22 maggio 2024

LA LEGGE ERA UN'OMBRA DELLE COSE AVVENIRE CHE E' IL MESSIA (Ha'Mashyah)

 



Questo scritto è necessario ad approfondire un aspetto particolare delle religioni che ancora dichiarano che le pratiche, i rituali e le festività del patto Mosaico siano fondamentali da seguire poiché tutt’oggi, come era già accaduto nel I secolo, alcuni che si dichiarano ‘credenti’ sono convinti di dover osservare ancora parte della Legge mosaica, inclusi alcuni aspetti come le festività, per ottenere la salvezza. Le parole che sotto ispirazione divina l’apostolo Paolo scrisse al riguardo, cioè che la Legge mosaica era solo un'ombra.. "La legge, infatti, possiede solo un'ombra dei beni futuri, NON la realtà stessa delle cose. Perciò con quei sacrifici, che sono offerti continuamente, anno dopo anno, essa non può rendere perfetti coloro che si avvicinano a Yahuveh." (Ebrei 10:1). Queste parole non sono state sufficienti per far riflettere queste persone sull’effettivo ruolo avuto dalla Legge nell’adempimento del proposito di Yahuveh, un compito del tutto transitorio che si esaurì con la venuta e il sacrificio del “seme” promesso, Yahushua Ha'Mashyah.

Egli era la “realtà” indicata dalle ‘ombre’ della Legge, compresi il tempio, i sacrifici che vi si compivano [e i riti legati all’osservanza di feste e giorni particolari].

La Legge con le sue ritualistiche e festività era servita al suo scopo e non era più la norma per il giudizio su chi era puro o impuro, giusto o empio. (Colossesi 2:13-17). Essa era per gli uomini carnali (ipocriti e religiosi) e, per il popolo di Israele in particolare (Salmo 147:19,20), composta di “esigenze legali e rituali relative alla carne” (Ebrei 9:10).  Nel caso specifico un fattore importante è capire dal punto di vista di chi ha vissuto in prima persona riti menzionati in Colossesi 2:16 (il mangiare, il bere, feste, noviluni e sabati) hanno un carattere “futuro”. La frase "le cose che devono/dovevano venire" non fa riferimento al futuro dal punto di vista dello scrittore [Paolo]…in tal modo indicando un riferimento, per es., alla seconda venuta di Yahushua, poiché allora la ‘ombra’ non sarebbe stata soppiantata e i riti menzionati avrebbero ancora la loro importanza. Piuttosto, la frase è da leggersi in riferimento al periodo in cui le leggi del v. 16 furono comandati; tale frase è futura dal punto di vista dell’Antico Patto…. Yahushua è arrivato! La sostanza è già venuta. Tali precetti appartennero a un’epoca transitoria, e hanno perso il loro carattere vincolante. Di conseguenza, la traduzione della ND l’ombra di quelle che devono venire è ambigua, se non addirittura fuorviante; è meglio la resa della NR l’ombra di cose che dovevano avvenire.”

Qual è il ragionamento di Paolo? Non dobbiamo permettere che qualcuno ci giudichi in merito al non seguire riti e festività dell’Antico Patto. Perché? Perché essi erano ombra di ciò che doveva venire con l’arrivo del Messyah, e quel Messyah è già arrivato.

Perciò, dato che la “sostanza” o il “corpo” (Yahushua stesso) che l’ombra indicava è qui, tale ombra non è più vincolante. Essa ha svolto bene il suo ruolo anticipatore, e ora dobbiamo concentrarci su quello che essa indicava e segnalava: Yahushua e i dettami del Nuovo Patto che egli ha inaugurato con la propria vita.


Yahushua inchiodato sul palo di legno


Con la venuta del Messyah, i suoi discepoli erano invece stati chiamati alla superiore adorazione basata su Yahushua e sul suo regno che ‘non faceva parte di questo mondo e delle sue tradizioni’ perché avrebbe dominato dal cielo (Giovanni 8:23; 18:36) . Perciò solo Yahushua non gli uomini e le loro dottrine e rituali, e nemmeno la legge mosaica che ora era adempiuta – doveva essere riconosciuto come la norma stabilita da Yahuveh per i suoi servitori, come il completo mezzo per misurare la purezza spirituale riguardo a qualsiasi uomo, dottrina, tradizione o modo di vivere.

I credenti di retaggio ebraico non furono ubbidienti nell'accettare questo cambiamento attardandosi ancora a seguire tradizioni legate alla Legge mosaica e dovettero essere corretti. L’apostolo Paolo infatti li esortò a non essere come bambini che si ponevano volontariamente sotto ciò che era paragonato a un ‘tutore’, cioè la Legge mosaica e le sue festività. Quella Legge, disse, era divenuta “elementare”, in paragone con l’insegnamento della Verità fatto di princìpi e profonde rivelazioni. Perciò era un errore per i credenti tornare alle “deboli e meschine cose elementari” della sfera umana (Galati 4:3; Colossesi 2:8,20).

In maniera simile oggi molti appartenenti alla Babilonia di sette religiose non tengono conto che il vecchio “patto della Legge” mosaica è stato sostituito dal “nuovo patto” che si basa sul sacrificio di Yahushua, l’unico che permette la giustificazione e il perdono dei nostri peccati da parte di Yahuveh.

