Nel testo di Stefano Assemani, “Acta Martyrum sanctorium Orientalium a Occidentalium, Vol. 1” , del 1748, si legge:
"Rinuncio a tutti i costumi, riti, legalismi, ai pani azzimi e sacrifici di agnelli degli ebrei, a tutte le altre feste degli Ebrei, i sacrifici, le preghiere, le aspirazioni, purificazioni, santificazioni, propiziazioni, digiuni e noviluni sabati e superstizioni, inni e canti, osservanze nelle sinagoghe. Ogni legge, rito e costume, che ricordi la tradizione ebraica, avere conviti con gli ebrei, intrattenere feste con loro, o parlare in segreto per condannare la fede cristiana, invece di confutare il loro credo apertamente e condannando la loro vana
fede, per lasciare il tremito di Caino e la lebbra di Gheazi (2Re 5:27) per me, così come le pene legali per cui mi riconosco io stesso responsabile. E possa essere io anatema nel mondo a venire, e la mia anima essere scagliata verso il basso con Satana ei demoni."
Assemani era un maronita che visse in Italia, nato a Tripoli di Siria (l’attuale regione del Libano), fu studioso dell’ebraico e del siriaco e scrisse vari testi, molti dei quali attraverso le benedizioni dello zio suo mentore, poi acquisiti dalla Biblioteca Vaticana. In questo estratto si può vedere come al tempo di Costantino ci fu una deliberata volontà di occultare ed eliminare la basi delle tradizioni ebraiche in funzione delle più attuali leggi e costumi legati al paganesimo romano. (http://www.treccani.it/enciclopedia/stefano-evodio-assemani_(Dizionario-Biografico)) La stessa basilica di S. Pietro fu edificata nel luogo dove i 'cristiani' (termine improprio per schernire i veri discepoli della Via di Yahushua) venivano uccisi e torturati attraverso gli spettacoli dei gladiatori con bestie feroci e atroci sofferenze.
Più avanti nel testo citato in precedenza si legge:
"Accetto tutti i costumi, i riti, il legalismo, le feste dei romani, i sacrifici, le preghiere, purificazioni con acqua, le santificazioni del “Pontifex Maximus” (sommo sacerdote di Roma), le propiziazioni, le feste, e il nuovo sabato sostituito dal "Deus Sol Invictus" (la Domenica giorno del dio sole invincibile), tutti i nuovi canti e le osservanze, tutti gli alimenti e le bevande dei Romani. In altre parole, accetto interamente tutto il culto della tradizione romana, ogni nuova legge, rito e costume di Roma, accettando la Nuova Religione Romana".
Inoltre, nel 365 d.c. il Consiglio di Laodicea ha scritto, in uno dei loro canoni:
“I cristiani non devono seguire il giorno del riposo di sabato (Shabbat ebraico), ma devono lavorare in quel giorno. Piuttosto, devono onorare il giorno del dio Sole (domenica, Sun Day). Ma se qualcuno si trovi a praticare il sabato (Shabbat), questo deve essere un anatema contro Cristo".
In passato anche nella Grecia Antioco IV Epifane, aveva saccheggiato la città di Gerusalemme, impedendo di fatto la professione dell'ebraismo e sostituendo gli arredi sacri con le immagini del dio greco Zeus. In parte questo è descritto nel libro di Daniele (Daniele 11).
Queste erano le nuove leggi che Antioco istituì:
- Tu devi profanare il sabato (Shabbat)
- Tu devi cambiare le festività e le leggi
- Tu devi adorare gli idoli
- Tu devi mangiare animali impuri
- Tu non devi essere circonciso
- Tu devi rinnegare la Torah
Il Messyah Yahushua aveva già abolto ogni ritualità ebraica antica, legata ai sacrifici e alle tradizioni quali abluzioni e purificazioni, di fatto liberando i discepoli della Sua Via da ogni forma di legalismo ipocrita legato alla tradizione farisaica. Attraverso il Suo sacrificio estremo sul legno, Yahushua ha liberato una volta per tutte ogni credente avesse seguito la strada perfetta da Lui solcata attraverso il pentimento, ravvedimento, battesimo in acqua e successivamente battesimo nello Spirito Santo.
“Questo popolo mi onora con le labbra, ma il loro cuore è lontano da me. Invano mi rendono il loro culto, insegnando dottrine che sono precetti d'uomini” . (Matteo 15:8-9)
Chiunque volesse seguire il Messyah, partecipando alle regole che Egli stesso aveva lasciato ai suoi discepoli, doveva liberarsi dalle tradizioni farisaiche ipocrite e dedicarsi invece alle opere della fede attraverso il servizio e l’obbedienza dei Suoi comandamenti.
Yahushua tuttavia non rinnegò mai la Legge di YHVH data a Mosè e successivamente a tutti i profeti nel corso dei secoli, il Messyah perfezionò e portò a compimento quella legge, in modo che fosse scritta in ogni cuore attraverso lo Spirito Santo. Questo uomo ebreo, nato nella carne attraverso lo Spirito di YHVH, parlò e affermò in ogni suo discorso la Parola del Padre, ogni singolo insegnamento proveniva dalla Torah, in Lui resa perfetta per essere salvifica attraverso il suo sacrificio estremo. Yahushua ha vinto ogni male del mondo e sottomesso ogni cosa alla Sua autorità, per creare una volta per sempre la Via da seguire per ottenere la Salvezza.
