo dei suoi Dieci Comandamenti Egli tuonò che non si deve avere nessun altro 'dio' all'infuori di Lui.

La Cristianità cominciò ad accettare molte dottrine pagane, solo che i nomi venivano cambiati per avere un'apparenza “cristiana”. "(ad esempio, i Saturnalia pagani della romanità divennero il Natale; il culto di fertilità assiro verso la dea Ishtar fu acquisito per creare la celebrazione della Pasqua [Easter]; Semiramide, la “Regina dei Cieli” adorata dai Babilonesi, fu trasformata nella Madonna adorata da molti oggi; il culto pagano del sole divenne manifesto nell'aureola cristiana, etc.)".

La Chiesa Cattolica Romana dichiara: “La Trinità è il termine impiegato per indicare la dottrina centrale della religione Cristiana. Che diventa così, nelle parole del credo di Attanasio: «il Padre è dio, il Figlio è dio, e lo Spirito Santo è dio, eppure non ci sono tre dei ma un solo dio.» In questa Trinità le persone sono co-eterne e co-eguali: tutte sono ugualmente non create e onnipotenti.”


L'ENCICLOPEDIA CATTOLICA


La Trinità è considerata “un solo dio in tre persone”, e di ciascuna di esse si crede che non abbia avuto un inizio, poiché esistente dall'eternità, e che ciascuna sia uguale alle altre, poiché ognuna è non più grande e non più piccola delle altre. I Membri del Concilio Nazionale delle Chiese condividono tutti una fede nella Trinità. 
Le Scritture INVECE mostrano chiaramente che Yahuveh è l'Onnipotente Unico supremo nei cieli. Non vi è nessun altro che sia uguale a Lui.

Paolo scrisse: “Ma sappiate che il capo di ogni uomo è il Messia; e il capo della donna è l'uomo; e il capo del Messia è Yahuveh” - (1 Corinzi 11:3). Egli disse ancora in Efesini che esiste un solo Padre di tutti, che è al di SOPRA a tutti 4:6. Lo stesso Messia dice: “Mio Padre è più grande di me” - (Giovanni 14:28).


ELOHIM HA UN SIGNIFICATO PLURALE – più di uno – MA NON "TRE"


Molti riconoscono che l'insegnamento della Trinità crea confusione e nelle parole dell'Enciclopedia Americana “è al di fuori delle capacità intellettive umane”.


La Bibbia insegna chiaramente una pluralità nell'Antico Testamento, poiché il libro di Genesi inizia con “In principio Dio [ebraico: 'Elohim'] creò...” La parola Elohim viene dall'ebraico Eloah, con il suffisso -im a denotare un plurale. Elohim è un nome ebraico collettivo, di genere maschile. Ha la stessa accezione plurale di nomi come famiglia, gruppo, scuola, consiglio, e assemblea. Ciascuno di questi nomi collettivi vuole un verbo al singolare. Diciamo che la famiglia è casa. Il gruppo è piccolo. La scuola è chiusa per le vacanze. Questi nomi collettivi sono tutti composti da almeno due individui o forse più. Ma il nome collettivo di solito vuole un verbo al singolare. Non sappiamo qual'è l'esatto numero dei componenti di una famiglia, di un gruppo, o di una scuola. Lo stesso si applica all'ebraico 'Elohim'.

In Genesi 1:2 leggiamo: “E la terra era senza forma, e vuota; e il buio [era] sull'orlo dell'abisso. E lo Spirito di Dio [Elohim] si muoveva sulla superficie delle acque.” (Genesi 1:2). I Trinitari si impossessano del termine Elohim, e non appena scoprono che significa una pluralità – più di uno – immediatamente concludono che deve significare tre, una Trinità!
 




LO SPIRITO NON E' UNA PERSONA MA UNA "FORZA" (ENERGIA)

Spirito è la traduzione dell'ebraico 'RUACH' e questo termine si ripete 389 volte nell'Antico Testamento. Viene reso come spirito 237 volte nella versione di King James. La Companion Bible dice che l'idea di base che accomuna questi passaggi è “forza invisibile”. In qualsiasi senso si usi la parola 'ruach', essa significa una forza invisibile in virtù dei suoi effetti. Può essere paragonata ad una forza fisica come il magnetismo, la gravità, e nella nostra età moderna, all'elettricità o alla radioattività. La Bibbia paragona questo Spirito al vento.