Pertanto i veri discepoli sono ora sotto la “legge del Ha'MashYah (Galati 6:2), composta dai comandi e dalle istruzioni che Egli diede, che non furono scritte su tavolette o in un codice, ma nel cuore dei suoi discepoli e tutte basate su un princìpio fondamentale che regola i rapporti tra Yahuveh e la sue creature: l’AGAPE. Perciò Yahushua stesso disse che il segno distintivo dei suoi veri discepoli non sarebbe stato l’osservanza di qualche particolare comandamento o festività del vecchio patto della Legge mosaica, come ad esempio il IV relativo al shabat, secondo quanto sostengono alcuni presunti ‘discepoli’ messianici, ma l’Agapao che essi avrebbero manifestato sia tra di loro (Giovanni 13:35) che riguardo al Messyah e l'ubbidienza alla nuova volontà di Yahuveh che era quella che tutti avrebbero dovuto inginocchiarsi e ubbidire a Suo figlio in tutto quello che era il Nuovo Patto di alleanza che lui ha fatto con l'Israele spirituale figli di Abraamo.

Ebrei 10:10-16 - "In virtù di questa «volontà» noi siamo stati santificati, mediante l'offerta del corpo di Yahushua fatta una volta per sempre. Mentre ogni sacerdote sta in piedi ogni giorno a svolgere il suo servizio e offrire ripetutamente gli stessi sacrifici (come per le vecchie feste - ndr), che non possono mai togliere i peccati, egli, dopo aver offerto un unico sacrificio per i peccati, e per sempre, si è seduto alla destra di Yahuveh, e aspetta soltanto che i suoi nemici siano posti come sgabello dei suoi piedi. Infatti con un'unica offerta egli ha reso perfetti per sempre quelli che sono santificati."

A tal fine egli lasciò un modello da seguire, Egli stesso … e di questo scrive l'apostolo:

Galati 3:17, 19, 24 - Ecco quello che voglio dire: un testamento che Yahuveh ha stabilito anteriormente (quello con Abraamo - ndr), non può essere annullato, in modo da render vana la promessa, dalla legge sopraggiunta quattrocentotrent'anni più tardi.

Perché dunque la legge? Essa fu aggiunta a causa delle trasgressioni, finché venisse la progenie alla quale era stata fatta la promessa; e fu promulgata per mezzo di angeli, per mano di un mediatore.

Così la legge è stata come un precettore per condurci a Yahushua, affinché noi fossimo [giustificati per fede] (non per rituali e festività comandate dalla legge - ndr).




Un'altro aspetto rilevante dell’illustrazione dell’apostolo Paolo era la natura temporanea dell’autorità del 'precettore'. Una volta cresciuto, il ragazzo non era più sotto il controllo del precettore. Similmente anche l’autorità della Legge di Mosè era temporanea: serviva a “rendere manifeste le trasgressioni, finché arrivasse il seme”, Yahushua. Per avere l’approvazione divina, i contemporanei ebrei di Paolo dovevano riconoscere il ruolo di Yahushua nel proposito del Padre. Una volta avvenuto questo, il precettore aveva assolto la sua funzione e cessava il suo compito.

Aggiunse infatti l’apostolo: “ora che la fede è arrivata, non siamo più sotto precettore” (Galati 3:25).

Quella Legge era perfetta per far conoscere a Israele la giustizia e il peccato. Gli uomini che dovevano osservarla erano però imperfetti. Per questo motivo a molti di loro forse sarà sembrata oppressiva. Perciò l’apostolo scrisse ancora: “Yahushua ci ha riscattati dalla maledizione della Legge, divenendo una maledizione per noi” (Galati 3:13). Ci ha redenti - riscattati, ci ha riscattati dalla nostra precedente schiavitù (Galati 4:5), e "la maledizione" sotto la quale giacciono tutti coloro che confidano nella legge per la giustificazione dei loro peccati. I Galati gentili, sottomettendosi ad essa e praticando di nuovo i riotuali e le festività, si stavano coinvolgendo nella maledizione dalla quale il Messyah redimeva principalmente i Giudei, e attraverso di loro i Gentili.

Essa era una maledizione nel senso che richiedeva che gli ebrei imperfetti ubbidissero a leggi che NON erano in grado di rispettare alla perfezione ed esigeva che venissero osservati scrupolosamente certi riti e feste. Al contrario, il riscatto pagato da Yahushua con la sua morte sacrificale offriva loro l’opportunità di essere perdonati dai propri peccati esercitando fede nel suo valore salvifico e ubbidendo al nuovo patto basato sui principi enunciati da Yahushua, perciò non era più necessario ubbidire ai dettami del ‘precettore’ cioè della Legge mosaica (che era solo un'ombra delle cose avvenire e cioè del Messyah stesso e del Suo regno - Ebr. 10:1).

Allora “perché nell’Antico patto, relativamente alle prescrizioni che Yahuveh dà al suo popolo sulle feste o sulle regole da seguire sul cibo ecc., egli aggiunge la parola ‘per sempre’? Cioè Eloah esorta il suo popolo a rispettare lo shabbat, ad esempio, o a rispettare le feste per sempre?

La domanda è importante. La risposta riguarda il rapporto tra l’Antico e il Nuovo Patto.

Anzitutto riportiamo qui sotto qualche esempio delle scritture che vengono usate per sostenere la tesi sul perpetuare rituali e feste del vecchio patto anche nel nuovo patto.

Sull’osservanza perpetua della pasqua (una festa ebraica). Esodo 12:14: “Quel giorno sarà per voi un giorno di commemorazione, e lo celebrerete come una festa in onore di Yahuveh; lo celebrerete di età in età come una legge perenne [‘olam].” Qui può sembrare che Eloah intenda la pasqua come una festa ‘per sempre’.

