Nel 597 a.C. Nabucodonosor, re di Babilonia conquista Gerusalemme che ha tentato di ribellarsi al suo dominio. Non distrugge la città, ma la saccheggia e conduce in esilio a Babilonia il re Ioiachin insieme alla classe politico-religiosa. I prigionieri sono a migliaia e tra questi c’è Ezechiele, un uomo che appartiene alla classe sacerdotale. Durante il suo esilio a Babilonia, Ezechiele è scelto da Eloha YAHUVEH per un incarico di fiducia: deve svolgere l’attività di profeta, un incarico rivolto sia agli Israeliti deportati che a quelli rimasti nel regno di Giuda.
La parola di YAHUVEH mi fu rivolta in questi termini:
«Figlio d’uomo, profetizza e dì a quei pastori: Così parla Adonay, Eloah: Guai ai pastori d’Israele che non hanno fatto altro che pascere se stessi! Non è forse il gregge quello che i pastori debbono pascere? .. Voi non avete rafforzato le pecore deboli, non avete guarito la malata.. non avete ricondotto la smarrita, non avete cercato la sperduta, ma avete dominato su di loro con violenza e con asprezza.. per mancanza di pastore, si sono disperse, sono diventate pasto di tutte le bestie dei campi..»
(Ezechiele 34:1-6)
Volere di Eloah è che Ezechiele porti un giudizio contro coloro che detengono il potere sul popolo d’Israele. Non è importante sapere in che modo è chiesto al profeta questo incarico. L’importante è capire che non è facile, per un singolo individuo, portare il messaggio di giudizio di Eloah. Quest’uomo vive in esilio, lontano da Israele, ha perso la casa, ha visto la guerra; gli rimane la vita. Egli, YAHUVEH sceglie il sacerdote Ezechiele perché è un uomo di fede sincera considerato adatto a svolgere l'incarico di profeta e il Padre conosce i cuori di tutti gli esseri umani; bisogna ricordarlo sempre. Perciò Eloah ordina di profetare ma anche di comportarsi come una sentinella (Ezechiele Cap. 33), dello stesso popolo prescelto, che deve avvertire gli uomini dalle insidie del male ma anche annunciare il compimento dei propositi di Eloah; che siano essi un messaggio di speranza oppure un messaggio di giudizio. Ezechiele è vissuto molto tempo prima dell’avvento del Figlio di YAHUVEH, però il messaggio è sempre valido e le situazioni sono simili o identiche a quanto accaduto nel passato.
E’ scritto in (Eze 3:4,1): "La parola di YAHUVEH mi fu rivolta". Ma [come fu rivolta la parola ad Ezechiele?] Non importa come, è importante sapere il perchè, e ricordarsi che il profeta deve DENUNCIARE i capi d’Israele, profetizzare contro di loro; d’ora innanzi ognuno deve riconoscere la propria responsabilità personale e ravvedersi. Altrimenti COME è SCRITTO:
“Io, Eloah, YAHUVEH, dichiaro: saranno guai per voi, pastori d’Israele!”
A quali persone è indirizzato il messaggio dell’Onnipotente? Deve arrivare ai dottori della Legge, ai sacerdoti di quel tempo, ma anche ai professionisti della religione di questa epoca. Il nostro Eloah, li chiama pastori, perché? La pecora per antonomasia è mite e altrettanto noi dobbiamo vivere con mitezza, ed è YAHUVEH che per mezzo dello Spirito Santo ci dona questa mitezza.
Eloah dice: “Voi vi curate solo di voi stessi". Invece i pastori devono aver cura del gregge!
L'egoismo non ci permette di rinunciare a noi stessi e ai nostri desideri malati! Il messaggio perciò è sempre attuale. I pastori, gli anziani, i sacerdoti, i vescovi e i responsabili in generale guidano spiritualmente le pecorelle, (avendo cura della comunità), spesso tutto questo essi non lo fanno affatto.