Nel testo greco del Nuovo Testamento spirito è reso con 'PNEUMA' ed ha lo stesso significato – in greco significa respirare. (Le gomme “pneumatiche” sono riempite d'aria; “pneumonia”, la parola inglese per polmonite, riguarda appunto i polmoni – gli organi di scambio dell'aria). Entrambe le parole hanno come significato primario “respiro”, ma il senso si estende oltre il significato primario. Spirito viene dal latino spirare (traduzione dell'ebraico ruach, che vuol dire respirare). Spirare si trova nella parola “respirazione”, che è il processo del respirare.

Non c'è quindi da stupirsi se dopo la Sua resurrezione Yahushua diede lo Spirito Santo ai Suoi discepoli quando "..soffiò su di loro..", Giovanni 20:22. Lo Spirito Santo venne dalle Sue narici, e NON era affatto una persona!

Sia 'ruach' che 'pneuma' significano semplicemente: “vento, soffio, forza”! Possono anche significare la forza vitale invisibile che è in tutte le creature, oppure un sentimento, un'attitudine o una disposizione dominante. Spirito si può riferire al mondo invisibile, che comprende Yahuveh e le Sue creature angeliche come pure il malvagio regno satanico. Si può riferire inoltre alla forza o al potere sacro, attivo o donatore di vita di Yahuveh.

Tutti questi significati evocano il senso di una vitalità attiva che è invisibile all'occhio umano. Non possiamo vedere lo spirito come non possiamo “vedere” il vento, la gravità, le onde radio, l'elettricità o il magnetismo. Ma possiamo vedere i loro effetti, il risultato della loro attività. Allo stesso modo possiamo vedere spesso gli effetti dello speciale potere dello Spirito Santo di Yahuveh.


I PRIMI PASTORI CONOSCEVANO L'ESSENZA DELLO SPIRITO SANTO


Molti dei primi “pastori”, incluso Giustino martire del secondo secolo, insegnavano che lo Spirito Santo è “un'influenza o un modo di operare della divinità”. Ippolito non attribuiva alcuna personalità allo Spirito Santo. Nella creazione, lo Spirito di Yahuveh, o la Potenza di Yahuveh, uscì da Lui per compiere la Sua volontà. 
Lo Spirito Santo era il potere, la forza, la vitalità che emanava da Elohim che si muoveva e agiva sulla superficie delle acque. Lo Spirito non era una distinta entità che aleggiava sulle acque, e NON era nemmeno un'astronave materiale come qualcuno ha erroneamente insinuato!

 
ESISTONO PROVE TESTUALI A SOSTEGNO DELLA TRINITA'?

Un tentativo di “provare” una Trinità è in 1 Giovanni 5:7. Tuttavia, le più recenti traduzioni della Bibbia hanno rettificato questo versetto spurio. La Bibbia cattolica di Gerusalemme dice a nota di 1 Giovanni 5:7, “Assente in tutti i primi manoscritti greci, in tutte le prime traduzioni e nei migliori manoscritti della stessa Vulgata.” Il falso testo in questione recita: “Ci sono tre che hanno dimora nei cieli, il Padre, il Verbo e lo Spirito Santo: e questi tre sono uno solo.”


La Companion Bible dichiara che questo verso era assente in tutti i manoscritti greci anteriori al sedicesimo secolo ma apparve per la prima volta al margine di alcune delle copie latine: da qui poi si insinuò nel testo. Le traduzioni contemporanee non includono questo verso nel corpo principale del testo ma a volte lo riportano in nota dichiarando che si tratta di un versetto spurio. Si tratta di un'evidente invenzione inserita da qualche fervente Trinitario durante il Medioevo.