Sull’osservanza perpetua del sabato (o shabat). Esodo 31:16: “I figli d’Israele quindi dovranno osservare il sabato, lo celebreranno di generazione in generazione, come un patto perenne [‘olam].” E qui può sembrare che Eloah voglia la stessa cosa in merito all’osservanza del sabato.

Guardiamo altri esempi che riguardano altre pratiche dell’Antico Patto, ma che hanno sempre la dicitura ‘per sempre’, perenne (in ebraico ‘olam).

Levitico 7:34: “Infatti, dai sacrifici di riconoscenza offerti dai figli d’Israele, io prendo il petto dell’offerta agitata e la coscia dell’offerta elevata, e li do al sacerdote Aaronne e ai suoi figli per legge perenne [‘olam], che sarà osservata dai figli d’Israele”.

Qui può sembrare che il sacerdozio di Aaronne e i suoi discendenti andrà avanti per sempre.

Levitico 24:8-9: “Ogni sabato si disporranno i pani davanti a Yahuveh, sempre; essi saranno forniti dai figli d’Israele; è un patto perenne [‘olam]. I pani apparterranno ad Aaronne e ai suoi figli ed essi li mangeranno in luogo santo; poiché saranno per loro cosa santissima tra i sacrifici consumati dal fuoco per Yahuveh. È una legge perenne [‘olam].”

E anche qui può sembrare che ci saranno per sempre i cosiddetti pani della presentazione (v. 8) e il diritto perenne di consumarli da parte di Aaronne e i suoi discendenti.

Perché ci sono cose apparentemente ‘per sempre’ che, alla luce del Nuovo Patto, vengano viste invece come provvisorie? La risposta è che Eloah vuole che noi comprendiamo il rapporto tra i due patti. Nello specifico egli vuole che riflettiamo sul significato di ‘per sempre’, perenne (in ebraico ‘olam) in questi versetti e versetti simili con un criterio ben specifico. Qual è il modo in cui il Nuovo Patto ci aiuta a capire una delle funzioni più importanti dell’Antico Patto? Detto in un altro modo: ci sono indicazioni chiare, trovate nel Nuovo Patto, che indicano che Eloah non aveva mai voluto che certe cose fossero osservate ‘per sempre’?

Troviamo la risposta in più brani del Nuovo Testamento, tra cui i seguenti.

Colossesi 2:16-17:Nessuno dunque vi giudichi quanto al mangiare o al bere, o rispetto a feste, a noviluni, a sabati, che sono l’ombra di cose che dovevano avvenire; ma il corpo è di Yahushua.”

Ebrei 8:13: “Dicendo «un nuovo patto», egli [Eloah] ha dichiarato antico il primo. Ora, quel che diventa antico e invecchia è prossimo a scomparire.”

Ebrei 10:1:La legge, infatti, possiede solo un’ombra dei beni futuri, non la realtà stessa delle cose. Perciò con quei sacrifici, che sono offerti continuamente, anno dopo anno, essa non può rendere perfetti coloro che si avvicinano a Eloah.”

Questi versetti ci forniscono una chiave di lettura per il modo in cui dobbiamo interpretare determinati riti, istituzioni, festività, ecc. dell’Antico Patto. E qual'è la chiave di comprensione? Che le osservanze dell’Antico Patto di questo tipo furono provvisorie. Avevano l’obiettivo di insegnarci e di segnalarci che le cose da esse simboleggiate si sarebbero concretizzate solo in un tempo futuro, cioè con l’arrivo del Ha'MashYah e il Nuovo Patto inaugurato con la sua vita.

Questo vuol dire che il rapporto tra Antico e Nuovo Patto è quello di promessa e adempimento, di simbolo e di realtà. L’Antico promette e simboleggia; il Nuovo adempie e incarna le realtà simboleggiate dall’Antico. Sappiamo questo leggendo il Nuovo Testamento il quale, appunto, adempie l’Antico.

Infine un commento di carattere pratico. Se fosse così importante per noi che apparteniamo a Yahushua attraverso il Nuovo Patto continuassimo a osservare le feste ebraiche, perché Eloah non avrebbe incluso delle esortazioni al riguardo nel Nuovo Testamento, il quale contiene 1.636 imperativi? (Un imperativo è un comando: fai questo, fai quello.)


Yahushua e gli apostoli a Gerusalemme





03 maggio 2024

IL CONCETTO DI ESSERE “NATO GAY” E’ UN’INVENZIONE, UN FATTO VERO O UNA BUFALA?

 



La bufala del “nato gay” è stata inventata nel 1985 da Marshall Kirk (psicologo) e dal dottor Hunter Madsen (dottorato in politica) quando sono stati coautori di un articolo intitolato “The Gay Agenda” in una rivista pro-sodomia chiamata Christopher Street, sottolineando l’importanza strategica di spostare la questione centrale nel dibattito sull'”omosessualità” lontano dalla sodomia e verso una pseudo-identità sessuale chiamata “gay”.

L’obiettivo di The Gay Agenda era costringere gli oppositori della sodomia a una posizione in cui sarebbero stati visti come attaccanti ai diritti civili dei cosiddetti cittadini “gay”, piuttosto che opporsi a uno specifico comportamento antisociale. “The Gay Agenda ha delineato brevemente la strategia che alla fine sarebbe stata utilizzata per convincere il pubblico che gli individui sono ‘gay dalla nascita’.