Antioco e Costantino hanno svolto il ruolo di oppositori della Verità, di fatto abolendo ogni Legge che YHVH aveva dato a Israele. Da secoli il mondo attraverso lo spirito demoniaco ha cercato di inquinare e distruggere l’opera del Padre, nel modo più subdolo possibile. La religione cattolica infatti è una miscela mortifera di culti e tradizioni che prendono spunto da Babilonia e dalle vecchie culture mediorientali. Il culto del dio sole, ha sostituito il ruolo salvifico del Messyah, i riti pagani, l’idolatria e la venerazione delle immagini (palesemente contrarie alle leggi del Padre) hanno preso il posto degli insegnamenti che l’Onnipotente ha dato ai suoi figli.
Oggi esiste una struttura mondiale, una trinità secolare basata su finanza, religione e politica, che inquina le acque vive dello Spirito Santo con i suoi culti demoniaci. Questi falsi ministri di giustizia, distruggono la Verità come lupi travestiti da agnelli. Ci sono molte scritture che ci avvertono circa il tempo che stiamo vivendo.
“Infatti verrà il tempo che non sopporteranno più la sana dottrina, ma, per prurito di udire, si cercheranno maestri in gran numero secondo le proprie voglie, e distoglieranno le orecchie dalla verità e si volgeranno alle favole”. (2 Timoteo 4:3-4)
Il Messyah non ha fondato alcuna religione, non ha fondato nessun culto, se non quello di essere pienamente ripieni dello spirito santo attraverso l’ubbidienza alle leggi di Yahuveh. Non ha mai accettato, nè accolto ogni falso insegnamento del mondo, anzi li ha rifiutati con ogni parola di disprezzo, con piena autorità, in spirito e Verità. Non ha mai fondato una chiesa basata su dogmi umani, ne ha interposto nessun uomo o donna o immagine come mezzo per ottenere la salvezza. Lui è la Salvezza. Yahushua (YAH Salva) è l’unico nome nel quale si è salvati.
“In nessun altro è la salvezza; perché non vi è sotto il cielo nessun altro nome che sia stato dato agli uomini, per mezzo del quale noi dobbiamo essere salvati”. (Atti 4:12)
Il mondo vive nel peccato perché ama il peccato e la violazione della Legge, ama porsi a dio di se stesso, ama mentire come il padre della menzogna e dio di questo mondo di tenebre. L’uomo ha bisogno di credere alle favole, ai culti pagani, alle tradizioni, per giustificare se stesso di fronte al suo egoismo e alla sua falsità. Nessun uomo che riconosca l’autorità di Yahushua, può desiderare di contaminarsi con queste cose del mondo, nessun uomo può desiderare di peccare se ha conosciuto l’unica vera salvezza.
Cosa c’è nel vostro cuore? Esiste davvero l’agape, esiste davvero quel sentimento profondo di amore per ogni essere vivente, tanto da spingervi a rinunciare a voi stessi, appendere il vostro ego(ismo) a quel legno di morte e inchiodare ogni vostra iniquità, per seguire l’unica Via che conduce alla vita eterna?
Cosa c’è che ancora deve accadere affinché possiate umiliarvi di fronte all’unica Verità assoluta, fonte di ogni bene e creatrice di ogni cosa visibile e invisibile? Cosa serve per comprendere che amare la Parola è amare Yahuveh stesso? Cosa serve per comprendere che non c’è tempo da perdere perché il regno in senso spirituale è già qui e sta a noi accettare questa salvezza?
Siamo entrati nel settimo millennio, il millennio che restaurerà ogni cosa e sanerà ogni ferita, manca davvero poco alla fine di questo 'sixtema' (tema del sei) umano, basato sull’uomo e sul suo numero 666, basato sulla carne e non sullo spirito, quale altra rivelazione stiamo attendendo?
Yahuveh EL dei Viventi è qui con le sue potestà pronte all’ultima chiamata, l’esercito è pronto per l’ultima grande battaglia spirituale, che avverrà nei nostri cuori, nel nostro profondo essere, taglierà le carni fino al midollo per separare il bene dal male, la zizzania dal grano… tutto è sulle nostre teste!
Alziamo la testa, perché il Re dei Re è alle porte, Babilonia crolla sulle macerie e sul sangue dei santi e dei martiri, la coppa dell’ira si riversa su coloro che si contaminano con la sua prostituzione. Uscite ora da Babilonia o sarà troppo tardi! Andate incontro all’agnello che salva, Colui che ha il potere su ogni cosa e ha sconfitto anche la morte, Egli sta tornando per dare a ciascuno secondo le proprie opere.
“Da questo sappiamo che l'abbiamo conosciuto: se osserviamo i suoi comandamenti. Chi dice: «Io l'ho conosciuto», e non osserva i suoi comandamenti, è bugiardo e la verità non è in lui; ma chi osserva la sua parola, in lui l'amore di Eloah è veramente completo. Da questo conosciamo che siamo in lui: chi dice di rimanere in lui, deve camminare com'egli camminò”. (1Giovanni 2:3-6)
In Verità