Matteo 28:19 viene citato spesso per promuovere la falsa Trinità: “Andate dunque, ed insegnate a tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.” Esistono numerose prove che anche questo versetto non compariva nei testi originali (la Bibbia di Gerusalemme è uno di questi). Ci sono quattro Scritture nell'Antico Testamento in cui pronomi personali plurali sono usati in riferimento ad Elohim. I trinitari sostengono che queste provano l'esistenza di una Trinità, anche se la parola Trinità non appare in nessuno di questi versetti:

“Elohim disse, facciamo l'uomo a nostra immagine e somiglianza; e facciamo sì che abbia il dominio sui pesci del mare, sugli uccelli del cielo, sul bestiame, e su tutta la terra, e su ogni creatura che striscia sulla terra.” (Genesi 1:26)

“E Yahuveh disse, guardate, l'uomo è diventato come uno di noi, per conoscere il bene e il male: e ora, perchè non allunghi la mano e prenda anche il frutto dell'albero della vita e lo mangi, e viva per sempre.” (Genesi 3:22)

“Scendiamo giù, dunque, e confondiamo le loro lingue, così che non capiscano uno il linguaggio dell'altro.” (Genesi 11:7)

“Sentii anche la voce di Yahuveh che diceva Chi manderò, e chi andrà per noi? Allora dissi Eccomi, manda me.” (Isaia 6:8)

Non c'è assolutamente niente in questi versetti che dovrebbe indurci ad accettare la "teoria" di una Trinità. L'uso di queste persone e pronomi plurali (noi, il nostro) in riferimento alla divinità dimostra solo l'esistenza di numerose potestà celesti o deità. 
Cosa che è confermata anche dall'Apostolo Paolo in 1 Corinzi 8:5,6: "Poiché, sebbene vi siano cosiddetti dèi, come infatti ci sono molti dèi e signori, sia in cielo sia in terra, tuttavia PER NOI esiste UN SOLO Eloah, il Padre, dal quale sono tutte le cose, e noi viviamo per lui, e un solo Adony, Yahushua HaMashiYah, mediante il quale sono tutte le cose, e mediante il quale anche noi siamo."

Yahushua disse a Filippo: “Colui che ha visto Me ha visto il Padre..” Giovanni 14:9. Altri versetti dimostrano che Yahushua è l'immagine stessa del Padre Eterno, che Egli è l'immagine espressa della Sua persona (Ebrei 1:3; Colossesi 1:15; 2 Corinzi 4:4). Egli è in effetti l'alter ego di questa Maestà univoca nei cieli.

L'apparizione dello Spirito Santo è assimilata ad una colomba, Matteo 3:16. Genesi 1:27 dice chiaramente che l'uomo è creato “ad immagine di Elohim.” Se lo Spirito Santo fosse davvero la 'terza persona' di una Trinità, l'uomo avrebbe anche per certi versi alcuni aspetti di un'uccello, o qualche altro particolare di una colomba! Non vi sembra inverosimile tutto ciò? 




IL GENERE GRAMMATICALE INTESO COME LETTERALE

Un'altra cosiddetta “prova” spesso presentata per dimostrare che lo Spirito Santo è un'essere senziente è il fatto che nelle Scritture in lingua inglese sono spesso riferiti allo Spirito Santo pronomi personali maschili come “He” (egli), “Him” (lui) o “His” (il suo). Giovanni 14:17 viene citato a sproposito per attribuire forzosamente un aspetto di personalità allo Spirito Santo: “...lo Spirito della verità; il quale ('whom') il mondo non vede e non conosce, perciò non può riceverlo. Ma voi lo conoscete; perchè dimora in voi e resterà con voi per sempre.” (Giovanni 14:17)


L'uso del pronome “whom” in questo testo è ingiustificato e riflette semplicemente il pregiudizio del traduttore. “Which” (=che) rende meglio la forma neutra usata in greco. Il pronome greco è riferito a Difensore (in greco, 'Parakletos'), che è un nome di genere maschile, e apparentemente è per questo motivo che i traduttori sono ricorsi ai pronomi “Him” e “He”.