Inizialmente… molti attivisti consideravano la strategia proposta degradante perché vedevano “i diritti legati alla sessualità come analoghi ai diritti costituzionali di associazione, espressione o religione:”

… Tuttavia, queste riserve iniziali non sarebbero durate a lungo.

Nel 1986 il movimento pro-sodomia [gay] perse la causa alla Corte Suprema degli Stati Uniti che sosteneva i diritti dei singoli stati di criminalizzare la sodomia.
Attivisti [gay] disperati, e arrabbiati hanno imparato che se avessero potuto dimostrare in modo convincente di essere “nati gay”; avrebbero potuto diventare idonei per lo “status di minoranza” ai sensi del Civil Rights Act del 1964. Se lo status di minoranza sarebbe stato concesso, costringerebbe i tribunali a ribaltare [la sentenza], legalizzando così la sodomia. tuttavia, che il Civil Rights Act riconosce lo status di minoranza solo per quei gruppi che:

1) Hanno subito una lunga storia di discriminazione

2) Sono impotenti ad aiutare se stessi come comunità

3) Sono nati così

La legalizzazione della sodomia attraverso lo “status di minoranza” è il segreto per capire perché gli attivisti [gay] hanno adottato la strategia… [sostenendo] che le persone sono “nate gay”.

Sprecando poco tempo, Marshall Kirk e Hunter Madsen… pubblicarono un seguito a “The Gay Agenda” intitolato “The Overhauling of Straight America”. strategia punto per punto che potrebbe essere usata per convincere “l’America etero” che gli uomini e le donne che sviluppano attrazione per lo stesso sesso nascono “gay”.

Nel 1988, una “War Conference” di 175 importanti attivisti gay, provenienti da ogni parte degli Stati Uniti, si riunì a Warrenton, in Virginia, per stabilire un’agenda ufficiale per il movimento “gay” di nuova concezione. A questa conferenza gli attivisti gay adottarono la strategia politica delineata in “The Gay Agenda” e “The Overhauling of Straight America:” e così nacque la bufala del “nato gay”.

Nel 1989, Marshall Kirk e Hunter Madsen hanno ampliato il loro articolo “The Overhauling of Straight America” in un libro intitolato After the Ball: How America Will Conquer Its Fear and Hatred of the Gays in the 90s, dichiarando la loro intenzione di “diventare duri” su tutta la linea”.

Qui gli autori ammettono che la sessualità umana: “sembra essere il prodotto di una complessa interazione tra predisposizioni innate e fattori ambientali:” eppure esortano i lettori ad abbandonare la verità per “scopi pratici”; cioè, promuovendo “The Gay Agenda:” I propagandisti non avrebbero potuto essere più chiari sul loro piano per ingannare gli americani. I seguenti estratti da After the Ball esemplificano le tattiche di manipolazione che Marshall Kirk e Hunter Madsen hanno indotto gli attivisti gay a impiegare. Kirk e Madsen hanno spiegato il punto centrale della loro strategia:

Il pubblico dovrebbe essere convinto che i gay sono vittime delle circostanze, che non hanno scelto il loro orientamento sessuale più di quanto abbiano fatto, diciamo, la loro altezza, il colore della pelle, i talenti o i limiti. Sosteniamo che, a tutti gli effetti pratici, i gay dovrebbero essere considerati “nati gay” – anche se l’orientamento sessuale, per la maggior parte degli esseri umani, sembra essere il prodotto di una complessa interazione tra predisposizioni innate e fattori ambientali durante l’infanzia e la prima adolescenza.

“Stiamo parlando di propaganda”

Qui gli autori suggeriscono che la sessualità umana “sembra essere il prodotto di una complessa interazione tra predisposizioni innate e fattori ambientali” (lo stesso concetto pagano dell’evoluzione delle specie) eppure esortano i lettori ad abbandonare la verità per “scopi pratici”; cioè, promuovendo “The Gay Agenda:” I propagandisti non avrebbero potuto essere più chiari sul loro piano per ingannare gli americani. I seguenti estratti da After the Ball esemplificano le tattiche di manipolazione che Marshall Kirk e Hunter Madsen hanno indotto gli attivisti gay a impiegare.

“Il primo ordine del giorno è la desensibilizzazione del pubblico riguardo ai gay” …

 

 

Desensibilizzare il pubblico e aiutarlo a vedere l’omosessualità con indifferenza è l'obiettivo della propaganda. Idealmente avremmo le differenze di riscontro diretto nelle preferenze sessuali nello stesso modo in cui si scelgono gusti diversi per il gelato.
“Non molti anni fa, tutte queste affermazioni sarebbero state incredibilmente offensive per la maggior parte delle persone, anche se non contenevano alcun riferimento all’omosessualità; Kirk e Madsen lo chiamano “trasformare i valori sociali dell’America etero…”
“Le masse non dovrebbero essere scioccate dall’esposizione prematura al comportamento omosessuale in sé… l’immaginario del sesso dovrebbe essere minimizzato… “

“… I gay devono essere scelti come vittime bisognose di protezione in modo che gli eterosessuali siano inclini per riflesso ad assumere il ruolo di protettori

“… Fare uso di simboli che riducono il senso di minaccia del mainstream, che abbassano la guardia… “

“… Sostituire l’orgoglio ipocrita del mainstream per la sua omofobia con vergogna e senso di colpa…”

“Parla di gay e omosessualità il più forte e il più spesso possibile… “Il principio alla base di questo consiglio è semplice: quasi tutti i comportamenti iniziano a sembrare normali se ne esponi in continuazione con i tuoi familiari e tra i tuoi conoscenti”.