Come 'Giudica' l'Onnipotente questi uomini? Noi come veniamo "Giudicati" da Lui se continuiamo con l'essere ipocriti? Attraverso il nostro comportamento egoistico può accadere che il gregge, ossia gli esseri umani che si sono avvicinati alla Verità del Padre Creatore, ne sia allontanato spiritualmente e fisicamente a causa del comportamento errato da parte dei pastori. Però se lo smarrimento di un momento continua a persistere, allora diviene causa di malattia spirituale. Così allo stesso modo, allontanarsi anche di poco dalla Parola di Verità del Padre ci fa sviare e smarrire. Per questi motivi i pastori devono avere molta attenzione alla cura del gregge, (vedi I°Pt 5:1,2) e fare in modo che nessuna pecorella assegnata dal Padre si smarrisca. I falsi profeti invece agiscono all’opposto, non vogliono interessarsi di curare questi problemi, anzi se ne approfittano delle debolezze altrui spadroneggiando e sfruttando in ogni modo le pecorelle per i propri fini carnali, contro ogni morale in opposizione a Eloah. E per cosa? Per sbranare i più deboli! Le pecore hanno fame e sete di Giustizia; tutti abbiamo fame e sete della sua Parola di Verità.
Così, stanchi e confusi i fedeli di YAHUVEH al tempo di Ezechiele, sono per noi di esempio e insegnamento a non commettere lo stesso errore. Quante volte ci siamo detti: “Ecco la vera religione, ecco la guida spirituale, si è questa la vera chiesa.. beeeh..! beeeh..! No, anzi è quest’altra, beeeh.. beeh..”. Poi improvvisamente tutto ci crolla intorno e rimaniamo sperduti e smarriti, allora il gregge si disperde gridando aiuto.. aiuto..! E i superstiti vagano allo sbando in cerca di percorsi alternativi credendo di arrivare al VERO ovile sicuro. Ma purtroppo il più delle volte invece ci si ritrova da falsi apostoli del Signore, dai guru newagers, da managers esperti in redenzioni a pagamento che non aspettano altro se non di catturare al laccio gli sbandati, i feriti, i succubi del proprio ego.
Quanti discorsi di guide spirituali, pastori, oppure esegeti e teologi abbiamo ascoltato nella nostra vita? E che cosa dicevano? Più o meno tutti la stessa cosa: “CREDI”. Queste false guide spirituali detengono la conoscenza, e solo la loro verità sarà per noi la salvezza dell'anima, dall'inferno di fuoco.
I seguaci delle filosofie «Buddha’s style» nemmeno si pongono la domanda se Eloah esiste, dicono che non è affare loro. Altri, rispondono che non c’è un solo Iddio vivente ma addiritura ce ne sono tre uguali. I profeti con i brillantini e il microfono alla mano gridano davanti a grandi folle che il Signore certamente salverà tutti quanti se però acquistano i loro libri, rivelatori di chissà quali segreti iniziatici. Quante volte abbiamo detto: sono debole, ho fame e sete di Verità, di Amore agape, di Giustizia? E quante volte la risposta è stata un elusivo “questa è la vera verità, fidati!”?
“Pastore, ho paura, sono un peccatore confuso.
Spiegami come affrontare i miei problemi!”
“Figliolo, non ti preoccupare, Gesù è nel tuo cuore, è buono con tutti!”
Il nostro Eloah YAHUVEH nei secoli ha mandato i suoi profeti, quelli unti da lui stesso, perché il popolo si ravvedesse dagli errori. Una vita di errori quali, la sfiducia in Lui, l’orgoglio, l’invidia, l’immoralità, la codardia, l'avarizia, la menzogna, l'omicidio, l'odio, l'dolatria, ecc.; ma sopratutto l’ego-seismo che ha causato gravi danni spirituali non quantificabili. I profeti di YAHUVEH, anche se indirettamente, con le loro esperienze sono da considerare nostri maestri, che possiamo consultare ogni volta che lo desideriamo. E’ il Padre che ha mandato il Pastore, quello Vero, ma quanti hanno creduto in lui e quanti lo riconoscono come Figlio dell’Uomo, Pastore del greggie di Eloah? E’ lui che per mezzo delle Scritture e dei suoi discepoli, oggi continua a dirci “SEGUIMI”! Se sei una mia pecorella, sei in grado di riconoscere la voce di chi ti guida verso l’ovile, quello autentico, quello sicuro e solo qui potrai dissetarti? E per chi continua a chiedersi quali doni il Padre ha dato a ciascun essere umano allora questo è un Dono: riconoscere la voce del Pastore.