Bisogna tenere conto del fatto che nella maggior parte delle lingue europee i nomi hanno un genere. Per i popoli di lingua inglese questa è una caratteristica piuttosto peculiare delle loro lingue. Ad esempio, in tedesco “piatto” è un sostantivo maschile. In italiano “coltello” è maschile e “forchetta” femminile. Sarebbe altrettanto logico insistere che “piatto” e “coltello” sono persone – per via dell'uso del maschile in tedesco e in italiano – quanto lo sarebbe dichiarare che il “difensore” sia una persona perchè il sostantivo 'Paraklètos' è maschile in greco. I pronomi devono concordare in numero, caso e genere. La grammatica inglese per questo aspetto non è altrettanto sofisticata.

La parola greca per spirito 'pneuma' è di genere neutro e dovrebbe essere resa propriamente con “esso (it). Alcune traduzioni non si conformano alla Bibbia di King James nel riferirsi allo Spirito con “He” (egli), ma più propriamente con “it” (esso). Queste Bibbie sono la Diaglott (una traduzione letterale dal greco), la Rotherham, la Literal Concordant e la Goodspeed, tra le altre. I pronomi riferiti allo Spirito sono similmente neutri. Ma quelli riferiti al Padre e al Figlio sono di genere maschile.

Contrariamente al greco, i nomi ebraici non hanno un genere neutro. In ebraico, un nome può essere solo maschile o femminile. Perciò, sebbene 'ruach' (spirito) sia di genere maschile, secondo le regole della grammatica ebraica, la fede giudaica NON considera 'ruach' una persona, ma un POTERE o una FORZA.


NON BASTA LA PERSONIFICAZIONE PER CREARE UNA PERSONA

Non è un caso raro per la Bibbia personificare oggetti o eventi attribuendo loro caratteristiche umane o qualità animate. Paolo dice in Romani 5:14, “Ciononostante, la morte regnò da Adamo a Mosè...” La morte siede metaforicamente su un trono e governa come un re. 
Paolo associa al peccato gli attributi di una persona quando scrive: “il peccato, infatti, ha colto l'occasione offerta dal comandamento, mi ha sedotto e mi ha fatto morire per mezzo dello stesso comandamento.” (Romani 7:11) Dovremmo forse intendere che il peccato ha ingannato e ucciso Paolo? Niente affatto! Paolo ha commesso il peccato. Ha infranto la legge di Yahweh e quindi è stato condannato a morte. Paolo sta usando una figura retorica, dando al peccato una personalità.

Similmente, Paolo personifica la parola greca agape (tradotta erroneamente come carità, ma in realtà è 'amore disinteressato'dando anche a questa attributi fisici: “L'amore agape è paziente e generoso; non invidia; non si vanta, non si gonfia d'orgoglio, non si comporta scorrettamente, non cerca il proprio vantaggio, non va in collera per un nonnulla, non ha pensieri cattivi; non gode dell'ingiustizia, ma sua gioia è la verità; sopporta ogni cosa, crede in ogni cosa, spera in ogni cosa e resiste ad ogni cosa. L'amore agape non muore mai: cesserà il dono delle profezie, cesserà il dono delle lingue, finirà il dono della sapienza.” (1 Corinzi 13:4-8)

Paolo sa che l'AMORE NON E' UNA PERSONA, ma dotando l'amore agape di una personalità egli è in grado di mostrare il grande potere e la grande influenza che l'amore può esercitare nelle nostre vite. L'animazione di una cosa nella Bibbia non trasforma questa cosa in una persona. La Bibbia è ricca di figure retoriche, metafore, parabole e similitudini. Notate i seguenti esempi di personificazione nella Bibbia in cui vengono forniti attributi viventi ad oggetti inanimati:

“Misericordia e verità si sono incontrate; giustizia e pace si sono scambiate un bacio” (Salmi 85:10)

“La verità zampillerà fuori della terra; e la giustizia rimirerà dal cielo” (Salmo 85:11)

“I fiumi battano le mani, ed esultino insieme le montagne” (Salmo 98:8)