“Continue discussioni nel mainstream danno l’impressione che l’opinione pubblica sia quantomeno divisa sull’argomento…”

Madsen e Kirk spiegano il loro schema in modo più approfondito quando scrivono:

“Dove parliamo è importante. I media visivi, film e televisione, sono chiaramente i più potenti creatori di immagini nella civiltà occidentale. La famiglia media guarda più di sette ore di TV al giorno. Quelle ore aprono una porta nel mondo privato etico e morale, attraverso i quali potrebbe passare un cavallo di Troia. Per quanto riguarda la desensibilizzazione, il mezzo è il messaggio di normalità. Finora, la gay Hollywood ha fornito la nostra migliore arma segreta nella battaglia per desensibilizzare il mainstream

Diamo un’occhiata ai meccanismi della loro strategia per “trasformare” la società in quella che secondo loro sarebbe una forma più accettabile. Continuano gli autori:

“…Intendiamo far sembrare gli anti-gay così sgradevoli che i cittadini medi vorranno dissociarsi da questi tipi

“Una campagna desensibilizzante di discorsi aperti e sostenuti sulle questioni gay raggiungerebbe ogni fanatico oppositore dell’omosessualità? Certo che no! Mentre l’opinione pubblica è una fonte primaria di valori tradizionali, l’autorità religiosa è l’altra. Quando le chiese conservatrici condannano i gay, ci sono solo due cose che possiamo fare per confondere l’omofobia dei veri credenti: in primo luogo, possiamo usare i discorsi per confondere le acque morali, il che significa pubblicizzare il sostegno ai gay da parte di chiese più moderate, sollevare obiezioni teologiche sulle interpretazioni conservatrici degli insegnamenti biblici e esponendo l’odio e l’incoerenza“.

“In secondo luogo, possiamo minare l’autorità morale delle chiese omofobe dipingendole come antiquate e arretrate, decisamente fuori passo con i tempi e con le ultime scoperte della psicologia. Contro la potente attrazione della religione istituzionale si deve opporre la più potente attrazione della scienza e L’opinione pubblica (lo scudo e la spada di quel maledetto “umanesimo secolare”). Un’alleanza così empia ha già funzionato bene contro le chiese su argomenti come il divorzio e l’aborto. Con un discorso abbastanza aperto sulla prevalenza e l’accettabilità dell’omosessualità, quell’alleanza può funzionare ancora qui:”

“… La campagna dovrebbe dipingere i gay come pilastri superiori della società.”

“… Sarà il momento di fare i duri con gli avversari rimanenti. Per essere schietti, devono essere diffamati.”

“Ogni segno attingerà al sentimento patriottico; ogni messaggio forerà una posizione apparentemente gradevole nelle teste tradizionali ..”

Al pubblico dovrebbero essere mostrate immagini di omofobi sproloquianti i cui tratti secondari e credenze disgustano i cittadini medi… il Ku Klux Klan che chiede che i gay vengano bruciati vivi o castrati; bigotti ministri del sud che sbavano di odio isterico a un livello che sembra sia comico che squilibrato; punk minacciosi, delinquenti e detenuti… campi di concentramento nazisti…”

Queste immagini (di chiunque si opponga al comportamento omosessuale) dovrebbero essere combinate con quelle delle loro vittime gay con un metodo che i propagandisti chiamano la ‘tecnica della staffa’. Ad esempio, per alcuni secondi un untuoso predicatore del sud dagli occhi lucidi viene visto battere il pulpito con rabbia contro “quelle creature malate e abominevoli”. Mentre la sua disquisizione arrabbiata continua sulla colonna sonora, l’immagine passa a foto patetiche di gay che sembrano decenti, innocui e simpatici, e poi si torna alla faccia velenosa del predicatore, e così via. Il contrasto parla da sé… L’effetto è devastante.”

 


Un gruppo chiamato Parents and Friends of Lesbians and Gays (PFLAG) ha effettivamente utilizzato questa tecnica in una campagna pubblicitaria nell’autunno del 1995 contro Pat Robertson, Jesse Helms e Jerry Falwell. Come riportato dal San Francisco Examiner, domenica 12 novembre 1995… “una nuova campagna pubblicitaria televisiva [ritrae scene di] un’adolescente che pensa al suicidio con una pistola, [e] un giovane che viene picchiato da una banda mentre i suoi aggressori gridano insulti… inframmezzati da clip reali del reverendo Pat Robertson e di altri conservatori che deplorano l’omosessualità”.

La maggior parte delle stazioni ha rifiutato gli annunci, ma sono stati trasmessi a Tulsa e Washington DC. Una versione stampata dell’annuncio (molto meno emotivamente efficace) è stata pubblicata su USA Today.

È assolutamente spaventoso ascoltare le tattiche promosse da Kirk e Madsen. Gli attivisti gay che hanno utilizzato queste tecniche non hanno nulla di cui andare fieri. Queste sedicenti tattiche propagandistiche rappresentano l’approccio contorto e fascista, ingannevole e degradante alla conquista dell’opinione pubblica. Nella stampa specializzata, gli attivisti gay parlano candidamente degli scopi pratici del movimento per promuovere l’idea che le persone “nascono gay”. Così facendo ammettono che la retorica pubblica del “nato gay” è propaganda fabbricata, escogitata e realizzata per specifici fini politici; principalmente, il ribaltamento della sentenza del tribunale e l’accettazione e la normalizzazione della sodomia nella società.