Possiamo dire di aver trovato la cura per tutte le malattie dello spirito nel momento stesso che incontriamo il Pastore vero, YAHUSHUA. Egli è l’acqua per chi vuole dissetarsi, il cibo con cui sfamarsi, è colui che ci insegna a non aver più paura dei lupi. Il Ha'Mashyah è colui che ci dice di gettar via l’orgoglio e l'egoismo poiché senza di essi, diventa più semplice capire e riconoscere il nostro Vero Maestro. Se invece anche noi pecorelle continuiamo a rivestirci di orgoglioso egoismo 'Farisaico', Eloha non ci vede come pecore ma come CAPRONI. Ai caproni dà fastidio sentire le riprensioni nei loro confronti, si sentono giudicati ingiustamente e bruciano nell’orgoglio. Queste persone pur avendo conosciuto la Verità continuano a vivere nella menzogna e nelle illusioni, vanno avanti con i compromessi e tutto ciò diventa normalità quotidiana, non si accorgono di essersi allontanati dalla Verità del Padre. Continuiamo a vivere pensando che Eloah è misericordioso e perdona tutti. I falsi maestri e i falsi profeti invece, inorgoglitisi di vanità dichiarano che tutti saranno salvati con una bella preghierina. Pensano di essere nel giusto quando dicono di conoscere la Bibbia, quando con i loro soliti “Mistero della fede” oppure "affida i tuoi peccati alla ss. Trinità", il peccatore di turno viene liberato per poi credersi moralmente giustificati dei loro compromessi con il diavolo loro vero "padre" come dice il Ha'Mashyah (Giov. 8:44).
Questi falsi maestri leggono la Bibbia e poi benedicono le armi! Mentre quelli che li seguono leggono alcuni versetti dalla Bibbia e litigano con i loro colleghi di lavoro fino ad odiarli pensando di essere buoni; ma dalla parte di quale bontà si stanno schierando?
Eloah YAHUVEH continua a dirci che è necessario Fidarsi di lui, che la sua Parola scritta è a nostra disposizione per capire se stiamo ancora sbagliando strada, una certezza in nostro aiuto ad avere più coraggio e non paura, un riferimento sicuro per riconoscere i lupi travestiti da pecore. E per riconoscere questi lupi un chiaro esempio lo troviamo scritto in I°Gio 4:1-6, ma occorrono occhi spirituali e cuore puro che non possiamo avere se prima non ci umiliamo totalmente sotto la Sua potente mano (vedi I°Pt 5:6). Perché è solo per mezzo del Suo Spirito Santo che diventiamo capaci di riconoscere i "ministri di giustizia" (2 Cor. 11:13-15) della religione. Ma se il nostro cuore non è puro e contrista lo Spirito Santo, esso non può abitare in noi; quindi non possiamo riconoscerli. I lavatori di peccati continuano ad occultare la Verità, a non riconoscere che il mediatore tra noi esseri umani e YAHUVEH è di fatto il Ha'Mashyah (Messia in ebraico), continuano caparbiamente a negare la preesistenza di YAHUSHUA quale Unigenito e a pregare statue di donne multicolore sviando così miliardi di esseri umani e tutto questo non passerà inosservato. Ma perché accade? Già l’apostolo Pietro (in I°Pt. 2) come una fedele sentinella, mise in guardia i fedeli suoi contemporanei dai falsi predicatori, e quanto scritto allora vale anche per noi oggi perché il mondo continua ad ascoltarli ed è anche scritto che i falsi discepoli li riconosceremo dai loro frutti (vedi Mt 7:20) ma quali frutti? Frutti marci! Che tipo di frutti vogliamo portare nell'Assemblea del popolo di Yahuveh?
Tutti gli uomini fedeli di YAHUVEH, anche se lontani nel tempo, con il loro lascito continuano a mettere in guardia, ad avvisare tutti coloro che desiderano fare la Volontà del Padre che l’inganno gira sempre intorno alle nostre vite e chi conosce la Parola di Eloah non può rimanere ingannato (II°Tess. 2:9,10) però c’è da chiedersi se è sufficiente parlare nel nome di YAHUVEH, per dire di rappresentarlo.
Le azioni e quindi le opere della fede secondo la volontà di Adonay YAHUVEH dimostrano quali frutti si producono e chi li produce. Comportandoci come gli ipocriti 'Farisei' siamo comunque a rischio d’inganno (orgoglio, superbia, presunzione, compromessi) perché spesso accade che vogliamo far vedere agli altri che noi siamo degli eruditi esegeti, e scivoliamo nell’errore di mettere solo in risalto la nostra carnalità. Questi errori avvengono perchè in realtà siamo ancora appesantiti dal nostro EGO-SE'.