“Arrossirà la luna, impallidirà il sole, quando il Dio degli eserciti regnerà sul monte Sion e a Gerusalemme, davanti ai suoi anziani risplenderà la Sua gloria.” (Isaia 24:23)

“Si rallegrino per loro le lande selvagge e i luoghi solitari; esulti il deserto e fiorisca come una rosa.” (Isaia 35:1)

“Esultate, cieli, perchè Yahuveh ha agito; giubilate, profondità della terra: gridate di gioia, o monti, o foreste con tutti i vostri alberi: poiché Yahuveh ha redento Giacobbe, e lo ha glorificato in Israele.” 
(Isaia 44:23)

“E teneva nella mano destra sette stelle, e dalla sua bocca usciva una spada affilata a doppio taglio. Il suo viso era luminoso, come il sole nella sua (his) forza” (Apocalisse 1:16).

L'uso del pronome possessivo “his” trasforma forse il sole in una persona?

“Voi siete il sale del mondo: ma se il sale perde il suo (his) sapore, come potrà recuperarlo...” (Matteo 5:13) Il sale è forse una persona?


GLI ATTRIBUTI INANIMATI E IMPERSONALI DELLO SPIRITO SANTO


Il potere o forza invisibile che emana da Yahuveh non può essere visto, e spesso è trattato come una sostanza materiale. Lo Spirito è VERSATO (Isaia 32:15; 44:3; Atti 2:17); SPARSO (Tito 3:5-6, Atti 2:33); ed ha RIEMPITO le persone (Atti 2:2-4, Efesini 5:18). Yahushua stesso è stato CONSACRATO nello Spirito (Atti 10:38) e gli uomini sono stati BATTEZZATI in esso (Matteo 3:11).


E' forse possibile che una persona sia “versata” su un'altra? Se lo Spirito è propriamente riconosciuto come una forza o un'energia, allora viene compreso il senso corretto dello Spirito che dà alle persone la forza di obbedire alle leggi di Yahuveh, soprattutto se sono riempiti di quello Spirito che è stato versato su di loro.

Leggiamo in Atti 10:38 che Yahuveh ha consacrato Yahushua con lo Spirito Santo. Questo atto sarebbe incomprensibile se accettassimo l'insegnamento pagano per cui lo Spirito Santo sarebbe una persona uguale al Padre e al Figlio. Perchè e come potrebbe questa 'persona' di uguale potere essere 'infusa' nel Figlio che ha uguale potere?

Solo se intendiamo propriamente lo Spirito come forza o energia, (potenza) versato sul Figlio, fino a saturarlo come fa l'olio in bottiglia, riusciremo a comprendere pienamente il significato biblico di “consacrare”, “ungere” (in inglese “anoint”) e capire perchè Yahushua è chiamato il Messia, l' “unto” di Yahuveh (ungere significa riempire con olio). 


Messia unto spirito santo


LA TRINITA' E IL CULTO PAGANO DI BAAL

Dimostrare che una dottrina non ha fondamento scritturale, a persone che 'non vedono' cosa è scritto veramente nella Bibbia, risulta più difficile quando quella dottrina viene insegnata come verità per secoli. Le liturgie e i credo come pure i ritornelli dei canti (come: “santo, santo, santo, il signore dio dell'universo”), ascoltati e cantati fin dall'infanzia, hanno scolpito nelle nostre menti e nei nostri cuori l'idea di una Trinità. 
Falsi concetti vengono accettati come pietre fondanti se non vengono mai analizzati o messi in discussione. Ma se esposti alla luce penetrante delle Scritture, la verità diviene limpida come il cristallo agli occhi dello studioso della Bibbia sincero e di mente aperta.

Il concetto della trinità compare effettivamente nell'Antico Testamento e bisogna rimarcare che è riferito all'adorazione della divinità pagana Baal:

“Da Baal-Shalishà venne un uomo, che portò pane di primizie all'uomo di Eloah; venti pani d'orzo e grano novello che aveva nella bisaccia. E disse, dallo da mangiare alla gente.” (2 Re 4:42)

L'ebraico 'shalisha', che significa “tre”, è connesso con il trinitario Baal! Baal aveva grande influenza in agricoltura, dove veniva adorata la trinità di terra, sole e acqua.