La dottoressa Lillian Faderman (gay) afferma: “E continuiamo a chiedere diritti, ignorando il fatto che la sessualità umana è fluida e flessibile, agendo come se fossimo tutti bloccati nella nostra categoria per sempre”. Afferma inoltre: “Le categorie ristrette della politica dell’identità sono ovviamente ingannevoli”

Più avanti nell’articolo la dottoresssa Faderman scrive: Il concetto di identità gay e lesbica può essere nient’altro che un costrutto sociale, ma è stato fondamentale, permettendoci di diventare un movimento politico e rivendicare i diritti che ci sono dovuti come minoranza. Che ne sarà del nostro movimento politico se riconosciamo apertamente che la sessualità è flessibile e fluida, che gay e lesbica non significano “un popolo ma piuttosto un “comportamento occasionale” ?

Lo psicologo Dr. John DeCecco, direttore del Center for Research and Education in Sexuality presso la San Francisco State University ed editore di The Journal of Homosexuality, si definisce “gay” ma insiste sul fatto che tali attrazioni sono una preferenza mutevole, non un orientamento. Spiega nel suo libro che l’intera idea caratteristica del “gay nato” e immutabile è solo “politica gay e lesbica” e mira a raggiungere i diritti “gay”. La scrittrice omosessuale donna Jennie Ruby ammette: “Non credo che le lesbiche nascano così… penso che lo diventino… Il movimento per i diritti dei gay ha adottato in gran parte una politica identitaria”. Jan Clausen, donna omosessuale autrice del libro “Apples and Oranges” scrive, “Quello che deve finire è il broglio della storia per far sembrare l’aut aut permanente e universale”.

Più tardi, Clausen cita la popolare poetessa lesbica Audre Lorde, che ammette anche le bugie associate alla bufala “gay” nata, quando scrive: “Non credo che i nostri desideri abbiano reso sante tutte le nostre bugie”. Le donne omosessuali Lyne Harne ed Elaine Miller spiegano i loro sentimenti riguardo alla bufala del “gay nato”: “Non c’è niente di naturale nel lesbismo, ‘è una scelta positiva’ e politica”.

Un’ennesima ammissione apparsa sulla rivista omosessuale “Girlfriends”. Afferma: “Non c’è da stupirsi che le lesbiche siano così nervose. Ciò che rende forte il movimento lesbico è la formazione di un’identità collettiva, unificata dietro l’orientamento sessuale come categoria. Se la bisessualità lo annulla, colpisce il movimento lesbico dove fa davvero male: nel cuore e anima della politica identitaria

Il National Center for Lesbian Rights (NCLR) è una delle organizzazioni di attivisti omosessuali che hanno fatto pressioni sull’American Psychiatric Association affinché rifiutasse la terapia riparativa omosessuale. Il NCLR afferma che l’identità “gay” è innata e immutabile. JoAnne Loulan, una delle psicoterapeute che hanno fatto parte del consiglio di amministrazione, ha fatto titoli ipocriti sull’edizione della rivista omosessuale The Advocate perché, secondo quanto riferito, ha cambiato il proprio orientamento sessuale quando si è innamorata di un uomo!

Inoltre, Kate Kendall, direttrice del NCLR, ha sostenuto che la cosiddetta persona “gay” era dotata di un “orientamento sessuale” fisso, innato e immutabile e ha ordinato all’American Psychiatric Association di sospendere tutte le forme di terapia riparativa per tutte le persone, comprese quelle che cercano disperatamente aiuto. In realtà ha scritto un articolo per Frontiers Magazine sostenendo che l’orientamento sessuale è fluido, non fisso.”

Kendall e Loulan si presentarono davanti all’Associazione Psichiatrica Americana con la faccia seria dichiarando che la terapia riparativa era l’equivalente pericoloso di versare candeggina sulla pelle di una persona di colore per renderla bianca. Poi, uno di questi “gay” autoproclamati è uscito e ha cambiato il proprio cosiddetto “orientamento sessuale” innamorandosi di un uomo, e l’altro si è preso il tempo di scrivere un articolo per una rivista di addetti ai lavori sostenendo che la sessualità è variabile. È possibile per noi continuare a credere alle menzogne palesi di questi attivisti quando dicono di essere “nati gay?

La verità di fondo è che a partire dal 1985, The Gay Agenda è stata venduta al pubblico dai propagandisti gay. Le menzogne accuratamente calcolate di questi propagandisti sono sfacciate e sono state ammesse in numerose pubblicazioni gay. È ovvio, tuttavia, che i propagandisti “nati gay”, da Kirk e Madsen in poi, tengono segreto il fatto della fluidità sessuale alla comunità etero per [motivi politici]. Gli attivisti gay invece, come testimoniano i loro stessi articoli, parlano della bufala del “nato gay” che non cambia mai e delle realtà sulla scelta sessuale che cambia tra di loro.

La tattica di odio scritta da Kirk e Madsen nell’agenda omosessuale si chiama “Jamming“, denigrando tutti coloro che dissentono dal copione omosessuale.

Chi è davvero colui che odia di più per motivi ideologici, politici e di potere sugli altri? Il gay o l’etero? Questo sunto tratto dal libro “Strait Answers to the Gay Question, di Victor Adamson” ve lo ha mostrato.