Il vero discepolo di YAHUSHUA sta ben attento a queste trappole, perché rinuncia a se stesso nel profondo. Chi sceglie volontariamente di seguire il Ha'Mashyah deve compiere la stessa rinuncia sradicando definitivamente il proprio ego. I falsi maestri al contrario sono bravi a presentare concetti contaminati dalla filosofia umana con discorsi sopraffini, a volte divulgano date e luoghi precisi per il giorno del Giudizio (I°Pt 1:10,11), offrono conoscenze sopraffine dove viene insegnato che non abbiamo bisogno di un Padre Creatore.
I veri profeti sono umili uomini di Eloha Yahuveh, che hanno lo spirito ben sveglio in loro. Essi scrutano il mondo per capire gli eventi (oggigiorno siamo negli ultimi tempi), l’avvento dell'anticristo quale segnale definitivo del ritorno del Ha'Mashyah. Le tenebre non devono avvolgerci se studiamo e se scrutiamo nello spirito della Parola perché solo così possiamo portare un buon frutto agli altri, con Amore agape. La debolezza spirituale dovuta alla mancanza di opere e di cibo spirituale ci svia verso le tenebre, si avvinghia come un serpente facendoci diventare lenti a capire e ad agire.
Pertanto il ruolo di insegnante deve essere svolto con mitezza, con preparazione spirituale, molta serietà e pazienza, perchè se ne renderà conto di fronte all'Onnipotente (Giacomo 3:1); queste doti in molti uomini scarseggiano; e allora c’è da chiedersi se tutti possono insegnare. No di certo. Nel popolo mondiale di Yah ci sono i fratelli spirituali adulti e provati nella fede che, come guide capaci nel dare sostegno e condividere l'esperienza contribuiscono al raffinamento di quelli che iniziano a conoscere e seguire il Maestro Yahushua. Dovremo insegnare ad altri esattamente come i discepoli del passato, perciò ringraziamo sempre il Padre che ce lo permette, facendo attenzione a non inciampare, a non bestemmiare contro lo Spirito Santo.
Come ci vede Eloah, e il nostro Re? Veri figli e veri discepoli? Gli esegeti studiano la Bibbia per una vita intera ma a che scopo se poi non sanno leggere tra i versetti qual è il profondo messaggio universale di amore del Creatore, se poi discreditano YAHUSHUA quale primo essere creato dal Padre? Siamo nati tutti quanti con una catena al collo e con una benda davanti agli occhi subendo così una schiavitù spirituale quale colpa e peccato ereditata dalla prima coppia umana ed è doloroso ammetterlo ma ancora più doloroso per chi ci ha creati. Agli occhi del Padre siamo tutti uguali, ma ciascuno ha i suoi doni e difetti e siamo tutti uguali nel commettere sbagli però bisogna compiere uno sforzo, davanti a Eloah e davanti al nostro Avvocato difensore ed è necessario ammettere che la nostra esistenza è gravata dal peccato perché cercavamo chissà quali esperienze devianti ed estreme, prove e miracoli che dimostrassero l’esistenza di un creatore qualsiasi, cercavamo magari un santone scientifico quale prova a discredito della Parola scritta nella Bibbia, mentre per altri c’era l’ostinazione nel negare l’esistenza del Ha'Mashyah per poi vantarsene con gli amici sotto l’ombrellone, eravamo degli Indiana Jones cacciatori di tesori spirituali e invece trovammo solo cocci e tenebre. Le prove le abbiamo trovate, anzi ci sono venute incontro perché Egli YAHUVEH è stato trovato da chi non lo cercava, e che cosa abbiamo capito? Abbiamo capito che eravamo caproni testardi, bestie destinate al macello.
Questi falsi maestri leggono la Bibbia e poi benedicono le armi o cercano ricchezza o notorietà! Mentre quelli che li seguono leggono alcuni versetti dalla Bibbia e poi fanno quello che i loro desideri gli impongono e rendendosi schiavi del peccato così che arrivano ad odiare persino i fratelli pensando di essere giusti e buoni; ma dalla parte di quale bontà si stanno schierando? Quale giustizia stanno compiendo? Nessuna perchè come disse il Ha'Mashyah a quelli che si facevano maestri al suo tempo e quelli che li ascoltavano: "Voi siete figli del padre vostro il diavolo". Anche oggi ce ne sono miliardi che lo sono! E voi di chi siete figli?