LO SPIRITO SANTO SIMBOLIZZA GLI ATTRIBUTI DI YAHUVEH

Lo Spirito Santo è un'energia, una corrente invisibile e sacra che viene dal Padre Celeste ed è condivisa da Suo Figlio Yahushua. Questo Spirito, forza o potenza, compie la 'Loro' volontà. A volte Yahuveh si riferisce al Suo Spirito come ad una poternza un'attitudine, una forza pervasiva, un'influenza dinamica che deriva da Lui. Il Suo Spirito, emanando da Lui stesso, ci aiuta a raggiungere uno standard di giustizia molto più elevato di quello umano e influenza il comportamento in maniera talmente forte che spesso è visto come una forza di vita, come diviene evidente dai seguenti versetti:

E Yahweh disse, il Mio Spirito non resterà sempre nell'uomo, perchè egli è carne: la sua vita sarà di centoventi anni.” (Genesi 6:3)
Ma pietro disse, Anania, perchè Satana ha riempito il tuo cuore al punto da mentire allo Spirito Santo, e tenere per te parte del ricavato dalla vendita del terreno?” (Atti 5:3)
Lo Spirito stesso ci assicura che siamo figli di Dio.” (Romani 8:16)

Chi non comprende che questo uso 'metaforico' è semplicemente un'estensione dello stesso Yahuveh, salta alla conclusione che Egli stia parlando di un altro essere. La Nuova Enciclopedia Religiosa Schaff-Herzog spiega che anche se le Scritture usano termini come si rattristò” in riferimento allo Spirito Santo, la terminologia non dovrebbe essere intesa come riferita a una persona separata“Un simile concetto si rinviene nell'uso che Giovanni fa dei termini insegnare, rimproverare e dichiarare, applicati al Paracleto (difensore) personale. Tuttavia, interpretare questi passaggi come se implicassero una persona distinta da Yahuveh e Yahushua, chiamata Spirito, non è giustificato.” (Trinity, Doctrine of, p.19)


SINOPSI SCRITTURALE DI FATTI RIFERITI ALLO SPIRITO SANTO

Non tutte le seguenti affermazioni sono state analizzate in dettaglio in questo breve trattato, ma esse sono tuttavia importanti da considerare in relazione ad una dottrina della Trinità sostenuta dalle Scritture:
  • Il filosofo greco Platone e i Platonici Alessandrini sono la fonte della moderna dottrina della Trinità. L'autore Alvan Lamson studia a fondo la dottrina della Trinità e riassume ciò che la storia lascia intendere della trinità a pag. 34 di “The Church of the First Three Centuries”: “...dobbiamo guardare non alle Scritture Ebree, né agli insegnamenti di Yahushua e dei suoi discepoli, ma a Filo [il filosofo ebreo del primo secolo] ed ai Platonici Alessandrini. Coerentemente con questa visione, sosteniamo che la dottrina della trinità ebbe una formazione graduale e tardiva; che ebbe la sua origine in una fonte del tutto estranea a quella delle Scritture ebraiche e cristiane; che crebbe e fu innestata sulla Cristianità per mano dei Padri Platonici...”
  • La chiesa apostata babilonica intorno al quarto secolo accettò la Trinità, che fu poi tramandata alle sue figlie, tutte le chiese della cristianità attuale. L'accettazione di una divinità trina fu influenzata dai culti politeistici che sopravvivevano ovunque tra i pagani.
  • Nè il termine Trinità, né la corrispondente dottrina si trovano nel Vecchio o nel Nuovo Testamento.
  • Lo Spirito Santo non è una persona.
  • Ruach (ebraico) e pneuma (greco) sono i termini da cui deriva lo Spirito Santo delle nostre Bibbie. Essi hanno come significato base “vento o respiro” sia in ebraico che in greco.
  • Lo Spirito santo è quella forza o energia invisibile che promana dal Padre e dal Figlio. Può essere paragonata ai raggi del sole che ci danno luce e calore. I raggi non sono il sole, ma sono il potere che emana dal sole.
  • I pronomi personali riferiti allo Spirito Santo non bastano a farne una persona, come il fatto che Yahushua dica a Pietro di rimettere la spada nel suo (“his”) fodero (Matteo 26:52) non fa della spada una persona maschile.
  • Lo Spirito può essere “sparso” (Atti 2:33), “riversato” (Atti 2:17), “respirato” (Giovanni 20:22), “ravvivato” (2 Timoteo 1:6), “spento” (1 Tessalonicesi 5:19), “rinnovato” (2 Corinzi 4:16) – tutte cose che sono letteralmente incompatibili con una qualsiasi persona o essere.
  • Il Padre e il Figlio parlano tra di loro, ma non parlano mai personalmente allo Spirito Santo.
  • Nella Bibbia non si prega mai lo Spirito. Se lo Spirito Santo fosse una persona, allora sarebbe lo Spirito Santo e non Yahweh il Padre di Yahshua. Notiamo come Yahshua fu concepito nella carne: “Ma mentre meditava su queste cose, l'angelo di Yahweh gli apparve in sogno e gli disse, Giuseppe, figlio di Davide, non aver paura di prendere Miriam come tua moglie: poiché ciò che è concepito in lei proviene dallo Spirito Santo.” (Matteo 1:20). Tuttavia Yahshua chiamava Yahweh Suo Padre, e non lo Spirito Santo. Egli fu concepito da e attraverso la potenza di Yahweh – ciò fa di Yahweh Suo Padre.