Ora sta a voi non farvi più ingannare dalla propaganda LGBTQ! 




24 aprile 2024

IL RITORNO DEL MESSIA SARA' IMPROVVISO E DEL TUTTO INASPETTATO

 



Lo Spirito Santo di Padre Yahuveh ci ha sempre ispirato con la necessità di esaminare il metodo di interpretazione delle profezie bibliche nella nostra ricerca della verità. La maggioranza delle chiese di questo mondo è invece satura di storicismo, influenzando in modo significativo il loro orientamento e la loro comprensione degli eventi dell’ultimo giorno. Tuttavia, riguardo questo argomento, le squame non sono cadute ancora dai loro occhi e non possono vedere chiaramente come lo storicismo è una barriera che gli impedisce di comprendere correttamente il Libro dell'Apocalisse e il Discorso dell'Ulivo.


STORICISMO

Lo storicismo presuppone che le profezie di Daniele e dell'Apocalisse sulla fine dei tempi si siano avverate nel corso della storia; da qui il nome. 

Scartare gli errori e sostituirli con la verità biblica è sempre una gioia per i veri ricercatori della verità. Tuttavia, lo storicismo come è comunemente sostenuto dalla grande maggioranza delle denominazioni della cristianità, impedisce ai suoi aderenti di comprendere gli insegnamenti del Maestro Yahushua nel Libro dell'Apocalisse e nei Vangeli, in particolare il Discorso dell'Ulivo. In altre parole, lo storicismo è contrario ai chiari insegnamenti di Yahushua.

Lo storicismo contraddice gli insegnamenti di Yahushua nei seguenti modi:


1   Ha portato i cristiani di ogni epoca ad attendere il ritorno del Messia nella loro epoca.

Quindi, ogni generazione è stata preparata a cercare particolari segni dei tempi che accadono nel loro tempo. Alcuni in ogni generazione arrivarono addirittura a fissare delle date, come fecero i Millenaristi nel 1840, quando proclamarono il 22 ottobre 1844 come data per il ritorno di Yahushua sulla terra. O come i Testimoni di Geova che predissero l'avvento del Messia nel 1914. Molti negli anni Quaranta dell’Ottocento in America e, in misura minore, in Europa e altrove si entusiasmarono per questo insegnamento e modellarono la loro vita di conseguenza. Pertanto, hanno sperimentato un’amara delusione quando le loro aspettative non sono state soddisfatte. Questa “ grande delusione ” ha indurito i cuori di molti schernitori e, peggio ancora, ha dato origine alla nuova denominazione, la Chiesa Avventista del Settimo Giorno. Invece di scartare il metodo fallito dello storicismo di interpretare le profezie bibliche, questa denominazione come anche la Watch Tower hanno continuato a basarsi sulle loro dottrine uniche che hanno impedito a milioni di persone in tutto il mondo di comprendere correttamente gli insegnamenti di Yahushua nei Vangeli e nel Libro dell'Apocalisse.

2   Ha portato la cristianità a essere “osservatori dei segni” invece di concentrarsi sullo studio delle Scritture.

Pertanto, gli eventi attuali e il monitoraggio delle notizie sono diventati il ​​fulcro. Ogni grande evento è stato interpretato come un segno dei tempi: terremoti, carestie, guerre, voci di guerre, conflitti civili, ecc. e la maggioranza delle chiese di babilonia sono cadute in questo inganno e hanno iniziato a evidenziare le catastrofi attuali come un segno di l'imminente ritorno di Yahushua. Ciò è stato fatto perché hanno interpretato erroneamente il Discorso dell'Ulivo e il Libro dell'Apocalisse. Pensavano che i segni dati da Yahushua nel Discorso dell'Ulivo potessero applicarsi in parte alla caduta di Gerusalemme, ma fossero essenzialmente segni della seconda venuta di Yahushua.

Tuttavia, tale comprensione è falsa e contraria a ciò che Yahushua confidò a Pietro, Andrea, Giacomo e Giovanni. I segni che Yahushua aveva detto nel Discorso dell'Ulivo erano segni dell'imminente distruzione del Tempio e di Gerusalemme nel 70 d.C. e non avevano nulla a che fare con la Seconda Venuta di Yahushua.

 

COSA DISSE DAVVERO YAHUSHUA DEL SUO RITORNO

L'unico suggerimento che Yahushua diede ai discepoli fu che sarebbe stato improvviso e quando meno se lo aspettavano.

Inoltre, a differenza della distruzione del tempio e di Gerusalemme, dove Yahushua diede segni specifici e un quadro temporale per questo evento, affermò che nessuno (nemmeno lui) conosce il giorno e l'ora del suo ritorno tranne il Padre. (Matteo 24:36)

Ma Yahushua ha lasciato intendere che il suo ritorno sarebbe stato lontano nel tempo. Vediamo questi suggerimenti nelle seguenti parabole:

Parabola dei Talenti: “Perché il regno dei cieli è simile a un uomo in viaggio verso un paese lontano... Dopo molto tempo, venne il padrone di quei servi e fece i conti con loro”. (Matteo 25:14)

Parabola del servo fedele e malvagio: "Ma, se egli è un servo malvagio che dice in cuor suo: Il mio padrone tarda a venire" (Matteo 24:48)