LE SCRITTURE NON CHIAMANO MAI LO SPIRITO SANTO "LA TERZA PERSONA"

I saluti che si ritrovano nei primi versetti delle lettere di Paolo, Pietro e Giovanni menzionano Padre e Figlio, ma non lo Spirito. Nelle sue lettere Paolo saluta i fratelli nel nome di Yahuveh e di Yahushua. Paolo in apertura delle sue lettere non saluta mai nessuno “in nome dello Spirito Santo”. Non essendo una persona, lo Spirito Santo non ha un nome, come invece Yahuveh e Yahushua. Ad esempio, in Efesini 1:2 si legge “Yahuveh nostro Padre e Yahushua Salvatore e Messia vi diano grazia e pace.”
Il significato biblico dell'essere “uno” è quello di essere d'accordo, in armonia di intenti. Non quello di essere un unico personaggio.
Elohim, usato nella Genesi, non significa specificamente “tre”. Semplicemente significa più di uno, una pluralità.
Gli esempi forniti dalla Bibbia mostrano il Padre su un trono: Ezechiele 1:26; Daniele 7:9; Atti 7:55-56; Apocalisse 4:2; 5:1,7; 20:11, etc. Allo Spirito Santo non è dato un trono (ma vive in noi, come in Stefano, Atti 7:55).


ispirazione profeta spirito santo YHVH



LASCIATE CHE LA POTENZADEL SUO SPIRITO TRASFORMI LA VOSTRA VITA

Come sinceri credenti in Yahuveh, sta a noi essere in armonia con la Sua volontà e consentire alla potenza del Suo Spirito di motivare le nostre azioni, permeare i nostri pensieri ed elevare i nostri desideri verso il bene. Mentre maturiamo nel Messia, abbandoniamo i nostri desideri egoistici, carnali e mondani e ci sforziamo di camminare in quel regno più elevato, celeste, lasciando che il Suo Spirito guidi i nostri passi.
La divina potenza di Yahushua ci ha dato tutto ciò che è necessario per vivere santamente. Perchè egli ci ha fatto conoscere Eloah, il quale ci ha chiamati con la sua gloria e la sua potenza. Egli ci ha donato quelle cose grandi e preziose che erano state promesse perchè anche voi, fuggendo la corruzione dei desideri di questo mondo, diventiate partecipi della natura divina.” (2 Pietro 1:3-4)

Possiate trovare la pace che supera ogni comprensione nel sottomettervi all'onnipotente Yahuveh e nel cominciare a vivere per Lui e non più solo per voi stessi e il denaro!