Parabola delle dieci vergini: “Allora il regno dei cieli sarà paragonabile a dieci vergini, che presero le loro lampade e uscirono incontro allo sposo...” Ora, mentre lo sposo tardava, tutte si assopirono e dormirono "Ma a mezzanotte si udì un grido: 'Ecco lo sposo! Uscitegli incontro”» (Mt 25,1-6). Le vergini credettero che lo sposo stesse arrivando e gli andarono incontro. Ma non è venuto quando pensavano che sarebbe venuto. L'arrivo dello sposo durò più tempo del previsto. E così hanno aspettato. Ma più tempo passava, più diventavano sonnolenti. Alla fine i loro occhi divennero molto pesanti e tutti ( sia i saggi che gli stolti ) si addormentarono. Finalmente, a mezzanotte, arrivò. Quindi, in questa parabola, cogliamo l'accenno di un ritardo oltre alla repentinità della sua venuta. Non c'erano segni di quando sarebbe arrivato lo sposo.



La vita sulla Terra sarà molto normale quando Yahushua ritornerà improvvisamente.

Prestiamo attenzione a ciò che Yahushua affermò sarebbe stata la condizione del mondo prima del Suo ritorno.

Come avvenne ai giorni di Noè:

«Ma di quel giorno e di quell'ora nessuno lo sa, nemmeno gli angeli del cielo, né il Figlio, ma solo il Padre. Perché la venuta del Figlio dell'Uomo sarà proprio come i giorni di Noè. Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio mangiavano e bevevano, prendevano moglie e marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell'arca, e non capirono finché venne il diluvio e li inghiottì tutti; così sarà la venuta del Figlio dell'Uomo." Matteo 24:36-39

Yahushua disse che il suo ritorno sarebbe stato come ai tempi di Noè. Allora, cosa sappiamo di quei giorni? Erano tempi di grande malvagità e di estrema violenza. Erano i giorni in cui i giganti e i Nefilim con gli angeli caduti cercavano di corrompere la razza umana. Furono giorni in cui il cuore si indurì ai messaggi di avvertimento che arrivarono tramite Noè. Yahushua avrebbe potuto utilizzare tutti questi punti per confrontare i giorni di Noè e quelli del suo ritorno.

Ma non ne usò nessuno.

Cosa ha detto che stavano facendo ai giorni di Noè, che sarà lo stesso al suo ritorno? Mangiavano, bevevano, si sposavano e davano in matrimonio i loro figli e le loro figlie. In un altro passo di Luca 17 si parla anche dei giorni di Lot. Ancora una volta, se avesse voluto, avrebbe potuto facilmente parlare di malvagità e immoralità sessuale.

Ma non lo fece.

Mangiavano, bevevano, si sposavano, compravano, vendevano, piantavano e costruivano. Ecco come sarà quando Yahushua ritornerà. Allora, cosa sottolinea Yahushua? Sottolinea che la vita sarà normale quando tornerà improvvisamente sulla Terra. Ai tempi di Noè le persone non avevano idea dell'arrivo del giudizio, ma continuavano la loro vita quotidiana. Certo, negli ultimi decenni c'era il pazzo Noah con la sua famiglia che costruiva un'enorme barca, ma lo ignorarono e lo dichiararono un vecchio pazzo. Allo stesso modo, le persone non avevano idea che il giudizio sarebbe arrivato ai giorni di Lot. Facevano quello che avevano sempre amato, cioè mangiare, bere, comprare, vendere, piantare e costruire. In entrambi i casi, la vita era normale finché i giusti non furono portati in un luogo sicuro, e poi arrivò il giudizio.

Quindi, cosa possiamo imparare da tutto quanto sopra?

Dovremmo essere pronti al suo ritorno ogni giorno della nostra vita, perché arriverà in un momento che non ci aspettiamo. È più probabile che noi muoiamo in un giorno qualsiasi piuttosto che il ritorno di Yahushua in un giorno specifico. Poiché non controlliamo quando moriremo, è nostro dovere essere sempre pronti ogni giorno della nostra vita.

 

CONCLUSIONE
 

1 - Yahushua ha dato un segno per la sua seconda venuta.

2 - Yahushua ha lasciato intendere che ci sarebbe stato un ritardo nel suo arrivo (parabola delle 10 vergini).    

3 - Yahushua ha indicato che il suo ritorno avverrà nel momento meno atteso e sarà la madre di tutte le sorprese.    

4 - Dobbiamo essere pronti ogni giorno della nostra vita, con la forte probabilità che la nostra morte possa avvenire prima del suo ritorno. I segni non precedono né la nostra morte improvvisa né il suo ritorno.   

5 - La vita sarà normale sulla Terra prima del suo ritorno improvviso. Questo è il motivo per cui la maggior parte dei credenti sarà colta di sorpresa al suo ritorno. Tuttavia, quelli pronti non lo saranno.


Preghiera di chiusura:

Padre Yahuveh ,

Grazie per averci portato ad abbandonare definitivamente lo storicismo così da poter comprendere correttamente gli insegnamenti e gli avvertimenti di Yahushua. Grazie per averci perdonato per la nostra ignoranza e i nostri misfatti passati, di cui siamo molto pentiti. Aiutaci a vivere ogni giorno in modo da essere pronti ad affrontare la morte o ad accogliere il Maestro Yahushua sulla Terra. Lodiamo il tuo nome nei secoli dei secoli per la tua infinita misericordia e pazienza nei tuoi rapporti con noi.

Nel Nome di Yahushua , ti preghiamo.

Così sia in verità.